WitchandAngel : Capitolo 5: Destiny wants me to be their helper and nothing else

Capitolo 5: Destiny wants me to be their helper and nothing else

Capitolo 5: Destiny wants me to be their helper and nothing else

Aria era un personaggio che doveva obbedire solo al suo ruolo di supporto.

Era qualcuno che supportava Stephan nella sua relazione da inizio a fine. Offrendo se stessa per aiutare con il problema degli eredi e diventando la partner di molte notti di Lucas.

A ripensarci ora, la novel era alquanto vaga sul perché la perfetta principessa divenne la donna per i figli di Stephan. La ragione venne in testa ad Aria quando incontrò Lucas la prima volta.

-Ho portato questo bracciale per la principessa

Qualcosa nel suo istinto urlò di non accettarlo e non lo fece, nonostante Stephan volesse forzarla a farlo e Lucas le avesse afferrato il polso per metterglielo. La fortuna volle che Cedric era in zona e quasi spezzò il polso di Lucas prima di trascinare la sorella dal re e dire che Lucas voleva forzarsi su Aria e mostrando i polsi come prova.

Richard e Damian, insieme ai ministri, ebbero zero scrupoli con Lucas e Stephan da quel momento. Non vi era molto che potevano fare visto che Lucas era difeso da Stephan ma nessuno a palazzo sopportava Lucas. Damian alzò la difesa e Roseline, che evitava il castello, corse in panico per capire che era successo e vedere le condizioni della figlia. Jonathan non era affatto felice di vedere quei lividi e i tre padri erano sull’onda di pensiero di rimuovere Lucas dal mondo dei vivi.

Aria fu chi si oppose.

-Aria…

-Non ho intenzione di mostrare pietà ma non permetterò un ingiusta accusa, se volete condannarlo a morte fatelo per accuse vere e non false, non siete bambini, non create situazioni che si ritorceranno contro di noi in futuro –disse lei ferma

Era sempre stato così. Non importa l’età che lei aveva, era sempre estremamente cauta su cosa fare o meno a palazzo e come comportarsi per evitare problemi con il pubblico. Era al punto in cui era spaventosa la cosa.

Aria incontrò la prima volta Lucas quando aveva quindici anni. Erano ormai due anni che cercavano di sbarazzarsi di lui.

-Basta un assassino e siamo apposto

-Stephan è manipolato –replicò Aria- non far nulla che possa ferire nostro fratello

-…ci dovrebbe fregare di lui? –chiese Cedric

Cedric e Stephan condividevano lo stesso padre e avevano una madre diversa, Aria non aveva né padre né madre in comune con loro. Entrambi preferivano lei a l’un l’altro però.

-Si –rispose lei tranquilla- presto ci sarà il mio compleanno, perché non ti concentri su quello?

-Farai diciassette anni tra poco –sorrise Cedric contento

Non importava il ruolo che aveva per Aria, per lui erano fratello e sorella di sangue. Anzi meglio che di sangue, di anima. Secondo la sua logica visto che Stephan era così penoso, Aria non poteva essere abbassata a sorella di sangue. Era un insulto paragonarla a Stephan anche accidentalmente.

Aria spesso e volentieri ricordava ai suoi genitori…i loro nonni o nonne. Era matura, stanca e sembrava star assistendo a liti di bambini ogni volta che qualcosa succedeva. Le sue reazioni erano al pari di qualcuno che voleva uscire dal mondo in cui era e andare in pensione, la cosa non aiutava che per cercare di renderla più tranquilla e “giovanile” avevano provato a farle attendere più party con persone della sua età.

-Ah principessa, è un piacere vederla

-Marchese, novità sull’offerta con il regno vicino? Hanno iniziato le pratiche per il porto?

-Ancora nulla ma devo dire che i suoi suggerimenti…

E invece eccola per la millesima volta circondata da uomini e donne di affari che chiedevano consiglio su commercio, politica e relazioni con l’estero. Chiedevano consiglio a una sedicenne che non portava nemmeno un quinto dei loro anni. Aria era quel tipo di nuora che ogni nobile voleva in famiglia, era qualcuno che aveva il talento di governare non importa cosa sarebbe successo e reagiva con calma a ogni situazione.

Più adulti erano e più a loro agio erano con Aria, il suo livello di conoscenza era pari al loro e potevano discorrere per ore su argomenti noiosi e avere la principessa pronta a supportare teorie, dismetterle o aiutare con pareri propri.

Era incredibilmente preoccupante per i suoi genitori. Tutti e quattro.

Damian la voleva al trono, così come Roseline, ma era eccessivo quello che vedeva. Non era in grado di compiere piccole marachelle come era normale per i bambini o gli adolescenti. Era fredda al mondo e indossava una maschera perfetta.

Roseline aveva anche notato come studiava ogni singolo nobile e si adattava per dar loro senso di sicurezza e confidenza, mettendo se stessa nella posizione più comoda per farseli amici.

Jonathan in generale era preoccupato, molti umani erano interessati a maschi ma non si fidava a prescindere di qualsiasi cosa si muovesse, figurarsi se maschio.

Richard…era più in ansia per un altro lato. Aria non mostrava interesse in amore, relazione o simili. Le sue amicizie erano politiche e ben solide, gli uomini intorno a lei “confidenti” o “amici” mai amanti. Non aveva una singola cotta per nessun essere vivente, non aveva interesse in nessun genere e ogni interazione che aveva passava attraverso le lenti dell’essere politica prima di essere intima.

Era…triste vedere quanto adatta fosse al trono…sentivano di averla privata di una vita normale…

Ma Aria sapeva già che non era normale anche provandoci. Aveva i ricordi della sua prima vita come donna di affari ed era morta non proprio giovane per colpa di un idiota che non capiva che un no significava no. L’ironia fu che una delle spade decorative che aveva da quando era piccola era volata giù e aveva decapitato il tizio sul posto. Ricordava di aver riso prima di morire e di aver lamentato che non avrebbe pulito la sua lama ora…sapeva che era stata sepolta con la spada per lo meno, dopotutto era l’ultima della sua famiglia.

Aria si comportava da vecchia perché lo era. Nei propri occhi tutti i ragazzi della sua età erano anziani, Lucas era un fastidio perché era cosciente della gravità delle azioni di lui, Stephan era un bambino innamorato nei suoi occhi, forse nemmeno quello. Oltre quello…i propri Supreme erano irritanti.

Uno di quelli aveva dato alla già piena memoria di Aria una marea di ricordi di precedenti sovrani esistenti in quella novel…

Il suo cervello non funzionava come quello di una ragazzina nemmeno volendo ormai.

La cosa la faceva ridere. Aria era un personaggio troppo abile per essere in secondo piano, perché non era più presente nella novel…beh lo sapeva. Se fosse stato più presente nessuno avrebbe dato al protagonista o all’amante un’occhiata. Era qualcosa di più intrigante…o forse era lei che era l’anomalia che aveva dato ad Aria un nuovo ruolo.

-Pensa che potrò eseguire questa mossa?

-Ovviamente, dovrà però investire parecchio, mi preparerei un altro business partner per sicurezza- disse Aria tranquilla

Il suo lavoro l’aveva resa “l’Imperatrice” della finanza nel suo mondo di origine. Era un tiranno al punto tale che nessuno poteva commentare contro di lei. Era…facile dare consigli, specie in un’economia così semplice da manipolare.

Il suo talento l’aveva resa una magnata nelle industri del suo regno, era una delle nobili più ricche e non per soldi di papino. Voleva stare con un basso profilo ma spesso e volentieri faceva il contrario per pura noia.

-Vorrebbe partecipare? –chiese il duca speranzoso

Era un giovane, non sposato, Duca del regno vicino. Giovane…beh trentenne era giovane per Aria che era MOLTO oltre i trenta in punto di morte…aveva pregiudizio solo con Lucas. Era affascinante e non si erano sentite voci su lui interessato a uomini quindi probabilmente era interessato a lei…

-Mandi il contratto, lo leggerò e risponderò come penso sia giusto –disse Aria con un sorriso tranquillo

Le guardie intorno sospirarono, ennesimo che rimarrà con la speranza di flirt e si ritroverà solo un partner in affari.

Onestamente parecchi che erano interessati a uomini la consideravano parecchio attraente già solo per le sue doti. Un figlio da lei era destinato ad essere eccelso, renderla prima moglie e tenere un amante maschio al lato non era male come idea.

Ovviamente nessuno dei genitori di Aria avrebbe MAI accettato tale scelta per la figlia.

Il destino di Aria nella novel era di essere un supporto e null’altro. Il destino dell’Aria nella realtà…non era molto incentrato sul tempo libero mettiamola così.

-Ah principessa ha un minuto?

-Certo Conte, mi dica…

Interminabili ore di discussioni di affari così inutili…voleva sinceramente andare a dormire ora come ora…

 

 

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