Capitolo 14: Everything is a mess
Thomas chiuse gli occhi pronto al colpo del soldato nemico
ma li riaprì quando sentì odore di bruciato. Il soldato di fronte a lui era
stato bruciato vivo.
Si girò per vedere la moglie apparire- Juliette?
-Stai bene? –chiese lei preoccupata
Lui annuì guardandola confuso…che diavolo ci faceva lì la
moglie? Erano a due giorni di viaggio dal castello, e quello se erano sui
cavalli veloci da guerra- che ci fai qui?
-Ti salvo la vita –rispose lei girandosi di nuovo verso i
soldati nemici e alzando una mano per lanciare una seconda palla di fuoco.
-Non servono le spade contro quei cosi! –urlò Lorraine-
dategli fuoco o tagliate la testa! Non provate a combatterci!
-Sentito mia moglie!? Muovetevi! –disse Jeremy guardando la
donna- come diavolo siete arrivate qui?
-Siamo streghe genio- dissero le due in coro
-Incinta- ricordò loro Alexander avvicinandosi- Faith?
Le due si guardarono e si girarono intorno- forse…è rimasta
indietro
Alexander sospirò sollevato- almeno lei sembra aver
mantenuto la calma
-Più che altro è perché non conosce magie offensive- disse
Juliette
-E le spade del ballo? –chiese confuso Jeremy
-Era una magia illusoria- disse Alexander ricordando la
spiegazione- vostra zia non le ha insegnato magie offensive?
-Nessuna letale- disse Lorraine- non voleva che lei avesse
modo di attaccare…
-Era ossessionata da Faith. Noi eravamo quelle in pericolo
certo, ma era ossessionata all’idea di possedere Faith. Le magie che conosce
sono per lo più bianche e poco offensive così che non potesse mai andarle
contro- disse Juliette
Alexander fece una smorfia- quella è matta…
-Non mi dire- dissero in coro le due
**Qualche mese prima**
-Perché la bandiera del tuo regno è un drago? –chiese Faith
Alexander la coccolò piano- il drago dici?
Lei annuì
-Come mai lo chiedi?
-La bandiera del mio regno è una rosa nera su sfondo rosso –disse
Faith- questo perché il regno ha una forma di rosa, un minerale molto facile da
trovare nel nostro regno è un particolare metallo nero e il rosso era per il
colore degli alberi della zona.
-Quindi ha un motivo- disse Alexander
Lei annuì- la tua?
-Nostra- corresse lui
-La nostra? –chiese lei con un sorriso
-La nostra bandiera ha una fenice che apre le ali e grida
mentre un drago le ruota intorno con le fauci spalancate e la frase “Superb at
birth. Superior by merit” su uno sfondo che ricorda il cielo stellate…è per una
vecchia storia in realtà –disse Alexander
-Un mito? –chiese lei
Lui annuì- secondo il mito, la mia famiglia aveva
discendenze dirette dai cavalcatori di draghi
Lei lo guardò incuriosita
Lui ridacchiò- in pratica, il primo sovrano era uno schiavo
secondo questo mito. Era nato come principe, anche se era un figlio illegittimo
e viveva in un regno il cui sovrano era crudele e veniva maltrattato ogni
giorno. Un giorno venne venduto a dei mercanti dalla propria famiglia,
rendendolo schiavo da figlio illegittimo del re che era, e finì con il
viaggiare con questi mercanti di schiavi. La sua vita era dura e brutta, un
giorno era in fin di vita ma qualcosa accadde…un drago attaccò il gruppo,
uccidendo tutti quelli presenti e divorandoli. Il drago notò il ragazzo, al
tempo un bambino praticamente. Il ragazzo e il drago parlarono, dopo aver fatto
un patto il drago salvò la vita al ragazzo e poi lo aiutò a conquistare il
regno. Questo è il motivo per cui c’è il drago nel nostro stemma…mentre la
fenice era per la regina. Secondo ciò che si dice, il re trovò, durante una
battuta di caccia, una fenice in punto di morte. Sentì pena per essa e decise
di curarla finché poteva, anche se dubitava di poterla salvare. Grazie alle sue
cure la fenice però si salvò dalla morte e si trasformò in una bellissima ragazza
dai lunghi capelli di fuoco per poterlo ringraziare e poter parlare con lui. Il
re si innamorò di lei a prima vista e i due finirono con lo sposarsi, da qui la
fenice sullo stemma.
-Superb at
Birth. Superior by merit…- ripeté Faith piano- superbo alla nascita perché
era un principe, superiore per merito perché divenne il migliore dei re per
proprie forze…
Alexander annuì- direi che adatto no?
Lei annuì e gli sorrise- ho una sensazione di déjà-vu…
-Come mai? –chiese Alexander
-Perché un certo imperatore rispecchia quella frase appieno –disse
lei dandogli un bacio
Lui sorrise giocando con una ciocca dei capelli di lei prima
di baciarla più passionatamente di prima- ti amo lo sai?
-Lo so- disse lei coccolandosi a lui contenta.
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