Capitolo 23: In the end, she can’t sing anymore
Desdemona entrò nel teatro nel suo costume da Angelica, come
l’ultima volta gli altri osservavano in silenzio dalla stanza. Angelica aveva
ai fianchi le pistole datele da Army e la falce di Raven sulla schiena e tutta
l’intenzione di recuperare la nuova arma che Vargas le avrebbe dato.
-E così sei qui- disse Katherine seduta su un trono sul
palcoscenico, indossava un vestito complicato, ricoperto di decori d’oro e
pietre preziose- pronta per morire?
Desdemona sorrise dietro la maschera rimanendo in silenzio
-Sai…il primo concerto che ho fatto in vita mia fu un
successo…ero un talento naturale- disse Katherine alzandosi piano- poi ho
cominciato a bere…dopo un paio di anni ho perso tutto…la mia voce ha iniziato a
stridere e la mia fortuna finire…
Desdemona rimase a guardarla, senza sorriso, senza emozione,
la sua maschera continuava a sorridere per lei, ma la ragazza dietro era priva
di emozioni in quel momento
-Ho cercato di recuperare la mia voce. Ho cercato una cura,
ho provato di tutto…e quando pensavo di stare per finire la mia fortuna per
sempre, che non potevo più recuperare…sono entrata nel gioco. Ho la mia voce,
no una versione migliore di essa! E per averla per sempre devo solo uccidere
ogni concorrente! Posso uccidere chi mi critica, posso essere la migliore di
nuovo! Capisci vero? Devo vincere o il mondo non avrà più la mia bellissima
voce…
Desdemona non si mosse
Katherine le sorrise- mi spiace…ma il tuo sacrificio sarà
per il meglio- aprì la bocca e una acutissima nota uscì, rompendo le sedie che
la distanziavano da Desdemona che non si mosse, sangue iniziò a cadere dalle
orecchie della ragazza mentre Katherine riprendeva fiato e una seconda nota
venne fuori, stavolta fece volare Desdemona contro un muro, la ragazza non si mosse
ma il suo braccio destro si distaccò dal corpo per l’impatto
-Ultime parole? –chiese Katherine pronta per la nota finale-
oh scusami probabilmente sei svenuta o non mi puoi sentire visto che ti ho
probabilmente rotto i timpani e…
Desdemona si rialzò senza nemmeno un tremore e guardò il suo
braccio a terra- sei incredibilmente patetica mia cara Otto…
La donna indietreggiò- come puoi essere ancora…
Desdemona prese con l’altro braccio la falce e la fece
ruotare per poi lanciarla contro la donna che la schivò in tempo ma che riuscì
a rompere le colonne del retro del palco, facendo crollare alcune attrezzature.
Desdemona lasciò che la falce le sfrecciasse accanto e si conficcasse nel muro
accanto al suo volto, se avesse avuto il braccio avrebbe fermato l’arma- è un
inconveniente non avere un braccio…quindi se permetti…
Katherine guardò il braccio a terra diventare una pozza di
sangue nero che risalì il corpo di Desdemona- che diavolo…
Desdemona sorrise, la maschera era mezza rotta e mostrava
solo le labbra rosso sangue e i canini affilati, il sangue si estese ricreando
il braccio che riprese subito le sembianze del normale braccio. Desdemona lo
mosse e riafferrò la falce facendola girare- molto meglio
-Tu non sei umana…-Katherine provò una nuova nota ma prima che
potesse aprire bocca la pistola di Desdemona era nella sua bocca con la
ragazza, che un secondo prima era dall’altro lato del teatro, pronta a premere
il grilletto
-Troppo lenta…- sorrise Desdemona premendo il grilletto
mentre gli occhi di terrore di Katherine piangevano pietà per la propria vita
Desdemona raccolse gli orecchini e guardò il corpo della
giovane venir spostato sul trono dal Game Master mentre il teatro veniva
ricostruito. In mano alla ragazza c’era una bottiglia di vino vuota e una
scatola di pillole ai suoi piedi- suicidio o morte accidentale eh?
Il Game Master rise, facendo tremare l’intero teatro- sei
decisamente una interessante concorrente…potrei perfino affezionarmi a te
Desdemona gli sorrise e rimise la falce a posto con le
pistole. Mosse il braccio destro- bell’effetto vero?
-Molto- concordò il Game Master- quale desiderio vorresti
ora avverato?
-Distaccamento- disse lei semplicemente
-Uhm…dall’idea che hai in mente…lo userai per uccidere eh?
–chiese divertito il Game Master- se userai ogni singolo dono che ti faccio per
scopi come questo- le prese una ciocca in mano risistemandola nelle due codine
che si erano disfatte con le note della donna- credo che potrei davvero darti
tutto ciò che vuoi senza nemmeno chiedere…qualche commento sulla tua seconda
concorrente
-Si…- disse Desdemona guardandola- fino all’ultimo secondo
non ha mai saputo cantare decentemente a mio parere
Il Game Master scoppiò a ridere, riso che avrebbe inquietato
chiunque, chiunque con un’anima ovviamente…
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