Capitolo 12: Let the game begin
Demy guardò la madre tutta emozionata presentarle un ragazzo
-Non sarebbe un partner perfetto per…
-Adesso basta! –disse alzando di proposito la voce e facendo
girare la stampa che era presente verso di loro, mettendo in imbarazzo Mimy
-Tesoro non…
-Sta zitta! Non ne posso più donna! Non ho intenzione di
sposarmi per farti avere dei soldi, non ho intenzione di continuare a pagare le
tue spese inutili e non ho intenzione di permetterti di sperperare la mia
eredità. Perché pensi che papà non ti abbia lasciato nulla? Sapeva che con i
soldi ci avresti fatto la bella vita con uno dei tuoi amanti e se pensi che io
permetterò che tu viva a spese mie…vuoi spendere? Trovati un lavoro. Sono
stanca di te che fai la vittima, Victor, l’uomo che per anni non è stato altro
che una macchina per soldi per te, era mio padre e tu dovresti essere mia madre
e non cercare di vendermi al primo che capita per soldi! Regolati mamma perché
la mia pazienza ha un limite che tu hai raggiunto parecchio tempo fa. Se vuoi
fare la gold digger fallo a spese di altri perché non farò l’errore di papà nel
mantenere le tue spese- disse Demy fulminando la madre con lo sguardo, si girò
poi verso il ragazzo- non so cosa ti abbia detto ma non ho intenzione di
sposarmi con il primo che capita, non mi interessano i soldi e se mi sposerò
sarà per amore, cosa che ti assicuro che sarà mia scelta- disse guardando la
madre prima di girare sui tacchi e iniziare ad allontanarsi
-Non osare parlarmi così Demy altrimenti…-iniziò la donna
provando a recuperare il suo orgoglio
-Cosa? –chiese lei- ho dovuto sbrigarmi a laurearmi per
stare con te, ho dovuto prendere il controllo di tutte le dannate aziende di
papà perché lui ha deciso che tu non eri capace e quando guardo le spese vedo
che spendi milioni al giorno in cavolate che so che non ti servono. Torno a
casa stanca morta e ti trovo a limonare con un tipo che non so nemmeno da dove
sia uscito. Sei fortunata che non ti butto fuori da casa mia e taglio i ponti
con te Mimy, perché quello che stai facendo non è piangere la morte di tuo
marito, è fotterti di tutto e tutti se non te stessa. Con papà non osavi
lamentarti per paura che ti lasciasse, con me lo fai perché non puoi farti
perdonare portandomi a letto come con lui, ti lamenti perché pensi che essendo
mia madre io non ti molli mai. Notizia flash Mimy, non ho bisogno di te, non ho
mai considerato te o Victor i miei genitori e non inizierò certo ora che siete
entrambi morti. Perché di ciò che ti pare, ma tu hai smesso di vivere quando
hai deciso di vivere per sposare gente ricca e fare la vita da parassita. Vuoi
vivere così? Fallo sulle spalle di qualcun altro perché sono stanca morta delle
tue lamentele sul perché ti ho bloccato le spese che costavano più di ciò che
io ritengo necessario, di trovarti attaccata a tipi che non ho mai visto e di
vederti cercare di mettermi con tizio o caio perché ti conviene. Non sono il
tuo giocattolo e non lo sarò mai, vedi di comportarti da madre o trovati lavoro
e casa nuovi perché io non ho intenzione di ammazzarmi di fatica per te che
sprechi ciò che guadagno
Raven guardò Army “meglio che la raggiungo prima che uccida
la madre in pubblico”
Army lo guardò speranzosa “ne sarebbe capace?”
“Ha ucciso il padre strappandogli il cuore e ha due pistole
alle cosce nascoste dal vestito” rispose lui
Army sorrise “sempre più meravigliosa…”
Raven sfiorò la spalla di Demy- non vale la pena fare una
scena del genere per quella donna
Lei annuì cercando di non sorridere, voleva farlo da così
tanto tempo- hai ragione
-Questa è colpa tua vero!? Sei tu che hai corrotto mia
figlia! –urlò lei guardando Raven
-Si calmi- disse Raven- sono solo un suo amico, non il
demonio…
Le persone presenti guardavano la scena con la stessa
espressione sul volto, una che diceva “povera Demy” e che diceva anche “che
razza di madre”, i paparazzi ci stavano vivendo sulla cosa, specie grazie a dei
rapporti di polizia e di altri giornali che avevano seguito la ragazza per mesi
e che avevano dei succosi gossip su come la figlia cercasse di salvare la
famiglia e come la madre fosse andata di zucca
“Raven puoi farti vedere nella tua vera forma solo da una
persona?” chiese Demy poggiandosi sul petto di Raven
“Certo” disse lui per poi sorridere “oh ma che perfida…sarà
fatto”
Mimy iniziò a urlare quando vide Raven apparirle nella sua
vera forma- il mostro!
Demy guardò gli altri confusa- mostro?
-Non lo vedi!? Ha ali e bende e…- Mimy si guardò intorno-
non lo vedete…
-Signora…è un normale ragazzo- disse qualcuno
Demy si trattenne dal sorridere- mamma per piacere calmati
non…
Raven la fermò dall’andare vicino a Mimy- sta delirando o
sta fingendo per farti pietà. Ricordati che ha fatto così tutto il giorno
quando le hai tolto la carta di credito
Mimy scosse la testa- non sono matta…lui è un mostro…
-Mamma calmati per piacere- disse Demy rimanendo accanto a
Raven
-Non mi credete…-lei si guardò intorno e corse al tavolo
dove si trovava un coltello per prenderlo, gli ospiti si allontanarono- ve lo
mostrerò allora!
-Mamma calmati! Sicurezza! –urlò Demy
Mimy corse con il coltello in mano contro la figlia e Raven,
purtroppo per lei Raven aspettava solo quello, schivò il colpo e si mise di
fronte a Demy- dannazione, bloccatela prima che uccida Demy!
“Guardalo come si diverte” disse Demy fingendosi spaventata
dalla madre
-ALLONTANATI DA MIA FIGLIA! –disse Mimy correndo contro
Raven che prontamente la scaraventò lontana
Raven controllò il coltello che volando finì con il
trafiggere la gola di Mimy.
Demy urlò così come altri, Raven le nascose il volto contro
il suo petto, la vedeva tremare, ma ciò che per altri era paura in realtà era
eccitazione- Un’ambulanza! Veloci! Demy andiamo fuori, non hai bisogno di
vedere anche questo…
Army sorrise vedendo Michael tornare- che diavolo di serata…
-Io invece l’ho trovata interessante- disse Army
-E come mai? –chiese lui
-Uno era qui- disse solo Army
-Cosa?! Chi?! –chiese lui guardandosi intorno
Army alzò le spalle e si allontanò
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