Capitolo 2: I don’t care
-Non è la carrozza dei Bloodsword? –chiese qualcuno quando
le due carrozze della famiglia si fermarono su una delle stradine della città.
Il primo ad uscire dalla carrozza fu l’Arciduca in un completo scuro, l’uomo
tese una mano alla moglie per aiutarla a scendere, l’Arciduchessa indossava un
lungo vestito di un grigio scuro finemente decorato e portava i lunghi capelli
biondi semi-raccolti. La donna sorrise al marito e guardò la porta dell’altra
carrozza aprirsi.
La prima a scendere di lì fu Lorelei in un abito sul giallo
chiaro e con i capelli legati in una lunga treccia. La ragazza tese la mano
verso la sorella Sylvie, che indossava un vestito di un blu foresta e portava
una simile acconciatura. Le due poi tesero una mano verso Orabelle, che scese
in un vestito di un violetto gentile e con la stessa acconciatura delle
sorelle. Beatriz scese dopo di loro in un bell’abito di un arancio chiaro, seguita
da Delilah in un abito sul celeste cielo. Tutte aveva selezionato una treccia
con un fiocco come acconciatura.
Il padre delle ragazze tese una mano nella sua carrozza e
Willow, in un elegante vestito verde acqua, scese con calma dalla carrozza.
-È proprio vero, Lady Willow è la più perfetta delle lady
-Ah, lady Delilah è così attraente!
-Lady Orabelle sembra pronta a suonare come sempre…
-Oh lady Sylvie ha di nuovo stivali da caccia? Non è un po’…
-Shh…che se lady Lorelei ti sente ti conviene fare testamento!
-Lady Beatriz sembra avere di nuovo la testa tra le nuvole…
“Ma farsi i cazzi propri no eh?” pensò Rosaline dalla
carrozza scuotendo la testa leggermente.
-Lady Beatriz dovrebbe sposarsi, ha già 22 anni dopotutto…
-Lady Lorelei, Orabelle e Delilah ne hanno già 21, stanno
diventando vecchie…
-Lady Sylvie e lady Willow ne hanno già 20…perché l’Arciduca
aspetta?
-Pare che rifiuti ogni proposta di nozze…perché?
-La settima figlia non ha ancora avuto il debutto in società,
sta aspettando quello dicono…
-Con sei gemme, l’ultima sarà carbone…
-Non lo sai ha capelli neri la settima figlia…
-Che sciagura!
-Rosy –disse con dolcezza l’Arciduca tendendo una mano alla
figlia
Il vociare si zittì quando gli occhi di tutti si posarono
sull’ultima delle Bloodsword.
Rosaline indossava una camicetta nera che lasciava le spalle
scoperte e aveva le maniche che arrivavano al gomito con poi un paio di
centimetri di pizzo a decorarle, aveva una gonna nera coperta di ricami e pizzo
rosso sangue che mostravano rose di varie misure, portava un corpetto sul rosso
con decori neri. Aveva collant neri e scarpe con il tacco alto nere, al collo
brillava una collana in argento nero con gemme rosse, dei orecchini pendenti
con rubini attiravano l’occhio sul suo collo così come i bracciali di rubini
attiravano l’occhio sulle manine da fata che aveva, coperte da guanti di pizzo
neri. Il trucco leggero era appena visibile se non fosse per le labbra di un
rosso sangue molto acceso. I lunghi capelli erano stati legati in una coda
alta, con due ciocche lasciate libere per incorniciarle il viso e altre legate
a treccine piccole per decorarle la testa e tenute in ordine da fermacapelli a
forma di rosa in argento nero con rubini.
Se Delilah era la più affascinante delle figlie e Willow la
lady perfetta, se Lorelei era l’indomabile e Sylvie l’inavvicinabile, se
Orabelle era la più elegante e Beatriz l’eterna bellezza, allora Roseline era
tutto ciò combinato. Era una bellissima rosa che camminava con eleganza e
grazia, l’odioso nero dei suoi capelli era stranamente attraente e seducente
per gli occhi di tutti quelli che la guardavano.
Mentre il padre conduceva la madre le figlie seguivano in un
ordinato gruppetto con Roseline al centro. A differenza di ciò che in molti
credevano, Roseline non sfigurava per nulla tra le sorelle, anzi forse
splendeva più di loro.
Il sorriso gentile che aveva in volto fece perdere battiti a
entrambi i sessi che finivano con il guardarla.
-Hey…non è forse vero che lady Roseline ha trovato fama come
violinista?
-Si! Ho assistito a uno dei concerti di lei e Lady Orabelle,
la sua musica è così innovativa e meravigliosa che ho chiesto a mio padre di
farmi imparare a suonare il violino
-Dicono che abbia iniziato a suonare la chitarra di recente
anche e il suo istruttore l’ha già elogiata per quanto talento ha…
***
-Che ne dici di questo? –chiede mio padre alzando un vestito
viola scuro.
Visto che non sto dando problemi a uscire, i miei genitori
hanno deciso di trascinarmi ovunque possono per farmi vedere dal mondo. Non pensavo
avrei mai visto mio padre con in mano un vestito però…
-Papà è fuori moda! –lo rimprovera Delilah
-Eh? Ma…- inizia lui- è carino…
-Non importa! Non permetterò che la mia sorellina si vesta
fuori moda! –dice Delilah
Se devo essere onesta, non mi importa molto di come mi
vesto, alla fine della fiera sono solamente pezzi di stoffa con qualche
ornamento sopra. La mia personalità di certo è cambiata moltissimo dalla mia
prima vita.
-Che ne dici di questo abito rosa Rosy? –chiede Delilah
-No- dico io diretta.
Alla fine sono riuscita ad evitare ogni tipo di colore
lontanamente chiaro. Dopotutto mi piacciono i colori scuri e il rosa lo voglio
evitare come la peste…mi chiedo da dove diavolo sia uscita questa parte di me.
Per fortuna una carrozza sta già portando l’ammonto di roba
che mi hanno comprato a casa, sinceramente parlando mi ero dimenticata quanto
ricca fosse questa famiglia e il livello di “Oh di sta bene! Compriamone venti!”
che la mia famiglia possiede…
Seduti in un caffè popolare al momento con le mie sorelle e
i miei genitori posso guardare come il mondo mi stia fissando. Non sono ancora
abituata ad essere l’unica testa nera, dopotutto nel mio secondo giro di
giostra era un colore molto normale da trovare per strada e c’era gente che si
tingeva i capelli di nero, quindi era parecchio normale averne un centinaio
nella stessa piazza che passavano.
-Ah, Note ok esci, non fare così tanto chiasso –sospira Orabelle
facendo apparire il suo famiglio dopo aver recitato la formula per evocarlo. Le
mie sorelle la imitano, dopotutto adorano vedere i famigli giocare insieme e i
miei anche le accontentano facendo apparire i loro.
In questo mondo esistono dei “famigli”. Sono spiriti che
creano un contratto con noi nel momento in cui nasciamo e ci stanno vicini fino
alla fine dei nostri giorni. Aiutano, sostengono e tengono compagnia al proprio
partner.
Mio padre ha Trust, un cavallo marrone dagli occhi verdi;
mia madre ha Love, una gatta rosa perla con occhi celesti; Beatriz ha Dream, un
coniglio bianco e biondo con occhi celesti; Lorelei ha Rule, una lucertola
verde dagli occhi castani; Orabelle ha Note, un uccellino dai colori chiari con
occhi verdi; Delilah ha Style, uno scoiattolo dagli occhi castani; Sylvie ha Hunt,
un cane marrone con occhi verdi; infine Willow ha Miss, una gatta bianca con
occhi celesti.
Per quanto la mia famiglia sa, io non ho un famiglio.
-Ah Note fa la brava! –dice Orabelle quando vede Note
poggiarsi di fronte a me curiosa. Non esco molto e credo mi abbiano visto…forse
tre anni fa o più l’ultima volta. Non ho un famiglio, per ciò che loro sanno,
quindi le mie sorelle sono caute a non infastidirmi con al cosa.
Miss e Hunt sono più diretti e mi saltano in braccio per
coccole. Io ridacchio- vi sono mancata?
I due paiono molto contenti di vedermi. Tra parentesi i nomi
sono ciò che le mie sorelle hanno scelto da piccole, è un po’ tardi per
cambiarli purtroppo. La gatta di mamma si allunga e mi salta sulle spalle prima
che mamma la prenda di forza.
-Love no! Potresti far male a Rosy così!
Per dirla in una maniera più gentile, gli spiriti sono molto
più “animali da compagnia” di ciò che dovrebbero. La popolazione normalmente ha
animali normali come compagni di gioco, l’unica cosa diversa è che possono
ridurre la loro taglia fino a diventare delle dimensioni di una mano. Papà ha
il suo cavallo delle dimensioni di uno scoiattolo ora. Un’altra differenza è
che capiscono ciò che diciamo alla perfezione e hanno dei poteri, i livelli più
alti possono anche parlare ma sono molto rari. Credo ci siano tre in totale
nell’Impero che sono di quel livello: la fenice rossa dell’Imperatore, Fire
Phoenix; il cavallo nero dell’Arciduca Imperiale Cole, Day Nightmare; infine…il
mio famiglio.
“Insignificanti creature che hanno l’onore di stare sulle
gambe della mia partner…”
Che ha un bellissimo e docile carattere.
Non esce quasi mai allo scoperto e lo fa solo quando io sono
particolarmente in bisogno di consolazione. Non l’ho mai mostrato alla mia
famiglia perché temevo che mi considerassero ancora più strana.
“Queste insulse creature…”
E perché ha un caratterino poco cordiale con il genere…vivente
in generale direi. Ha anche cercato di bruciare vivo il mio “adorato” marito.
Stavano tornando verso le carrozze quando ci fu un’esplosione
in piazza.
-Un attacco terroristico?! –chiede subito mio padre
***
Cole e Richard erano in giro per negozi quando sentirono l’esplosione
e videro l’attentatore.
-Dannazione –mormorò Richard muovendosi per evocare il
proprio famiglio.
I famigli da battaglia erano rari, ma le persone che li
utilizzavano per motivi sbagliati non lo erano.
Il famiglio in questione era una specie di volatile con
abilità di fuoco, il che non aiutava i poveri soldati con famigli di supporto.
Cole fece per seguire il fratello quando lo sguardo cadde su una macchia nera
tra il pubblico- …
Richard notò la distrazione del fratello e guardò verso la
famiglia Bloodsword notando Roseline avanzare nonostante il padre l’avesse
richiamata.
Una bambina era stata presa ostaggio quindi nessuno osava
muoversi.
-Lasci andare l’ostaggio –disse Roseline molto calma
-Una maledetta? –rise l’uomo- e cosa pensi di farmi per
farmela mollare? Il mio famiglio è uno dei più forti e se provate ad
avvicinarvi la bambina farà una brutta fine!
Roseline non badò a lui e guardò la bambina- andrà tutto
bene…promesso
La piccola sembrò calmarsi di colpo guardandola. Era raro
per i bambini sapere il significato dei capelli neri, di norma lo scoprivano
dopo il debutto entrando in contatto con adulti già razzisti, per lei Roseline
era solo una bellissima donna dalle sembianze fatate.
Roseline mosse una mano e dalla propria ombra qualcosa
apparve- metti ko il famiglio e lega l’uomo
-Detto fatto –disse il famiglio ridendo
L’ombra non ci mise che un secondo a inseguire il volatile e
farlo schiantare al suolo. La scena lasciò tutti di stucco e il famiglio di
Roseline divenne visibile, un drago nero dagli occhi rossi che aveva ora le
dimensioni di un’aquila si poggiò sulla spalla della propria partner dopo aver
eseguito l’ordine. La bambina era corsa subito da Roseline e ora piangeva
stringendola.
I soldati si mossero dopo un secondo di esitazione e
catturarono l’uomo. La faccenda si era risolta in meno di dieci minuti.
La madre della bambina esitò ma si avvicinò a Roseline-
grazie!
Roseline le sorrise tranquilla- la prossima volta non
allontanarti da tua mamma ok?
La bambina annuì ritornando dalla donna che scoppiò a
piangere stringendola.
-Rosy –disse il padre avvicinandosi di corsa- vuoi farmi
venire un colpo?!
-Sto bene- disse lei tranquilla
-Hai un famiglio? –chiese invece un coro composta da madre e
sorelle
Roseline sorrise- mi spiace di non averlo detto prima, avevo
paura vi spaventaste…
-Come se infimi mortali potessero comprendere la grandezza
di me! –disse il drago facendo girare tutti verso di lui
-P…parla? –chiese il padre sconvolto
-Io sono Moonlight Shadow, un alto livello di spirito
protettore con enorme talento e abilità –disse il drago con orgoglio- e
ovviamente appartengo alla più forte donna esistente e la più bella!
-E sei modesto come pochi –commentò Roseline mentre il drago
continuava a comportarsi da pavone…problema era che la sua famiglia e i soldati
lo stavano anche aiutando a gonfiarsi l’ego.
-Un famiglio parlante…- disse sotto shock Richard, oltre
Fire Phoenix e Day Nightmare non aveva mai visto un famiglio parlante inoltre…-
non ha usato una formula per evocarlo!
Cole annuì altrettanto stupito- pensavo di essere l’unico
che potesse farlo…
****
-Shadow è così carino! –disse Orabelle continuando a
guardare il drago che si era avvolto intorno alle spalle di Roseline e
rifiutava di sparire.
Roseline lo lasciava fare, lo aveva fatto uscire poco e si
sentiva parecchio in colpa per la cosa quindi gli voleva dare un po’ di
libertà.
I famigli che avevano l’abilità di parlare potevano
comunicare anche mentalmente solo con il proprio partner, il che aiutava a fare
conversazioni senza che altri ascoltassero.
“Sono felice di poter essere visto da te di nuovo”
Roseline lo guardò confusa mentre le sorelle discutevano di
dove creare una zona per lasciar giocare i famigli nella casa.
“Nella seconda vita ero con te” disse lui stupendola “sono
fiero di ciò che hai fatto e di cosa sei diventata”
-Grazie… -mormorò lei in un filo di voce
“Di cosa? Sono il tuo famiglio, in questa e altre vite ti
starò sempre accanto!”
Lei sorrise coccolandolo piano
“Inoltre stavolta gli darò fuoco a quel dannato damerino di
secondo ordine”
-Se vuoi dargli fuoco non ti fermo di sicuro –disse lei
tranquilla dandogli un biscotto al cioccolato che lui mangiò contento
La mossa venne notata dalle sorelle che vollero cibarlo
anche ma vennero rifiutate. Shadow era fedele, solo la sua partner poteva
cibarlo, coccolarlo e portarlo in giro in braccio, gli altri potevano solo
osservare gelosi.
Dopotutto più alto era il potere del famiglio più difficile
era che fossero amichevoli verso altre persone oltre il proprio partner. Erano anche
intelligenti e capivano i comandi dati con una coscienza più forte dei normali
spiriti, il che dava loro una “scelta” sugli ordini dati. Potevano in pratica
rifiutarsi di seguire ordini che non volevano seguire.
Shadow era però particolarmente incurante, Roseline ordinava
raramente qualcosa e gli dava parecchia libertà di scelta su cosa fare o meno,
era praticamente un paradiso essere suo partner.
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