Capitolo 38: Well…I never feared death
Desdemona apparì nella sala dei giocatori- scusate il
ritardo…siamo sempre meno qui eh?
-Non c’è nulla da ridere- disse Due
-Io lo trovo affascinante. Sono la più piccola qui, eppure
sono l’unica che ha commesso non una ma ben tre eliminazioni da questo gioco-
sorrise- chissà perché ogni morte mi fortifica…vero?
-Non essere così sicura di te. La tua ora arriverà quando ci
incontreremo! –disse Hero
-Che paura- rise lei- vieni a prendermi allora…o vuoi che ti
sfidi come ho sfidato Undici, Nove e Otto?
Lui la guardò- la giustizia trionferà…
-Giustizia? In un gioco in cui l’unico vittorioso è colui
che rimane in piedi vivo non vedo giustizia mio caro. Siamo bambole per
intrattenimento e ho intenzione di rimanere la preferita del burattinaio- disse
lei
-Non provi proprio rimorso ad uccidere?! –chiese Tre
-Provi rimorso a mangiare un animale? Ad uccidere un ragno? –chiese
lei
-No, sono insignificanti –disse Tre
-L’essere umano è un animale mia cara. Un animale che “ragiona”,
se questo si può dire per tutti gli esseri umani. Gli animali si uccidono tra
loro per sopravvivere, l’uomo si uccide per i propri desideri. Non giocate a
fare i santi, siamo tutti killer, che poi voi vi consideriate i benefattori del
mondo o altre cazzate varie non sono affari miei.
-Non provi nulla quando uccidi? –le chiese Dieci
Desdemona sorrise- mi diverte. Uccidere mi diverte e basta. Non
lo faccio per bisogno o nutrirmi, ma per puro divertimento. Vedervi morire
allontana la noia dalla mia vita, tutto qui
-Sei solo una pazzoide! –disse Sei- e sono pronta a tirarti
giù!
-Oh…davvero? –sorrise Desdemona
-Si- disse lei sicura
-Ottimo…Numero Sei, nota come Marie-Sue, vero nome Missa
Lucy, domani sarà la tua ora- sorrise Desdemona
Lei si pietrificò- come sai chi…
-Io so tutto mia cara. Più morti faccio più potente divento-
sorrise Desdemona
-La morte ti toccherà prima o poi! –urlò lei- e sarò io a
dartela!
-In nome di cosa mia cara? –chiese lei
-Del bene! –disse Sei
-Bene e Male sono molto mescolati mia cara- rispose
Desdemona- delle volte sono la stessa cosa
-Vedremo se sarai così spavalda quando avrai la morte di
fronte- disse Sei
-Beh…non ho mai avuto paura della morte- disse Desdemona
-I folli non temono la morte- disse Quattro
-Io non l’ho mai temuta, ma non mi ritengo folle- disse
Desdemona
-Io direi che lo sei cara- le disse Sette- o non saresti
così…
-La vita ti porta a crescere in modi diversi Sette- disse
lei- io sono cresciuta consapevole di molte cose che voi scegliete di ignorare
-Ovvero? –chiese Cinque
-In questo mondo non c’è qualcuno che ti verrà a salvare,
non esistono gli eroi che verranno a portarti via dal pericolo e anche chi
dovrebbe amarti ti può pugnalare alle spalle per i propri scopi- rispose
Desdemona
-Esistono gli eroi e sono sicuro che i tuoi ti abbiano
amata! –disse Hero
-Gli eroi non sono venuti per me quando mi hanno cercato di
stuprare da piccola, mio padre non ha mosso un dito benché l’abbia visto che
stava per succedere e quando io ho ucciso il mio aggressore papà non ha battuto
ciglio. Quando poi all’inizio del gioco l’ho rapito, indossavo il mio vestito
da Angelica, mi ha detto che mi avrebbe dato qualsiasi cosa se gli risparmiavo
la vita, gli ho chiesto se mi avrebbe dato sua figlia, me l’ha offerta su un
piatto d’argento. Dimmi dunque, questo è l’amore di cui parli? –chiese Desdemona
Nessuno rispose.
Lei sorrise- l’essere umano per me non è più che un animale.
Come posso uccidere un ragno posso uccidere un uomo, non cambia nulla per me
avere davanti uno o l’altro. Per questo quando vi avrò davanti non avrò
problemi a togliervi dalla mia strada…perché per me non esiste nessun limite,
non ho paura di morire e per questo non ho paura di uccidervi…quindi Missa
preparati, perché ho dei nuovi trucchi da testare con te…
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