Capitolo 36: Your
Bullshit, you can keep it
Quando Damon arrivò fu piacevolmente stupito.
Pensava di dover aiutare ma trovò la donna giocare con gli
Inquisitori come se fossero formiche.
-L’ho detto che è forte- disse Nightmare
-Poco ma sicuro- mormorò Damon
Dopotutto non stava usando il suo contratto per chiamare
Nightmare.
-Quanti anni sono che hai contratto con lei?
-Venti e qualcosa? –provò lui- non ne sono sicuro ma penso
poco dopo che tu l’abbia presentata a me
Il che voleva dire che aveva pieno controllo di Nightmare da
ANNI.
Non evocarlo in una guerra.
La maestria che mostrava nel controllo dei poteri.
Il controllo sulla battaglia.
L’abilità di selezionare avversario di volta in volta.
L’evitare attacchi e simili…
-L’hai addestrata tu vero? –chiese Nightmare
Damon annuì- non vi è maestro migliore di me in questo tipo
di cose…ma perché non la ricordo?
-Non lo so…
Era impossibile imparare cose del genere in un mese.
I ricordi di Nightmare dicevano anni insieme…
Quindi com’era possibile?
Rimase a guardarla per un la battaglia.
Sentiva uno strano orgoglio nel vederla lottare.
-Lei è brava
-Ovviamente –disse Damon
Non capiva perché si sentisse così ma la sua magia percepiva
quella di lei come estremamente famigliare, quasi fosse stata figlia sua.
Gli occhi di lei erano estremamente famigliari, molto simili
ai propri.
Aveva finito con l’esercito quando si distrasse un secondo
per rimuovere le mura e lasciare che il villaggio fosse libero.
Quello fu il momento in cui una vecchia “amicizia” decise di
provare a prenderla.
Damon però non perse l’occasione e sferrò l’attacco al posto
di lei bloccando una mano di magia dal prenderla.
Eve si girò in tempo per vedere la cosa.
-La tua magia ti protegge ancora eh Eve? –chiese l’immagine
magica di Henry
-Non sono stata io…- disse lei confusa. Non l’aveva nemmeno
percepito
-Chi allora è…
Hunter stava per sparare quando una fiammata per poco non
arrostì il vero Henry usando la trasmissione come connessione.
-Chi diavolo credi di essere per allungare le mani tu!? –chiese
una voce che tolse il fiato a Eve.
Henry sbiancò- ancora…vivo…no!
Henry fu veloce a sparire, i draghetti iniziarono ad avere
gli occhi lucidi e Eve si girò lentamente verso il nuovo arrivo.
Damon era leggermente in imbarazzo, come diavolo spiegava
chi era e cosa…
-Papà…- disse Eve crollandogli tra le braccia in lacrime-
papà!
Damon la strinse di istino non capendo che era successo,
nemmeno il resto del gruppo ci capiva qualcosa ma vedere Eve così debole…non
era qualcosa che si aspettavano di vedere…
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