The Useless Doctor
Capitolo 1: Wake up
Odio il dramma in generale, ma proprio in questo schifo di serie
dovevo finire?
Credo che sia il caso che spiego dove mi trovo e perché
quest’uomo mi sta urlando contro.
Il mio nome è Alexander Karma Black e sono il secondo
protagonista maschile della Novel “Love me mr CEO”, una novel del tipo più
disgustoso esistente…dramma e un casino di cliché e comportamenti scorretti che
vengono ignorati perché sono opera della protagonista femminile e del
protagonista maschile. Un esempio? Il male lead è fidanzato e sta per sposarsi
quando si mette in segreto con la protagonista femminile.
Il mio ruolo è di Second Male lead, in pratica sono un
personaggio che fa tutto per la protagonista ma non finisce con lo sposarla.
Bello vero? Il mio personaggio è il secondo nato nella famiglia Black. La mia
famiglia ha origini risalenti alla famiglia Imperiale, eravamo medici di corte.
Fino alla generazione di mio nonno era quella la nostra natura, ma mio padre
cambiò rotta. Dopotutto l’Industria Black stava cadendo, in un mondo con poca
scoperta medica era dura diventare rilevanti quindi papà ha aperto un nuovo
ramo e sta piano piano facendo morire le nostre origini mediche. Io, a
differenza di mia sorella Kirsten Rebecca Black, mi sono laureato a medicina
dopo essere stato cresciuto da mio nonno. Mio padre ancora considera la mia
laurea, con il massimo dei voti, e il mio dottorato inutili. Se non fosse che
nostra madre e il nonno, all’epoca vivo, erano così forti nel supportarmi non
so se avrei avuto il ruolo. Alla fine però mio padre mi ha buttato a capo di un
reparto di marketing nell’azienda e a sorpresa di tutti non so fare un emerito
cazzo. Chissà perché vero? Quindi invece di lavorare, Alexander è diventato un
latin lover di serie A e passa il tempo a sedurre donne invece che fare
qualcosa. Alla fine si innamora di due paroline dolci della protagonista e
lotta con tutto se stesso per vincerla…perdendo miseramente.
Il bello? Il latin lover è più fedele del dannato male lead,
almeno nessuna delle ex di Alexander sono state maltrattate o tradite o simili
e sono loro le iniziatrice della rottura, Alexander era troppo…diciamo che era
un pochino troppo “dipendi da me, faccio tutto ciò che serve” e toglieva loro
ogni compito. Una delle mie ex mi ha detto che sono perfetto come fidanzato per
qualcuno che non vuole muovere un dito ma che devo imparare a lasciare agli
altri un paio di cose o verrò sempre trattato come uno zerbino…
Mi sono reincarnato come Alexander pochi secondi fa e ho un
mal di testa infernale.
-Ho capito papà –dico zittendolo dal continuare ad urlare-
vuoi mandarmi al confine ok. Mandamici, smettila di urlare mi stai facendo
girare la testa e fa male alla tua pressione
-Tu fai male alla mia pressione! Se mi verrà un colpo…
-Ti aiuterò a riprenderti –dico io calmo- sono un dottore
dopotutto
-… -lui sospira- avrei dovuto fermarti da fare quella
stupida laurea tu…
-Papà, quello che appassiona te non è la mia passione –dico
io- come ci vado lì?
La patente mi è stata ritirata dopo che ho fatto uno scontro
diretto contro un muro dopo aver bevuto troppo. Perché? Beh Alex si è
confessato, la protagonista l’ha rifiutato dicendo qualcosa come un “Non mi
metterò con te nemmeno fossi matta, fai assolutamente schifo per i miei gusti e
non potrò mai stare con uno come te” aggiungendo poi un “ma sei un bravo
ragazzo ne sono sicura” dopo. Letteralmente mi prendete per il…dovrei amare una
tipa così?!
Dopo l’incidente mio padre decide di punirmi mandandomi per
un paio di mesi nella sede che abbiamo fuori città, dove vi era e vi è ancora
la bottega da cui i Black hanno iniziato e la casa di nonno. Voglio andarci,
anche come l’originale sento un legame lì…ci ho speso i primi diciotto anni
della mia vita e ho fatto medicina nell’università più prestigiosa dello stato
lì vicino. Onestamente mio nonno è mio padre se considero i sentimenti che
avevo per lui. Non ho molto rapporto con mio padre perché era sempre impegnato
a crescere Kirsten, che ha un decennio quasi più di me, come sua erede
quindi…mi ha mollato in mano al nonno. Mia madre era “preoccupata” ma la vita
sociale l’ha bloccata dal dire qualcosa. Alla fine il nonno era la mia
famiglia, non loro. Mia sorella poi non sopporta molto questo Alex, è un buono
a nulla nei suoi occhi…magari mettetemi nella zona in cui mi sono laureato e
forse potrò fare qualcosa no?
Da orfano che ero nella mia prima vita posso capire cosa
prova Alexander, dopo la morte del nonno…ha perso tutto. La cosa più
soddisfacente della sua vita era avere il nonno il giorno del suo dottorato
presente e così fiero di lui…dopo è solo un caos di anni in cui ha realizzato
quanto poco il suo nome valesse per queste persone…
Ero un medico rinomato nella mia prima vita, in un mondo in
cui la medicina è molto più avanzata di qui, con più lavori part-time nel mio
curriculum che posso usare per arricchirmi facilmente ora…diciamo che penso che
me la caverò.
-Ho chiesto al figlio di Silver di portarti, deve stare lì
per un anno per un progetto quindi… -dice lui
Il figlio di Silver…- Aaron Damon Silver?
Lui annuisce- so che non vi conoscete ma…
-Va bene –dico io tranquillo. Il terzo Male Lead.
Fantastico…- posso andare?
-Alex –mi ferma lui- ho sempre fatto tutto per il tuo bene
e…
-Papà…per quanto mi riguarda, nonno era più padre che tu
–dico io uscendo dal suo ufficio. Beh almeno l’ufficio di Marketing sarà
felice…
-Dove andiamo Sr? –chiede l’autista mentre entro nel taxi
-A… -mi blocco dal dare il mio indirizzo quando sento il
telefono- pronto?
-Lei è il signor Alexander Black? –chiede una voce al telefono
-Si
-Sono un’infermiera del Sant’Hannah –dice lei tranquilla
spiegandomi che la protagonista è finita in ospedale e che serve qualcuno che
paghi le spese. Come diamine hanno chiamato me e non qualcuno della sua
famiglia? Perché sono lo zerbino della novel
-Va bene…arrivo –dico io tranquillo ignorando il mio
precedente piano e dando l’indirizzo dell’ospedale all’autista
Ho deciso di andare nella sede fuori città, se me ne vado la
novel avrà un problema su chi aiuterà questa bambolina troppo cresciuta…ma ora
che ci penso…ho sempre fatto di tutto per lei. Se qualcuno abusa di lei, le
ruba gli articoli, la maltratta, se ha bisogno di soldi…tutto veniva risolto da
Alexander ma comunque lei si innamora di un uomo che sta per sposarsi e che la
maltratta…che bella novel.
-Pronto? –rispondo fuori dalla camera della protagonista.
Fossi il vero Alex rimarrei con lei finché non si riprende, dopotutto è solo
svenuta a lavoro, ma non è affar mio.
-Alexander? Sono l’assistente personale di mr Aaron,
purtroppo lui non è disponibile ora… –dice la voce di Neal. Nella novel era
solo un nome inserito e dimenticato visto quanto poco Aaron è presente nella
novel. Non disponibile…? Ma che cazzata, Aaron non vuole problemi,
probabilmente sono in vivavoce con lui che ascolta, se aguzzi le orecchie senti
il rumore di fogli…Ora che ci penso, Aaron rimane single a vita dopo che la
protagonista si sposa perché non si riprende mai dalla batosta…quindi…posso
mollargli il pacco vero? Così si occupa lui di lei e gli impedisco di avere problemi
levandomi dall’immagine e lasciando che lei scopra il bastardo che è il male
lead
-Buongiorno, come posso aiutarti? –chiedo io diretto
Neal sembra stupito da quanto calmo sono, non ho una buona
reputazione- volevo chiederle quando sarebbe disponibile per la partenza, da
dove la prendiamo e…
Dopo aver risposto molto cortesemente chiedo una cosa che
Neal sicuramente non si aspetta- Aaron ha una cotta per Jessica vero?
Posso sentire il silenzio al telefono, sono in vivavoce
quindi Aaron ha sentito. Probabilmente pensano che voglio creare problemi come
ho già fatto a Jeremy…che poi problemi…l’ho solo leggermente sputtanato…
-Perché lo chiede? –chiede Neal cauto
-Perché attualmente Jessica White si trova al Sant’Hannah,
stanza 320, è svenuta a lavoro e speravo di poter dare il problema a qualcun
altro…
-Problema? –chiede Neal confuso- non le piace…
-Neal Thomas –dico io- non tutto quello che legge online è
vero. Non ho interesse in una donna come Jessica, siamo solo amici…eravamo
suppongo ora. Io l’informazione ve l’ho data, fate ciò che preferite con essa.
Vi aspetterò domani davanti allora, non sottrarrò altro tempo dal vostro
lavoro, mi saluti mr Silver.
Metto il mio cellulare in tasca e salgo sul prossimo taxi.
Andiamo a casa va…
****
-Boss che vuoi che faccia? –chiese Neal guardando il moro
dagli occhi scuri che fissava il cellulare- boss?
-Va a vedere come sta Jessica- disse lui guardando il
telefono- trovami il gossip sui due.
-Si signore…- lo sapeva che alla fine il problema finiva
nelle sue mani…
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