Capitolo 3: I don’t like
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Come principessa Aria aveva parecchio tempo libero e poco
tempo libero allo stesso tempo.
Era forzata in ore e ore di etichetta, disciplina e
condotta. Lezioni di storia, lettere, dialettica, lingue, matematica e simili
erano miste a lezioni di cucito, economia e ballo. Era una noiosa vita quella
di una reale.
Il tempo libero che aveva era tanto da un punto di vista
strettamente teorico ma era in realtà veramente poco.
Aveva tea party da fare e attendere, balli per cui
preparare, shopping obbligatorio, uscite a cavallo da fare, visite ad altre
nobili…aveva impegni che non poteva non fare anche volendo.
Se voleva essere una buona reale doveva partecipare a quegli
eventi e subire ogni volta i risultati di ciò. Era stancante al punto che
voleva scappare.
-Ecco fatto principessa- disse tranquillo il soldato
-Grazie –disse lei guardandosi allo specchio ora che il
corsetto era stato riallacciato. Era in processo di andare a un tea party ma il
suo corsetto era troppo stretto e si sentiva mancare l’aria quindi, come
sempre, chiedeva alla propria guardia. Essendo tutti gay in quel palazzo non
doveva nemmeno temere di essere vista nuda…
-Sta benissimo –sorrise lui
Le guardie facevano a gara per essere la sua guardia privata…
Come dargli torto? Entro un paio di mesi trovavano l’amore
della loro vita…
-Come va con il tuo compagno?
-Ha già accettato le nozze- sorrise lui- tutto grazie a sua
maestà e alle sue premure
Aria era considerata una santa per molte coppie del suo
regno, dopotutto era sempre costantemente di supporto e dava loro consigli come
poteva per vederli felici.
-Non posso credere che Lord Stephan sia così ingiusto con
lei –sospirò la guardia guardando la principessa
Aveva solo sedici anni in quel momento, era una bellissima
giovane donna con grandi occhi di oro e un cuore di diamante. Era buona e dolce
con tutti, certo non era santa ma non era mai stata in grado di mostrarsi
cattiva anche quando provava ad esserlo. Era buona e supportava chi aveva
intorno con tutto il suo cuore. Se fosse davvero stata contro le coppie dello
stesso sesso non avrebbe aiutato così tante a ottenere la licenza per sposarsi
o combattuto per aiutare una delle sue maid a sposare un’altra donna. Non era
corrotta o malata come Stephan diceva.
Non odiava le coppie dello stesso sesso…
Quindi perché Stephan e Lucas non li sopportava? Era la
domanda che in molti si erano fatti finché non videro Lucas quando Stephan era
distante…
Se quell’uomo era gay loro erano etero. Era chiaro come il
sole che voleva fare ad Aria, la cosa era oltre il disgustosa onestamente e più
volte una guardia si intrometteva con false chiamate per tirare Aria distante
da lui.
Come faceva Stephan a non notarlo? Era ovvio come era ovvio
che Aria era in ansia per lui
-Stephan avrà i suoi motivi…spero solo capisca in futuro
E di nuovo eccola che cercava di giustificarlo…sapeva anche
lei che non doveva ma…era suo fratello.
Ricordava ancora una serata in cui Stephan venne a parlare
con lei, era prima di Lucas.
-Ho incontrato qualcuno
-Davvero? Chi? Vi piacete?
-No è…non lo so…
-In che senso?
-Si chiama Lucas, ha undici anni più di me, non so nemmeno
come ha fatto a prendere un momento per parlarmi onestamente…
-Destino?
-Manipolazione piuttosto- replicò Stephan stanco- ho…la
sensazione che mi voglia usare, non lo so…solo stacci lontana
-Se non ti piace perché lo vuoi incontrare?
-Non so…ho la sensazione che farlo sarà un bene per te…
-Me? Stephan ti rendi conto di quanto ridicolo sia?
-Lo so…spero di essere paranoico…ricorda questo Aria, sei la
mia sorellina preferita e la persona a cui voglio più bene, se qualcosa
cambiasse ciò…qualcuno ha fatto qualcosa perché non esiste universo in cui io
non ti possa amare.
E pochi giorni dopo Stephan divenne…il contrario di ciò che
era.
La cosa mise subito sull’allerta Aria che poi…ebbe il
dispiacere di diventare la crudele cattiva della sua storia di amore…
-Principessa, siete la più bella come sempre- sorrise la
guardia
Aria era sempre la migliore negli occhi dei soldati. Era bella
fuori e dentro, la cosa non poteva essere mancata da nessuno. Quella sera
indossava un lungo abito color zaffiro a sirena con un corsetto di oro e
gioielli in oro e zaffiro a decorarlo. Ai piedi le immancabili trappole
chiamate scarpe a tacco alto con gioielli. Erano pesanti, inutili e vistose,
cosa inutile visto che erano sotto la lunga gonna che nessuno avrebbe visto…
Onestamente Aria detestava adornarsi così tanto, truccarsi o
mettere quei trampoli con gemme per essere “normale”. Non aveva molta scelta
però se voleva essere vista come normale parte di quel mondo o evitarsi ore su
ore di rimproveri da varie maid. Per sua fortuna le sue guardie erano
comprensive e chiudevano un occhio aiutandola a riallacciare i corpetti meno
stretti o scambiando le scarpe quando nessuno era in giro con qualcosa di più
comodo e meno pensante.
-Preferirei essere la più bella e dormire ora come ora
La guardia rise come sempre. Tutti la trovavano meravigliosa,
avere quel livello di intimità con lei era anche molto rilassante per loro. La cosa
portava ovviamente a far crescere una relazione di amicizia e di fiducia. Se lei
avesse voluto fare qualcosa per prendere il trono, l’esercito si sarebbe mosso
con lei.
Perché prendere il trono? Perché era ciò che suo padre e sua
madre volevano.
Era tradizione del regno che il miglior candidato diventasse
erede, questo era in teoria Stephan ma da quando Lucas era apparso tutto era
finito giù nello scarico. Aria nel mentre era stata cresciuta fin da piccola ad
essere perfetta da Damian e Roseline, diventando una bambola che doveva essere
ma non poteva scegliere chi essere. Era molto stanca di tutto ciò onestamente,
specie la mancanza di qualcuno che l’amasse per chi era senza la facciata che
aveva.
Non fraintendete, loro l’amavano moltissimo e lei ne era al
corrente, ma spesso aveva paura che se fosse stata diversa sarebbe stata
odiata. Era orribile dirlo ma non era sicura che la vera se sarebbe stata
qualcuno che in quella vita avrebbe ricevuto affetto. Ciò significa che era
falsa? Ovviamente no. Era solo molto più cauta nell’esprimere ciò che voleva…
Per essere onesti non faceva commenti sul trono, vestiario o
partner futuri per nozze.
Il primo era argomento tabù perché se l’avesse mai
presentato come suo interesse sapeva che qualcuno avrebbe iniziato a muovere
tutto per farglielo prendere, Richard compreso visto come la viziava.
Il secondo era per semplice buon senso, non voleva critiche
o inutili mal di testa su una cosa che per lei era alquanto inutile il più
delle volte. Inoltre riconosceva il potere che avere un vestiario superiore
alle altre donne le dava, dominare la scena era un modo come un altro per
essere riconosciuta e avere potere dopotutto.
Infine il partner era tabù per più motivi. Damian non aveva
progetti di farla sposare finché non era sul trono, Richard voleva trovarle un
marito per avere nipotini, Roseline detestava la sola idea di vederla in nozze
con un umano, Jonathan pensava che nessuno avrebbe mai avuto il livello di
talento, classe e onore necessario per sposarla…infine il mondo era un BL. La maggior
parte dei ragazzi decenti era gay, quelli etero che c’erano erano pochi e non
sempre decenti.
Non aveva molta scelta diciamo.
Come sempre un sorriso sulle labbra dipinte di rosso, una
perfetta postura e un’interminabile pazienza nel sentire le nobildonne di quel
regno sparlare di quello e quell’altro.
Era seccante e inutile perdita di tempo. E poi chiedevano
perché sua madre non voleva partecipare a quei orribili eventi sociali, con la poca
pazienza che aveva Roseline le avrebbe decapitate sul posto tutte…
Almeno non avrebbe visto quel dannato vestiario rosa…
Aria aveva un rigetto per il colore rosa da quando era
piccola. Non totalmente, amava alcune tonalità in piccole quantità ma era
disgustata dal rosa in generale. Era un colore che avevano forzato sulle donne
nubili che a lei piaceva come un calcio al sedere. La faceva sembrare una
bambina piccola e Lucas la fissava più predatore del solito. Non aveva
intenzione di essere qualcosa nelle fantasie di Lucas, più di ciò che già era
almeno…
Il problema di Aria era il suo corpo però. Aveva preso l’altezza
del padre, i capelli platino e i suoi occhi oro la facevano sembrare eterea, la
pelle pallida di Roseline le dava l’aspetto di una bambola e visto che era alta
per una nobildonna, era anche più visibile in una sala. Era sul metro e
ottanta, una cosa che pochissime donne potevano dire essere comune senza
tacchi. Aria inoltre era molto snella, con lunghe gambe, un vitino da vespa e
purtroppo le curve di Roseline. Aveva una quinta già dai quattordici anni e la
cosa la metteva in un disagio assurdo visto che era proporzionata e che erano
parecchio visibili. Era uno dei motivi per cui Lucas era così ovvio nel
fissarla anche, quindi almeno a qualcosa servivano quei ingombranti palloni…quello
e darle un mal di schiena atroce.
Aria nella novel si fasciava il petto, cosa che potrebbe
aver ridotto le sue curve insieme al fatto che mangiava come un usignolo. Lucas
era comunque interessato a lei visto che sembrava piccola.
Così Aria non si era fasciata e mangiava come preferiva…ottenendo
un corpo che rivaleggiava la madre e un Lucas più intrigato di prima…
Non gliene andava bene una…
-Le applicazioni per il mio sostituto arriveranno a breve –disse
la guardia con del rimorso
Lavorare per Aria era una delle più belle opportunità che
potevi avere ma era anche un lavoro che impediva relazioni amorose visto l’ammonto
di tempo che dovevi spendere al suo fianco.
-Scommetterei quel che vuoi che durerà poco anche lui –rise Aria
-Mai dir mai
-Dopo questa ho altri impegni? –chiese Aria alla sua maid
-Ha un appuntamento con il lord di…e poi ha da fare visita
alla duchessa di…inoltre sua maestà vuole che compri altri vestiti quindi
abbiamo preso appuntamento a…
Ah…di nuovo stava iniziando a smettere di sentire i nomi. Erano
tutti così…simili.
Era gente che sapeva a memoria ormai.
Moglie di. Sposato con. Figlio di. Figlia di. Ha x ammonto
di figli. Lavora per. Il suo titolo è. La storia della sua famiglia è.
Erano dati inutili che le avevano dato una mano però a
sopravvivere.
Onestamente…voleva solo tornare a casa e dormire ora come
ora.
Non le piaceva essere principessa, non così almeno.
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