Capitolo 20: I’m different
**Secoli prima**
-Non capisco
Alexander alzò un occhio dai propri documenti per guardare
la sacerdotessa che aveva di fronte. A dirla tutta aveva semplicemente dato di
testa e ucciso i preti perché lo avevano infastidito, non pensava sarebbe
finito per il gestire una città di sole donne o che queste avessero deciso di
sviluppare una nuova religione…o che cercassero di portarselo a letto ogni tre
per due…era così difficile capire che non tutti gli uomini avevano solo il
letto nel proprio cervello?
-Cosa? –chiese lui posando il documento e continuando a
scrivere qualcosa
-Hai centinaia di donne ai tuoi piedi, perché non le seduci
e porti a letto?
-Non tutti vogliono avere compagne di letto- rise lui
La sacerdotessa sospirò- non capisco il desiderio delle mie
compagne, per me sei più una figura paterna che un possibile marito…
-Questo perché tu sei più piccola di loro e non cerchi un
marito, altre sono adulte e cercano un marito- disse Alexander tranquillamente-
ma non ho intenzione di essere marito…
-Perché? –chiese lei passandogli i documenti di nuovo
Lei era poco più grande di Crystal come età, era orfana e
aveva vissuto anni di abusi nel templio. Alexander era l’unico uomo di cui lei
riuscisse a fidarsi e per lei era diventato il “padre” che non aveva mai avuto.
-Perché ho fatto una promessa- sorrise lui
Alexander al tempo aveva solo sposato una certa donna di una
certa tribù, un paio di decenni dopo avrebbe di nuovo sposato una certa nobile
di un certo regno, secoli dopo avrebbe ritrovato la stessa donna nel suo letto
con una rosa in suo possesso. Era un uomo fedele alle sue promesse e di certo
non si sarebbe risposato visto che aveva promesso di sposare solo lei, al tempo
però non era ancora cosciente che la donna sarebbe rinata per far sì che lui la
sposasse ancora…
O che avrebbe avuto figli di sangue…
La ragazza era diventata la sua assistente e una delle
sacerdotesse del templio.
Non era per nulla portata per combattere ma era molto
intelligente, Alexander la stava istruendo per prendere il suo posto in futuro.
-Uhm io ti credo ma…le altre credo stiano escogitando un
metodo per trascinarti nel loro letto- rise lei
Lui alzò gli occhi al cielo- seriamente, perché sono
un’attrazione per loro?
-Sei molto affascinante, forte, coraggioso, ottimo
carattere, gentile, nobile…vuoi che continuo? –chiese lei
Lui ruotò gli occhi- sarò quelle cose ma non sono davvero
così anomalo
-Sei anomalo…sei diverso da tutti gli altri esseri che io
abbia mai incontrato –ammise lei
Lui piegò la testa di lato- onestamente…non sono sicuro di
capire…
-Che novità! Alexander non conosce qualcosa! –disse lei
ridendo
Lui sorrise- non sono onnisciente…
-Sembri esserlo mio caro –rise lei- sei sempre pronto a tutto,
è difficile credere che tu non sappia qualcosa
Lui ridacchiò- non sono ancora andato attraverso abbastanza
vite per essere considerato davvero…
Lei rise- per noi comuni mortali, sei la cosa più vicina a
un dio che incontreremo Alexander…
-Forse sono un figlio divino, chissà –rise lui
Lei però lo prese seriamente- per noi, lo sei. Sei un dio
che ci ha salvato e non cambierà mai la cosa…in futuro, noi continueremo a
servirti…
Lui sorrise- chissà…potresti avere ragione…
-In questo caso…posso essere la tua assistente nella mia
vita futura? –chiese lei eccitata
Lui rise- va bene…sarà un piacere lavorare ancora insieme…Lily
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