Capitolo 12: I really like
you
***?
Prima***
-Non mi serve- disse Ares rifiutando l’ennesimo bracciale di
una delle ninfe.
-Avversione per bracciali? –chiese quando fu solo la voce a
lui nota di una certa dea
Lui sorrise- no, ma non prendo quelli di tutti o non avrebbe
senso
-Hanno qualche significato specifico per la vostra cultura?
-Forse- disse lui avvicinandosi e sorridendo- ora sono più
alto di te…
-Lo sei da anni- rise lei
-Lo so, ma è bello vederti più piccola di me –rise lui
cingendole la vita- sei venuta a trovarmi…ti mancavo
-Vanesio
-Aw…non sono il tuo dio preferito? –chiese lui fingendosi
ferito
-Di sicuro il più rompiballe- disse lei facendolo ridere- ho
qualcosa per te
-Ovvero? –chiese lui intrigato
Lei fece apparire una scatolina nera- tua madre mi ha detto
che è tradizione regalare un bracciale per chi va in guerra e visto che tu stai
iniziando ad andarci ho pensato di fartene uno
Lui la guardò stupito e sorrise- non ti ha detto il
significato?
-Buona fortuna? –provò lei
Lui sorrise divertito- mettiamolo così…
-Perché che significa scusa? –chiese lei ora confusa
Lui sorrise e aprì la scatolina- ma è stupendo
Il bracciale era di argento con decori in oro, molto fine e
finemente inciso, vi erano rune di guerra, incisioni di vario tipo per portar
fortuna nella battaglia e il simbolo che veniva usato per augurare un buon
ritorno a chi lo portava. Era un bracciale rigido e si chiudeva a scatto, ma
era anche impossibile perderlo o romperlo così.
-Ho pensato che uno di nastri si sarebbe rotto…e conoscendo
i tuoi gusti, era più facile uno del genere…
Lui sorrise- grazie…lo puoi mettere?
Lei annuì chiudendoglielo sul polso della mano sinistra- ti
piace?
-Molto- disse lui contento stringendola- grazie
****
-Stai fissando quel bracciale da un po’- disse Lisette
risvegliando Ares dai suoi pensieri
Lui annuì- non ricordo chi me lo ha regalato
-Mi spiace- disse lei
Lui sorrise- non importa…sento che però è importante, non l’ho
mai tolto anche se non ricordo chi l’ha regalato
-Ha qualche significato particolare?
-Sì- disse lui- se un uomo lo regala a un uomo è simbolo di
fratellanza, ma non credo avrei mai accettato un bracciale, sono più per
scambio di lame che gioielli
-E se lo ha regalato una donna? –chiese Lisette
-Per noi è usanza che l’amata lo regali prima della partenza
in guerra- disse Ares
Lisette si sentì arrossire per qualche motivo e nascose il
viso nel pupazzo- potrebbe essere un regalo delle tue sorelle o di tua madre
-Non avrei accettato un bracciale da loro. Solo da una donna
che avevo intenzione di sposare- disse lui
Lisette provò a calmarsi, non sapeva nemmeno perché era così
nervosa- e avresti ricambiato?
-Di norma con un anello- disse Ares- di solito con uno
smeraldo per indicare fedeltà…
-Ma?
Lui sorrise- avrei regalato più qualcosa come un anello con
rubini visto che è la mia pietra dedicata e quello sarebbe incantato in modo
che solo lei possa possederlo…
Lei sorrise- possessivo?
-Parecchio –sorrise lui accarezzandole la testa e
bloccandosi- scusami non…non so perché ma mi viene naturale…
Lei sorrise- non mi dispiace
Lui sorrise e tornò a guardare Nikolai urlare contro i malcapitati-
dici che saranno vivi per cena?
-Penso che non mangeranno e crolleranno dalla stanchezza-
rise lei alzandosi- vado a preparare la cena…
-Ti aiuto –disse lui
-Perché ho la sensazione che non sai come cucinare?
-Perché è vero ma sono bravo a tagliare cose- disse lui con
un sorriso
Lei scosse la testa divertita- allora prenderò in prestito
le tue doti di spada
-Agli ordini- sorrise lui
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