Capitolo 2: I don’t like him
Era difficile per Angelica mantenere il sorriso in ogni
occasione, specie quando qualcuno che sapeva aveva brutte intenzioni con il
figlio era intorno.
-Angelica- sorrise Michael- come stai?
-Bene Michael –sorrise lei dolcemente- come vanno le cose?
-Tutto bene, e a te? Con…Aaron? –chiese lui
-Benissimo, è un amore di ragazzo –sorrise lei contenta,
ignara che il figlio li stava spiando con i suoi poteri
-Sai…se vuoi potremmo portarlo in una delle…- iniziò Michael
Angelica posò il piatto con più forza del dovuto facendo
rumore- la tua colazione Michael
-Angelica…
-Non ho intenzione di cambiare mio figlio –disse lei con un
sorriso- sono affari nostri questi. Non tuoi Michael
Lui le sorrise- so che non vuoi crearmi problemi ma non lo è
-Mai considerata l’opzione che io non voglio perché non
voglio? –chiese Angelica- Michael getta la spugna.
-Lucifer nemmeno si interessa a lui –disse Michael- io mi
prenderei cura di entrambi
-E io non ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di noi –disse
lei guardandolo- ho cresciuto mio figlio da sola finora e non ho problemi a continuare
a crescerlo da sola. Non ho bisogno di te o del padre di mio figlio. Posso cavarmela
da sola
-Angelica…
-Un’altra parola e metto un blocco per angeli su questo
negozio- disse lei
-Mi spiace- disse lui capendo subito di aver sbagliato- ti
ho preso una cosa
Lei guardò il mazzo di rose bianche e sorrise, ma non era un
sorriso vero. Aaron sapeva benissimo perché, sua madre preferiva i colori scuri
ai chiari da quando anni, si ricordava benissimo quanto felice fosse per la
rosa nera che le aveva regalato. Era stato un incidente davvero, voleva darle
una rosa rossa che aveva preso ma i poteri l’avevano resa nera. La madre l’aveva
trovato a piangere perché voleva darle una rosa rossa ma lei aveva accettato la
nera con più felicità, dicendogli che preferiva le rose nere alle rosse da
allora aveva sempre dato alla madre rose nere, il fiore le piaceva perché era
qualcosa che lui aveva fatto per lei e chiamò il locale per la rosa datale da
lui.
-Grazie Michael ma non credo sia appropriato- disse lei
rifiutandolo gentilmente
-Per piacere accetta- disse lui
Aaron guardò il mazzo cadere a terra e Angelica
indietreggiare di scatto quando un serpente nero uscì dal mazzo- che cazzo gli
è preso al pennuto!?
Logan e Jack seguirono di corsa Aaron entrare nel locale-
Aaron…
-Mamma stai bene? –chiese Aaron avvicinandosi
-Si tranquillo- disse lei- non mi ha morsa
-Angelica non sapevo fosse lì! –disse subito Michael
Aaron lo guardò infuriato- certo come no!
-Me ne sbarazzo subito –disse Michael facendo per evocare la
sua spada
-Ci penso io- disse Angelica calma- ci sono clienti-
aggiunse piano
Michael capì subito, c’erano umani
Aaron lo guardò incazzato- mia madre ti rifiuta e tu vuoi
ora farla fuori!? Che diavolo ti passa per la testa pennuto?!
-Non ho fatto nulla! –provò Michael ma venne zittito dallo
sguardo di Aaron
Angelica avvicinò con calma e sicurezza la mano al serpente
e lo raccolse da terra- Donna bada al locale, lo metto in un contenitore di
plastica e chiamo la protezione animali…
-Ok boss- disse la donna
Aaron guardò la madre sparire sul retro e afferrò Michael
per il colletto- sparisci prima che mi incazzi Michael. Non ti ho mai
sopportato e sono a tanto così da decapitarti sul posto
Michael sospirò lasciando i soldi per il cibo ordinato che
Sasha gli aveva già messo in un contenitore per portar via- mi spiace…
-Come se ci credo- disse Aaron guardandolo uscire e facendo
segno a Jack di avvicinarsi- va e riporta la cosa a mio padre…
-Roger –disse Jack affrettandosi ad uscire
-Ok signori, niente da vedere, lo spettacolo dello stalker è
finito! –disse Logan cercando di calmare le acque ma si accorse che i clienti
reagirono come se non fosse successo nulla- Michael è stato veloce con i suoi
poteri…
-Era pianificato dopotutto…quello stronzo…- mormorò Aaron
stringendo i pugni.
-Controllo animali –disse un uomo entrando. Donna gli indicò
la porta- grazie…
-Veloce…- mormorò Logan vedendo l’uomo uscire altrettanto
velocemente con il serpente in una gabbia più sicura
Angelica sorrise vedendo i due ancora nel negozio- perché non
vi sedete a fare colazione qui?
-Grazie signora- disse Logan con un sorriso
Aaron la tirò in un abbraccio e lei ridacchiò- pancake al
cioccolato e frappè di gelato alla nocciola?
Aaron annuì comportandosi da bambino e facendo ridacchiare
Logan. I due si sedettero tranquilli in un tavolo all’angolo- cosa?
Logan rise- se le tue ammiratrici ti vedessero perderesti
tutti i fan
Aaron alzò le spalle- meglio, una rottura di scatole in meno
-Com’è il termine? Mama-boy? –chiese Logan- chi ti sposa si
dovrà abituare a vedere spesso Angelica…il che non è male
-Sposa? Dimentichi che i demoni possono provare amore per un
solo essere Logan –disse Aaron- e nel mio caso mia madre è quell’essere
Logan annuì- non sei l’unico, avessi qualche anno di più…
-Giù le mani- disse Aaron- già sono restio dal lasciarla
andare con papà…
-Che dici se le chiedo di adottarmi allora? –chiese Logan
-Non servono altri figli, io basto- disse Aaron
-Bambinone- rise Logan
Aaron ruotò gli occhi e sorrise quando la madre portò ai due
i loro soliti ordini- ti siedi con noi?
Lei sorrise- sto lavorando tesoro, state qui quanto volete,
se vi serve altro chiedi a Sasha o Donna o Marienne se io non sono in giro.
-Grazie signora- sorrise Logan- mi adotta?
-Logan –ringhiò Aaron
-Uhm…non sarebbe male avere due figli così carini e
amorevoli- rise Angelica scompigliando i capelli dei due- fate i bravi su,
torno a lavoro
Donna la fece avvicinare e in un’altra lingua le chiese
qualcosa a cui Angelica annuì, cosa che fece scoppiare la donna a ridere molto
forte- come pensavo
-Beh ti pareva che fossi buona e dolce? –chiese Angelica
divertita tornando a lavoro
Donna rise piano tornando a lavorare come barista. Intanto un
certo serpente riprese forma umana e ritornò in cucina a lavorare sui dolci in
compagnia di un certo “controllo animali” che aveva recuperato il serpente…
-Tutto bene Danny? –chiese un ragazzo dai capelli castani e
occhi verdi al moro dagli occhi rossi
-Si tranquillo Lorenz- disse lui
-Scusa per la gabbia- disse Lorenz
-Non importa, piuttosto hai visto la faccia di quel pennuto
quando mi ha visto? –chiese divertito Danny
Lorenz sorrise- sbiancato, e il padroncino Aaron non sembra
sospettare che…
-Shh- disse lui- che i muri hanno orecchie, torna a lavoro
su…
-Dovevi morderlo –disse Lorenz
-Così Mistress Angelica mi gridava- rise Danny- ah avrei
dovuto morderlo…
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