Capitolo 23: Who the Fuck
cares?
****Secoli
prima****
-Azalea è Maledetta!
A quelle parole tutti si congelarono.
-Melia che cosa dici? Queste accuse sono gravi! –disse uno
degli uomini
La bruna sorrise- sono seria
Azalea sbiancò. Sapeva che lo era ma non voleva…
Alexander non sembrò curarsene e continuò a tagliare la
preda con calma.
-Alex…io…- iniziò Azalea
Lui guardò la ragazza e alzò la preda ripulita- che dici,
facciamo una zuppa di coniglio stasera?
Azalea lo guardò confusa e gli occhi le divennero lucidi-
Alex…
Lui le sorrise tranquillo.
Melia lo guardò incredula- lei è maledetta! Non potrà mai
avere figli!
-Forse…è il caso che vi separiate- disse il capo tribù
Alexander alzò un sopracciglio.
Azalea divenne pallida. Era normale, se eri priva di figli
eri un ostacolo.
Uomini forti come Alexander volevano figli e potevano
facilmente prendersi chiunque volevano.
Alexander guardò la tribù- perché dovrei?
Tutti lo guardarono.
-Lei è maledetta –disse Melia
-E ciò ti interessa perché…
A quella domanda la tribù sembrò parecchio confusa.
-Perché ti rovinerà!
-Rovinerà? –chiese Alexander
-Non potrete avere figli…
-Non capisco come ciò sia un problema altrui- disse
Alexander
Il silenzio calò.
-Questi sono cazzi miei e di Azalea…ora se scusate, ho una
cena da preparare- disse Alexander portando Azalea nella loro grotta.
Passò un’intera notte a coccolare e calmare la sua partner
Il giorno dopo Azalea si svegliò da sola nella grotta e non
trovando Alexander iniziò a pensare al peggio.
Melia la vide all’ingresso del villaggio e rise- Alexander
ti ha abbandonata!
Azalea si strinse nelle spalle mentre il resto del villaggio
la osservava.
Era un giorno libero e praticamente nessuno era fuori dal
villaggio.
-Io…
-Che è tutto sto caos? –chiese Alexander tornando con un
grosso cinghiale in spalla e tre cesti appesi al braccio.
-Alex…
-Sono andato a caccia- disse lui guardando Azalea- non hai
dormito molto ieri sera e ho pensato di prepararti il pranzo come sorpresa…
Lei si portò le mani alla bocca e gli occhi le divennero
lucidi- non sei…
-Non ti sbarazzi di me, spiacente- disse lui posando sulla
piattaforma di pietra il cinghiale e due gesti di verdure. Il terzo lo tenne in
braccio- ho trovato segni di lotta nel bosco e due leoni uccisi. Questo piccoletto
ha iniziato a piangere quando mi ha sentito e ho pensato che potessimo
adottarlo.
-Un leone? –chiese il capo villaggio- non è proprio un fi…
-Se dico che è figlio è figlio- rispose Alexander
Azalea subito annuì avvicinandosi e si bloccò a guardare l’essere
nel cesto- Alex…
Lui sorrise passandole il cesto e prendendo in braccio un
bimbo di qualche mese con capelli neri e occhi celesti che subito guardò Azalea
confuso. Le orecchie e coda da leone si mossero subito- ho pensato di chiamarlo
Leonhardt…che dici?
-Dove diavolo hai trovato…- iniziò Melia
-Si vede che gli dei vogliono che io e mia moglie cresciamo
un figlio piuttosto che averne uno –disse Alexander- non è simile a noi? I miei
capelli neri e i tuoi occhi ghiaccio
La donna sfiorò il viso del mezzo-leone e sorrise- hey
piccolino…vuoi venire da mamma?
Anche se alcuni non erano contenti del nuovo arrivo, il
bambino sembrava aver ereditato il talento di caccia di Alexander. Dopo quel
giorno, Azalea non osò più pensare a un futuro in cui Alexander l’avrebbe
lasciata…poco sapeva quanto vero sarebbe stato ciò.
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