Capitolo 28: Black is “Rose”
Ad essere onesti aveva finito di indagare ed era pronta per
la fine dei giochi.
Non aveva molto da fare nell’istituto tranne controllare che
effettivamente vi era qualcosa di sbagliato.
Qualcosa di sbagliato vi era eccome quindi poteva agire.
Aveva speso tempo a controllare la struttura.
Il castello di per sé era eccellente per il suo scopo.
Aveva già le necessarie modifiche per creare dei dormitori.
Le cucine potevano venir allargate e create in una maniera
più conforme alle norme.
Bagni non erano pochi.
I dormitori avrebbe probabilmente ridotto il numero di
persone per stanza…magari da un minimo di due a un massimo di sei?
Un bagno privato per stanza era anche una necessità.
Doveva poi sistemare gli alloggi per gli istruttori.
Un centro di allenamento era anche una priorità.
Un salone per i pasti poteva essere fatto da quell’orribile
sala da pranzo che esisteva attualmente.
Poteva riusare gli esterni e creare seconde strutture…
Una serra era anche una priorità per…ovvi motivi.
Avrebbe dovuto creare un laboratorio sotterraneo…
Il sotterraneo della struttura era grande però troppo
piccolo per i suoi scopi…
Dopotutto serviva come laboratorio di ricerca e quei così
non erano piccoli di dimensioni.
Serviva anche un’ala medica, dopotutto gli incidenti
capitavano mentre ci si allenava e non potevano non essere trattati.
Serviva anche una zona per far rilassare gli studenti…
Forse dovevano allargare la struttura?
Aprì la cassaforte dello studio principale e guardò i
documenti.
-Una mappa…una mappa…
Sorrise quando trovò un grosso mucchio di fogli che
indicavano la piantina dei vari piani.
-Uhm…dovrò modificare il 90% di tutto pare…ah chi diavolo ha
costruito una cantina per il cibo qui? Dovrò spostarla e dovremo rifare i
dormitori…oltre al fatto che dovrò rimuovere ogni dannato spettro dal castello…Alexander
Escluso.
-Chi sei e che ci fai nello studio del ca…- disse un uomo
entrando ma Icy alzò una mano e lui perse la testa.
-Rimuovere il sangue e i corpi sarà anche molto faticoso…
Alexander apparve al suo fianco e indicò un punto della
mappa- qui sarebbe un ottimo luogo per una biblioteca, potete abbattere parte
del pavimento e farla a tre piani o più…
-Ottima idea! –disse lei contenta- ah, ho realizzato lo
stemma della nostra Accademia
Alexander guardò il fazzoletto con una rosa nera e un
complicato intreccio- il mio marchio?
-Beh…tu sei il nostro istruttore…- disse lei in leggero
imbarazzo
-Ah che devo fare? Non voglio vederti sposare qualche idiota
–disse lui scompigliandole i capelli- quando rinascerai come mia figlia temo
diverrò uno di quei papà che cacciano a calci i pretendenti della propria
bambina
Icy si illuminò- non vedo l’ora!
Alexander le sorrise- iniziamo le pulizie? Bloccherò le
uscite quindi divertiti…
Lei annuì alzandosi contenta. Che poi, con un papà come Alexander,
ogni ragazzo che ci provava con lei era paragonato a lui e ovviamente falliva. Con
un esemplare uomo come Alexander come padre, ogni sua figlia voleva un uomo
almeno simile! Il problema era che quelli simili a lui erano suoi figli quindi…
Forse era meglio se si cresceva i propri futuri generi…
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