Capitolo 18: It’s me the
problem, my father is not in fault
C’erano molte cose che Jason non aveva mai considerato
crescendo Alexander
Quanto tempo aveva dato al figlio?
Quando Alexander era nato, Jason era già impegnato con
Kirsten e la sua crescita
Non aveva tempo
Per questo cedette alle richieste di suo padre e glielo
lasciò prendere
Dopo quello l’aveva visto…ogni tanto a Natale…?
Lo sentiva per telefono…almeno una volta al mese
Ora che ci pensava…
Era stato mai padre per Alexander?
Si era dimenticato spesso i compleanni, dando il compito
alla segretaria di fare i regali in automatico…
Solo adesso poteva capire che era stato un idiota
Ma che fare?
Era troppo tardi per recuperare il passato
Poteva però esserci in futuro
Aveva pensato un tempo “è colpa di mio padre” ma non era
vero
Era lui il genitore
Era lui che doveva educarlo e crescerlo
Non il nonno
Non importava cosa, avrebbe dovuto fare tempo per lui
Dopotutto per Kirsten c’era stato
Cosa costava esserci per Alexander?
Era stato troppo pigro
E ora ne pagava le conseguenze
Per fortuna però Alex era un bravo bambino
E ora un eccelso uomo
Non poteva chiedere di meglio
Doveva solo impegnarsi
-Buongiorno
-Buongiorno –rispose Alexander- a lavoro?
-In pausa- disse Jason
-Dovresti fare una pausa più lunga e riposarti –disse
Alexander mentre del vetro fece rumore dietro di lui
-Tutto bene?
-Si sono solo in laboratorio
-Che cosa stai facendo ora?
-Sto lavorando su…
Sapeva che aveva creato un problema ma era tranquillo,
finché si era vivi tutto poteva essere risolto.
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