Capitolo 11: A wonderful night
Seraphine sorrise seduta al tavolo di un ristorante con
Lucifer. Avevano deciso di festeggiare il successo della serata a cena fuori,
insieme e di nuovo potevano già sentire i commenti sui social.
Come l’ultima volta, Lucifer fu un perfetto gentiluomo e ad
essere sinceri, Seraphine faceva fatica a non sembrare una ragazzina
innamorata.
Che poteva farci? Aveva una cotta per il bel tenebroso da
quando lo aveva visto la prima volta…il carattere al tempo era l’unica cosa che
non le piaceva di lui.
Passarono una bella serata ma nessuno dei due aveva voglia
di finirla lì.
Fu Lucifer a prendere l’approccio- vuoi…venire a casa mia
per un drink?
-Non bevo alcol- rise lei piano
-So fare ottime cioccolate calde- disse lui
-Prenderò la tua offerta allora –disse lei
Lui sorrise guidando con calma fino al suo appartamento.
Non era la prima volta che i due salivano in casa sua e la
cosa era nostalgica per Seraphine.
Non poteva dimenticarsi una delle prime volte che aveva
visto un lato del suo Lucifer molto più sereno.
Seraphine si sedette con calma sul divano nero e guardò
Lucifer posare la giacca prima di sorridere- mi ricorda il nostro patto
-In cambio di una mano con quelle informazioni la tua
richiesta fu che posassi per te- disse Seraphine- non ho mai visto il disegno e
non sono sicura che sia per me una buona idea vederlo conoscendoti e conoscendo
la tua fantasia
Lui annuì- in effetti…
-Vuoi disegnarmi? –chiese piano lei
A quella domanda Lucifer rispose prendendo subito il blocco
da disegno. Come poteva perdere l’occasione?
Seraphine sorrise e prima che lui potesse dire nulla si
tolse la maglia, facendo perdere il respiro a Lucifer- mi pare che l’ultima
volta volevi un disegno di me in intimo, ma alla fine ti sei accontentato di
uno in jeans e maglietta…stavolta non mi dispiacerebbe darti quello che vuoi…almeno
nel disegno
A ciò Lucifer poté solo annuire.
Gli occhi correvano sulle curve di lei e la mano correva sul
foglio continuando a disegnarla.
Aveva visto il suo corpo in costumi da bagno o vestiti
leggermente più spinti ma nulla poteva calmarlo in quel momento. Averla lì,
vestita così, sul suo divano…
Era un colpo basso e la sua mente era andata in palla, cosa
che Seraphine si stava godendo molto mentre posava in una posa un po’ provocante.
Non aveva paura di essere vista da altri, erano soli come
prima cosa e Lucifer era possessivo. Ogni suo disegno era solo suo. Ogni vestito
era visto prima da lui solo su di lei. Ogni stile più spinto era solo per i
suoi occhi.
Avrebbe potuto dipingerla nuda e lei avrebbe avuto la
certezza che quel quadro era solo per gli occhi di Lucifer.
Era strana la fiducia che aveva in lui vero?
Le mani di Lucifer erano sempre state veloci e in meno di
trenta minuti aveva finito. Seraphine lo fece avvicinare per vedere il disegno
e sorrise- solo tu mi vedi così bella…
-Ai miei occhi sei sempre stata perfetta- disse lui
continuando a guardare il disegno. Quanto avrebbe protetto quel pezzo di carta
che poi sarebbe diventato una tela…
Seraphine sfiorò la cravatta del completo di Lucifer,
ritirando gli occhi di lui su di lei e ricordandogli chi aveva vicina e come
era vestita. Sorrise piano prima di tirarlo più vicino e catturare le labbra di
lui. Il blocco cadde a terra e dopo un paio di secondi di stupore, Seraphine
venne spinta sul divano con delicatezza.
-Cosa…- mormorò lui guardandola
Avevano stretto un rapporto molto forte nel corso degli anni
e da quando Diamond era diventato amico di Death King, il loro rapporto era
diventato qualcosa di più…intimo. Per questo lei non aveva dubbi…
Lei sorrise- ti spiace se rimango qui stasera?
-Resta per sempre e sarò l’uomo più felice del mondo –disse lui
subito.
…non aveva più voglia di allontanarsi da quell’uomo oramai.
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