WitchandAngel : Capitolo 15: And I Win, I Always Win

Capitolo 15: And I Win, I Always Win

Capitolo 15: And I Win, I Always Win

Demy si controllò allo specchio. Indossava un vestito da Goth-Lolita totalmente nero con dei pizzi neri, le due code che aveva deciso di usare come simbolo di Angelica e una maschera di ceramica bianca con gli occhi neri e le labbra rosse dipinte in un sorriso innaturale. Sistemò i fiocchi nei capelli e guardò Raven
-Che ne dici? –chiese lei
Lui la fissò- è per la live dove gli altri potranno vedere il vostro incontro vero? –chiese lui
Lei annuì- allora?
-Sei stupenda- le disse lui sorridendole
Lei sorrise dietro la maschera- andiamo su
***
Michael rise guardando dai monitor i suoi uomini armati pronti per uccidere 1 quando sarebbe arrivata
Army era stranamene allegra quel giorno, già sentiva le urla di Michael quando Desdemona l’avrebbe ucciso
Non aveva nessuna intenzione di aiutarlo, anche se a prescindere era contro le regole farlo
Non l’avrebbe consigliato, non l’avrebbe salvato e avrebbe riso quando lui sarebbe morto
-Sei stranamente allegra oggi- notò Michael
-Chissà- disse lei sorridendo
***
Nella sala del gioco Shinigami e concorrenti osservavano degli schermi con vari punti di vista sull’area di battaglia. Uno era su Michael, uno su Army, uno sugli uomini di Michael e uno che osservava la scena dall’Altro
-Chi pensate vincerà? –chiese due
-Penso Undici sinceramente- disse cinque
-Beh Uno è stato capace di trovarlo subito- ragionò Tre
-Non ha senso parlarne senza averli visti in azione- disse Otto
Gli Shinigami stavano in silenzio a osservare la scena, Raven si vantava di questa sua partner ogni volta che poteva e Army aveva detto che quando l’aveva vista aveva subito capito che era eccezionale e a dirla tutta, nessuno sapeva cosa aspettarsi da lei
***
Desdemona guardò gli uomini armati davanti all’entrata- vai Raven
Lui la guardò- sicura?
-Osservami mentre vincerò- disse lei tranquilla
Raven annuì sparendo nella stanza di mezzo, dove lui e Army avrebbero osservato i propri partner.
-Nervoso? –chiese Army
-Spero non si faccia male- ammise Raven
Army sorrise- io spero che il mio partner muoia
Raven la guardò- andate molto d’accordo eh…
-Non hai idea…-disse Army
****
Demy saltò giù dall’edificio e sfruttando la poca luce si occupò di tirare giù ogni singolo essere vivente che le capitava a tiro di mano. La sensazione della sua lama che tagliava la carne di loro, la visione della loro vita passare per i loro occhi, lo sguardo di orrore mentre lei li uccideva…il potere che sentiva in quel momento…
Guardò intorno a sé cercando un nuovo nemico ma si accorse solo allora che non c’era più nulla da poter uccidere. I cadaveri a terra non avevano emesso un urlo, non avevano avuto tempo di difendersi e l’espressione di orrore che avevano era perfetta…ma non le bastava, non era la stessa gioia di quando aveva ucciso il padre o visto la morte della madre. Non era abbastanza, non era abbastanza eccitante quella lotta.
Sfregò le lame insieme e si accorse dello stato di esse, rovinate, sfregiate dalle protezioni in ferro degli uomini, non avrebbero visto la fine dello scontro probabilmente, infondo non importava, avrebbe usato la falce contro Undici…
****
Michael strinse la pistola e continuò la sua frenetica ricerca di dove fosse finita Demy, ogni telecamera era o vuota, o coperta di sangue, o rotta o puntava a un cadavere. La mancanza di risposte dai suoi sottoposti lo spaventava, cosa diavolo era quella mocciosa?
-Dannazione rispondete!
-Mr Undici- disse la voce addolcita e più infantile di Demy tramite il comunicatore
-Cosa sei!? –urlò lui- Dove sei?
-Dieci…nove…- canticchiò lei- guarda quanto sangue piove…
-Che cavolo stai…- Michael guardò le sue mani macchiarsi di una sostanza rossa, alzò lo sguardo e vide che i sistemi di areazione stavano ora gettando del sangue, quasi piovesse
-Otto…sette…- continuò lei- fossi in te controllerei camera 7
Michael cambiò sulla telecamera che portava a uno dei corridoi che conducevano al suo ufficio, dove lui si trovava e una scritta in sangue diceva “Giochiamo?”
-Sei…cinque…- continuò lei- guarda come tremi già
Michael si guardò intorno- dove sei!?
-Quattro…tre…- continuò lei- c’è troppa luce qui per me
L’intero edificio andò in Blackout, Michael strinse la pistola cercando disperatamente una luce
-Due…Uno…- disse la voce di lei alle sue spalle trapassandolo con la falce- chi ha detto che non ho mai fatto male a nessuno?
Michael si girò lentamente, la pistola ormai a terra persa nel momento che la falce lo aveva colpito e il colorito sempre meno presente sul suo volto-tu…non…sei…umana…
Demy sorrise dietro la maschera- e chi ha mai affermato che io lo fossi…
Michael crollò a terra e cercò di indietreggiare mentre la ferita aumentava. La pistola dov’era finita? Forse poteva…
Demy gli mostrò cosa aveva in mano- cercavi questa?
Michael indietreggiò ancora- farò ciò che vuoi. Vuoi soldi? Li avrai! Lasciami vivere e…
Demy sparò alla caviglia dove si trovava la cavigliera, facendo staccare parte del piede dal proprio osso. Demy risparò godendosi le urla di dolore di Michael. Si piegò prendendo la cavigliera con un fazzoletto- l’hai tutta sporcata…sei proprio maldestro…
Michael la fissò- tu…tu sei matta!
Lei lo guardò- e tu…sei morto, non bisogna certo dire le ovvietà
Demy tirò fuori dalla borsa dei liquidi e procedette a rimuovere il sangue dalla cavigliera mentre ancora Michael la fissava- perché…
-Perché è sporca ovviamente! –disse lei guardando il gioiello ora brillare- e ora che è tutta pulita…posso prenderla io…quindi- sorrise di più dietro la maschera- per piacere muori
-Cosa…- iniziò lui ma la lama di Demy gli tagliò la testa prima che potesse finire la frase
Demy guardò l’intero edificio circondarsi da una luce e il tempo bloccarsi- oh…e ora che sta succedendo?
Una figura incappucciata la osservò- sei davvero un’interessante concorrente del gioco…- disse la voce maschile molto bassa e profonda- bella e letale…
-Lei è? –chiese Demy posandosi alla falce come se fosse un bastone
-Io…chiamami Game Master per ora- disse lui muovendo la mano scheletrica che possedeva e ripulendo l’intero edificio. Posizionò Michael sulla sua sedia e una pistola alla mano, il cadavere era ora intero con un buco in testa, Demy guardò fuori e vide i suoi uomini solamente svenuti e non morti- si sveglieranno e penseranno di sentire uno sparo, passerà per suicidio
-Oh…- Demy lo guardò- un potere davvero utile
-Sono anni che facciamo questo gioco, faremo sembrare suicidi o incidenti tutte le morti dei giocatori- disse lui tranquillo- posso vedere le tue espressioni sai?
-Oh? –lei sorrise- mi piace come idea comunque
Il Game Master la guardò- a ogni morte avrai un desiderio esaudito. Cosa vorresti per la tua prima morte?
Lei lo osservò e ci pensò su- qualsiasi cosa?
-Certo- disse lui
-Rendimi…una Anti-vampire- disse lei guardandolo tranquilla
-Oh? –la risata del GM scosse l’intero edificio- sei…decisamente un concorrente interessante…che farai con Army ora?
-La legherò a me- disse Demy- ho intenzione di collezionare tutti gli Shinigami
-Qual è il tuo scopo Desdemona…o preferisci Angelica? –chiese GM
-Il mio scopo? –chiese lei- vincere il gioco
-E dopo? –chiese lui
-E dopo? Continuare a non annoiarmi- si girò verso la vista sulla città dell’edificio- e poi morire probabilmente
-Uhm…- GM le mise una mano sulla spalla- farò il tifo per te…mi sembri una ragazza davvero interessante da osservare combattere…
Lei sorrise- allora guardami vincere il tuo gioco, mi assicurerò di non fare mai due morti uguali Game Master
Lui sorrise sotto il suo cappuccio- oh credimi, so bene che sarai sempre originale nell’uccidere



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