Capitolo 20: Poison Ivy
Per Icy il suo secondo nome non era importante. Da piccola
lo trovava poco carino a dirla tutta e detestava essere “Icy” ancora di più.
Che nome era per una bambina “Edera di ghiaccio”?
Ma Alexander lo trovava un bellissimo nome e quando la
chiamava…
-Little Icy
Si sentiva davvero contenta…
Cosa poteva dire? Adorava essere Icy Ivy fintanto che
Alexander era suo papà.
Fu facile per lei allungare una mano e avvelenare il gruppo
che la stava infastidendo ancora una volta…non era difficile superare quelle
prove perché Alexander li aveva istruiti da tempo su come sopravvivere.
Era più spaventata degli incubi che aveva da piccola che di
un uomo con un coltello ad essere sinceri…
****
-Alex…- pianse Icy correndogli in braccio
Lui posò i documenti che stava guardando e prese la bambina-
hey piccolina, che succede? Perché piangi? Hai fatto un brutto sogno?
Lei annuì singhiozzando tra le sue braccia- ho paura…
-Che hai sognato? –chiese lui cercando di calmarla. Non era
la prima e non era l’ultima volta che lui avrebbe calmato gli incubi di un
bambino. Alla BRS era, in maniera non ufficiale e che lui non sapeva di esserlo,
il papà di tutti. Avevi un problema? Papà Alexander lo avrebbe risolto.
-Stavo correndo, da tanto tempo. Credo di essermi persa ma
non potevo fermarmi. C’era qualcosa nell’ombra della foresta che mi inseguiva,
aspettando per un momento di pazzia, per un momento di dubbio, per un momento
in cui mi sarei fermata. Era qualcosa di grosso e buio che mi continuava a
inseguire. Ero stanca ma non potevo fermarmi. Era tanto buio e sono caduta su
qualcosa…prima che lo sapessi ero circondata da ombre che volevano prendermi…
Alexander le accarezzò i capelli- e poi?
-E poi una mi ha preso ma mi sono svegliata- disse lei
stringendolo
-Icy…sai cos’è una Poison Ivy?
Lei scosse la testa osservandolo
-Significa Edera Velenosa, è un tipo di Edera che avvelena
chiunque si avvicini. Di per sé non è letale ma in grosse dosi può uccidere un
elefante- disse Alexander calmo- il tuo secondo nome significa Edera, lo
sapevi?
Lei scosse la testa- quindi…sono velenosa?
Lui rise- no, ma dovresti avere un’ottima resistenza ai
veleni e al ghiaccio visto i tuoi poteri. Quindi perché non potresti avvelenare
o ghiacciare i tuoi nemici? Un’ombra cos’è se non collegata a un corpo? Fintanto
che tu rompi il corpo l’ombra non potrà farti mai del male…
Lei annuì- ma non sono forte
-In futuro lo sarai, molto –disse lui con un sorriso- e poi,
non sei sola vero?
Lei annuì- ho papà con me!
Lui rise- papà?
-Si! Alexander è papà! –disse lei contenta
-Non credo i tuoi sarebbero contenti della cosa- rise lui
-Non importa! Papà è Alex! –disse lei- può essere papà?
Lui rise- certo…ok. Allora sarò il tuo papà
Lei sorrise abbracciandolo- mi leggi una storia? Mi metti a
letto?
Lui rise- ok, andiamo principessa
-E se ho di nuovo un incubo?
-E io che ci faccio qui se non per scacciarli? Rimarrò con
te finché non ti addormenterai e se un mostro viene a disturbare il sogno della
mia bambina se la vedrà con la mia spada- sorrise lui- non permetterò mai a
nessuno di farvi del male…
****
Icy sorrise stringendo il ciondolo che Alexander le aveva
dato. Aveva ancora incubi ma nei suoi sogni Alexander la veniva a salvare ogni
volta. Non importa cosa la inseguiva, Alexander era sempre lì per lei a
difenderla.
-Nella prossima vita…voglio poterti chiamare papà di nuovo…
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