Capitolo 4: Can we not?
Alexander era qualcuno che attirava l’attenzione. Aveva un
corpo che era impossibile non volere in un modo o nell’altro, un viso che
sembrava scolpito e con il nuovo taglio aveva un fascino ancora più visibile.
Si era alzato verso le 4, aveva fatto una corsa di un paio
di isolati fino alle 5 e qualcosa, si era lavato e preparato la colazione. Nel
mentre si asciugava pensò al suo vicino.
Aaron andava a lavoro alle 6, lui alle 8.
La cosa rendeva semplice all’autista muoversi.
Ma conoscendo il tipo…
-Neal? Sono Alex, volevo sapere se volete fare colazione…no?
Va bene se passate un minuto davanti casa mia? Vi vorrei dare qualcosa –disse
lui calmo
-Va bene –disse Neal dopo aver ricevuto l’ok da Aaron.
Dopotutto era lui il capo.
Quando Aaron arrivò con l’auto per poco non prese un colpo.
Quello era Alexander…?
Un moro dagli occhi chiari con un taglio pulito e
professionale, aveva un fisico slanciato e muscoloso al punto giusto, delle
gambe lunghe, una tartaruga da sei coperta appena da una canottiera che aveva
messo un secondo per uscire. Era…sexy.
Aveva il fascino di un giovane e dava l’impressione di
essere privo di esperienze…dava l’istinto di doverlo proteggere e divorare allo
stesso tempo…dopotutto Aaron non aveva mai realmente pensato alla propria
sessualità.
Era sempre impegnato a lavorare fin da giovane, non aveva
mai pensato se era o meno etero. In quel periodo aveva avuto un interesse
iniziale per Jessica, la giornalista che sembrava avere un buon
carattere…finché non aveva visto la situazione in cui aveva spinto Alexander.
In quel momento odiava quella bionda e trovava più intrigante qualcuno come
Alexander.
Sembrava un mistero che nessuno poteva risolvere…e ora lo
stava…attirando
-Aaron, buongiorno –sorrise Alexander passandogli direttamente
una busta e un thermos nero
-Cos’è? –chiese lui curioso
-Muffin e cornetti fatti in casa caldi di forno –disse
Alexander- e nel thermos c’è una tisana per mal di testa e mal di schiena, è
calda e rimarrà calda fino almeno alle quindici.
-Non bevo tisane- disse Aaron accettando lo stesso
-Sai qual è la mia laurea? –chiese Alexander
-Marketing? –chiese lui, dopotutto era lì che lavorava no?
-Medicina –disse Alexander
-…Sei un medico? –chiese Aaron, allora che diamine ci fai
nella sezione marketing te? Ma si rispose da solo pensando a che tipo di padre
aveva Alexander- spreco di tempo in quel lavoro di ufficio…
-Per questo sono nella sezione ricerca medica qui –sorrise
Alexander
Aaron sorrise alla cosa- non vedo l’ora di vederti in abiti
medici…-non aveva pensato a Alexander in abiti poco casti da quel tipo di
medico, no…il fatto che probabilmente sarebbe stato anche bene…
-Beh allora buona giornata. Non voglio rubarti altro tempo
–disse Alexander tranquillo
Aaron annuì entrando in auto e guardandolo rientrare nella
casa del nonno.
-Neal
-Si? –chiese l’assistente
-Trovami tutto ciò che esiste su Alexander. Tutto.
-T…tutto? –chiese confuso Neal, a che gli serviva?
-Tutto, scopri anche con quanti ha avuto relazione –disse
Aaron guardando i muffin e sorridendo, erano carini come chi li aveva fatti…
Neal lo fissò e guardò l’autista. Il capo era finito fuori
di testa…
****
-Sarò il nuovo capo di questa sezione, potete chiamarmi Alex
–disse Alexander con un sorriso facendo sciogliere chiunque tra i giovani e far
diventare gli occhi lucidi agli anziani.
-Sei identico a tuo nonno- disse il capo di un’altra sezione
guardandolo
-Ah quell’ingrato di Jacob che non sa apprezzare il lavoro
di Alexander, ma guarda il nipote che senso del dovere ha! Invece di studiare
quell’inutile roba economica ha seguito le orme della famiglia. Ora di sicuro
andrà tutto bene!
Le aspettative erano alte ma il nuovo Alexander era come il
vecchio Alexander. Nonno e nipote aveva lo stesso atteggiamento e in meno di
due ore l’intero reparto era sotto riforma e nuovi progetti erano stati
immediatamente lanciati.
In teoria dei quattro reparti che vi erano lì Alexander
aveva solo controllo del reparto di sviluppo di nuovi medicinali ma nel giro di
poche ore era a controllo anche degli altri tre: quello di produzione di
cosmetici e simili, quello riguardate alimentari e prodotti derivati, esempio
vitamine, e infine quello di moda che per qualche motivo era stato instaurato
lì.
Quando era uno studente Alexander si era mantenuto lavorando
a una boutique, a ristoranti vari e simili. Aveva talento in cucina e sapeva
come applicare le conoscenze mediche su essa. Aveva sperimentato e creato
make-up per anni e anni guadagnandosi un grosso nome nel suo mondo, le medicine
erano anche qualcosa che creava frequentemente e sapeva le formule chimiche di
parecchie medicine oltre che i progetti di parecchi apparecchi, infine per la
moda…crederci o meno aveva un talento in quello. Il suo capo della boutique per
poco non lo decapitò quando si rimosse dal posto di lavoro, aveva un occhio
naturale per misure e sapeva cucire bene.
-Dave, portami il rapporto degli ultimi esperimenti
riguardando il progetto Z di mio nonno –disse Alexander seduto in laboratorio
-Si capo
-Anita, dov’è l’ultimo resoconto della sezione make-up?
–chiese Alexander
-Qui capo
-Portatemi i giornali delle ultime mode, vedremo di crearci
qualcosa per riavviare quella zona
-Si capo
-Chi ha creato questo resoconto? Che significa questa sigla?
Dov’è finito questo acconto? –chiese Alexander velocemente
Non era un medico solamente dopotutto, anche se spendeva 90%
del suo tempo in esso, aveva preso mano a gestire un’azienda visto che ne aveva
creata una, anche se era sua moglie quella che controllava tutto ma ogni tanto
le dava una mano quindi sapeva qualcosa e Alexander di questo mondo aveva anche
conoscenze di marketing e abilità nella cosa, era solo pigro nel seguire le
orme paterne.
Chi lavorava sotto di lui, che tremava all’idea
dell’incompetenza che avrebbero avuto adesso, trovarono un nuovo pilastro che
li avrebbe supportati. Era una benedizione.
Una delle ragazze che lavorava direttamente sotto Alexander
gli fece una foto di nascosto mentre indicava una formula chimica alla lavagna.
Elegante, serio e sexy. Il camice bianco gli donava decisamente…senza
esitazione la caricò e taggò l’account di Alexander e dell’azienda scrivendo
qualcosa su quanto il loro capo fosse professionale e sexy, soprattutto
l’ultima ma dettagli.
Alexander non seguiva molto i propri social, era troppo
vecchio per farlo. Aaron però era incuriosito e il caso volle che mentre stava
per perdere la pazienza verso un suo manager la foto arrivò nelle sue
notifiche.
-…
Decisamente quell’uomo poteva far diventare la gente
interessata al suo genere molto facilmente…e la tisana che aveva fatto non era
per nulla male.
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