Capitolo 12: The
Difference is what matters here
-La spada ancora ti rifiuta- disse l’uomo guardando il
proprio figlio
-Non importa, sono l’unico che può prenderla, prima o poi si
abbandonerà a me- disse il ragazzo di circa diciassette anni.
Bentley Silvestri, un biondo dagli occhi blu dai capelli
lunghi in un codino e un fascino che gliela dava vinta facilmente con tutte le
donne che provava a conquistare.
-Dovresti allenarti di più –disse l’uomo
Bentley mosse la mano- come se servisse, sono il futuro di
questo regno, che importa se una stupida mi sceglie o meno.
La spada avrebbe riso se lui l’avesse potuta ascoltare. Che importa?
Oh appena sarebbe finita in mano al vero eroe avremmo visto quanto poco
importante ciò sarebbe stato.
-Inoltre gli altri hanno già tutte le loro armi…starò bene-
disse lui finendo il bicchiere di vino
Gli altri a cui Bentley si riferiva erano la compagnia dell’eroe:
Tristan, dai capelli neri e blu; Destiny, bruna con occhi verdi; Navaeh, bionda
dagli occhi blu; Michael, rosso con occhi verdi; Hope, dai capelli rosa e occhi
verdi; Jennifer, bionda dagli occhi verdi; Allyson, bruna dagli occhi verdi.
Tristan era un guerriero, Destiny una guaritrice, Navaeh una
maga, Michael un guerriero, Hope un’arciera, Jennifer usava la lancia, e
Allyson una maga.
Tristan aveva la spada Sword of Glory, Destiny aveva il
libro Lazy Healer, Navaeh la frusta Pain of Love, Michael aveva le doppie spade
Born for War, Hope aveva l’arco Golden Destiny, Jennifer lo scudo e lancia
Eternal Hunger, Allyson lo scettro magico Little Thief.
Il fatto che fossero massimo passabili e che le armi non
sembravano riconoscerli del tutto era anche un problema.
Tutti sapevano la cosa ma a nessuno importava.
Alla fine serviva solo per continuare la tradizione e far
soldi, nulla più.
Erano solo maiali al macello per loro.
Ad essere onesti Bentley non apprezzò che sua sorella
gemella fosse stata uccisa. Dopotutto aveva sviluppato un’ossessione per la
minore abbastanza forte che aveva una skill solamente.
“Sister’s Lover”, ciò gli permetteva di aumentare il proprio
potere temporaneamente per poter battere chiunque fosse innamorato di sua
sorella.
Aveva anche pianificato di forzarla sotto di sé dopo aver
raggiunto l’adolescenza…
Onestamente le puttanelle della compagnia dell’eroe non
erano un granché come curve o brave a letto.
Sapeva che sua sorella avrebbe potuto batterle a occhio
chiuso.
L’idea di legarla, imprigionarla, fare di lei ciò che voleva…
-Master…- disse Navaeh guardando lo sguardo assente di
Bentley.
Jennifer, Hope, Navaeh, Destiny e Allyson erano le sue
puttane da anni. Tristan e Michael delle volte partecipavano anche nell’azione.
Bentley decideva cosa succedeva e i due maschi non si preoccupavano di aiutarlo
a scoparsi quelle cinque puttanelle.
In quel momento era il turno di Navaeh, la poveretta era
stata finemente legata a letto e i vestiti erano stati strappati dal suo corpo.
Vi chiederete, perché si lasciano trattare così? Il ruolo di
madre dei figli dell’eroe era pari a quello della regina…
Tutte volevano i suoi figli ma Bentley non era abbastanza
idiota da dargliene.
Aveva intenzione di avere figli solo dalla sua Renée
Ah come sarebbe stato meglio se fosse stata Renée a gemere
sotto di lui e non quelle puttane…
Una parte di sé sapeva che la sua sorellina era ancora viva
però.
Dopotutto il ruolo non era riapparso. Di norma ogni decennio
circa appariva.
-Renée gemi per me piccola- disse facendo rabbrividire
Navaeh di nuovo.
Una cosa era essere la sostituta di un’altra donna, un’altra
era essere la sostituta della sorella dell’uomo con cui sei a letto…
Ma lo stesso…nessuno poteva andargli contro.
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