WitchandAngel : Capitolo 1: Mom

Capitolo 1: Mom

The Son of the devil

Capitolo 1: Mom

Mia madre è sempre stata fantastica lo devo dire. Aveva appena diciassette anni quando rimase incinta di un uomo che neanche ricorda, o almeno così mi ha raccontato. I nonni…non la presero benissimo, anzi, le diedero due possibilità: abortire o andarsene di casa. Scelse la seconda senza nemmeno pensarci due volte. Prese i suoi risparmi per l’università, i soldi che aveva da parte e se ne andò di casa portandosi dietro tutto ciò che le poteva servire. Non ha mai cercato mio padre, o almeno non che io sappia. Trovò rifugio dalla sua migliore amica che viveva in città da sola nel suo appartamento privato. Si stabilì là con lei e con il suo aiuto riuscì a passare i nove mesi di gravidanza abbastanza bene. Mentre mi portava in grembo ha finito il liceo e iniziato l’università, si è laureata in legge con il massimo e molto prima del previsto e nel frattempo mi dava la pappa e mi cambiava, ha sostenuto gli esami con me in braccio pur di non lasciarmi solo, ma non solo questo, lavorava anche mentre curava me e studiava. Dio quella donna è fantastica. Comunque finito tutto, all’età di vent’anni era un’avvocatessa di successo. Con i soldi guadagnati nel giro di pochi mesi prese un appartamento più grande dove potesse crescermi senza “impicciare” la sua amica che per tutto il tempo le ha dato il suo aiuto. Il lavoro non le piaceva e appena mise da parte abbastanza soldi comprò un locale e creò il suo sogno, aprì il suo locale, “Le Rose Noir”, e riuscì a renderlo uno dei locali più frequentati della città. Tra me e il suo lavoro la sua libertà era stata troncata di netto. Perché? Beh…non sono un ragazzo normale…a dieci anni ero già una calamità per i guai e creavo solo problemi a mia madre…e non sono umano. Scoprimmo che ero un demone quando, accidentalmente, ho dato fuoco alla nonna. Mi spiego meglio. Era venuta da noi pretendendo che mamma le lasciasse vedere il nipote, stesso nipote che lei voleva far fuori, e poi che dice? Che la figlia della sua cugina ha bisogno di una trasfusione di sangue e un rene, o una cosa del genere, e che, guarda caso, io o mamma eravamo gli unici che potevano donarli…già…che bastardata eh? Neanche a dirlo mamma era furiosa e la nonna le diede uno schiaffo dandole della “puttana” e altri termini poco carini. Quando mamma si è messa a piangere non ci ho visto, avevo dieci anni e a dieci anni ho ucciso mia nonna dandole fuoco. Mamma mi ha guardato, c’era anche il nonno visto che eravamo a casa loro. Mi ha guardato per un paio di secondi con i suoi meravigliosi occhi argentati e si è sistemata una ciocca dei lunghi capelli biondi dietro l’orecchio confusa. Il nonno ha provato a colpirmi e lei l’ha bloccato. La colpì dicendole “Ha ucciso tua madre e tu lo difendi!? Tu difendi questo mostro?!” e mi ci sentivo un mostro, perché non provavo per nulla rimorso. Mamma gli disse “è mio figlio, non mi interessa ciò che fa, lui resterà per sempre il mio bambino e l’unico errore della mia vita è stato essere figlia di voi due”, il nonno stava per colpirla, ancora, e io ho ripetuto ciò che avevo fatto con la nonna, gli ho dato fuoco. Combustione spontanea. Venne definito così dagli agenti. Mamma e io ne uscimmo puliti perché diedi fuoco alla casa a tre km di distanza da una stazione di servizio…forte eh? Mamma mi riportò a casa e mi coccolò. Era in ansia per me e non sapeva cosa mi stesse succedendo. Così cercò un modo per capire chi fosse mio padre, perché ovviamente era lui la causa. Durante la notte io dormivo con lei, non voleva stessi solo, mi stupì la sua calma e come nonostante tutto mi continuasse ad amare. Fu allora che vidi mio padre per la prima volta. Scesi in cucina mentre mamma dormiva e Lucifer, sì il demonio in persona, mi apparve davanti, un uomo che chiamare tentazione era dire poco, capelli nero pece e occhi ghiacciati, come me del resto tranne che io ho i capelli biondi di mamma, che mi sorrise. Dopo essersi presentato mi è cominciato ad apparire ogni sabato notte verso la mezzanotte. Mamma non credo l’abbia mai vista in quel periodo. Crescendo la mia indole a tentare la gente si è mostrata e spesso mamma mi ha tirato fuori dai guai, ma mai mi ha rinfacciato qualcosa. Mamma è la migliore mi mette sempre al primo posto e mi ha sempre dato tutto ciò che le chiedevo. So che i demoni amano raramente, infatti io amo una sola donna in vita mia, mia mamma.
-Dai Aaron vieni con noi alla festa di Halloween- mi dice…ehm…oddio…come si chiama la bionda finta? Non mi ricordo, le umane sono tutte uguali per me e sono poco più che una scopata
-Ti potremo…mostrare le nostre doti- e anche questa brunetta non so chi cazzo sia…comunque potrei farmene otto in contemporanea o di fila e non sarei soddisfatto al massimo, il bello di essere demoni. Come demone sono affetto da solo due peccati, superbia, perché andiamo, sono figo, potente e sono il figlio di Lucifer, chi non mi vuole? E lussurioso, stessi peccati di papà che, a suo dire “Tua madre è stata l’unica a riuscire a soddisfarmi, da sola e quella era la sua prima volta”, prima e ultima visto che io spavento via ogni uomo che ci prova con lei. Le dissi di papà la sera dopo averlo rivisto…non disse nulla, mi chiese solo una cosa, di non lasciarla sola e mai l’avrei fatto. Non le ho mai mentito, mai, perché so bene che qualsiasi cosa faccia non mi odierà mai e dirle la verità la fa felice, “preferisco che tu mi ferisca con la verità che proteggermi con una bugia” me lo ha sempre detto e non le ho mai mentito. Di fatto mi crede sempre, anche quando tutti sono contro di me, cosa rara visto che ho imparato a ipnotizzare la gente, mi difende sempre. Ho diciotto anni ormai e diciamolo, ho fatto molte cazzate ma non farei mai nulla per ferirla, mai.
-Dai Aaron, le signore ti reclamano alla festa- ride Jack, capelli rossi e occhi neri, mio migliore amico da…anni? Sa che sono un demone, perché anche lui lo è ed è anche la mia guardia del corpo nel mondo umano.
-No ragazzi, no- dico io mentre loro continuano a rompermi le palle. Halloween per me è sacro
-Dai Aaron –chiede l’altro mio migliore amico demone, Logan, capelli neri e occhi neri, loro due lo sanno benissimo perché ma ogni anno tentano di tentarmi…invano
-No- dico secco io e tutti si zittiscono, dio la squadra di cheerleaders mi sta sempre appiccicata, essere popolari fa schifo…se vuoi privacy- è il compleanno di mia madre. È nata a mezzanotte precisa. Non ho intenzione di passare Halloween lontano da lei, è il minimo che posso fare per lei
-Awww- dicono le ragazze in coro.
Ho solo una donna nella mia vita a cui tengo e quella è mamma e niente mi può mettere lontano da lei. Molte, troppe, umane avrebbero portato il figlio in chiesa e l’avrebbero esorcizzato, un angelo avrebbe convertito il figlio e tanti saluti poteri demoniaci, lei non l’ha fatto perché “sei mio figlio, non un mostro, non un errore da correggere, sei mio figlio e sei perfetto così come sei”. Ok lo ammetto, mamma è causa del mio super-ego visto che mi ha sempre spronato a mostrarmi per ciò che sono…dio se amo quella donna
-Andiamo ragazzi- dico a Jack e Logan mentre ci allontaniamo dalla scuola.
-Tua mamma eh? –ride Jack- sei un po’ ossessionato principino
-Hey non osare- gli dice Logan- quella donna ha partorito il figlio di Lucifer eppure ha ancora l’anima bianchissima ed è una bellissima donna…
-Non farti venire strane idee ho ti uccido Logan- gli dico io- e si mamma è in assoluto la più sexy. Insomma dimostra ventidue anni e non sembra nemmeno aver dato alla luce un figlio. È perfetta l’ho sempre detto…e quel coglione di Michael la sta corteggiando
-Aspe il pennuto?! Il fratello di tuo padre?!- chiede Jack
-Già- dico io- e papà non lo sa ancora...
-Ancora? –chiedono i due
-Ho un piano per Halloween…far tornare mamma e papà insieme. Andiamo lo sanno tutti che mamma è l’unica donna che ama…infondo non ammazzerebbe ogni suo pretendente se non fosse così…io li spavento lui li ammazza…
-Verissimo…ok ti lasciamo qui, se hai bisogno chiama.
-A dopo ragazzi- dico entrando a casa- amore sono a casa!
La sento ridere- ciao tesoro- mi raggiunge e mi dà un bacio sulla guancia, per farlo deve alzarsi sulle punte ed è adorabile come cosa. Le prendo un lungo boccolo biondo e mi ci metto a giocare come facevo da piccolo- come è andata a scuola?
-Bene, ho saltato- dico io ammettendo di non esserci andato
-Aaron- dice guardandomi- spero tu e i ragazzi vi siate divertiti almeno- mi sorride dirigendosi in cucina, la inseguo
-Si, sai mi hanno invitato a uno dei party che fanno di solito a Halloween
Mi sorride sincera- vai pure, mi raccomando niente nipotini prima del matrimonio
-No problem. Esco con la mia ragazza preferita quella sera e non faremo nulla- dico io
-Chi? Non mi ricordavo fossi fidanzato- dice mentre posa un vassoio di fumanti biscotti al cioccolato
L’abbraccio da dietro, è molto alta mamma, però mi arriva lo stesso alla spalla, infondo sono quasi sui due metri io- si chiama Angelica, fa gli anni quella sera ed è l’unica donna della mia vita
-Tesoro, se è per il mio compleanno non preoccuparti e esci con i tuoi amici ok? –dice lei
Scuoto la testa- e perdermi l’occasione di uscire con te? Mai! –prendo un biscotto- ahi brucia…
Lei ride- in frigo ci sono i dolcetti al cioccolato che ti piacciono tanto e la torta al cacao e fragola e sul tavolo a raffreddare, attento a non bruciarti.
-Ti amo lo sai? –dico baciandola sulla guancia, la gola è uno dei miei peccati e il bello è che non ingrasso…ma la gola me la aumenta lei come peccato, dico io mi fa i miei dolci preferiti…ed è brava a farli…e vi aspettate che non sviluppi qualche peccato? Mi ricordo che ha preso la cosa di farli per farmi sorridere, non ho mai messo il broncio, me li fa sempre e lo fa con amore, cosa che per noi demoni è strano ricevere. Di fatto sia io che i miei amici demoni ne andiamo ghiotti di ciò che cucina e a lei non importa se invito demoni a casa, solo niente ragazze da botta e via, questa è più una mia regola che sua, non voglio che mi veda come un dongiovanni, non lo sono…non troppo almeno. Tornando al fattore demoni…suonano al campanello le mie guardie
-Oh Jack Logan, prego entrate- li accoglie sorridendo mamma
-Buongiorno signora come sta? –chiede educato Jack, cosa strana? Tutti la rispettano a mamma e non perché è mia madre e sanno che li ammazzo se fanno o dicono qualcosa di storto o perché è la donna di Lucifer, anche se è stata una relazione di una notte è diventata la sua donna…se solo papà superasse il cavolo di blocco che ha sono sicuro che lei sarebbe felicissima di sposarlo…e so che papà la vuole come moglie…comunque la rispettano perché lei, ben conscia di chi frequento e chi ha davanti, non trema o prova ribrezzo, ci accetta ed è una cosa che non succede mai con le mortali, specie se così pure
-Bene ragazzi, entrate su- dice sorridendo- ho appena sfornato dei biscotti se volete favorire
Sorrido a vedere i miei amici afferrarne un paio- signora lei è la migliore!
-Grazie Logan- ride mamma- ok io vado a lavoro. State attenti a ciò che fate. Se ti serve qualcosa chiamami ok tesoro? –mi dice dandomi un bacio sulla guancia
-Si mamma. Non stancarti troppo- dico guardandola uscire
-Tua madre l’adoro- dice Jack- è una donna fantastica e non credo di averla mai vista incazzata o anche solo irritata
-Idem- dice Logan
-Ora che ci penso…neanche io- dico io
-Chissà come si sono conosciuti lei e tuo padre- mormora Jack
-Papà ha detto che l’ha vista in biblioteca- dico io
-Lucifer? In biblioteca? –chiede per poi scoppiare a ridere Logan
-Si era nascosto da una demone rompiballe che poi ha ucciso- spiego io- dice che l’ha vista studiare da sola è gli è preso un colpo. Ci ha provato con i suoi modi gentili e lei l’ha mandato a quel paese. Poi l’ha beccata a una festa e nove mesi dopo sono nato io
-Come diavolo ha fatto a portarla a letto se lo odiava? –chiede Jack
-Qualcuno aveva drogato mamma forse? –provo io, stringo i pugni- ok se qualcuno ha drogato mamma lo ammazzo.
-Però…- inizia Logan
-Cosa? –chiedo io
-Tua madre non sembra cambiata molto- mormora lui guardando una foto di lei con la sua migliore amica, Jessica una bionda con occhi scuri. Nella foto aveva scoperto da poco di essere incinta e si era trasferita da lei
-Si. Anche prima di rimanere incinta era così- dico io- è sempre stata bellissima
-Andiamo a spiarla? –propone Jack- Michael farà una mossa no?
Lo guardo- e noi gli roviniamo la festa ovvio
*****
Angelica aveva aperto il negozio da poco ma era già pieno. Non le dispiaceva lavorare e vedere i clienti così allegri era bello. Le sue due cameriere, Marianne e Sasha, due gemelle con capelli e occhi castani, stavano facendo al solito una corsa contro il tempo per servire tutti, intanto che la barista Donna, capelli neri e occhi scuri, di origine africana, stava servendo un drink dietro l’altro a chi era al bancone del bar.
-Angelica buongiorno- le sorrise entrando un biondo dagli occhi azzurri. Michael approfittava di ogni occasione per mostrarsi di fronte alla giovane donna che nei suoi occhi era a un passo da diventare un angelo. La sua anima era così pura che luccicava e nonostante la lunga esposizione a demoni e ad aver dato alla luce il figlio di Lucifer, la sua anima non era mai cambiata di colore.
La donna gli sorrise angelicamente come sempre- Michael, buongiorno anche a te
L’angelo si sedette al suo solito tavolo e guardò la donna parlare con altri clienti con un sorriso sulle labbra. Strinse piano la presa sul mazzo di rose bianche che aveva comprato per la donna ma si sbagliava se pensava di avere possibilità. Angelica poteva fare tempo per tutto volendo, era stata una sua scelta di non sposarsi o avere un uomo nella sua vita oltre suo figlio. A dirla tutta era felice single e con un figlio, non aveva necessità di un marito o di un partner e non aveva desideri per una relazione, senza contare che il semplice fatto che lui volesse rendere suo figlio un angelo la infuriava, nessuno doveva toccarle il suo bambino.
Sorrise piano continuando il suo lavoro e lasciando a Sasha il compito di servirlo, non gli aveva mai dato una possibilità e non avrebbe mai dato una possibilità a quell’uomo. Suo figlio era un demone, gli angeli non avrebbero mai accettato la cosa e l’avrebbero sempre provato a far convertire. Ciò era inaccettabile per i suoi gusti e per quel motivo, nessun angelo sarebbe mai stato suo marito e lei non avrebbe mai avuto una relazione con un angelo. Se il figlio fosse stato un angelo, avrebbe evitato i demoni. Per lei la priorità era il suo bambino e niente al mondo avrebbe mai cambiato la cosa.



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