Capitolo 21: Number five
-Chi viene a rompermi le scatole? –chiese Aphria tranquilla
-Lord Darren
-Sarebbe?
-Un nobile che favorisce suo fratello
-E viene qui a rompermi per? –chiese Aphria tenendo ancora
gli occhi chiusi
-Pare che abbia delle promesse con suo fratello che vuole
che lei rispetti –disse il ministro infastidito
-Altezza tutto bene? –chiese invece Damian notandola strana
Lei aprì gli occhi dando un infarto all’intera sala- solo
mal di testa
Aphrio soffriva di una mutazione genetica ereditaria molto
particolare, i suoi bei occhi celesti diventavano rossi con tracce di oro
quando aveva mal di testa. Aphria aveva la stessa mutazione genetica, mutazione
che nessuno nella famiglia reale oltre Aphrio possedeva.
Aphria non era mai stata vista se stava male, Alexander non
voleva venisse vista
Ma era regina ora, non poteva nascondersi
La cosa però fece lo stesso venire un colpo a tutti quelli
che sapevano cosa ciò significava
Era figlia di Aphrio.
Era figlia di re Aphrio…
-Fatelo entrare –disse Aphria disinteressata
Voleva qualcosa per il mal di testa…
Il biondo con sorriso da idiota non aiutava…
-Mia regina che gli dei la pro…
-Penso che ne abbiamo avuto tutti abbastanza Lord Darren-
disse lei diretta- perché è qui?
Non era nemmeno entrato e già era infastidita…
-Volevo chiederle il permesso di prendere terra
-Terra?
-Suo fratello Henry mi ha promesso
-Mio fratello ha fatto questa promessa, cosa c’entro io? –chiese
diretta Aphria
-Beh voglio il terreno nella capitale…
Aphria lo guardò male- e con ciò?
-Suo fratello
-IO non ho promesso nulla, il terreno nella capitale è MIO –disse
Aphria- NON darò terreno a un buon a nulla come te
-Maestà moderi i termini –disse subito lui
Era dopotutto sicuro che Henry avrebbe…
-GUARDIE! –urlò Aphria- a quanto pare questo nobile si crede
sovrano…osi offendere la regina e pensare di farla liscia? Trascinatelo nelle
celle…se suo padre verrà a pagare uscirà, altrimenti ci può rimanere lì per ciò
che mi riguarda
Lui provò a parlare ma un coltello volò ai suoi piedi-
interessante regno…
Aphria guardò il finto soldato che era entrato, dai capelli
castani e occhi verdi- tu sei?
-Caleb, un assassino commissionato per ucciderti –disse lui
-…
Almeno era onesto?
-Vorrei proporre un accordo –disse lui mentre i soldati
trascinavano via il nobiluomo
Aphria lo guardò un paio di minuti prima di farlo avvicinare
-Altezza –provò a protestare Vince ma lei lo ignorò
Caleb la guardò e lei gli afferrò il mento- allora…?
-Cosa vorresti?
-Diventare un cavaliere e servire sotto di lei…
Sembrava interessante
-Non ho bisogno di un cavaliere…togli l’armatura- disse lei
alzandosi tranquilla- vedrò il tuo talento con spada a letto prima di decidere
se dartene una di ferro in mano
Lui deglutì- …
Quella non era la risposta che si aspettava…
Quando gli altri quattro lo incontrarono, ovviamente, videro
che era un frammento come loro…
A quel punto era un collezionali tutti…
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