WitchandAngel : Capitolo 16: You are now mine

Capitolo 16: You are now mine

Capitolo 16: You are now mine

Demy fece una giravolta- non è bellissima?
Army e Raven si guardarono intorno, erano entrambi in forma umana da diverse ore e avevano aiutato Desdemona a portare tutte le ultime valigie nella nuova villa che aveva preso.
Era una enorme castello più che una villa con molte stanze ancora vuote, era moderna dal punto tecnologico eppure lo stile era quello che poteva essere definito una degna di essere il castello di un vampiro. I colori scuri dei mobili, il rumore vuoto di molti corridoi, i grandi quadri dipinti con passaggi segreti dietro di essi…quella sembrava sempre più l’ambientazione ideale per il conte Dracula. La nuova dimora era lontano da zone abitate, aveva un enorme territorio intorno a sé chiuso da un muro di pietra e ferro spinato alto sui otto metri, dentro la recinzione c’era anche un bosco incontaminato, un lago e parecchie entrate segrete a tunnel collegati alla casa. Era quasi tutto al suo posto, mancavano giusto le ultime valigie e poi sarebbero stati ufficialmente abitanti del castello. Desdemona sorrise ai due che guardavano i candelabri fatti a forma di scheletri, i colori cupi dell’ambiente, le finestre enormi coperte da lunghe tende color sangue o carbone, il pavimento nero di legno, il tappeto peloso e i mobili antichi. I quadri erano interessanti, nessuno era della famiglia Schuyler ma erano tutti in qualche modo famigliare per loro…in quel momento Army riconobbe alcuni dei più pericolosi killer della storia, tra cui molti erano stati partecipanti del gioco, che Raven le avesse detto i precedenti partner chi erano e lei per “ricordo” li avesse messi al muro? Erano solo i vincitori quelli che vedeva, centinaia di migliaia di killer che nessuno aveva mai conosciuto…c’erano dipinti di famosi fuori legge ovunque, erano tutti dipinti a mano da diversi artisti che la ragazza aveva probabilmente pagato o comprato, c’erano poi quadri di paesaggi di una magnifica visuale che in qualche modo metteva un senso di inquietudine a chi la guardava. La ragazza aveva detto che aveva creato anche dei piani sotterranei con catacombe, sala delle torture, prigioni e altre cose che probabilmente avrebbero fatto sorgere parecchie domande a chi le avrebbe visitate.
-Perché non tutti gli umani hanno così bei gusti? –sospirò Raven prendendo un teschio dal mobile- è magnifico…
Lei sorrise- aspettate di vedere le vostre stanze allora
I due la guardarono- le nostre stanze?
Desdemona annuì togliendosi il cappotto e buttandolo su un appendiabiti che era fatto da mano scheletriche. Indossava un vestito nero che sul davanti arrivava al ginocchio mentre il dietro arrivava ai piedi, lo stile era decisamente gotico e le lunghe maniche dai decori rossi sangue davano al tutto un che di “vampirico”, al collo aveva una collana di pizzo, ai piedi due scarpe nere con un tacco alto, la cavigliera scintillava così come l’anello, i capelli erano morbidi boccoli e alle orecchie portava due pendenti a forma di spada- ho fatto preparare una stanza per ogni Shinigami ovviamente
I due si guardarono e la guardarono muoversi con calma verso la scalinata in pietra che portava al piano di sopra. Nessuno dei precedenti proprietari aveva mai avuto il pensiero di dar loro delle cose. Ma da quando era in forma umana Army aveva ricevuto vestiti, accessori, persino pistole e armi da fuoco. Si sentiva coccolata dalla ragazza e non capiva perché lo faceva, non avevano bisogno di nulla loro Shinigami, ma lei lo faceva solo perché voleva farlo, la cosa la faceva in qualche modo davvero sorridere, era la prima volta che si sentiva bene con un umana che non era nemmeno la sua originale partner.
Desdemona fece una giravolta e si fermò davanti a una porta nera con in argento il nome Army- tutta tua
Army posò una mano sulla maniglia a forma di pistola e la aprì piano ritrovandosi in una bellissima stanza dai colori del ferro con porta armi e varie armi da fuoco poste in giro come decorazione, il letto era enorme, i mobili decorati con disegni di proiettili, l’armadio pieno di vestiti dello stile di Army e tra i gioielli vi erano alcune collane decorati con bossoli di proiettili o mini pistole.
-Allora? –chiese Desdemona poggiata allo stipite della porta
-Questa è perfetta! –disse lei contenta
Desdemona sorrise- sono contenta ti piaccia. Ho intenzione di porre tutti gli Shinigami in questo piano, ho già le stanze pronte, devono essere decorate però, eccetto te Raven, tu non avrai la stanza su questo piano
-Ah no? –chiese lui curioso guardandola
-Ovvio…tu sarai al piano di sopra, nella stanza comunicante con la mia- disse lei uscendo dalla stanza, seguita dai due su per le scale
-Come mai? –chiese Army
-Per il semplice fatto che Raven è il mio primo Shinigami, è colui che mi ha dato il potere di entrare in questo gioco, sono con lui da più tempo e ho intenzione di ricordarlo a tutti che lui è semplicemente il mio favorito
Raven le sorrise standole al fianco guardando l’anello e lanciando a Army un’occhiata come a sottolineare la cosa.
La camera dello Shinigami era molto grande, da colori scuri, decorata da molte lame, moltissimi tipi di lame erano per la stanza, oltre a vari tipi di armi di strana origine.
-Ti piace? –chiese Desdemona
Lui le sorrise baciandole la mano con l’anello- perfetta mia cara
Lei sorrise muovendosi verso una porta nera con un teschio sopra. La aprì su una enorme stanza dai toni gotici, i colori erano neri e rosso sangue, con tracce di oro e argento, teschi e armi varie erano per la stanza ma erano più presenti rose nere e rosse sangue che armi. Desdemona aprì le porte che davano sul balcone facendo entrare il vento della sera e la luce della luna. Si poggiò alla ringhiera di ferro con incise sopra mani scheletriche che tenevano rose o teschi con rose negli occhi. Vi era un immenso giardino di rose sotto il balcone e i petali venivano portati dal vento con l’odore dolce delle rose e dei fiori che conteneva il giardino.
Army guardò Raven mettersi al suo fianco e inginocchiarsi davanti a lei, prenderle la mano con l’anello e baciarla. Quel momento le ricordava quando un cavaliere giurava fedeltà alla propria regina.
Conosceva abbastanza Raven per poterlo dire, stava cadendo fra le braccia di quella ragazza, la cosa peggiore forse era che lui voleva cadere e che lei probabilmente era già pronta a accoglierlo e tenerlo al suo fianco per il resto dell’eternità. Forse la cosa peggiore però era che lei non avrebbe bloccato la cosa, i due sembravano perfetti insieme…ma alla fine del gioco cosa sarebbe successo?




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