WitchandAngel : aprile 2020

Capitolo 6: Let's make a bet

Capitolo 6: Let’s make a bet

Vi erano due “gemelli” che gareggiavano sempre con due delle mie sorelle.
Il primo era il figlio di Duca, il secondo il figlio di un Granduca. Il primo era lord Michael, un uomo dai capelli blu e occhi verdi di 23 anni, un ribelle con cui mia sorelle Lorelei aveva spesso fatto pasticci. Il secondo era lord Gabriel, un uomo dai capelli verdi e occhi blu, un cacciatore che accompagnava spesso mia sorella Sylvie durante le sue battute di caccia. Li chiamavamo gemelli perché avevano la stessa età ed erano nati lo stesso giorno, entrambi avevano ora ventitré anni.
Mio padre aveva assunto un ruolo di padre per i due fin da piccoli, il Duca e Granduca che erano i loro padri erano spesso assenti per guerra o altre cose, alla fine quando morirono e lasciarono il posto ai figli un paio di anni prima, la sensazione fu quella di perdere un estraneo, un leggero dispiacere ma oltre a renderli più uniti alla nostra famiglia non ha dato loro troppi problemi. Le madri dei due erano morte di parto, erano soli al mondo con parenti serpenti e l’unico appoggio che avevano era la mia famiglia che gli permise di rilassarsi e crescere senza pesi o attentati. Non si erano mai sposati e scoprii in seguito che erano innamorati delle mie sorelle.
Penso che non scelsero di dire i loro sentimenti per rispetto verso mio padre, sinceramente papà li avrebbe accolti in famiglia a braccia aperte e non per il loro ruolo sociale di Duca e Granduca.
Per questo durante una delle competizioni di caccia in cui i due ragazzi sono contro le mie sorelle…ho deciso di giocare.
-Una scommessa? –chiede Michael
Per essere onesti, loro mi conoscono di vista e anche se sono praticamente cresciuti in casa con noi, come altri nobili…mio padre aveva una passione di collezionista o cosa…comunque non abbiamo mai interagito molto ma non sono mai stati razzisti verso di me e da quando sono uscita dalla camera si comportano come se fossi la loro sorellina.
-Si- confermo io con Shadow accoccolato intorno alle mie spalle.
Gabriel posa un secondo Rex con cui stava giocando- ok, che scommessa?
-Se le mie sorelle vincono dovrete fare qualcosa che vi chiedo, se vincete voi farò qualcosa che mi chiedete- dico io diretta
Loro si guardano e accettano, si fidano di me e io mi fido di loro. Probabilmente la cosa più assurda che mi chiederebbero e di far loro un Rex personale, cosa che adesso mi costerebbe meno di una settimana di lavoro ad essere onesti.
Dopo aver accettato li lascio prepararsi, avviso le mie sorelle della scommessa ma non dico i dettagli e vado di nuovo da mio padre che sorride vedendomi- parlavi con i gemelli, successo qualcosa?
-Che ne dici se li rendiamo membri della famiglia? –chiedo io, sono vicina a mia madre e mio padre, le mie sorelle sono con le mie sorelle quindi verso i cavalli e quindi non possono sentire.
-Oh? Qualcuno che ti interessa? –chiede mia madre con una luce negli occhi
Io scuoto la testa- Lorelei e Michael, Sylvie e Gabriel…che ne dite?
Papà ride- ah allora non era una mia impressione che ci fosse qualcosina
-Sono ancora in zona amici –dico io
-Come pensi di cambiare la cosa? –chiede lui divertito
-Ho appena fatto una scommessa- dico io- e ho avvisato le mie sorelle della cosa, quindi posso assicurarti che saranno molto attive
-Oh? Che cosa succede se vinci? –chiede lui divertito
-Se vinco io, li obbligherò a parlare con le mie sorelle- dico io diretta- dopotutto hanno una cotta per loro quindi dopo quello probabilmente finirai con il dover firmare il fidanzamento…
Lui ride- fintanto che sono felici
-Ora che ci penso- dico guardando Stephan con Orabelle- forse ti conviene aspettare e firmare tutto insieme…
Lui segue il mio sguardo e sorride- l’accademia sta andando bene, i due stanno lavorando molto vicini…
-Forse dovrei iniziare a prepararmi per le nozze? –chiede mamma sorridendo
Io e papà ridiamo e guardiamo la competizione.
Alla fine, Sylvie e Lorelei non mi hanno deluso e hanno vinto. Quindi quando Michael e Gabriel si sono avvicinati…
-Visto che ho vinto, voglio che invitiate Sylvie e Lorelei ad un appuntamento –dico io diretta, facendo girare tutto il gruppo verso di me
I due mostrano panico- Rosy non…
-Andiamo –dico io- loro due sono cotte di voi da anni e voi due siete pronti a chiedere le nozze…papà non è contrario. Dateci una prova
La confessione non è delle migliori ma con quanto poco abili le parti involte sono in fatto di amore…beh diciamo che se lascio a loro divento vecchia prima che arrivino a tenersi la mano.
-D…Davvero? –chiede conferma Michael guardando Lorelei incerto al leggerissimo segno di conferma di lei le prende la mano- ehm…andiamo al tuo locale preferito per cena?
Lei sembra sollevata e annuisce leggermente rossa…Lorelei rossa…questa è nuova. Dall’altra parte Gabriel e Sylvie stanno anche facendo decisioni per una serata insieme.
Mio padre scuote la testa e si schiarisce la voce, facendo sbiancare i quattro.
-Lord Bloodsword…
-Cosa? –chiede lui- come ha detto Roseline, non sono contrario, mi stavo solo schiarendo la voce
Certo papà e Shadow è un gatto.
Alla fine le mie sorelle mi sono venute a svegliare nel cuore della notte per raccontarmi di quanto meravigliosa fosse andata la serata. Le altre mie sorelle erano felicissime. Io volevo tornare a dormire…
Una cosa che ho scoperto però è che Orabelle sta avendo una nuova visione di Stephan il che mi fa pensare al fatto che mi servono solo altri due partiti da sistemare e sono tutte apposto. Perché solo due? Beh…
-Imperatore- sorride illuminandosi Beatriz
Richard sorride guardandola- passavo di qui per caso e ho…pensato di venire a fare una visita…
Un partito si è presentato da solo quindi mi risparmia la fatica di andarlo a pescare…che poi, perché diavolo mi parla del fratello ogni volta che lo vedo rimane un mistero…




Capitolo 6: Assassination Attempt number One




Capitolo 6: Assassination Attempt number One

Non ci volle molto per creare la situazione ideale per sbarazzarsi di una delle maid per Primrose.
La maid in questione era chiamata Hope, aveva capelli neri e occhi blu, era una delle maid principali che lavorava per ogni concubina.
Primrose la ricordava particolarmente perché era stata una delle peggiori a punirla durante la prima vita.
Facendosi sentire da un’altra maid, in presenza di Hope, disse che avrebbe dormito da sola in camera sua quella notte perché l’Imperatore non avrebbe fatto ritorno.
Ciò era una bugia ma James e Sebastian sapevano che Primrose stava facendo ciò per attirare fuori chi voleva avvelenare Kyle.
Kyle era concorde con il piano e aveva già preparato un metodo per farla arrivare nelle sue stanze di nascosto, James avrebbe aspettato nelle camere di Primrose.
Il piano ebbe successo al terzo tentativo, quando tutti furono convinti che Kyle fosse meno attento a Primrose.
Quella sera Primrose era stretta nelle braccia dell’Imperatore e lui era indeciso se fare un altro giro nel letto fosse fattibile o meno visto che dovevano stare allerta.
Non ebbe modo per scegliere però che un fracasso venne sentito e James li chiamò a vedere.
Quella sera Hope era entrata con un coltello nella camera di Primrose.
Il cuscino messo sotto le coperte era stato colpito ripetutamente e quando Kyle lo vide gli si gelò il sangue. Se fosse stata Primrose non vi sarebbe stato modo per salvarla.
Primrose lo guardò indifferente. Aveva già visto quella scena e non vi era cuscino.
Aveva riavvolto il tempo prima che Hope l’avesse uccisa e proposto il piano a Kyle, dopo un paio di tentativi l’aveva convinto.
-Come osi?! –sbottò lui
L’immagine della madre nella sua mente e Primrose erano sovrapposte.
Gli abusi subiti dalla madre e i tentativi che avevano ora raggiunto Primrose.
Se non l’avesse ascoltata lei sarebbe…
Era in preda all’ira e fu un miracolo che non uccise la donna sul posto.
Non aveva salvato sua madre ma avrebbe salvato la sua amante.
-Sire…non è come sembra!
Primrose non le diede modo di parlare- mi chiedo…quale concubina mi voglia morta
A quelle parole il gelo crollò nella stanza.
Nel tempo speso con Primrose, tutti capirono che era una donna intelligente, con un forte carattere e che era impossibile conoscere quanto profonda fosse la sua conoscenza.
Era astuta come poche e aveva una condotta che non poteva essere di qualcuno nato nella povertà.
Spesso si chiedevano se lei fosse in realtà una nobildonna che era stata in qualche modo confusa con un’orfana.
Kyle stesso aveva quel dubbio- che intendi?
-Una maid a cui non ho mai rivolto parola vuole farmi fuori? Non vi è motivo –disse Primrose diretta- eccetto se una delle sue padrone ha chiesto lei di farlo. La Prima moglie non è tipo da essere così diretta, alcune delle tue concubine però non sono brillanti nell’agire nell’ombra. Ordinare una maid è facile. Se mi uccide nulla cambia, se viene beccata verrà accusata di tutto e la concubina piangerà lacrime di coccodrillo fingendosi devastata dal tradimento e userà la scusante per ritornare ad essere nelle tue grazie.
-Non è così! –urlò Hope
-Ah no? –chiese Primrose- sono una schiava ma la posizione sociale che occupo ha poco conto paragonata al fatto che ho il favore dell’Imperatore e potrei rimanere incinta visto che non sto avvelenando il mio corpo per evitare la cosa. Un erede mi garantirebbe una posizione di concubina per lo meno, altri figli e sarei prima moglie, se la mia posizione rimane favorevole anche il trono potrebbe diventare mio diritto per il semplice fatto che ho dato alla luce i suoi figli. Vuoi dirmi ora che le tue padrone sono così idiote da non capire un concetto che viene insegnato nelle classi basi per essere moglie di un sovrano o figlia di uno di loro?
Kyle notò la cosa e ricordò le proprie classi, era vero, lo insegnavano e…un dubbio sorse ma era tranquillo. Primrose era fedele a lui, non gli avrebbe mai fatto del male e sapeva che anche fosse stato vero che era una nobile, il fatto che non l’avesse detto indicava che…come la madre…non era voluta dalla sua famiglia. Era questo forse un dono divino per riparare alla mancanza di potere che aveva avuto quando era il turno di sua madre?
-Trascinatela nelle segrete e torturatela- disse Kyle con una voce fredda e priva di emozioni di compassione o pietà- voglio il nome della concubina, non importa se è viva o meno alla fine della cosa
James annuì e trascinò la donna strillante con dei soldati verso le segrete.
Il rumore svegliò le altre donne e Kyle osservò con uno sguardo gelido le mogli che non ebbero nemmeno tempo di chinarsi che vennero spinte in malomodo dalle guardie a tornare nelle camere e vennero chiuse dentro.
Primrose gli strinse la mano, calmandolo parecchio, e finì con l’essere stretta l’intera notte finché lui non si calmò.



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Capitolo 24: You...are a MAN?!

Capitolo 24: You…are a MAN?!

La notte prima della cerimonia finale di graduazione dall’Accademia, Iris si ritrovò di nuovo in un corpo maschile visto che era una notte di luna piena.
Questa volta però non stette ferma.
Visto che Renée aveva acconsentito a essere sua moglie…non poteva di certo rimanere buono di notte no?
Quella notte fu la prima per RinRin e per lui, ma non fu per nulla un brutto ricordo.
Da maschio, Iris era leggermente più alto di RinRin, anche se il suo corpo non era proprio cresciuto e non era molto maschile, se avesse potuto avrebbe fatto addestramento e messo muscoli ma come fare quando il 99% del tempo sei donna e i muscoli lì stonerebbero?
Si addormentarono con Renée accoccolata nelle braccia di lui contenta.
Aveva catturato Iris!
Finalmente nessuno le avrebbe impedito di stare con Iris.
Potevano finalmente stare insieme così…per sempre…
Il fatto che Iris avesse gli stessi pensieri era…preoccupante…
Quando si svegliarono era già quasi ora per la cerimonia, il che significava parecchio lavoro.
Renée aprì gli occhi per prima e dopo un secondo di confusione si alzò di scatto e fissò Iris al suo fianco.
Iris la guardò confusa- tesoro cosa…?!
La voce melodiosa di Iris era stata cambiata con un voce maschile e seducente.
Quando il proprietario di quella voce si sentì parlare scattò fuori dal letto di istinto- che diamine…
E scoprì di essere più alto di RinRin, quando era la luna piena era di solito pochi cm più alto di lei, Renée era una ragazza molto alta già di suo ed era contento della cosa, ma adesso era minimo una testa più alto di Renée, mancava davvero pochissimo per essere alto due metri completi.
RinRin non si era ripresa e continuava a guardarlo sotto shock. La poveretta non era proprio preparata mentalmente a un cambiamento così grosso sincera.
Iris non esitò ad avvicinarsi allo specchio e, visto che ancora non si era degnata di mettersi vestiti addosso, rimase di stucco a guardarsi. L’immagine riflessa era di un’affascinante ragazzo di quasi due metri, dai capelli biondi lunghi fino alle spalle in disordine, due grandi occhi viola che avevano una traccia di malizia, zigomi e volto che sembravano scolpiti, un corpo muscoloso che non sembrava nemmeno poter appartenere ad un mortale, mani eleganti e…
Iris sorrise- beh qualcosa di certo è cresciuto…
RinRin ruotò gli occhi, adorava Iris ma certe volte anche lei- tra tutte le cose devi andare a vedere la misura della tua spada?
-Ero già grosso prima, ora sono più grosso –disse lui contento
Lei lo fissò senza parole- non dovresti concentrarti su qualcos’altro?
Lui la guardò confuso e sorrise quando la vide alzare, non ebbe il tempo di proporre il suo piano che lei lo guardò male- ok, ok
Lei sospirò e gli indicò la finestra- è giorno
Ci mise un paio di secondi per capire cosa RinRin volesse dire e guardò fuori. Per la prima volta era uomo di giorno- la maledizione…si è rotta?
Renée lo guardò e annuì pensierosa- forse…innamorarti del sesso opposto al tuo e avere un rapporto potrebbe aver sbloccato la cosa?
In quel momento un ricordo ritornò a Iris. La madre aveva detto che fintanto che non avrebbe imparato a concedere tutto se stesso, anima, cuore e corpo, a una persona e amarla con sincerità, non avrebbe rotto il maleficio.
-Quindi se mi innamoravo di un uomo e finivo a letto con lui restavo donna…- mormorò Iris con una smorfia di disgusto al pensiero di sposarsi con William
A quelle parole Renée capì anche che quello era stato il finale della novel per la maledizione e sorrise- dobbiamo vestirci, tra poco inizia la cerimonia…
Lui sorrise tirandola su in braccio- oh…dopo la cerimonia mi divertirò…
-Iris mettimi giù! –disse Renée realizzando che era ora in una condizione in cui faceva fatica a lottare contro la forza di Iris
-Damon –corresse lui- credo userò quel nome d’ora in poi…uhm, se posso alzarti così facilmente ora…magari stasera…
****
L’intero regno era presente quella mattinata nell’Accademia, e quando dicevano tutti intendevano tutti.
Renée fu la prima ad uscire sul palco, dopotutto lei e Iris erano chi avrebbe condotto la cerimonia conclusiva, erano le migliori studentesse e avevano un grado nobiliare parecchio elevato.
L’elegante ragazza era come sempre una gemma negli occhi altrui e l’invidia di ogni famiglia nobile esistente.
La giovane donna sorrise e guardò chi doveva ancora apparire…
Ma non fu una ragazza quella che videro.
Ora, non date colpa all’Arciduca per non riconoscere il proprio figlio, non l’aveva mai visto da uomo lui, figurarsi gli altri.
Ma non ci volle molto per capire che l’adone al fianco della dama fosse Iris.
Lui stesso non lo nascose e si presentò come se assolutamente nulla fosse cambiato- credo voi siate confusi su cosa sia successo e perché sono un uomo. Se non l’avevate ancora capito, sono Iris Evelyn Damon DeDragon, d’ora in avanti preferirei essere chiamato Damon. Mia madre era infelice con le nozze che aveva avuto e ha deciso di far ripicca su di me maledicendomi a diventare una ragazza e ritornare maschio solo nelle notti di luna piena. Ieri sera ho rotto il maleficio. Per romperlo dovevo imparare a concedere il mio cuore, la mia anima e il mio corpo a una persona che amavo davvero…se questo era un maschio sarei rimasta donna, se questo era femmina sarei tornato uomo…-allungò la mano e avvicinò Renée- ho perso la testa per la mia bellissima RinRin anni fa, ho accettato la cosa e ieri sera, durante una notte di luna piena, ho concluso il nostro legame. Quindi sì, sto pubblicamente dicendo di aver portato a letto RinRin e lo sto facendo perché non mi fido del 98% dei maschi del mondo.
Renée scosse la testa divertita e ruotò gli occhi lasciandolo continuare con la cerimonia come se non avesse appena fatto un discorso del genere in precedenza…
Alla fine della giornata, il 99% dei presenti si chiedeva come diavolo avesse così tanta fortuna la famiglia DeDragon ad avere una nuora e un figlio del genere…




Capitolo 5: Sorry, not scared of trash

Capitolo 5: Sorry, not scared of trash

Orabelle spendeva molto tempo suonando il piano e i suoi genitori l’avevano iscritta a un’accademia di giovani talenti. Successe poco dopo la fuga di Beatriz quell’incidente.
Nell’accademia vi era un gruppetto di teppisti, figli di alti ranghi nobiliari, che si divertivano a terrorizzare e far male a nobili inferiori. Orabelle era una Bloodsword ma ciò non terrorizzò i ragazzini abbastanza da fermarli dall’attaccarla.
La nostra famiglia era già in rovina a causa di Beatriz, mentalmente nessuno era stabile e Orabelle non volle aggiunger peso alle nostre coscienze e quindi stette zitta, subendo giorno dopo giorno gli abusi e le derisioni del gruppo che iniziarono a passare dalla sola violenza mentale a quella fisica.
L’incidente peggiore e ciò che portò alla scoperta degli abusi fu quando le ruppero entrambe le mani. A quel punto scoprimmo tutto e mio padre intervenne…purtroppo Orabelle non riprese mai l’abilità manuale precedente e fu costretta ad abbandonare per sempre il mondo della musica. La cosa la portò alla depressione e in seguito si ammalò e…restammo in cinque.
Per questo motivo io e Sr. Stephan siamo venuti a vederla oggi. Non ho spiegato perché ma ho trascinato Stephan con me per andare a vedere Orabelle. Rex è con noi come cane da guardia tra parentesi.
Non è ancora stata abusata ma oggi era il giorno in cui il figlio a capo del gruppo avrebbe fatto fuori le mani di mia sorella, Orabelle finora non è stata in alcun modo sfiorata ma è comunque una donna e loro sono maschi. Meglio stare sicuri no?
Stephan non è un cattivo partito per marito in mia modesta opinione. Ha vent’anni, un bell’aspetto, non è nobile ma ha talento e la sua passione per la musica è davvero qualcosa che per una mia particolare sorella sarebbe ideale…se non si era capito ho intenzione di far innamorare Orabelle di Stephan e trascinare il malcapitato nella nostra famiglia. I miei genitori sono molto cordiali con lui e sono certa che non sarà un cattivo marito. Stephan fu sempre al fianco di Orabelle durante tutto il periodo dopo che quell’incidente accadde. Quando la seppellimmo confessò alla sua tomba, pensando che nessuno ascoltasse, che lei era la sua musa e che senza di lei il suo mondo aveva perso colore. Dopo la morte di Orabelle non ha più pubblicato musica ma continuava a venire a trovarci e a trovare Orabelle. Fu anche uno dei pochi che mi difese quando venni ingiustamente accusata.
Orabelle ha ventuno anni, quindi è più grande di lui ma non è necessariamente un problema, inoltre se qualcuno mi viene a dire che non puoi stare con una donna perché è più vecchia di te quando la ami veramente…lo faccio diventare lo spuntino di Rex. Fintanto che è legale e non feriscono nessuno, la gente non dovrebbe impicciarsi dei fatti altrui.
Rex è nato da meno di una settimana ma è molto allegro e pronto ad agire, inoltre ha scoperto che gli piace terrorizzare a morte la gente, non abbaglia ma il suo ruggito fa tremare la terra e terrorizza a morte la gente. Il postino si sarà preso un infarto come minimo.
Orabelle era sul palco a provare come nel suo racconto. I ragazzi sarebbero usciti, l’avrebbero circondata e…
Stephan fa per chiamarla ma lo blocco facendolo zittire e nascondere con me dietro una colonna. La cosa lo confonde ma capisce che qualcosa non va, chiamatelo istinto magari o forse la sua precedente vita gli sta urlando di intervenire. Fatto sta che in pochi secondi di attesa vediamo il gruppetto.
Orabelle li guarda e ignora. Mia sorella sarà eccentrica ma è molto forte di carattere e specie dopo che io ho cominciato a farmi vedere ha assunto un forte senso di responsabilità e condotta. Per farla breve, è più vivace e aggressiva di quanto era in precedenza perché ora ha una sorella minore in più di cui prendersi cura.
La cosa l’ho notata anche nelle mie altre sorelle, dopo che sono uscita i loro caratteri si sono rafforzati e sono più forti mentalmente. Probabilmente io ero una loro debolezza in precedenza.
Stephan non pare nemmeno capire cosa sta facendo ma si muove subito e in silenzio approccia il palco. Io lo seguo con Rex al mio fianco.
Uno dei mocciosi ride- ma guarda chi c’è, la sorella della maledetta…
-Che musica orrenda
-Per commentare sulla mia musica, non dovreste almeno saper fare due note insieme? –chiede Orabelle diretta
-Bada a come parli
-O cosa? Mi guardi male tutta la giornata? Ricordati chi tra noi ha più potere sociale mezza chiave- dice Ora diretta
Il ragazzo ride- mezza chiave? Non hai idea di quanto sono grosso…
-Oh per piacere, un fischietto che si finge flauto lungo? Non farmi ridere –dice lei
Il ragazzo allunga una mano e le afferra il polso- vediamo cosa farai senza queste tue manine del…
Stephan lo spinge via e mette Ora dietro di sé.
-Mr Stephan… -dice lei stupita
-Non avvicinarti a Lady Bloodsword ragazzo- dice Stephan coprendo totalmente dalla loro vista Ora.
-Un popolano che osa parlarmi contro?! –chiede lui- distruggerò te e la tua famiglia!
-Provaci –sorride Stephan- sono un orfano, non ho un singolo essere vivente in vita.
La cosa più vicina a famiglia che ha siamo noi infatti, papà fu chi lo trovò per strada a suonare e portò a casa quando Ora era circa sui sei anni. L’ha letteralmente cresciuto come figlio e dato una carriera musicale. Qualche anno dopo è tornato ed è diventato il maestro di Ora per la musica. Crescere il proprio genero…bravo papà questa è furbizia…
Quando uno di loro fa per attaccarlo io lascio andare il guinzaglio di Rex e lui, con estremo diletto, morte il braccio del tipo fino a far uscir sangue.
-Oh my…mi è sfuggito il guinzaglio –dico io tranquilla- che sbadata…ah cattivo Rex, non si fa…
Il fatto che la mia voce indica che non lo sto realmente sgridando ed è sarcastica come poche…beh ignoriamolo ok?
Ora tira un sospiro di sollievo mentre le guardie dall’accademia arrivano. Io indico i ragazzi- hanno appena tentato di ferire mia sorella, trascinateli fuori e datemi i contatti delle loro famiglie
-Lei è…- inizia uno di loro
-Sono Lady Roseline Bloodsword, se volete ancora il vostro posto vi conviene muovervi- dico io diretta rimuovendo il capello e mostrando i miei capelli neri. Loro si congelano ma subito entrano in azione- Rex, qui.
Rex molla la presa, lasciando un’orribile visione di un braccio mangiucchiato, e si avvicina. Gli creo dell’acqua davanti e lui si pulisce subito zampe e muso con un’espressione contrariata- non era buono?
Lui scuote la testa. Beh almeno non gli piace mangiar gente…non che mi darebbe fastidio visto che ho un paio di coglioni che vorrei dargli in pasto…il mio ex in cima alla lista.
Ora si rilassa solamente quando siamo di nuovo solo noi tre e nostro padre è arrivato infuriato nero con le proprie guardie. Sarà un miracolo se l’accademia riesce a rimanere in piedi dopo questo…anzi…
-Stephan, grazie dall’aiuto –dice subito mio padre quando lo guarda
-Non ho fatto nulla davvero –dice lui- è stato Lady Roseline con il piccolo Rex a intervenire per di più…
-Ma mi hai comunque provato ad aiutare…lo apprezzo davvero –dice rossa Ora
Papà sembra aver notato la cosa ma finge di non averlo fatto. Io sorrido- papà ricordi la conversazione sull’aprire negozi a mio nome?
Lui annuisce, dalla ricerca, dai libri e dagli spartiti…diciamo che ho parecchi soldi da buttare e nulla che voglio comprata, inoltre la mia famiglia è ricca, ora stiamo solo aggiungendo soldi sui soldi esistenti- si mi ricordo
-Ho deciso di aprire un’accademia musicale, possiamo? –chiedo io
Lui si illumina- certamente!
-Stephan sarebbe un ottimo dirigente non trovi? –chiedo io
-I…io?! –chiede lui saltando- ma…non…
-Sarebbe eccellente! –dice contentissima Orabelle
-Ora, potrebbe aiutare nella gestione dell’Accademia e potremmo usarla come base per raccogliere talenti…- dico io
Papà sorride- Stephan vieni che iniziamo a parlarne…
-Ma…Lord Bloodsword! –urla lui mentre papà lo trascina e Ora trotterella dietro i due.
-Inizio a credere di star giocando a far cupido…- mormoro prendendo Rex in braccio- che dici dovrei?
Lui sbadiglia e si mette a dormire- lo prenderò per un sì.



Capitolo 5: This tea can stop you from getting an heir...




Capitolo 5: This tea can stop you from getting an heir…

Primrose era un genio in molte cose e assetata di vendetta.
Non ci mise che sette giorni per rendere l’intero staff, escluse le maid personali delle concubine e della prima moglie, in un suo alleato. L’aiutavano in maniera discreta ma Kyle aveva notato la cosa.
Aveva anche notato che il loro livello di Loyalty verso di lui erano aumentati ogni volta che loro vedevano che trattava Primrose molto bene.
Più di una concubina avevano mandato la tisana dimagrante che Kyle pensava fosse un “Anti-erede” garantito.
-Sire- dissero le concubine chinandosi quando videro Kyle con Primrose, nulla di nuovo in questa cosa.
Primrose era al fianco di Kyle ventiquattro ore su ventiquattro, il massimo tempo in cui non era con lui era di quindici minuti. Kyle aveva sviluppato uno strano attaccamento a lei, si sentiva particolarmente a suo agio nell’avere la ragazza intorno e non voleva averla distante.
Inoltre aveva paura che qualcosa le succedesse in mezzo.
Ricordava come la madre era stata forzata a letto da altri uomini oltre il padre, ricordava anche come il padre poi l’avesse punita come se fosse stata lei la colpevole della cosa.
Primrose era una schiava come la madre, con concubine e prima moglie contro…stavolta aveva l’Imperatore al suo fianco però.
Perché non elevarla di posizione? Non poteva senza creare caos mondiale, doveva aspettare che Primrose gli desse un erede per poter fare ciò ma a giudicare dalle condizioni di salute della ragazza non ci sarebbe stato molto da aspettare.
Per questo doveva essere sicuro che nessuno avesse dubbi su chi era il padre.
-Sua maestà potrebbe prestarci Ms Primrose per un po’? –chiese Destiny con un sorriso
-No –rispose Kyle immediatamente mentre James al suo fianco assottigliò gli occhi.
Una brutta sensazione era apparsa nella mente dei tre uomini.
-Solo un’ora- disse Destiny
-No –disse lui
-Sua maestà, lei è solo una schiava, in quanto prima moglie è mio diritto… -iniziò Destiny mentre una maid aveva afferrato il polso di Primrose.
Aveva scoperto di recente di avere un blocco temporale di un paio di secondi che poteva usare. Primrose non esitò a premere il blocco, liberarsi, stringere la propria mano fino a lasciare un segno rosso e rimettere la mano della serva stringendola di più.
Quando il tempo ripartì Primrose era in lacrime- fa male…
Kyle non esitò a levare la mano della serva e guardare con orrore il brutto segno sul polso
La maid la guardò stupita- io…non…sire non ho…
-Trascinatela nelle segrete –disse Kyle a due guardie vicine
-Sire- disse Makayla nell’intento di salvare la sua maid- la mia maid è figlia di un importante famiglia nobile e mi ha servito per…
-Osi andarmi contro? –chiese Kyle furioso continuando a massaggiare piano il polso di Primrose mentre la certezza che le mogli volevano ferire Primrose aumentava sempre di più.
-Sire…- disse Primrose- se con guardie vicine e solo per dieci minuti non è un problema vedere cosa loro vogliono…
Quando disse ciò, James immediatamente annuì seguendola e stando a una distanza in cui “non avrebbe sentito”, purtroppo l’udito di un elfo oscuro era parecchio forte ma le mogli erano ignare di quel cruciale dettaglio.
-Cosa volete? –chiese Primrose diretta tenendosi il polso, assicurandosi quindi che il segno rimanesse almeno fino all’arrivo dal dottore che Kyle aveva appena chiamato.
-Solo perché l’Imperatore ti ha graziato non credere che avrai vita facile- disse diretta Destiny
-Se rimani incinta la pagherai cara- disse un’altra concubina- non abbiamo lavorato così duramente per essere spinte di lato da te.
Primrose le guardò e sorrise- ciò che farò sarà decisione di sua maestà, voi non avete diritto di dirmi cosa fare o non fare. Se rimarrò incinta sarà sua maestà l’unico che potrà dirmi di non avere il figlio…
-Allora ci sbarazzeremo di lui –disse con un sorriso Addison diretta- una schiava non dovrebbe osare avere figli…specialmente non del padrone
-Tempo scaduto –disse Primrose diretta- con permesso
-Prendi questo –disse Madison dandole un sacchetto con biscotti- voglio che li mangi davanti a me
James a quel punto non esitò ad avvicinarsi- Primrose…andiamo
La ragazza annuì non mostrando intenzione di voler prendere il sacchetto. James lo prese per lei e ruppe un biscotto trovando all’interno traccia di qualche erba.
Primrose non disse nulla ma sorrise, sapeva benissimo cosa loro avrebbero pensato ci fosse nei biscotti e si sbagliavano. Erano semplici biscotti alle erbe, nulla di anomalo, erano una scusante per “Fare un atto buono davanti a Kyle”. Purtroppo per loro Primrose aveva già insinuato idee corrotte nelle menti di tutti quindi…
Quando il dottore stava medicando la “povera vittima” che era Primrose, una delle maid di una concubina portò del thè per Kyle che rimase intoccato.
-Non beve? –chiese Primrose quando la donna era sparita e James aveva controllato che non fosse ad origliare
-Non mi piace molto il thè che loro mi preparano, lo bevo massimo una volta al mese penso- disse Kyle giocando con la tazza mentre si avvicinò a Primrose.
Quando l’odore divenne abbastanza forte da poter essere sentito Primrose si alzò di scatto, spaventando il dottore e bloccò Kyle dal bere
-Cosa? –chiese lui confuso dalla reazione
-L’odore…c’è un’erba qui dentro che nuoce alla salute! –disse lei subito pallida e leggermente tramante
A quella dichiarazione il dottore prese subito la tazza e odorò il contenuto. Primrose intanto aprì la teiera e con il cucchiaino da zucchero “tirò fuori” un ramoscello con dei fiori biancastri.
-Cos’è? –chiese Kyle confuso dal fiore, non aveva mai aperto la teiera, era già tanto se beveva una tazza di quell’intruglio ad essere onesti.
-Questo fiore con altri crea un forte…-iniziò lei bloccandosi
-Cosa fa? –chiese Sebastian notandolo
-Se preso alla lunga, una teiera al giorno per esempio, può rendere…sterili –disse Primrose
Il volto di Kyle era sbiancato- non l’ho bevuto mai di frequente e solo una tazza al massimo…
Lei annuì- allora non dovrebbe esserci problema. Specie se dopo ha fatto attività fisica…
-Di norma si –disse subito James
-Allora l’effetto è annullato –disse Primrose facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti.
Il medico si avvicinò per controllare il fiore- non solo sterilità, questo fiore può rendere paralitici!
Non era vero ma non avrebbe corretto la cosa…
-Questo è attentato! –disse subito James
Kyle non commentò ma strinse Primrose a sé. I suoi occhi avevano una strana traccia di istinto omicida. Avrebbe provveduto a far fuori quelle donne…
-Ma come l’hanno ottenuto? –chiese Primrose- il palazzo non ha un clima per essere coltivato e che io sappia in questo regno una quantità elevata è difficile da ottenere, oltre alla difficile preparazione, servono anche ingredienti esterni e parecchi oggetti che non sono facilmente ottenibili o nascondibili a palazzo…
-Che intendi? –chiese Sebastian notando il filo
-Qualcuno…deve averlo consegnato alle sue mogli Sire, qualcuno al di fuori del palazzo- disse Primrose
Kyle sorrise tirandola a sé e nascondendo il volto di lei sul proprio petto mentre un forte istinto omicida crebbe in lui. A quanto pare…la famiglia delle mogli non era qualcosa che poteva non investigare…



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Capitolo 23: Marry me, it's an order!

Capitolo 23: Marry me, it’s an order!

Alla fine…il re dei demoni venne battuto fino a pregare per la propria vita.
Uno dei demoni a quel punto avanzò
-Non può ucciderlo!
Renée sorrise- oh? Vuoi scommettere sulla cosa?
-Il…il titolo di Re dei Demoni deve essere passato! –disse lui
Il Demone lo guardò stupito, lo stavano tradendo?
-E con ciò? –chiese Renée
-Lasci…che un demone faccia il colpo finale! –disse lui
Iris non sapeva come rispondere a quella cosa.
Certa gente era proprio…
Renée lo guardò- no
-Ma…
-Non mi interessa, no –disse Renée
-Non…è impossibile per un’umana ricevere il titolo! –urlò lui
Renée si girò a guardare Iris.
Iris sorrise e scoppiò a ridere- Renée, ti ordino di ereditare il titolo di Re dei Demoni!
Questa era troppo bella come skill!
Non solo dava a Renée parecchio potere, ma le impediva di lasciar Iris.
Iris era particolarmente contento.
Renée sorrise- come Mistress decide…
***
Renée tornò tranquilla da Iris.
Iris sorrise e la tirò nelle sue braccia.
Renée sorrise stringendosi a Iris tranquilla.
I demoni davanti al palazzo non sapevano come reagire o cosa fare.
Iris li guardò annoiata- tornatevene a casa!
-Non prendiamo ordini da un’umana! –disse uno di loro
Renée li osservò con la coda dell’occhio ma ciò bastò per far tacere il vociare che si era creato- andate
Nessuno osò rifiutare l’ordine e iniziarono a correre.
Un demone con gli occhiali rimase e si inchinò prima di parlare- Sire, quando avrà tempo dovrebbe venire nel regno e trovare una soluzione per l’attuale…
Renée lo guardò e annuì- verrò in futuro, fino ad allora sei in carica
Non è che le fregasse molto se quel demone era o meno un buon partito per sostituto sovrano, fortuna volle che era un demone dalle buone qualità e capacità di controllo che divenne “Primo Ministro” con un re che non gli diceva nulla e lo lasciava fare come gli pareva.
Iris sorrise guardando Renée prima di prenderle la mano- RinRin…
-Si? –chiese lei
-Ti ordino di sposarmi! –sorrise Iris
Renée la guardò e sorrise- come Mistress vuole…


Capitolo 4: The Power to create life

Capitolo 4: The Power to create life

Il padre di Roseline non esitò a darle i fondi per le ricerche, l’aiutò a crearsi un team di fiducia e trovare altri finanziatori.
Dal suo ritorno in vita era passato un mese e mezzo, quasi due.
Aveva intenzione di spendere un intero mese sul progetto che sapeva realizzabile, dopotutto era qualcosa che avevano già creato nella sua vita precedente e che con i suoi poteri sarebbe ritornato facilmente.
Iniziò il suo progetto trovando la più pura e intoccata terra possibile, mettendola in un contenitore sigillato specificatamente creato per l’esperimento e iniziando i preparativi base.
La prima cosa che fece fu modificare la temperatura, riportandola a quella stimata della terra di millioni di anni prima.
Stava riformulando le condizioni della creazione del pianeta dove aveva vissuto nella sua seconda vita con la magia e tecnologia disponibile. Per i primi giorni non accadde molto ma dopo poco…
-Cosa sono?
-Batteri –disse lei notando gli esserini e spiegandoli nella maniera più semplice possibile- abbiamo creato una primissima forma di vita…ma non è ciò che voglio.
La sua ricerca attirò l’attenzione di parecchi nobili e persone gelose apparvero nel team.
Roseline fu forzata a scacciare parecchi ricercatori che cercarono di vendere la SUA ricerca.
Dopo un paio di settimane un oggetto tondo iniziò a formarsi.
Vi era la domanda: chi è nato prima? L’uovo o la gallina?
La risposta era che la “gallina” era un’evoluzione di un animale evoluto da esseri acquatici che aveva sviluppato nuove capacità, deposto uova e piano piano creato la gallina moderna.
Questa almeno era la teoria più prominente.
Quello che Roseline aveva creato era un uomo.
Ci mise quasi un intero mese a maturare fino alle dimensioni di un uovo di Pasqua, circa quaranta cm di altezza e una ventina nel diametro maggiore.
Ci mise poco a capire quando l’uovo sarebbe nato e decise di organizzare una conferenza per spiegare la sua ricerca. La cosa fece ovviamente scalpore nella nobiltà e non, portando più persone nella location in cui Roseline decise di svelare la ricerca.
Prima che ciò potesse avvenire…
-La ricerca è mia! –disse un ex-ricercatore del gruppo
Roseline non era ignota a questo tipo di persone, durante la sua carriera aveva dovuto lottare per il minimo riconoscimento, non era una gattina, era una veterana di guerra.
Con una calma che non apparteneva alla sua età sorrise- tua? Non ricordo l’idea, procedimenti o magia sia tua…
L’uomo, supportato da chissà quale famiglia nobile iniziò a proclamare a gran voce come i Bloodsword avessero pagato altri per fare una ricerca e la figlia non fosse che una inutile donna. La cosa non stette bene con nessuno dei presenti che aveva già una idea positiva su Roseline per motivazioni diverse, chi arte e chi il potere di predizione, ma c’era ancora chi le andava contro solo per puro razzismo o sessismo.
L’uomo era però contro la donna sbagliata.
Roseline tirò fuori un plico di documenti alto la metà di lei e cominciò a leggere con calma le note prese a mano.
Ogni singolo secondo era segnato, il numero di magia usato era segnato, il numero di tentativi era segnato…ogni singolo piccolo insignificante dettaglio era segnato al punto tale che era impossibile negare che quelle fossero le note del creatore dell’esperimento.
Non solo quello ma in sottofondo, Shadow stava “proiettando” a velocità aumentata l’esperimento. Roseline che dava istruzioni e usava i suoi poteri prendeva note e continuava l’esperimento per un intero mese venne visto dalle persone presenti. Non solo scene di diversi ricercatori che cercarono di interrompere, rubare o rovinare il progetto vennero anche esposte al pubblico al punto che non solo nessuno credeva all’uomo, tutti iniziarono a odiare lo sfaticato ruba merito.
I ricercatori che erano con Roseline erano meri assistenti che l’aiutavano con mansioni meno necessarie: pulire campioni, analizzare sostanze, ripulire strumenti…
Roseline era chiaramente l’unica a capo del progetto.
Jonathan si segnò il ricercatore mentalmente con chiunque altro gli aveva provato a ferire la figlia, era un Granduca certo ma la sua famiglia era seconda a quella Imperiale e all’Arciduca Imperiale Cole come potere. Nessuno osava andare contro i Bloodsword e avrebbero scoperto perché.
Roseline non si curò molto della cosa e continuò la sua spiegazione dell’esperimento e il progetto creato.
-E sono orgogliosa di presentarvi il frutto delle vostre donazioni e delle mie ricerche- disse rimuovendo il telo da una teca di vetro che conteneva un grosso uovo da un colore nemmeno lontanamente simile a quello di un uovo di gallina. Era grosso e tremava leggermente, incerto cosa vi fosse all’interno.
Roseline fece rimuovere il vetro a due assistenti e sfiorò l’uovo, infondendo l’ultimo goccio di potere che serviva per aiutarlo a schiudersi e finalmente vedere la luce.
Dopo un paio di minuti in cui si muoveva una rottura si presentò nel guscio. Dopo un paio di minuti l’uovo si ruppe qualcosa di squamoso fece sbucare la sua testolina. La creaturina era girata e stava osservando Roseline ma grazie alla magia gli altri potevano vedere l’immagine di cos’era su una parete.
Era un essere delle dimensioni dell’uovo, una testa grande e un corpo più piccolo, aveva delle zampette anteriori corte, una lunga coda e un colorito verde-dorato con due grandi occhi argentei. Era confuso, spaesato e forse curioso. L’esserino guardò verso Roseline prima di allungare una delle zampette e afferrare, imbranatamente visto che erano troppo corte, la mano della ragazza ancora vicina a lui. Roseline lo aiutò ad uscire tirandolo fuori e rimuovendo i pezzi di guscio dal corpo dell’esserino che si guardò intorno confuso e spaventato dall’ammonto di occhi che erano su di lui. Aveva sviluppato l’effetto pulcino, ovvero chiunque vedeva per primo era la mamma, per ciò rimase incollato al fianco di Roseline e guardava il resto del mondo come un nemico.
Era adorabile.
-Vi presento Rex. Questo esserino è una specie conosciuta come T-Rex- disse Roseline iniziando a spiegare la razza dell’animale con parecchia attenzione ai dettagli.
La sala era sotto shock, aveva creato vita dal nulla.
Nemmeno a dirlo, Roseline divenne la discussione di chiunque per parecchio tempo dopo quello.
Richard e Cole furono particolarmente colpiti dalla sua creazione, era un progresso che in futuro avrebbe potuto risolvere parecchie cose, forse anche creare cibo letteralmente dal nulla era possibile.
Con la ricerca di Roseline, che venne profumatamente pagata e finanziata da altri, e la creazione di un centro di ricerche Bloodsword, Roseline divenne famosa come la prima donna ad aver creato vita dal nulla. I ricercatori che usarono le sue ricerche avrebbero speso un minimo di tre anni prima di poter creare vita ma i risultati non erano impressionanti come Rex.
Quella era solo la prima delle ricerche portate a termine da Roseline.
Inoltre…
-Rex prendi! –disse Jonathan lanciando un bastone e guardando il piccolo T-Rex correre per riportare il bastone e darlo indietro, scodinzolando come un cane.
Il T-Rex era diventato un ottimo animale da compagnia per la famiglia ed eccelso cane da guardia…T-Rex da guardia?
In ogni caso, nessuno osava andar contro a un esserino che cresceva di altezza MOLTO velocemente e aveva parecchi denti affilati…almeno non se voleva vivere…



Capitolo 4: My lord did you know...




Capitolo 4: My lord did you know…

C’era una certa arte nel mentire. Dovevi essere svelto, sicuro, non totalmente falso e sapere come “vendere” ciò che si diceva.
Con la sua posizione di schiava, Primrose doveva usare una cautela più alta di qualsiasi altra donna a palazzo…con la sua skill, non doveva realmente temere nulla.
La prima mossa strategica fu compiuta il giorno dopo aver dormito con Kyle…
-Figli? –chiese lui stupito. Kyle aveva sempre desiderato figli, non per il semplice “erede” ma perché desiderava mostrarsi un padre migliore di quello che aveva avuto
Primrose annuì- se restassi incinta, sua maestà desidera che io lo tenga?
L’uomo esitò- io…
-Se non vuole…
-No. Voglio, è solo…che non credo di poterne avere- disse lui con un’espressione molto contrariata
Lei lo guardò e sorrise mentalmente- come può essere? Sono sicura che sua maestà ha le abilità…
-Nessuna delle mie mogli è rimasta incinta, in anni –disse lui diretto
Era sicuro nel parlare con Primrose, il livello di lealtà era una garanzia per lui più forte di anni di conoscenza. Per dirla in una maniera diversa: se Primrose e una delle sue mogli gli avessero detto due cose opposte, avrebbe creduto a Primrose basandosi sul livello di Loyalty.
L’argomento venne interrotto e i due andarono nello studio di lui dove Kyle la fece sedere poco distante così da fargli da compagnia, a dirla tutta Primrose non era diversa da un gatto per lui in quel momento.
I due che erano nel suo ufficio erano i suoi più leali confidenti: James, un castano dagli occhi verdi che era il capo delle guardie imperiali, e Sebastian, un demone dai capelli neri e occhi rossi che era il suo primo ministro e assistente personale.
Erano cauti con Primrose all’inizio ma quando notarono come Kyle fosse con lei capirono che il livello di Loyalty doveva essere parecchio elevato. Alla fine ci misero trenta minuti a considerarla “innocua” e a continuare a lavorare come sempre.
Primrose aspettò la prima pausa che fecero, quando Sebastian offrì loro del thè, offrendone anche a lei una tazza calda, per iniziare a scavare le fosse- Sr Sebastian è sempre a corte?
Lui annuì- lo sono
-Potrei fare una domanda scomoda? –chiese Primrose- ovviamente anche Sr James può rispondere
I due si guardarono e dopo un cenno di approvazione da Kyle annuirono- dica pure Ms Primrose
-Ha mai notato nelle mogli qualsiasi dei seguenti sintomi: nausea, mal di testa, mal di schiena, presenza di medici più volte in una settimana, odore di erbe particolarmente forte, tracce di viola sulle loro labbra, unghie di un colore anomalo, pallore…
I tre uomini si guardarono- perché lo chiede?
Primrose non aveva bisogno di sapere la risposta, doveva solo gettare l’esca. Tutte le mogli di Kyle amavano bere fino ad andare ko, avevano frequenti mal di testa per ciò, mal di schiena dai corpetti e parecchie altre cosine che potevano essere messe fuori posto. L’odore di erbe era per esempio causato da tisane per dimagrire che le forzavano a vomitare. Unghie, pallore e labbra? Risultato di colori usati per il trucco e altre cavolate che ingerivano per essere belle.
Primrose sorrise debolmente- ecco…c’è un erba nel regno da cui provenivo originalmente che causava un aborto forzato o impediva di avere figli fintanto che ingerita…quelli sono segni dell’uso dell’erba
A quelle parole un dubbio sorse nelle teste dei tre e Primrose si trattenne dal ridere.
-Ovviamente non sto insinuando nulla, solo…mi pare assurdo che nessuna di loro abbia mostrato nessun segno di essere incinta…
Kyle le sorrise calmandola e spostando l’argomento ma bastò uno sguardo tra gli uomini che i due capirono, dovevano investigare le mogli.
Qualche ora dopo una maid ben nota a Primrose chiese di entrare. La bionda dagli occhi blu, Nevaeh, si inchinò- lady Destiny mi ha chiesto di consegnare questo a Ms Primrose come regalo di benvenuto.
La cosa tirò il sospetto di tutti ma Primrose sorrise e dopo aver ricevuto il consenso di Kyle prese il sacchetto e ringraziò Nevaeh che la guardò con disgusto. Lei non ci badò e tornò a sedersi al fianco di Kyle aprendo il sacco e facendo una faccia molto confusa quando vide il contenuto.
Erano erbe innocue per lo più ma causavano nausea e mal di testa come effetto secondario…si, erano la tisana dimagrente. Era davvero un “regalo” quello, purtroppo era anche una condanna a morte per chi era magra come Primrose.
-Cosa sono? –chiese James- Ms Primrose le riconosce?
-Lavoravo spesso come guaritrice per l’orfanotrofio, ho un’eccelsa conoscenza di medicina, erbe e tecniche mediche di più regni visto che era anche un mio hobby–disse lei, aveva letto di fatto ogni singolo libro esistente sull’argomento per questo esatto momento- quindi posso riconoscere molto semplicemente erbe e queste…sua maestà…
Visto che lei sembrava in dubbio Kyle la guardò- si?
-Stamane mi avete detto di volere figli…- iniziò lei cauta
Lui annuì- e lo riconfermo…
-Allora…perché Lady Destiny mi ha dato le erbe per impedire che io…resti incinta e abortisca nel caso rimanga incinta?
A quelle parole Kyle ruppe la penna che aveva in mano e guardò James che subito si avvicinò- potrei averle?
Primrose gliele diede senza nemmeno un secondo di esitazione mentre Kyle la tirò a sé- sire?
-Non accettare mai più erbe da loro, né da bere o mangiare- disse lui subito intuendo qualcosa che non andava- James falle controllare dal nostro medico e chiedi conferma…non far nomi
Lui annuì uscendo di corsa con il sacchetto. Sebastian si era incupito parecchio, i demoni avevano una vita più lunga degli umani, lui desiderava avere i figli di Kyle in giro con cui continuare il contratto. In poche parole, le donne che il suo master aveva sposato erano ora coltelli che stavano impedendo il successivo ciclo della famiglia BloodDragon, la cosa non piaceva affatto a un demone del suo calibro. James non era da meno, era un elfo oscuro, anche lui con contratto legato a Kyle ma erano più migliori amici che servo e padrone, anche lui desiderava continuare a servire i figli di Kyle in futuro.
Chi era un ostacolo a ciò era destinato a morire.
James ritornò qualche ora dopo e trovò Primrose appisolata sul divano vicino con una coperta a coprirla. Nessuno dei tre sapeva che la ragazza era sveglia ma fecero il minor rumore possibile.
-Allora? –chiese Kyle
-Sono erbe che impediscono ai bambini di nascere- confermò James
-Perché hanno queste erbe? –chiese subito Kyle
-Non lo so- disse James
Sebastian si sistemò gli occhiali- io sì, ho avuto il dispiacere di parlare con Nevaeh, dopo un paio paroline mi ha detto che le erbe sono qualcosa che tutte le mogli di Kyle prendono quasi giornalmente…il che mi pare strano…
Primrose finse di svegliarsi e Kyle approfittò della cosa per avvicinarsi e accarezzarle i capelli- principessa…mi sapresti dire quanto di quelle erbe bisogna consumare per far effetto?
-Meno di due grammi –disse lei fingendo di essersi appena svegliata- se bollite o immischiate nel cibo non cambia…basta una sola assunzione per effetto certo, a meno che non si abbiano rapporti continui con qualcuno è inutile prenderle più volte…
A quelle parole un’altra penna venne rotta.
Non solo aborto…ma anche tradimento…
Primrose dovette tenersi ferma per evitare di ridere.


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Capitolo 22: An enemy of my Mistress is a future resident of a body bag

Capitolo 22: An enemy of my Mistress is a future resident of a body bag

Non era un mistero che Renée fosse forte.
Ma nessuno si aspettava quel tipo di scena…
Tutti quanti la guardarono mentre uno dopo l’altro i nemici diventavano un ammasso informe di carne in una bagno di sangue.
Dopo poco più di dieci secondi, tutti capirono che era una battaglia a un unico lato.
-S…Sire deve intervenire!
-Sire deve combattere!
-Sire è il più forte, deve vincere!
Subito i demoni capirono che se volevano vivere dovevano uccidere la ragazza.
Il demone più forte era il re dei Demoni.
Almeno in teoria.
Se lui non poteva nessuno poteva.
Renée parve particolarmente interessata al demone in questione.
Gli occhi privi di emozioni della ragazza mandarono un brivido lungo la colonna vertebrale del re, perché sembrava più lei demoniaca che lui?
Ci mise un secondo a riprendersi e dire che era tutto parte della sua immaginazione.
Era una donna forte e con ciò non cambiava che fosse umana.
Lui rise e mosse la mano- dovresti pregare per la tua vita, ti renderò la mia concubina…
Renée si limitò a giocare con le proprie lame e guardare l’uomo senza emozioni.
Era come se guardasse un insetto o…un cadavere.
Il re dei demoni rise e fece apparire una finestra davanti a sé mostrando…
-Le sue skill?! –chiese l’Imperatore sbiancando
L’uomo aveva tre skill in totale: “Unbreakable”, “Immortal Body” e “Impossible to kill”.
Unbreakable: rendeva quasi impossibile ferirlo.
Immortal Body: rendeva il corpo immune al 90% degli attacchi e rendeva la guarigione quasi istantanea.
Impossible to kill: rigenerava dopo dieci secondi di tempo ogni parte del corpo rimossa.
Quella combinazione…era davvero impossibile da affrontare.
Iris si congelò sul posto- RinRin…
Quello era un avversario troppo forte per chiunque! Iris era tranquilla ma quando aveva visto le skill, persino la sua Renée era in difficoltà!
Renée non sembrò particolarmente intimorita.
-Voglio vedere le tue skill! –disse il re dei demoni
Renée sorrise- oh?
Iris la guardò e pregò con tutta se stessa che tutto fosse ok.
Renée sorrise- va bene…ma…- si girò verso Iris- spero solo di non spaventare via Mistress…
Quando la sua scheda con le skill venne aperta…nessuno sapeva come reagire.
“My Prey”, “Stalking from the Shadows”, “Your wish is my ability” e “No one can escape”.
My Prey: skill di Massimo livello, permette di sapere in ogni secondo dove Iris Evelyn Damon DeDragon si trova e dove possibili alleati/nemici di Iris sono posizionati.
Stalking from the Shadows: skill di massimo livello, permette di apparire a volere davanti alla vittima selezionata, stalkerare dall’ombra e apparire quando chiamati da Iris Evelyn Damon DeDragon.
Your wish is my ability: skill di Massimo livello, permette al possessore di conoscere ogni singolo remoto desiderio di Iris Evelyn Damon DeDragon e garantisce di sapere il suo stato emotivo e fisico.
No one can Escape: skill di Massimo livello, permette di ricevere abilità e potere basati sull’ordine di Iris Evelyn Damon DeDragon, fintanto che l’ordine è ritenuto “sincero”, l’abilità verrà attivata e le qualità verranno rese reali. Un esempio potrebbe essere: “Ti ordino di diventare abbastanza forte da poter uccidere gli dei” in quel caso l’abilità fisica, magica e generica verrà rialzata a un livello tale da poter eseguire l’ordine. Ogni skill e abilità imparate grazie a questo ordine verranno ricordate a vita, impossibile cancellare le abilità una volta imparate dal proprietario.
Per qualche motivo…nessuno sapeva bene come reagire ma una cosa era certa…
-Non…gli hai appena ordinato di…-iniziò Edward
Iris annuì prima di scoppiare a ridere mentre un senso di sollievo la fece rilassare- menomale…menomale…



Capitolo 3: Touch her and you will beg for your life

Capitolo 3: Touch her and you will beg for your life

Beatriz era facilmente la più romantica di noi sorelle.
Ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri. Ero chiusa in camera quando sentii del rumore da uno dei balconi esterni, vidi solamente Beatriz uscire dalla finestra con un ragazzo e sparire nella notte. Al tempo nessuna di noi sapeva che era con qualcuno ma in quel momento la più orribile sensazione della mia vita si fece presente. Sentii una strana paura e, anche se non uscivo da mesi dalla mia camera, corsi fino alla camera di mio padre e continuai a chiamarlo spaventata. Lui e mamma si alzarono cercando di calmarmi io continuavo a urlare “Beatriz è andata”. Papà pensò a una premonizione e corse nella camera di Beatriz solo per trovare una stanza vuota. Mesi dopo un cadavere fu ciò che rimase di mia sorella. Era stata catturata e venduta come schiava, il suo corpo era pieno di ferite e un dottore ci disse che vi erano segni di almeno un aborto o due, non era certo se avesse avuto figli ma dalle condizioni in cui era…non voglio pensarci.
Mi sentii in colpa per anni per la cosa, se avessi urlato prima, se avessi impedito che lei andasse via…
Ma stavolta posso fare di meglio.
Come ho detto, il mio passo è sempre stato silenzioso come un gatto e il mio colore di capelli e di vestiario mi rende praticamente impossibile a vedere nel buio. Mi sono mossa alla velocità della luce per raggiungere la stanza dove Beatriz sarebbe scappata, era una stanza al primo piano usata come ripostiglio e praticamente mai sfiorata da nessuno. Mi sono nascosta dietro un vecchio mucchio di scatole e aspetto ora solo l’arrivo della mia fuggitiva sorella maggiore.
“Sono pronto ad agire” mi dice Shadow nell’ombra, abbiamo già programmato che nel secondo in cui quei tipi entrano lui andrà a chiamare i miei genitori.
Aspetto per quella che sembra un’eternità quando vedo mia sorella entrare con una valigia a mano. Il vestito semplice che indossa lo riconosco, era uno dei suoi preferiti in un tenero rosa perla…quello con cui l’abbiamo riavuta era questo vestito, lacerato, bruciato e macchiato al punto di essere quasi irriconoscibile.
Sembra pensierosa e confusa, continua a guardarsi indietro.
-Rosy… -mormora sospirando. Probabilmente le dispiace andarsene ora che io sono uscita dalle mie stanze- …in futuro verrò a trovarvi…
Fa per avanzare ma non glielo permetto. Allungo una mano, le copro la bocca e la tiro nel mio nascondiglio. Si dimena ma si calma quando nota il colore dei miei capelli.
-Shh… -dico io non rispondendo alla sua espressione confusa ma rimanendo a guardare le finestre. Shadow è sparito fuori dalla stanza appena ha percepito l’arrivo degli intrusi.
-Rosy… -prova lei- io…
-Shh –dico di nuovo richiudendole la bocca. Un uomo entra dal balcone e si guarda intorno.
-Orsacchiotta? Dove sei? –dice in una voce smielata. Beatriz, che sembrava allegra trema un secondo- tesorino?
Dopo non aver ricevuto risposta l’espressione dell’uomo si incupisce. Ha una corda in mano e un oggetto affilato nell’altra.
-Dannata puttana… -dice in un tono che fa impallidire mia sorella
-Che succede? –chiede un secondo uomo entrando nella stanza- non è venuta?
-Si è tirata indietro, sapevo che quando ha smesso di scrivermi qualcosa non andava- dice lui infuriato
-Dov’è la sua camera?
-Che diavolo ne so! Le ho detto sempre che il padre ci avrebbe impedito di uscire per la differenza di classe sociale quindi non ci ho messo piede in questa villa- dice lui colpendo la scatola dietro cui siamo nascoste. Ho lasciato andare Beatriz che ora si copre la bocca da sola tremando di paura.
-Fa piano, dormono tutti –dice l’altro- sarà in ritardo
-Spero per lei…il compratore quanto pagherà? –chiede lui
-Qualcosa come ottocento monete di oro a testa- dice l’altro
-Pochino…
-Vedrò di alzare il prezzo. Se è vergine è meglio
-Quindi non me la posso nemmeno scopare prima di darla via?
Shadow riappare al mio fianco e io guardo Beatriz. La tiro tra le mie braccia e le bisbiglio nell’orecchio di usare Dream per bloccare le finestre. Lei è terrorizzata ma Dream pare reagire da solo e dopo averle fatto bisbigliare la formula il coniglio appare vicino una delle finestre e le blocca con il suo potere, potevo farlo con Shadow ma preferisco lasciar fare a Dream. La cosa aiuta anche a rilassare Beatriz perché ora si deve concentrare sulla sicurezza della dimora. Non mi chiede perché deve farlo, il che è probabilmente perché è terrorizzata.
Come darle torto? Chi pensava l’ama vuole venderla come schiava sessuale…è un miracolo che non sia isterica o neghi la realtà delle cose ad essere onesti.
Sentiamo dei passi di corsa e rumore di metallo. I due provano a scappare ma trovano le vie di fuga bloccate e nostro padre entra di corsa con i soldati.
-Prendeteli! –urla infuriato, è ancora nella sua veste da notte, il che mi indica solo che deve essersi svegliato da poco e probabilmente è corso qui senza pensarci troppo.
Tiro Beatriz tra le mie braccia e le copro le orecchie, nascondendo il viso di lei e bloccandole la vista. Rimaniamo in silenzio totale mentre la situazione viene gestita da mio padre e dalle guardie. Dopo che tutto sembra apposto mio padre si guarda intorno in panico.
-Beatriz? Roseline?
-Qui- dico io e tutti saltano al sentire la mia voce. La stanza priva di luce nasconde parecchi punti di ombra, io sono scura come capelli ed è facile non vedermi, tenendo Beatriz stretta così vicina e portando i capelli sciolti siamo praticamente invisibili. Nel secondo in cui le luci vengono accese papà ci nota subito, una macchia nera in un angolino è molto notabile. Lascio andare Beatriz che subito scoppia in un pianto isterico nelle braccia di mamma che deve essere entrata in qualche momento della scena. Sono le tre di notte, non è esattamente momento per essere svegli ma…chi dorme dopo tutto questo.
***
-Quindi come avete capito che erano trafficanti? –chiese l’Imperatore seduto nel salotto dei Bloodsword. Era strano per l’Imperatore essere lì alle tre e mezza del mattino? Sì ma non poteva farsi sfuggire la possibilità di mettersi in buona luce con la futura famiglia del fratello…non si erano mai incontrati ma Cole e Roseline, in sua modesta opinione, erano più che adatti come coppia.
Le sorelle erano tutte pallide, il Granduca era anche spaventato e la Granduchessa aveva un viso pari a un foglio di carta. L’unica calma era Roseline. Richard non aveva portato Cole con sé quel giorno per evitare di forzare le cose e perché non aveva avuto il tempo di farlo, ma aveva ogni intenzione di aiutare il fratello a mettersi in luce il prima possibile.
-Il famiglio di mia figlia mi ha gettato giù dal letto –disse subito Jonathan, era uno dei più importanti nobili esistenti nell’impero e molto vicino all’Imperatore e all’Arciduca imperiale Cole, l’assenza di cortesia era perché Jonathan era stato una figura paterna per i due fratelli e un forte supporto di Richard fin dall’infanzia.
Shadow sorrise- non avevo tempo per svegliarlo, l’ho svegliato, avvertito che c’era un intruso che voleva ferire le figlie e detto la stanza prima di correre di nuovo dalla mia partner
Richard annuì- quindi tu hai trovato il nemico?
Shadow scosse la testa- la mia partner ha trovato il pericolo
-Oh? –chiese interessato Richard
-Roseline può vedere il futuro delle volte- disse subito Elenoire guardando la figlia con un sorriso
L’interesse di Richard venne subito preso, quella abilità era rarissima- davvero?
Roseline annuì- ho visto mia sorella uscire dal balcone con un uomo e ho visto mesi dopo un cadavere venirci consegnato dopo averlo ritrovato nella sede di una zona di schiavi sessuali
Quelle parole congelarono tutti e Beatriz iniziò di nuovo a piangere. Era davvero stata salvata sul filo del rasoio.
Richard annuì- farò il possibile per vedere dove…
-So dov’è la base- disse Roseline stringendo la tazza di thè
Quel posto l’aveva inciso nella propria memoria al punto che nessuno poteva levarglielo di testa. Era un luogo che non avrebbe mai dimenticato. Un servo portò velocemente una mappa e Roseline segnò la zona, segnò dove facevano gli scambi e segnò anche una lista delle famiglie che compravano da loro.
Richard era colpito dalla cosa, una visione del futuro così precisa era più di ciò che poteva chiedere da altri con quel potere.
Jonathan strinse i pugni- manderò…
-Dovrebbe darlo all’Arciduca Imperiale Cole –disse Roseline passando la mappa
Richard rimase colpito- co…conosce mio fratello?
-No –disse subito Roseline- che io sappia non ci siamo mai incontrati. Tuttavia…è stato lui a trovare queste cose e riportarci Beatriz a casa…credo che meriti il successo anche in questa realtà. Ha speso mesi cercando mia sorella, merita di venir compensato per la sua fatica.
Jonathan strinse i pugni- sapevo che Cole era un bravo ragazzo…
“Ottimo ragazzo! Eccelso futuro genero!” avrebbe voluto dire Richard enormemente felice. Suo fratello vinceva brownies point senza nemmeno averla incontrata! (Brownies point: praticamente un premio immaginario per aver fatto buone azioni, in pratica sta guadagnando punti con la famiglia di lei senza nemmeno fare effettivamente qualcosa)
Richard fu più che felice di svegliare alle cinque del mattino il fratello, peccato che Cole fosse sveglio dalle quattro e quindi il suo piano di svegliarlo andò in fumo ma dettagli, e raccontargli che era successo.
Alle sei l’Arciduca Imperiale Cole mosse l’esercito e fece piazza pulita del ciclo di trafficanti sotto lo sguardo stupito dell’intero Impero, catturò le famiglie nobili che facevano acquisti da loro e livero un enorme numero di donne, uomini e bambini che erano finiti in quel giro.
La cosa gli portò parecchi punti a favore da parte dell’intero Impero e la notizia di ciò che era successo venne modificata leggermente rendendo l’azione di Roseline e Cole quasi storie d’avventura degne di un libro. L’eroina in questione intanto era alle prese con una super-appiccicosa Beatriz che, dopo aver pianto per qualche ora e aver fatto una dormita, era diventata estremamente attaccata a Roseline. Se Roseline fosse un maschio probabilmente si sarebbe innamorata…forse anche se era femmina e non connessa come sorella a lei ma dettagli.
-Beatriz, questa volta Rosy ti ha salvato ma la prossima non osare nasconderci una cosa del genere- la rimproverò Elenoire molto furiosa, dopo lo spavento la strigliata non gliela levava nessuno
-Si…
-Perché non ci hai detto nulla? –chiese invece il padre
-Pensavo…non avreste approvato…io…- iniziò Beatriz
Roseline fu la più diretta- papà e mamma non hanno problemi a tenere me in famiglia, pensi davvero che ti avrebbero fatto storie se volevi sposare un popolano?
A quelle parole qualcosa sembrò levarsi dalla mente di Beatriz che strinse il padre- mi spiace! Mi spiace…lui mi aveva detto…lui…
-Ti ha manipolata tesoro, non è colpa tua- disse lui stringendola.
Tra la madre e il padre, era il padre il più permissivo e facile da convincere, la madre era severa e dura di conseguenza, con eccezione per Roseline. Entrambi avevano estremamente paura di ferire la bambina che già doveva sopportare enormi dosi di stress solo per il colore dei propri capelli, fortunatamente Roseline era sempre stata una figlia facile da gestire e poco problematica, il più grosso problema che aveva mai dato era essersi chiusa in camera quindi erano molto tranquilli nel lasciarla in libertà, le sorelle erano anche contente della cosa e non avevano grossi divieti.
-Stavo pensando- disse Beatriz dopo essersi calmata- perché non facciamo una sala hobby per Roseline?
-Ottima idea!
-Una sala hobby? –chiese la diretta interessata confusa
Ogni sorella aveva una sua stanza da letto e una sua stanza hobby dove potevano spendere il tempo a far ciò che più amavano fare. Beatriz aveva una libreria di storie, per la maggior parte romantiche, con uno scrittoio da cui pubblicava ogni tanto dei lavori; Lorelei aveva una sala per fare sport e tenere trofei di qualche gara a cui poteva partecipare; Orabelle aveva una sala piena di strumenti e archivi con spartiti musicali; Delilah aveva una sartoria con un’enorme collezione di abiti creati da lei e alcuni che sognava di vendere; Sylvie aveva una sala per le armi che usava a caccia e per i suoi trofei vinti a caccia; Willow aveva una sala da thè privata dove si divertiva a ricamare e passare del tempo in pieno relax. Roseline era l’unica senza sala hobby.
-Qualcosa che vuoi creata amore? –chiese subito la madre felicissima di poter aiutare la figlia
Roseline tentennò- vedrò…che posso inventarmi…Beatriz
-Si? –chiese lei
-Ti andrebbe di scrivere alcune idee che ho avuto? –chiese Roseline. Ad essere sinceri era pigra per scrivere lei e voleva distrarre la sorella
La cosa funzionò e Beatriz fu più che felice di spendere il tempo che aveva sulle idee date da Roseline e accidentalmente…
-Cos’è? –chiese Roseline guardando l’assegno che la sorella le stava dando
-La tua parte dei guadagni sui libri che ho pubblicato! –disse Beatriz più che felice. Le idee di Roseline erano diventate parecchi libri
-Te le ho date solo due settimane fa Bea…- mormorò Roseline scioccata dal numero sull’assegno
-Lo so! Devo ancora farne più della metà! –disse lei più felice di ciò che credeva l’avrebbe mai vista. Il padre delle ragazze guardò la cifra e scoppiò a ridere
-Continuando così potresti sostenere la famiglia da sola Beatriz
La cosa motivò solo di più la figlia a diventare una scrittrice. Quando Roseline decise di controllare uno dei libri pubblicati notò che non era solo a nome di Beatriz, c’era anche il suo nome. Beatriz aveva scritto l’intera opera ma aveva detto che l’idea era interamente stata di Roseline, lei aveva solo messo tutto per iscritto.
-…- Roseline in tutto questo voleva solo distrarre la sorella ma a quanto pare il pericolo di morte era sparito dalla mente di lei nel secondo in cui aveva scritto la prima frase. Quando il loro insegnante di Musica le consegnò l’assegno dei guadagni mensili degli spartiti da lei creati Roseline ebbe emozioni contrastanti.
Libri che leggeva nella seconda vita erano ora sue idee. Musica che ascoltava nella sua seconda vita erano ora sue idee.
Non era certa se doveva o meno sentirsi contenta della cosa…
Intanto un certo Arciduca e Imperatore avevano preso a studiare le storie create da due certe Bloodsword con immenso piacere. Dopotutto nessuno dei due aveva esperienza in amore quindi…
Alla fine Roseline decise di provare una cosa.
-Papà, metteresti fondi per una ricerca? –chiese Roseline
-Ricerca? –chiese lui incuriosito
Lei sorrise- voglio creare vita dal nulla





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