WitchandAngel : Capitolo 17: OK Lucas, now I am mad

Capitolo 17: OK Lucas, now I am mad

Capitolo 17: OK Lucas, now I am mad

Se c’era una cosa che non dovevi fare era toccare la famiglia o gli amici di Alex
A dirla tutta, sono stato uno stronzo. Io e mia sorella però non potevamo lasciare che un tale talento venisse sprecato nella ROR.
Dall’inizio dei tempi sono sempre stato Dark King, gemello di Empress Rose. Dall’inizio dei tempi ho sempre fatto di tutto per mia sorella. Non mi importa sporcarmi le mani per far sì che il sorriso di lei rimanga acceso.
Non mi importa di sacrificare vite umane per questo.
Empress Rose aveva scelto Crystal come sua host e non potevo concordare di più sulla sua scelta ma di nuovo non avevamo nessuno che potesse diventare il mio host.
La mia scelta comprende alta intelligenza, talento manuale, desiderio di uccidere per chi si ama, forte senso al dovere e nessuna paura di morire per chi si ama.
Peter Alexander arrivò proprio sul filo del rasoio per noi. Non fu il caso che lo mise con Crystal, fu un nostro test e quale diletto fu vederlo agire come se fosse il fratello maggiore di lei?
Nonostante fosse giovane le qualità che io cercavo in un host c’erano tutte e la sete di potere che voleva era identica alla mia, inoltre l’affetto sincero per Crystal era anche un ottimo segno per me e Empress…purtroppo il suo DNA ci impediva di usare il siero…
Abbiamo dovuto usare un traditore ma che importava? Quell’uomo era impazzito da tempo, utilizzare una pedina non è grave e non è nemmeno così assurdo per noi farlo.
Nessuno l’ha mai scoperto…eccetto Alexander.
Quando la sua coscienza mi raggiunse un ghigno divertito si dipinse sul suo volto.
-Certo che sei parecchio insistente per sacrificare una vita pur di avermi –fu la prima cosa che mi disse.
Ero stato beccato subito e perché? Beh…
-Perché lo so? Perché è ciò che farei io se fossi al tuo posto –disse Alexander stendendo una mano verso di me- dammi i tuoi poteri e aiutami a diventare il supporto di Crystal e proteggere chi voglio proteggere Dark King
Era perfetto per me.
E dopo la nostra unione non mi ha deluso un secondo. Talento, costanza, mente…non ho mai avuto un host così eccelso e non sono stato io a renderlo tale. Posso aver rimosso il limite di potere ma quello che è lui è tutto merito dei suoi sforzi. Non ha smesso un giorno di lavorare in modo da diventare il migliore. Sono fiero della mia scelta.
Quando ho notato Alexis Paige ero abbastanza confuso. Perché una ragazza priva del DNA giusto era così resistente ai miei poteri? L’unica spiegazione era che una rosa avesse scelto di supportarla, purtroppo devo ancora trovare modo per convincere il mio host a somministrarle il siero. Un modo si troverà…
Una cosa che ho capito subito del mio host è che il suo senso di famiglia è come il mio. Non ha paura ad eliminare traditori ma difenderà a morte chi considera membro della famiglia.
Per questo posso capire dal secondo che ho visto questa situazione che nessuno dei presenti uscirà con solo qualche ossa rotta.
Ci chiamano Dark King per un motivo, siamo la più spietata delle rose esistente.
E sinceramente…non vedo problemi nello sbarazzarci di spazzatura simile.
***
Lucas scoppiò a ridere- preparati a prenderle Tyler
Tyler e i ragazzi si guardarono intorno al gruppo di adulti armati che avevano di fronte, tra loro c’era il gruppo di Lucas e Malcom.
Erano in una zona remota dell’Università, nessuno sarebbe venuto a fermarli e se qualcuno sarebbe venuto le cose sarebbero andate peggio.
Cosa sarebbe successo? I ragazzi erano giocatori di football, specie Tyler che aveva un futuro brillante di fronte a sé, se venivano feriti in maniera permanente la loro carriera sarebbe morta. Potevano difendersi? Nel secondo in cui l’avrebbero fatto Lucas avrebbe detto che loro avevano aggredito per primi e visto che si sapeva che Tyler odiava a morte Lucas…nelle loro menti non vi era un positivo finale nel difendersi, anche perché sinceramente parlando erano troppi per loro da soli.
Il gruppo di Peter era terrorizzato dalla situazione, non aveva modo di reagire a una situazione del genere. Peter caso volle era assente quel giorno e i ragazzi poterono solo pregare che stesse bene, tutti sapevano che cosa Lucas provasse per lui…
Il gruppo di Paige che era con loro era già sotto sguardo attento del consiglio studentesco, se finivano in una rissa sarebbero finiti con la polizia coinvolta. Paige fu veloce a tirar fuori il cellulare e provare a chiamare Peter ma un colpo di pistola poco distante dai suoi piedi le fecero cadere il cellulare.
-Non provarci puttana- disse uno degli uomini.
Lucas sorrise sadico- tranquilla Paige…quando tutto finirà ti farò la mia puttana…provate a resistere e la pagherete…beh un arto o due in meno non farà male…vero Tyler? Le tue gambe d’oro…
Tyler strinse i pugni- va al diavolo Lucas. Pensi che la passerai liscia?
Lucas rise- e chi testimonierà a tuo favore?! Dimentichi di chi sono figlio!? La polizia darà sempre ragione a me! E poi…non vorrai che il tuo fratellino si faccia male vero?
-Che hai fatto ad Alex?! –chiese Tyler
-Per ora nulla- disse Lucas- ma ho mandato i miei uomini a portarlo qui…
Paige strinse i pugni e lo sguardo le si posò sul tatuaggio che la rosa di Peter le aveva posto sul polso. Chiuse gli occhi e mise la mano sul posto mormorando piano un- mi serve una mano…
Era incerta se sarebbe stato un successo o meno ma doveva provare…specie visto che uno degli uomini aveva un’ascia in mano.
Come diavolo avevano avuto accesso all’università ARMATI sarebbe stato un mistero…se non fosse per quel dannato cancello rotto sul retro dell’Università, lo stesso che permetteva a chiunque di andare e uscire senza venir beccati. Lucas era figlio del capo della polizia locale, quante volte erano finiti nei guai sotto false accuse perché “papino” vuole aiutare il figlio?
Tyler schivò un colpo e indietreggiò velocemente. Non potevano colpire…ma la voglia di farlo era molta.
-Sparagli! –disse Lucas
Un colpo di pistola venne sentito ma a sorpresa di tutti la pistola era puntata in alto e la mano dell’uomo bloccata da una presa di ferro- Alex!
Peter disarmò l’uomo senza problemi e guardò la scena- sembra che siate messi in grossi guai
Lucas ringhiò- levati sfigato o la pagherai!
Peter lo ignorò e si tolse gli occhiali e li lanciò a Oliver con la sua borsa- tienili per me puoi?
Oliver annuì confuso- attento!
-Prendilo! –disse Lucas a un uomo vicino a Peter
Peter fece ruotare la pistola e sparò in testa all’uomo che lo stava cercando di prendere. Non vi fu un cambio nell’espressione di Peter ma il resto del gruppo rimase in silenzio…aveva…aveva appena ucciso a sangue freddo…
Peter si passò una mano tra i capelli e puntò la pistola contro Lucas- vi darò tre secondi per arrendervi prima che decida che uccidervi sia più divertente…
Lucas scoppiò a ridere- come se uno sfigato come te potesse farmi qualcosa! Prendetelo! Uccidete lui e poi ci occuperemo di tuo fratello e…
Peter sparò un altro colpo alla gamba di Lucas- bene…l’avete voluto voi.
La pistola venne buttata di lato con una smorfia da Peter, era vuota e quindi inutile. Un uomo provò a colpirlo ma venne afferrato dal collo e un rumore di ossa rotte si poté sentire e poi un sonoro crack e l’uomo venne lasciato cadere a terra privo di vita.
Peter si rimosse la giacca con un movimento veloce e bloccò il coltello di due uomini. In un secondo sparì dalla vista di tutti e quando fu di nuovo visibile, altri dieci cadaveri erano stati creati. Il tipo con l’ascia provò a colpirlo ma Peter fermò la lama a mani nude, nemmeno una goccia di sangue cadde dalle sue mani ma con facilità lanciò il tipo contro il muro- grazie dell’arma
Lucas lo guardò- pensi che puoi uccidere chi ti pare e piace senza…- l’ascia venne usata per decapitare sul posto l’uomo con l’ascia e due sue compagni vicini- …conseguenze
-Chi ti ha detto che questa sia la prima volta che ho ucciso qualcuno? –chiese Peter con un sorriso cattivo sul viso
Lucas provò a indietreggiare ma in quel momento notò qualcosa di strano, i suoi piedi erano stati bloccati da dei rovi di rosa e non era il solo.
Peter buttò l’ascia di lato e mosse una mano, il sangue sparì dai suoi vestiti e si unì per creare una lunga lama nera decorata da una rosa dall’aspetto tutt’altro che amichevole- tranquillo…tu e Malcom verrete torturati prima di morire…ma questi idioti…devono andare
La spada venne conficcata a terra e i rovi ai piedi degli altri iniziarono velocemente ad avvolgere il corpo delle vittime prima di venir trafitti da grossi rovi.
Lucas se la fece sotto, letteralmente- non…non puoi farmi nulla o…
-Tranquillo…mi sono già sbarazzato di papino –disse Peter facendo sparire la spada e schioccando le dita. Dal nulla una trentina di figure in nero apparirono- sbarazzatevi dei cadaveri e portate questi due nella White Rose…sono certo che volessero soggetti per gli esperimenti…
-Yes King- dissero le figure muovendosi velocemente.
Peter si girò piano verso il suo gruppo e sospirò piano- state bene?
Paige annuì- l’ascia non ti ha ferito vero?
Lui sorrise- sto bene…andiamo via di qui…
-Alex…cosa diavolo è appena successo? –chiese Tyler facendo una smorfia quando mosse il braccio
Peter si avvicinò con calma e guardò la ferita- andiamo a casa mia e occupiamoci di queste…nel mentre…ti dirò cosa è successo…
I ragazzi si guardarono tra loro indecisi. Paige sorrise- andrà tutto bene tranquilli…
Tyler guardò i cadaveri e poi il fratello che si stava rimettendo gli occhiali e riprendendo lo zaino- qualsiasi cosa sia questo tuo segreto…- disse piano guardando Peter negli occhi- …ma fintanto che sei mio fratello…non mi interessa altro…
Peter gli sorrise- sono tuo fratello tranquillo…non mi hanno preso gli alieni…andiamo su…


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