Capitolo 7: Can I get a
day off?
Aphria era estremamente abile nel suo lavoro, cosa che
rendeva i ministri leggermente…frustrati. Dopo anni di governo per mano loro,
avevano un sovrano che sapeva cosa fare e la cosa era rilassante ma ora si
sentivano altamente inutili…
Specie visto che Raven l’aveva reso un punto di onore nel
rendersi il più antipatico possibile per ogni essere vivente nel castello nel
tentativo di prendere il ruolo di più vicino a Aphria. Per esempio? Il
maggiordomo lo voleva strangolare per l’ammonto di volte in cui gli rubava il
compito di servire il thè ad Aphria o parlava di problemi al suo posto. Era
irritante avere un nuovo arrivo che veniva a rubarti il ruolo…
La cosa era stata notata da Aphria che aveva semplicemente
ignorato il problema. Voleva che il proprio harem causasse caos quindi era
un’ottima cosa e di fatto la sola presenza di Raven aveva portato parecchie
lettere da sovrani esteri che si credevano in diritto di commentare sullo stato
della verginità di Aphria. Onestamente farsi gli affari loro no…
-Maestà le principesse sono tornate- disse una guardia
-Principesse? –chiese Aphria mentre Raven stava rubando il
ruolo di guardia personale e istigando l’ennesima lite tra sé e le guardie
della regina
-Si
A quanto pare…i suoi fratelli erano completamente idioti…
-Come può esistere un uomo così porco!?
-Ha osato chiedermi di rimuovere il mio corpetto!
-Ha detto che sono troppo grassa per i suoi gusti!
-Ha osato dire che i miei capelli gli sembravano un nido di
uccelli!
Sapete che succede con quindici nobildonne viziate che si
lagnano? Che i papini vengono a rompere, ecco cosa.
Aphria si ritrovava con un’enorme problema tra le mani…ma
era gestibile
Dopo averle lasciate sfogare sorrise dicendo loro di
rimanere la notte nel castello e mollando loro le stanze più lontane possibile
dalla propria.
-Che intende fare? –chiese il ministro in leggera ansia
Rischiavano quindici guerre in contemporanea a causa dei tre
idioti…
-Che altro? Farle calmare, chiarire che IO non ho a che fare
con i miei fratelli e sperare che i padri si calmino o prenderemo più terreno
che dovrò gestire nulla più –disse Aphria tranquilla- Martha
-Si maestà? –chiese subito la governante correndo davanti a
lei
La donna dai capelli grigi e occhi chiari aveva servito come
sua “madre” mentre cresceva e era anche una delle più fedeli a Aphrio, motivo
per cui Alexander l’aveva tenuta come governante del castello.
-Sono arrivati altri gioielli e vestiti e accessori e
cavolate varie dai “puristi” che vogliono prendermi in sposa corretto? –chiese
Aphria tranquilla
-Si maestà –disse lei
-Portatemeli tutti qui, non fate entrare nessuno e preparate
nuove scatole per regalo –disse Aphria sospirando e sedendosi al tavolo nella
sala riunione
-Che intende fare? –chiese il primo ministro mentre la donna
correva a eseguire l’ordine
-Che altro? Riciclo roba inutile e spero di sbarazzarmi di
un problema allo stesso tempo –disse Aphria
I regali di quei idioti erano…orribili per il gusto di
Aphria.
Gioielli rosa, vestiti rosa, accessori rosa…tutto rosa. Non era
nemmeno il rosa il problema, ad Aphria il colore, in alcune specifiche
tonalità, piaceva anche…era il tipo di regalo il problema.
Cinquecento diamantini in una collana? Era pesante e brutta
Vestiti troppo gonfi che le davano l’aspetto di una
mongolfiera? Non era il suo stile
Accessori così orribili che nemmeno voleva vederli figurarsi
usarli? Che se ne doveva fare?
Quindi girò tra le liste delle principesse e rigirò tutti i
regali ricevuti che non le piacevano a loro
La cosa sorprendente?
-Oh dei…la regina è così generosa! Regalarmi così tante cose
così carine! Non doveva…e solo perché temeva che io fossi giù? Oh dei che buona
donna…
Si era semi-creata un gruppo di fangirl…
Quindi quando i padri vennero infuriati trovarono le figlie estremamente contente con la regina e furiose con i fratelli di lei, ergo…ad
Aphria finì bene e i Ministri dovettero lavorare tre giorni di fila per gestire
l’ammonto di contratti per scambi e supporto che avevano ricevuto dai sovrani e
vari nobili sotto i sovrani…era un inferno di scartoffie
Raven in tutto questo era alquanto…giù di tono. Non era
abile in politica, era abile ad uccidere…
-Ho deciso di far guerra! –disse Aphria infuriata
Era stramaledettamente stanca di ricevere quelle lettere. Il
regno del re Cedric aveva così tanta carta da sprecare che gliene erano
arrivate 21 negli ultimi 4 giorni. Era stanca di loro!
Quando i generali sentirono la cosa impallidirono, andare
contro il regno chiamato fortezza? Non era un po’ troppo…difficile? Specie come
prima guerra e…
Raven sorrise- posso andare anch’io? Posso? Posso?
-Si –disse Aphria tranquilla
La cosa rallegrò subito i ministri che iniziarono a dare un
enorme budget per la milizia e i preparativi iniziarono di fretta e furia. Prima
se lo levavano di torno prima stavano più tranquilli…
I generali erano veterani di guerra ma avevano anche un buon
intuito su chi servivano. Se Aphria era così sicura che potevano vincere…allora
avrebbero vinto!
In realtà Aphria voleva creare un problema e far tornare il
padre per diseredarla dal ruolo di regina ma dettagli.
La cosa che nessuno sapeva? Il regno nemico era
correntemente…debole. Per essere precisi aveva tre diverse guerre civili in
corso dentro le proprie mura e che fosse in piedi era miracolo…
Ovviamente questo Aphria non lo poteva sapere…
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