Capitolo 3: In my house,
nothing is out of my control
Harriet non scherzava quando diceva che aveva controllo su
tutto ciò che era nella sua proprietà.
Viktor scoprì la cosa quando la sorella lo svegliò nel cuore
della notte
-Che succede? –chiese mezzo addormentato e cercando di non
pensare male a come la sorella dormiva.
Harriet indossava un babydoll lungo ai piedi nero senza maniche
e con uno scollo abbastanza generoso, sopra una vestaglia trasparente nera con
piume lungo i bordi.
Sua sorella non sapeva quanto seducente fosse…
-Colvert è già in piedi
-Che è successo? –chiese risvegliandosi di più
-Abbiamo intrusi
-Cosa? –chiese lui svegliandosi del tutto e prendendo la
spada al fianco del letto- quando? Dove?
-Ora –disse Harriet- sono…soggiorno, sono nel soggiorno
-Come…
-Ricordi? Controllo la casa- disse Harriet
Uno dei poteri era sapere chi c’era in casa.
Chi entrava in casa.
Che dicevano.
Che facevano.
Cosa avevano addosso.
Era onnisciente nella propria dimora.
Quindi quando qualcuno era entrato…
-Ah…zio –disse Harriet- che bella sorpresa…
-Harriet, che significa tutto questo!? –chiese l’uomo
infuriato
-Non dovremmo chiederlo noi? –chiese Viktor furioso
Era stanco di avere sempre la sorella a salvarlo, voleva
essere più responsabile e aiutare lei una volta tanto…
-Sono solo venuto a trovare i miei nipotini…
-Entrando dalla finestra? –chiese Harriet guardando la
finestra rotta
-Io…- lui la guardò- come diavolo sei vestita?
-Questa è casa mia, come dovrei essere vestita? –chiese lei
-Una lady non si veste da puttana! –disse lui
Colvert aumentò la presa e “accidentalmente” ruppe il braccio
dell’uomo- ops…voi umani siete così fragili…
Harriet sospirò innervosita, che poteva farci se voleva
uccidere l’intera famiglia- Ivor
-Yes my lady? –chiese lui subito, dopotutto per lui lei era
più padrona di Viktor
-Assicurati che trovino il cadavere, fallo sembrare un
suicidio –disse diretta Harriet
Viktor annuì- sai che fare
-Yes my lady, my lord, sarà fatto come voi desiderate
-Non potete farmi questo! –disse l’uomo
Harriet sorrise- l’ho appena fatto…
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