WitchandAngel : Capitolo 2: She is fucking hot...

Capitolo 2: She is fucking hot...





Capitolo 2: She is fucking hot…

Le abilità che posseggo sono fuori da questo mondo.
Dopotutto io sono anomala.
Davanti alla sofferenza umana, non ho mai sentito nulla, quella è la verità.
-My lord non può! –dice per l’ennesima volta l’uomo di fronte a mio fratello
Viktor non è incapace di seguire consigli per fortuna sua- La mia decisione è finale
-Ho una famiglia! Non potremo arrivare a fine mese se…
Purtroppo mio fratello è ancora troppo debole nella sua scelta…
Guardo Viktor stringere il pugno- io…
-Colvert- dico io calma battendo piano le unghie sul braccio della mia sedia, una per volta.
-Yes My Lady? –chiede lui subito, come sempre pronto a ogni mio ordine
-Questi che abbiamo licenziato non vogliono levarsi di torno…assicurati che siano fuori dalla mia dimora, non mi importa in che stato- dico io diretta
-My lady…- inizia una delle maid- io…
Io sorrido- se fanno troppo rumore…taglia loro la lingua, non voglio sentire inutili sorci lamentarsi…
Il pallore di paura dei servi mi diverte.
Viktor mi guarda e io gli faccio segno di tornare seduto al mio fianco.
Colvert sorride inchinandosi- come my lady desidera…
Come ho già detto, Colvert è un demone. Più crudele il padrone, più potente sarà…
Per lui questa me è perfetta al comando. Gioco con il bicchiere datomi da uno dei servi sotto Colvert, nessuno di quelli sotto di me è umano, anche se originalmente ero buona, per qualche motivo questo corpo ha sempre attratto i demoni a servirlo. Nessuno di loro crede che sia crudele da parte mia comportarsi così, se voglio qualcosa perché non ottenerla?
-Non è un po’ esagerato? –chiede Viktor
Chiudo gli occhi un secondo e sorrido mentre fuori si sentono le urla di dolore.
Riapro gli occhi e guardo mio fratello con un sorriso- in questa vita, chi gioca pulito non vince…devi diventare più duro Viktor, continuando a giocare innocente non finirai per nulla in una maniera positiva…
Lui stringe le mani a pugno- ma…
-Pensa a questo…se i nostri genitori volevano farti fuori e vendermi…come puoi fidarti di chi non è nemmeno legato a noi da sangue? –chiedo io bevendo tranquilla il vino rosso che riflette nei mei occhi di ghiaccio. Poggio il bicchiere e mi alzo per poi sollevare il mento di mio fratello con la mia mano guantata di nero- non fare il bambino. È meglio sbarazzarsi di cose problematiche fintanto che sono ancora maneggiabili…non vorrai mica venir avvelenato nel tuo prossimo pasto, vero fratellone?
Lui scuote la testa
Io sorrido- allora vedi di diventare più duro di cuore…essere buoni è un biglietto di sola andata per la ghigliottina…
Lui annuisce piano- lo so…
Io sorrido di più e gli accarezzo il viso- non preoccuparti fratellone, dopotutto hai me…non ti serve nient’altro al mondo oltre me…
Lui annuisce- lo so. Grazie Harriet
Io sorrido più dolcemente- andrò a riposarmi…ti conviene fare lo stesso
Lui annuisce rilassandosi.
-My lady- dice una demone-maid al mio fianco
-Lo so –dico divertita
-My lord è un po’ troppo docile- dice l’assistente di Colvert
-Vero –confermo io- ma meglio così…
-Perché?
Colvert riappare al mio fianco con un sorriso- altrimenti come potrebbe lei comandarlo a bacchetta?
-Il mio Colvert sa sempre i miei piani… -sorrido io lasciando che lui mi aiuti fino al mio studio- fa riapparire i documenti…dopotutto Viktor è solo Arciduca in nome…
****
-Viktor, come stai? –chiese Artù poco dopo essere entrato nell’ingresso
Viktor gli sorrise- benissimo, Harriet mi sta aiutando moltissimo nel gestire tutto, quindi non posso lamentarmi
-Ho sentito che avete tolto il 70% della vostra servitù –disse Artù diretto
-Erano messi dalla regina qui, Harriet ha già trovato rimpiazzi, pare Colvert abbia parecchi amici affidabili e ora quasi tutta la servitù è più che affidabile- disse Viktor
Al suo fianco Ivor sorrideva tranquillo. Dopotutto anche lui era parte degli “amici” di Colvert. Il maggiordomo del principe sembrava particolarmente allegro alla notizia. Dopotutto i Demoni erano rari a servire gli umani, lui era uno dei casi che serviva la famiglia reale più che il principe in sé. Aveva sempre trovato Harriet interessante per un motivo…dopotutto Colvert non era un uomo facile da addomesticare come maggiordomo…
-Chi serve Harriet è questo Colvert, giusto? –chiese Artù
-Si –disse Viktor
-Il vero nome? –chiese Artù
Viktor scosse la testa- sta alla sua razza decidere se dire o meno quello e se dire se sono di quella razza…
Di fatto nessuno dei due maggiordomi presenti aveva informato i propri “padroni” delle loro circostanze.
-Sono felice che tu abbia salvato Harriet Viktor, era ciò che volevi dopotutto- disse Artù bevendo il suo thè senza esitazione
Viktor fece per correggerlo ma poi si bloccò- si…è stata una vera fortuna che io sia arrivato in tempo
Harriet aveva ragione. Si fidava di Artù ma gli dei sapevano se sarebbe stato il prossimo a morire per colpa di una parola sbagliata. Inoltre come poteva tradire il segreto di Harriet sulla sua magia? Sua sorella era più importante del primo principe.
-Ah, principe Artù, non sapevo avremmo avuto una sua visita…- disse Harriet dalla cima delle scale, Colvert era al suo fianco.
Indossava un lungo vestito nero con maniche strette al gomito e poi large e morbide, le spalle erano scoperte e il fisico era accentuato dal taglio del vestito. L’unico colore che aveva come vestiario era l’oro sulle scarpe nere con tacco, oro a forma di serpente che teneva la scarpa legata alla caviglia.
Era bellissima.
-L…lady Harriet…è…è un piacere rivederla- disse Artù cercando di calmare il battito
Viktor alzò un sopracciglio all’amico. Si, tacere sulla sorella era la scelta migliore…
Harriet sorrise- Principe Artù, perché non rimane a cena da noi stasera?
-S…sarebbe un vero piacere –disse lui



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