WitchandAngel : giugno 2018

Capitolo 45: I will always support you too

Capitolo 45: I will always support you too

Desdemona aprì la porta del negozio e entrò con estrema calma
-Demy- chiamò Lauren
Desdemona si tolse gli occhiali da sole e sorrise- Lauren
La donna sorrise vedendola sedersi- mi ha davvero stupito vedere la tua email di invito a pranzo
-Ho pensato che fosse meglio parlare di queste cose di persona- sorrise Desdemona
-Di cosa?
-So della sua relazione con Jackson- disse Desdemona
Lauren sbiancò- io…
-Non è ovvio, ma ho sentito Jackson parlarne- disse Desdemona
Era vero, Jackson amava vantarsi delle proprie conquiste e avere una prof tra quelle era il suo vanto. Voleva creare tensione tra i due? Certo che no, non avrebbe rischiato di attirare le ire della donna, ma avrebbe creato per se stessa una possibilità di manipolazione, infondo amava giocare con le altre persone
-Vuoi denunciarci?
Desdemona si finse sorpresa e le prese la mano- ovviamente no!
Lauren la guardò e Malachia osservò la ragazza curioso
-No? –chiese Lauren
-Voglio solo il meglio per la mia professoressa preferita –sorrise Desdemona
Lauren la guardò stupita- Demy…
-Sono sicura che Jackson e tu vivrete felici in futuro- le sorrise Desdemona
-Grazie, avere qualcuno con cui parlarne è…magnifico
Desdemona le sorrise- vuoi un dolce? Se ti alzi e vai all’espositore puoi scegliere ciò che preferisci, pago io ovviamente
-Non devi…
-Lascia che paghi io, insisto- disse Desdemona
La donna sorrise alzandosi e Desdemona guardò Malachia
-Sembra quasi che mi vedi piccola, ma non credo sarebbe una bella relazione, Shinigami e umani non vanno insieme in quel senso temo- disse lo Shinigami
-Che strano, io e Raven stiamo benissimo insieme- sorrise Desdemona
Malachia cascò dalla sedia- mi vedi!? Aspetta…Raven?!
Desdemona si tolse il guanto e mostrò l’anello, lo coprì subito per evitar di essere scoperta- sono a quota cinque sugli Shinigami, vorrei arrivare a sette con te e Note, se non erro
Malachia la fissò- sai già…
-So il numero per associazione di oggetto e con quello so chi sono gli Shinigami e i nomi nel gioco- disse lei vedendo un cameriere avvicinarsi- mi scusi potrei avere il solito?
-Certo ms Schuyler, oggi non siete con il vostro gruppo di amici e il vostro ragazzo Raven? –chiese il cameriere
-No, oggi sono rimasti a casa. Sono qui per rispondere a una di quelle richieste…- ruotò gli occhi Desdemona
Il cameriere annuì- certa gente non ha scrupoli, farebbe di tutto per soldi ms. Se le serve un coltello sa chi chiedere, sono sempre felice di affettare chi le fa torto ms…
Desdemona sorrise guardandolo allontanarsi
-Affettare? –chiese Malachia
-Questo è la mia pasticceria e ogni singolo lavoratore è un serial killer o un assassino- sorrise Desdemona tranquilla- trovato qualcosa?
-Questo potrebbe diventare il mio nuovo locale preferito, i dolci sembrano fantastici- sorrise Lauren
-Ne sono contenta- sorrise Desdemona lanciando un’occhiata a Malachia- dunque, com’è iniziata la storia con Jackson?
****
-Grazie per oggi Demy- sorrise Lauren
-Nulla Lauren- le disse lei
-Se ti servisse qualcosa dimmelo, sarò al tuo fianco, se qualcuno ti infastidisce fammi sapere ok? Ho il potere per far fuori i tuoi nemici- sorrise Lauren
-Grazie Lauren, ci penserò- sorrise Desdemona



Capitolo 235: Patetico

Capitolo 235: Patetico

*Secoli prima*
Ci sono parecchi problemi con la tua idea
-Non credo proprio
Stai creando una cattiva come protagonista
-Il mondo è corrotto, non cambia molto
Sei sempre la solita
-E tu un patetico creatore che è innamorato della sua prima creatura e se ne frega di tutto il resto
Non sono innamorato di Alphaein!
-Ah-ah…certo…
Il tuo sarcasmo è tangibile
-Lo so caro
Si può sapere perché io e te siamo ancora amici?
-Me lo chiedo anch’io come io possa essere tua amica caro
Tu?
-Certo, infondo sono bellissima, intelligente, fortunata, gentile…
Modesta
-Sei così…
No parolacce cara, cerchiamo di rimanere puliti qui
-Lo dici dopo stupri, morti, possessioni, assassini, demoni…
Ok in effetti è troppo tardi
-Sei vietato ai minori!
Disse
-La mia è una horror, non fantasy cucciolo
Non commento
-Meglio…
Credi davvero che io sia patetico?
-Nah, è più patetico Artemos
Sai che sei la mia sorella preferita?
-Primo non sono tua sorella, secondo oh che cucciolo che sei cucciolo
Ho ottocento secoli più di te…
-Non c’entra, resti il mio cucciolo
Posso almeno invitarti a cena?
-Va bene, che ne dici se ti aiuto con quel piano di dare leggermente più poteri a Artemos?
Sarebbe di grosso aiuto, mi sto annoiando visto che sta andando tutto bene sai?
-Lo so, andiamo, voglio una bella bistecca
Al sangue?
-Ben cotta cucciolo, su che se fai il bravo mi faccio offrire un drink…
Chi me lo ha fatto fare di essere tuo amico…


Capitolo 44: "A pure Soul" they say

Capitolo 44: “A pure Soul” they say

Desdemona scese dall’auto e subito Raven le offrì il braccio da buon gentiluomo
-Sei bellissima- sorrise lui
-Sarà la trentesima volta che me lo dici- rise lei
-Solo? Devo recuperare allora!
Lei rise tranquilla. Salì le scale di marmo e entrò nell’edificio subito assalita da ex-compagni di cui lei aveva poca voglia di intrattenere una conversazione
-Mi spiace così tanto per i tuoi Demy
-Se ti serve una segretaria o qualcosa così sai chi chiamare vero?
-Amica mia! Sei stupenda stasera…senti…sono un po’ a corto di moneta…potresti farmi un prestito?
-Sei ancora single? So come farti vivere una bella serata…
-Hey assumete per caso?
-Prendila positivamente, i tuoi sono morti ma ora sei ricca!
-Sono così gelosa, vorrei che i miei mi lasciassero tutti quei soldi
-Puoi assumermi?
-Hey se ti serve un nuovo dipendente sono qui piccola
Raven strinse il pugno- potreste gentilmente levarvi dai coglioni? –chiese guardandoli
-Che educazione, ragazzo stiamo…
-Questo ragazzo è il fidanzato di Demy, vi pregherei di levarvi dalla mia fidanzata branco di parassiti che non siete altro. Non permetterò che nessuno di voi venga assunto e ora con permesso, Demy ha persone da salutare e non ha tempo da perdere con ratti come voi- disse Raven conducendo via la propria partner
Desdemona gli diede un bacio sulla guancia una volta lontani- sai che sei fantastico?
Lui sorrise- mai quanto te
-Desdemona! –chiamò Lauren avvicinandosi per poi abbracciarla- piccola non hai idea di come mi sia sentita quando ho saputo di tua madre…non deve essere facile per te
-Non si preoccupi ms Lock, non sono sola- sorrise Desdemona
Lauren estese la mano verso Raven, in quel momento gli occhi di Desdemona notarono il bracciale e le labbra rosse si curvarono in un sorriso soddisfatto- Lauren Lock
-Raven Schuyler- disse lui
-Parenti? –chiese lei
-No, appena le cose si calmeranno sono propenso a sposare Demy- disse Raven- quindi sto solo usando il cognome che assumerò
-Non è la moglie che solitamente prende il cognome? –chiese Lauren
-Mi par giusto fare il contrario e sono orfano quindi non ho cognome da continuare- disse Raven velocemente
-Oh…- disse in evidente imbarazzo Lauren
-Che bel bracciale- sorrise Desdemona- non credo di averlo mai notato al suo polso Ms. Lock
Lei sorrise- è nuovo, un regalo di un nuovo…conoscente
Desdemona sorrise- sono felice per lei
-Oh non è…- arrossì subito Lauren
-Oh Angelo! –disse Jackson avvicinandosi- splendida come sempre
-King- disse Desdemona
Raven guardò il ragazzo più basso di lui- sei?
-King Jackson, di nome e di fatto- sorrise lui- tu?
-Il futuro marito di Demy, Raven- disse lui
Jackson sorrise- si vedrà. Potrebbe stancarsi di te per un uomo vero
Raven assottigliò gli occhi, Jackson poteva ringraziare la regola di non uccidere altri concorrenti altrimenti sarebbe già morto.
-Mr King ha le scarpe slacciate- disse Lauren leggermente innervosita
Lui si abbassò e tirò su l’orlo del pantalone per sistemare i lacci, l’occhio di Demy cadde sulla cavigliera
-Ti hanno rimesso sotto controllo? –chiese lei
-Oh, Nah. Stavolta è accessorio di bellezza- disse lui- un po’ come il bell’imbusto al tuo fianco
Demy notò gli occhi di Raven- andiamo a salutare gli altri professori
Lauren annuì trascinandosi via Jackson
-Quello è dannatamente fortunato che non posso ucciderlo –disse Raven
-Ed è dannatamente sfortunato che io abbia riconosciuto loro due come giocatori- rispose Demy baciandolo
-Lo eliminerai? –chiese Raven prendendole la mano e tirandola più vicina
-Farò fuori quei due molto presto, promesso- disse Demy
Raven la baciò- fallo soffrire per me piccola
-Sarà un piacere- sorrise lei




Capitolo 43: A forbidden relationship

Capitolo 43: A forbidden relationship

-Non dovremmo- disse Lock Lauren, una bruna dagli occhi verdi seduta sulla sua cattedra con in mezzo alle gambe uno dei suoi studenti, King Jackson, dai capelli neri e occhi verdi.
-Nessuno viene a scuola a quest’ora piccola- le disse lui sfiorando il bracciale con rose nere di lei
Lei gli sfiorò il petto nudo- la cavigliera fa ancora male?
Jackson guardò la sua cavigliera con rose nere e poi il petto della donna- Nah…ma queste bellezze fanno male alla mia vista così coperte piccola…
Lei arrossì- amore…
-Shh…l’unica cosa che voglio sentire dalle tue labbra è il mio nome- sorrise lui
Malachia, lo Shinigami dai capelli bianchi e occhi neri, dai vestiti di pelle, catene e ali di pipistrello, lo Shinigami di Lauren, roteò gli occhi e guardò il suo amico Note, Shinigami di Jackson dai capelli e occhi neri, vestiti in pelle e ali bianchi, che gli fece segno i uscire insieme dalla stanza. Cosa che Malachia fu molto felice di fare.
-Quei due scopano e basta! –disse Malachia esasperato
-Non me lo ricordare…ogni volta che effettivamente uccidiamo è perché Jackson decide che qualcuno gli ha rotto i coglioni- disse Note
-Io sono lo Shinigami dei veleni, ti giuro li vorrei avvelenare- gli disse Malachia
-Vogliamo parlarne? Sai che amo giocare con i coltelli no? Li userei come bersagli lo giuro- disse Note
-E se diciamo a uno degli Shinigami di Uno di occuparsi di loro? –chiese Malachia
-Possiamo chiedere ma è contro le regole per loro darle informazioni- disse Note
-Possiamo solo sperare che la sorte li faccia incontrare- sospirò Malachia
***
Desdemona sospirò irritata
-Qualcosa non va? –chiese Raven notandolo
-Devo andare a uno stupido party con i miei ex compagni di studi…ci saranno i professori e l’intero istituto, ergo non posso mancare- sbuffò lei
-Non sopporti i compagni? –chiese Army
-La prima morte che mi ha fatto fare è stata una sua compagna di classe- disse Raven
Desdemona guardò Raven- verrai con me
-Volentieri- sorrise lui
-Soprattutto per evitarmi di fare una strage, sarebbe sconveniente avere troppe morti vicine a me- disse lei sospirando di nuovo
-Non vuoi proprio andarci? –le chiese Outh
-Preferirei darmi fuoco che rivederli…o dar fuoco a loro…- disse Desdemona
Vargas le mise una mano sulla spalla- uccidiamo?
-Per ora no…ma ho la sensazione che potrei non essere l’unica giovane con uno…partecipante al gioco va, visto che ho molti Shinigami- disse Desdemona
-Che intendi? –chiese curioso BlackCat
-Ho visto l’ombra- disse lei
Gli Shinigami la guardarono
Lei sospirò- gli umani hanno un tono, altezza e fisicità diverse a seconda dell’età. Uno degli altri giocatori mi sembrava abbastanza giovane, ma potrei sbagliarmi, è solo un ipotesi o più che altro spero che la mia serata sia in qualche modo interessante
Raven le sorrise- posso sempre farti divertire a scuola piccola…
-Anche se l’idea mi piacerebbe non ho intenzione di avere mie foto online mezza nuda- disse lei tranquillamente
-Posso aiutare con il vestito? –chiese Army
-Certo- disse Desdemona salendo le scale


**Scheda personaggio**
*Carte trovate: 4*
*Hai trovato: N° 3, N° 10, Malachia, Note*

N° 3
Nome: Lock Lauren
Età: 34
Descrizione: capelli castani e occhi verdi
Sesso: F
Lavoro: Professoressa di Legge e moralità
Numero nel gioco: 3 (Nota come Teacher)
Motto: Lascia che ti rieduchi
Shinigami: Malachia
Oggetto Shinigami: Bracciale rose nere
Storia:
La vita di Lauren era monotona, devota alle regole e impossibile da corrompere moralmente. Questo finché non ha incontrato Jackson che l’ha spinta a commettere una serie di violazioni morali scolastiche, la maggiore della quali è “avere una relazione con uno studente”. Farebbe di tutto per Jackson ed è convinta che dopo la fine del percorso scolastico del ragazzo lui la sposerà. Spera di riuscire a rimanere incinta, anche se vista l’età e il fatto che il medico le ha diagnosticato una alta probabilità di essere infertile non ha molte possibilità


Shinigami: Malachia
Nome: Malachia
Età: Vuoi morire?
Descrizione: capelli bianchi e occhi neri, vestiti di pelle, catene, ali di pipistrello
Sesso: M
Lavoro: Shinigami
Arma: Veleni
Partner: Lauren Lock
Stato relazione: L’avvelenerei se non fosse contro le regole
Oggetto: Bracciale di rose nere
Storia:
Malachia è uno dei più antichi dopo Raven. Ha scelto di essere uno Shinigami in punto di morte e non ha fatto parte di nessun gioco, tuttavia ha aiutato spesso a regolarne il percorso e a punire chi non rispettava le regole. Anche se è devoto al mantenimento delle regole questo si ferma al gioco, fuori da esso le regole non esistono per lui. Ama i veleni e i vari effetti che essi possono dare alle persone. Può proteggere da qualsiasi veleno il proprio partner, ma la cosa si ferma a veleni che lui ha conosciuto nella sua esistenza che sono parecchi.


N° 10
Nome: King Jackson
Età: 19
Descrizione: Capelli neri e occhi verdi
Sesso: M
Lavoro: Studente, delinquente
Numero del gioco: 10 (Noto come Viperas)
Motto: Sarai morto prima che tu possa dire il mio nome
Shinigami: Note
Oggetto Shinigami: cavigliera rose nere
Storia:
Ripetutamente apparso di fronte alla giuria e sbattuto in carcere per la maggior parte della sua adolescenza, i comportami di Jackson sono degni di pesanti controlli dalla polizia. Possiede una lunghissima lista di crimini e ormai in prigione lo conoscono tutti. Non segue le regole e gioca per se stesso. Le relazioni che ha, solitamente più di una per volta, sono solo a scopo di interesse e sesso. La relazione che ha con Lauren completa due obbiettivi: avere un “via libera” per voti decenti e avere qualcuno da scoparsi a scuola. Non ha nessuna intenzione di sposare Lauren o altre e mettere su famiglia. Ha parecchie fantasie su Demy, vorrebbe tanto portare quella santarella sulla cattiva strada.

Shinigami: Note
Nome: Note
Età: Importa?
Descrizione: Capelli e occhi neri, vestiti in pelle, ali bianche
Sesso: M
Lavoro: Shinigami
Arma: coltelli
Partner: King Jackson
Stato Relazione: liberatemene
Oggetto: cavigliera rose nere
Storia:
Note è stato uno dei partecipanti in uno dei primi giochi, il suo Shinigami al tempo era Vargas con il quale tuttora va molto d’accordo. È un tipo tranquillo che ama gli attacchi a sorpresa. Ha un’ottima relazione con pressoché ogni Shinigami di Game Master, tuttavia va particolarmente d’accordo con Vargas, Malachia e Ruyh. Ama la calma e passerebbe le sue giornate a leggere un buon libro con un bel caffè caldo con un cadavere come poggia piedi fresco di uccisione




Capitolo 234: Sei mia figlia, non importa cosa

Capitolo 234: Sei mia figlia, non importa cosa

 *Secoli prima*
Alphaein sentì piangere dalla stanza accanto al suo studio.
Si alzò piano e aprì la porta per poi entrare nel soggiorno
-Lilith…
Lilith la guardò e si sbrigò a togliersi le lacrime dal viso
-Mamma…non pensavo fossi a casa
Alphaein si avvicinò- che è successo piccola?
-Nulla mamma
-Se stai piangendo non è nulla piccola- disse lei
-…
-Lilith, qualsiasi cosa rimarrai sempre mia figlia e il mio affetto per te non cambierà
-Ho bruciato…
-Hai…bruciato? –chiese confusa Alphaein
-Ho bruciato la capanna…- iniziò a piangere lei
-Capanna? –chiese ancora Alphaein
Lilith si limitò ad annuire
-Amore, se non mi spieghi cosa è successo non posso aiutarti- le disse dolcemente Alphaein
Lilith annuì
-Ora fa un respiro profondo e spiegami lentamente cosa è successo
Lilith annuì facendo come le aveva detto la madre
-Ero fuori a raccogliere le erbe che mi avevi detto potevano essere usate per le pozioni protettive…
Alphaein annuì
-Quindi sono andata vicino al fiume al confine con il bosco
-Quello dove si possono vedere i fuochi fatui? –chiese Alphaein
Lilith annuì
-Ok…continua
-C’erano delle ragazze del villaggio- disse Lilith
Alphaein sospirò- che hanno detto?
-Che io sono figlia di una strega…hanno iniziato a insultarti e a dire cose su papà- disse lei
-Che cose? –chiese Alphaein
-Che non lo meriti e che lo prenderebbero loro se tu morissi- disse Lilith
Alphaein roteò gli occhi- oh fidati, tuo padre amerebbe prenderle tutte a calci nel sedere…poi?
-Mi sono arrabbiata e ho dato fuoco al capanno degli attrezzi dietro di me- disse Lilith- sono scappate urlando mostro…
Alphaein sorrise- non sei un mostro. Quando papà torna a casa glielo diciamo ok?
-Si arrabbierà? –chiese Lilith
-No amore, sarà contento che tu abbia i suoi poteri- le sorrise Alphaein
-Non mi odi vero mamma? –chiese lei
Alphaein la strinse- ovviamente no amore, sei la mia principessa, non ti odierò mai piccola mia
Lilith la strinse- possiamo stare così per un po’?
Alphaein sorrise- tutto il tempo che vuoi piccola



Capitolo 233: Sono tentata di ucciderlo

Capitolo 233: Sono tentata di ucciderlo

***Secoli prima***
Alphaein sorrise- Shin, lo sai che non mi piace averti nel mio studio
Lui la baciò- che crudele…non vuoi avere tuo marito con te?
-No, visto che mi distrai dal lavoro- disse Alphaein
Lui rise baciandola- vieni a cenare?
Lei guardò fuori dalla finestra- non credevo fosse così tardi…
Shin rise- quando lavori non sei mai collegata al mondo intorno a te
Alphaein gli sorrise- per questo ho te no?
-Ah quindi sono solo qualcuno che ti ricorda che esiste altro oltre il lavoro? –chiese Shin
-No sei ciò che mi dà ragione per vivere- sorrise lei baciandolo
-Nox aspetta sotto, andiamo su- sorrise lui
-Ci pensi? Il nostro piccino ha già cinque anni- sorrise Alphaein
Shin annuì baciandola- già
Alphaein lo strinse- Shin…
-Sì?
-Non lasciarmi sola- disse lei
-Farò di tutto per evitare che ciò accada- le sorrise lui
****
Alphaein guarda Ambras parlare con i figli e Shin
-Shin…
Alphaein fa apparire una foto di Artemos
-Lo voglio uccidere…
Nessuno ti vieta di farlo
Lei annuisce- non ho tempo da perdere…
Ti manca stringerli?
-Sì…
Non manca moltissimo…
-Lo so
Vuoi che intervenga?
Lei scuote la testa- non avrebbe senso…
Casa farai a Narratore e Narratrice quando li avrai sotto mano?
-Sono tentata di ucciderli entrambi ma penso che farò come avevamo programmato
Quello è peggio della morte lo sai vero?
-Lo so- sorrise lei- ma è ciò che si meritano per avermi tolto la mia famiglia


Capitolo 232: Madre di Voltar

Capitolo 232: Madre di Voltar

Neipleh raccolse dal pavimento una donna dai capelli e occhi neri- Kard presa
Ambras annuì più serena- finiremo presto questa storia
Neipleh la guardò- stai bene?
-Sì, perché? –chiese Ambras
-Sembri più allegra del solito
-Ho avuto una bella conversazione- sorrise lei
-Con? –chiese lui
-Qualcuno che mi aiuterà a sistemare i miei errori
Neipleh la guardò negli occhi ma non disse nulla
Ambras sorrise chiudendo gli occhi per un momento
La lista dei nomi era nella sua testa
Niente limiti di tempo
Niente paura di fallire
Sapeva che Alphaein avrebbe mantenuto la promessa
Avrebbe dovuto aspettare
Avrebbe dovuto lavorare ancora molto per arrivarci
Ma ora era sicura che la sua fatica sarebbe stata ripagata
-Sembri davvero allegra…
Ambras annuì- lo sono
Neipleh le sorrise
-Andiamo a casa? –chiese lei
-Certo- le rispose lui tranquillo
Qualcosa era cambiato in lei
Alphaein era più forte ovviamente
Eppure quella non sembrava lei ma una versione allegra
Che Alphaein le avesse parlato?
Che le due avessero un piano?
Oppure aveva capito l’inganno?
Si era arresa?
Stava pensando di aver vinto?
Aveva invece deciso di non continuare?
Non poteva dirlo
Ma se poteva dire qualcosa era che aveva una buona sensazione
-Neipleh vieni o no? –chiese lei
Lui annuì- arrivo




Capitolo 42: I like her insanity

Capitolo 42: I like her insanity

Desdemona si svegliò di colpo. Si guardò intorno e vide Raven ancora dormiente. Sorrise piano e scese dal letto. Si guardò allo specchio, il babydoll nero non era esattamente ideale per girare in casa a quell’ora visto il venticello che entrava dalle finestre aperte, prese la vestaglia trasparente e la infilò, anche se non dava molta copertura l’avrebbe coperta abbastanza per controllare che la casa fosse in ordine.
Si avvicinò al comò e prese il coltellaccio che teneva sopra.
Uscì dalla camera e si chiuse la porta alle spalle.
Desdemona si mosse al buio per i corridoi e guardò dalla ringhiera il piano di sotto dove vide due uomini muoversi di soppiatto
-Quelli non sono i miei impiegati…- sbuffò lei- ti pareva che non ci capitassero i ladri durante una delle mie poche notti di sonno tranquillo
Roteò il coltello e si diresse verso le scale secondarie che scendevano in cucina. Scese con calma e in silenzio. Nella stanza vi trovò un uomo girato verso il frigorifero, a giudicare dai vestiti neri e dalla maschera da clown che indossava non era un suo impiegato, o almeno non il killer che si vestiva da clown, senza contare che tutti sapevano che se giravano per casa di notte rischiavano di venir uccisi, specie visto che l’unica che viveva con lei e gli Shinigami era Liliana, il resto degli impiegati avevano una residenza separata a dieci minuti dalla casa.
Desdemona si avvicinò e posò la mano sulla spalla dall’uomo che si girò puntandole la pistola contro in automatico, ma la mano di Desdemona fu più veloce a tagliargli la gola e farlo finire in ginocchio. Gli tolse la maschera e lo guardò dritto negli occhi priva di emozioni- nessuno entra in casa mia senza permesso e ne esce vivo- gli sorrise in una maniera innaturale e mise il coltello sull’occhio destro dell’intruso- va a dormire- disse colpendolo nell’occhio e continuando a colpirlo mentre lui urlava in silenzio visto che le sue corde vocali erano state tagliate.
-Hey tutto bene qui? trovato nulla? –chiese qualcuno all’ingresso della cucina. Desdemona fece segno all’uomo di far silenzio, ancora vivo anche se per poco lo sarebbe rimasto- hey sei qui? Sei dietro l’isola?
Desdemona si accovacciò dietro l’altro lato dell’isola mentre la nuova preda girava il bancone
-Che diavolo…- iniziò quello ritrovandosi pugnalato alle spalle
-Questo termine mi si addice- sorrise Desdemona in maniera innaturale- non vi ucciderò, ma vi lascerò qui in punto di morte e impossibilitati dal salvarvi
L’uomo provò a dire qualcosa ma il coltello fu svelto a tagliargli la gola
-Nulla di personale, ma nessuno mi sveglia nel cuore della notte e vive per raccontarlo
Desdemona tagliò le mani ai due e sorrise- prendetelo come la punizione che i ladruncoli meritano se cercano di rubare in casa di una serial killer…tranquilli…manderò qualcuno a finirvi…
Desdemona guardò in soggiorno e sorrise nel vedere un terzo ladro intento a controllare la televisione
-Hey dammi una mano e passami la chiave, questa cosa è ancorata- disse il ladro
Desdemona si avvicinò a lui e alla mano che teneva aperta dietro per prendere la chiave. Desdemona ruotò il coltellaccio e gliela tagliò di scatto, cosa che lo fece girare ma prima che potesse urlare dal dolore la ragazza lo accoltellò alla gola- Shh…non vorrai svegliare qualcuno a quest’ora spero…- lo pugnalò altre volte e si sbarazzò dell’altra mano- quanti siete?
“Mi hai tolto la voce stronza…come se te lo avrei detto…speriamo che gli altri cinque stiano bene…questa puttana…”
-Altri cinque…quindi con te sei e a giudicare dalla tua espressione ho capito bene…due di loro sono già sul pavimento della mia cucina…gli altri? Oh lo studio e il piano di sopra…spera per loro che non si sveglino i miei amici…amano uccidere quasi quanto me- sorrise piano- fa il bravo ok? Torno subito con le loro teste e continueremo a giocare
Neanche il tempo di uscire dalla stanza che Raven lanciò al suo interno i restanti malcapitati, che a giudicare dalle condizioni avevano avuto la “fortuna” di incontrare tutti gli Shinigami in un colpo solo
-Ecco dov’eri, mi sono preoccupato quando non ti ho visto nel letto- disse Raven dandole un bacio- problemi con questi ratti?
-Altri due in cucina, dubito si muoveranno da lì- disse lei- Liliana scusa se lo chiedo ma potresti chiamare gli altri e toglierli di mezzo, oltre a ripulire questo macello?
Liliana le sorrise- nessun problema. Possiamo giocare con loro un po’?
-Fate come volete –disse lei- voi tutto bene?
Army sbadigliò- mi hanno svegliato…
Desdemona le sorrise- torniamo a letto…anche se io mi faccio una doccia prima…il sangue non lo voglio sulle coperte…
-Ti faccio compagnia- sorrise Raven
Vargas guardò Jeff entrare- fame
Lo chef rise- certo ragazzo mio, ti faccio da mangiare subito…hey principessa, ti spiace se ne cucino uno o due di loro?
-Fate come vi pare…andiamo Raven? –chiese lei salendo le scale seguita da Raven
-Sapete amo la sua pazzia- disse BlackCat- hey Liliana ti dispiace se ti aiuto?


Capitolo 231: Ho odiato, lo ammetto

Capitolo 231: Ho odiato, lo ammetto

-Incredibile come avete fatto diventare questo posto- disse Iris guardandosi intorno
-Abbiamo ricevuto molte donazioni quando il mio dono venne alla luce, il convento ha potuto usare quelle per accrescere il convento e migliorarne le strutture, siamo ora una specie di ospedale e scuola per questo posto- le disse Lucy con un sorriso
-Sono contenta che le cose vi vadano bene- disse Iris
-Anch’io- ammise Lucy- non è sempre stato facile purtroppo, specie quando io smisi di invecchiare
-Le persone invidiano molto chi ha più doni di te- disse Iris
-Non solo quello…io sono eterna, vivrò fino alla fine del tempo, ho visto morire molti più giovani di me, ho visto l’odio delle guerre e chi amavo venirmi portato via
-Posso capirti…- ammise Iris
-Ho odiato, lo ammetto. Ho odiato con tutto il cuore Ilias- disse Lucy
-Lo sai che è ancora vivo? –chiese Iris
-Lo sospettavo, il male non muore o si dimentica, resta nella memoria e nel cuore di chi l’ha vissuto e fatto- disse Lucy- so che è vivo, so anche che ha inseguito l’angelo fingendosi santo
-Ora è sotto controllo dei guerrieri dell’angelo- disse Iris
-Ottimo…non posso smettere di provare per lui rimorso, non avrei mai dovuto essere così stupida quella sera- le disse Lucy
Iris le sorrise posandole una mano sulla spalla- hey, senza di quello tu non avresti tentato il suicidio e non avresti ricevuto il dono da Alphaein
-Quindi dovrei esserne grata? –chiese Lucy
-No, ovviamente no. Ma pensalo come un evento orrido che ti ha dato questa vita, che ti ha dato un potere enorme che ti permette di aiutare le persone- disse Iris
-Tu anche hai sofferto molto vero? –chiese Lucy
Iris annuì- prima di incontrare Alphaein ero una schiava, ero stata “salvata” da dei licantropi, pensavo sarei stata libera, specie dopo aver scoperto che il mio mate era l’alpha…invece gli abusi sono peggiorati. Mi ha fatto cose indicibili, riducendomi alla fame solo per evitare che scappassi
-Come sei fuggita? –chiese Lucy
-Ero sempre legata, tranne per i momenti in cui dovevo andare nella camera dell’Alpha e…- Iris prese fiato- in ogni caso ero sempre controllata in quei momenti. Due licantropi mi portavano di peso tanto ero debole e mi lasciavano lì dentro con un terzo ad aspettare l’Alpha. In quei momenti potevo mangiare qualcosa
-Quindi eri sempre sotto controllo?
-Mai sola. Quel giorno avevo molte più cose del solito da mangiare. Il licantropo nella stanza mi disse che l’Alpha voleva ora un erede, quindi dovevo essere in forze per l’intera notte, che anche se avrei perso i sensi l’Alpha avrebbe continuato a…hai capito- disse Iris
Lucy le poggiò una mano sulla spalla incoraggiandola a continuare
-Finii in fretta tutto, ero molto affamata e poi aspettai. La guardia era abbastanza giovane ma cadde a terra morta per infarto- disse Iris
-Un licantropo? Non hanno cuori particolarmente resistenti? –chiese Lucy
Iris sorrise annuendo- secondo me fu Alphaein a ucciderlo, come fu lei a far cadere quel ramo sul balcone della camera aiutandomi a scappare. Nel farlo ho ricevuto qualche proiettile in corpo ma ho continuato a correre senza voltarmi indietro. Ho recuperato un machete e ho corso per giorni. Senza fermarmi finché non venni ritrovata al confine. Lì Alphaein è apparsa salvandomi, curandomi e dandomi uno scopo nella vita. Mi ha dato il potere che ho usato per farla pagare a loro…ho preso le loro vite prima di venire qui
Lucy le sorrise- hai fatto ciò che dovevi. Sono certa che tu non sia una cattiva persona e che Alphaein vegliava su di te per tutto il tempo della tua fuga, cercando un modo di aiutarti senza che tu lo sapessi
Iris annuì- e non sono la sola. Pare abbia una preferenza nell’aiutare chi è in difficoltà
Lucy annuì convinta- ovviamente lei è l’angelo salvatore! Senza lei le morti sarebbero enormi e qualsiasi cosa scelga di fare sarà quella corretta
Iris sorrise- ti dispiace se resterò qui anche dopo che Artemos sarà sconfitto? È da secoli che non mi sento a casa con qualcuno oltre i Reaper
Lucy le poggiò la mano sulla sua- sarei felice di averti con me Iris



Capitolo 41: Raven, she is not normal

Capitolo 41: Raven, she is not normal

-Raven- urlò Desdemona richiamandolo nella sua sala di allenamento
-Yep? –chiese lui apparendo, seguito dagli altri Shinigami
-Mi daresti una mano? Vorrei fare un po’ di allenamento- disse Desdemona
-Vuole fare un match contro uno Shinigami? –chiese sorpreso BlackCat
Army alzò le spalle- posso venire dopo io?
-Certo- sorrise Desdemona mettendosi la maschera e facendo apparire la falce
-Usi la mia arma contro di me? –chiese ridendo Raven
-Userò solo questa e i doni di GM, puoi andare al massimo livello, non puoi uccidermi infondo
Raven trasformò le sue braccia in lame- vediamo come finirà lo scontro
Desdemona sorrise dietro la maschera- se vinci vuoi qualcosa Raven?
-Uhm…ho in mente qualcosina- disse lui con un sorriso di chi la sa lunga
Desdemona fece ruotare la falce- a te la prima mossa
Army guardò il soffitto e bisbigliò- Game Master sta osservando lo scontro
BlackCat si girò a guardare la lucina nera- fantastico…
Raven usò la sua velocità per attaccarla di piena forza
-Ma è matto!? La vuole far…- iniziò BlackCat, ma il movimento svelto di falce di Desdemona parò il colpo e costrinse Raven a fare dietro front- fuori…quella era una parata fantastica lo ammetto
Desdemona fece ruotare la falce e con una velocità inumana attaccò a ripetizione Raven che fu costretto a indietreggiare. Un colpo di Raven fece volare via la mano e l’arma di Desdemona che con un salto indietro recuperò e riattaccò senza problemi
I colpi erano veloci e per un’umana tenere quel ritmo così era pressoché impossibile, ma riuscire a tenere testa a uno Shinigami…quella era pazzia
-Scusa Raven, ma ho del lavoro da sbrigare dopo…- disse Desdemona
Lo Shinigami si preparò ad attaccarla di nuovo- ok…proprio ora che mi stavo divertendo…
Desdemona sorrise- faremo un secondo round quando finisco di lavorare
-Preferisco stare a letto…anche se la proposta è molto allettante- disse Raven
-Allora non ti dispiace se chiudo la partita vero? –chiese Desdemona
-Sempre che tu riesca- disse Raven
-Non c’è modo per un’umana di vincere contro uno Shinigami –disse BlackCat
-Normalmente parlando hai ragione- disse Outh
-Normalmente…ma? –chiese BlackCat
-Qui stiamo parlando di Desdemona- disse Army
-Molto furba e forte- disse Vargas
-Si ma non è meglio di uno Shinigami- disse BlackCat
-Io non ne sarei molto certa eh- disse Army
-Che intendi? –chiese BlackCat
-Guarda- disse Vargas
Raven indietreggiò quando Desdemona divenne un’ombra nel pavimento, che nella semi ombra della stanza non aiutava a trovarla.
Desdemona lo fece cadere all’indietro e in un secondo fu su di lui con la falce alla gola di Raven- mia vittoria
Raven rise- cosa vuoi come premio?
-Te lo dico stasera. Ora devo andare a lavoro- disse lei togliendosi la maschera e rubandogli un bacio- a dopo
BlackCat la guardò uscire- Raven…lo sai vero che lei non è normale?
Raven annuì sorridendo- questa è la ragione per cui lei mi piace
Il Game Master si scollegò dalla ripresa
Army guardò Raven- vuoi alzarti dal pavimento ora?
Lui si tirò su- posso amare di più la mia partner?
-Non lo so ma so che non ho alcuna intenzione di farla arrabbiare- disse BlackCat



Capitolo 40: Become my cat

Capitolo 40: Become my cat

Desdemona si mise il bracciale- BlackCat?
Lo Shinigami apparve di fronte alla ragazza- eccomi
Desdemona sorrise- oddio sei adorabile quanto Vargas
Raven guardò BlackCat- ha solo le orecchie di gatto
-Le trovo carine- disse solo Desdemona
Raven l’abbracciò da dietro- mia…
-Sì Raven, sono tua tranquillo- disse lei divertita
-Ehm…- disse BlackCat
-Army ti mostrerà la tua camera, sei libero di uccidere chi ti pare…- disse Desdemona calma
Raven la strinse- e camera sua è proibita per te
-Da quando? –chiese Desdemona
-Nessuno Shinigami dovrebbe andare nella camera della propria partner- disse Raven
-Disse quello che non esce mai da camera mia- disse Desdemona
-Io posso perché sei mia, lui non deve provare ad avvicinarsi al tuo letto- le rispose Raven
-Aspetta…voi due andate a letto…? –chiese BlackCat
-Yep, le stanze sono insonorizzate ma da come è distrutto il giorno dopo Raven lei non ci va leggera- disse Army
BlackCat li guardò- succede solo con lui o…
-Solo con lui- disse Vargas
-Stanno insieme circa…o credo che stiano insieme…penso…- disse Outh
Liliana entrò nella stanza- ho portato dei dolci e della cioccolata calda
-Grazie Liliana- sorrise Desdemona
-Ah signorina, ho preso alcune cavie da laboratorio ieri che ero a caccia- sorrise lei
-Sei un angelo mia cara- sorrise Desdemona
-Usi animali come cavie? –chiese BlackCat
-Oh cielo, certo che no! –disse Desdemona
-Ah- disse sollevato BlackCat
Desdemona bevette un sorso di cioccolato- sono umani ovviamente
BlackCat la guardò- aspetta…usi gli umani come cavie?
-Sì –disse Army- e ci lascia giocare con loro anche
-Cibo buono- disse Vargas finendo la seconda fetta di torta al cioccolato
-Abbiamo anche una stanza nostra e la libertà di uccidere chi ci pare- sorrise Outh
BlackCat la guardò- sei molto pallida comunque…stai bene?
-Ah sì, è il premio datomi dal GM- disse Desdemona
-Hai…incontrato il Game Master? –chiese BlackCat
-Sì, più volte anche- disse Raven
-E che premio ti ha dato? –chiese BlackCat
-Mi ha reso un’Anti-vampire, che mi ha dà tante abilità come rigenerazione e velocità, ma soprattutto mi permette di ricreare una parte del corpo, mi ha dato distacco, che mi permette di muovere parti staccate dal mio corpo a mio piacere, Shadow Power che mi permette di usare le ombre come mio passaggio, e ora mi ha garantito il potere di leggere la mente…direi quattro poteri in totale, uno per ogni incontro che abbiamo avuto- disse Desdemona- ah, ho anche il bonus per aver dato la mia vita a Raven, quindi ho anche una copia dei suoi poteri…
-Il Game Master la favorisce per la vittoria? –chiese BlackCat
-Sì- risposero gli altri Shinigami
BlackCat sorrise- ok…sarà divertente


Capitolo 230: Il primo contenitore

Capitolo 230: Il primo contenitore

*Secoli prima*
Alphaein stava passeggiando per la terra.
Aveva accettato di sposare Shin, ma non era ancora pronta a pensare a matrimoni
-Aiutateci! Vi prego! –urlò qualcuno
Alphaein si rese invisibile e corse dalle urla. Una ragazza di circa quindici anni e un bambini di circa sei
Davanti a loro c’era una specie di leone
Alphaein mosse la mano e l’animale cadde a terra.
Si rese visibile
-State bene?
La ragazza la guardò
-Ci hai salvato la vita! Grazie
Alphaein le sorrise- io sono Alphaein
-Io sono Xenia, lui è Priam- disse la bionda
-I vostri dove sono? –chiese Alphaein
-Ci hanno lasciati nel bosco a morire- disse il bambino
La ragazza non disse nulla
-Vi serve un posto dove stare? –chiese Alphaein
La ragazza annuì
-Volete che vi porti con me?
-La prego! Se lo farà lavorerò, farò tutto ciò che vuole! Ma la prego ci aiuti- disse Xenia
-Io sono la morte- disse Alphaein- vi posso far diventare i miei primi Reaper
-Cos’è un Reaper? –chiese Priam
-Un Reaper si occupa di recuperare le anime e uccidere i cattivi. Sarete immortali e avrete dei doni- disse Alphaein tranquilla
-Voglio esserlo- disse Xenia- la prego
Alphaein annuì- e tu?
-Se mia sorella lavora voglio aiutare- disse lui
Alphaein sorrise- venite con me allora
Xenia le prese la mano e lo stesso fece Priam
-Andiamo a casa su…
***
Lyon guardò intorno a sé- dove diavolo
Priam lo atterrò- amico sei troppo scoperto
Lyon guardò il vent’enne- hai circa duecento secoli più di me di esperienza, smettila di rompere
-Priam lascia in pace il povero Lyon- disse Xenia
Lui le sorrise- grazie
-Guastafeste- disse lui- andiamo su, abbiamo delle zone da controllare…



Capitolo 229: Non mi conoscete, non sapete nulla di me

Capitolo 229: Non mi conoscete, non sapete nulla di me

Iris si avvicinò al convento
-Buonasera sorella chi cerca? –chiese una giovane suora
-Sorella Lucy, la benedetta- disse Iris subito
-Un momento- sorrise lei sparendo nella chiesa
Iris si guardò intorno- mai creduto che sarei stata in chiesa
-Un peccato pensare così- sorrise Lucy, ormai donna di trent’anni d’aspetto, Alphaein aveva donato con il dono alla donna una lunga e prospera vita, voleva ripagarla per ciò che aveva passato
-Sono più un tipo che corre in giro a raccogliere anime- le disse Iris
-Una Reaper- sorrise Lucy- come sta l’angelo Alphaein?
-An…-Iris la guardò ricordandosi poi che lei era convinta che Alphaein fosse un angelo- purtroppo sta affrontando demoni molto potenti
-Pregheremo per lei- disse Lucy- i suoi doni mi hanno permesso di salvare molte anime, non potrò mai ricambiarla
Iris annuì- mi ha salvato dalla morte, so cosa provi
-Tempo per una tisana? –chiese Lucy
-Certo, sono qui per chiederle una mano- disse Iris seguendola
-Sarò lieta di aiutare- sorrise Lucy mettendo l’acqua sul fuoco
-Vorrei chiederle di controllare la zona, di non aiutare un uomo di nome Artemos, lui è il demone che Alphaein sta cercando di sconfiggere, la causa di innumerevoli morti e della malattia che Alphaein sta affrontando
Lucy annuì- starò attenta a tenerlo alla larga
-Io sono qui perché Alphaein mi ha chiesto di rimanere nel convento per proteggervi da lui e…
Lei annuì- va bene, accettiamo tutti piccola
-Non mi conoscete, non sapete nulla di me- disse Iris
-Lo so bene- sorrise Lucy- ma l’angelo mi ha donato occhi per distinguere bene e male, so che non sei cattiva
Iris sorrise- bene…sarà più semplice convivere
-Puoi darmi una mano nel convento? I Reaper hanno poteri particolari mi pare…- disse Lucy
-Io sono brava ad uccidere, so come cacciare e ho il dono di avere una mira perfetta- disse Iris
-Sono doni meravigliosi- disse Lucy
-Non molto da convento…- rise lei
-Già, ma comunque perfetti per questo lavoro no? –sorrise Lucy
-Visto che mi occupo di buttare giù i cattivi, direi di sì- disse lei
-L’angelo ha avuto altri di noi figli? –chiese Lucy
-Beh ha avuto figli veri e propri- sorrise Iris
Lucy si illuminò- figli?
-Otto –sorrise Iris
Lucy le servì la tisana- per piacere dimmi di loro


Capitolo 228: Le bugie con secoli d'anni

Capitolo 228: Le bugie con secoli d’anni

*Secoli prima*
Ilias guardò la chiese in cui la madre lo aveva spedito
-Stronza di merda…
Lanciò il libro che gli avevano dato
-Io un fottuto prete mamma?
Lanciò la bottiglia d’acqua contro il muro
-Per chi cazzo mi hai preso!?
Tirò un calcio al tavolino
-Non sono un fottuto prete mamma…non farò quel dannato ruolo!
Rovesciò il tavolo
Le bottiglie sopra si ruppero
-Stupida…
Colpì il muro
-Questa stramaledetta chiesa non mi cambierà mamma…è solo tempo sprecato…
-Fratello Ilias? –chiese una voce femminile
Ilias aprì la porta- sì?
-Ho sentito delle urla mi sono…preoccupata…che è successo alla tua stanza fratello? –chiese una suora dai capelli biondi e gli occhi chiari
Ilias sorrise- mi spiace e che…ero arrabbiato sorella…?
-Lucy- sorrise lei- succede di provare rabbia ma il nostro buon signore può calmare gli animi, sono convinta che la preghiera aiuti in questi momenti
Ilias le sorrise- mi potresti accompagnare in giro mia cara sorella? Non conosco questa chiesa
Lucy gli sorrise- certo, seguimi
Ilias chiuse la porta e sorrise- forse non sarà così male stare qui…
***
-Ilias non…non dovremmo…- disse Lucy
-Lucy è stato il signore a farci incontrare per un motivo…- sorrise lui
-Sono entrata qui per fare la suora Ilias, per stare vicino al signore non per essere…tua…
Ilias le sfiorò il volto- non dirmi di no Lucy…
Lei lo guardò- non…
-Io ti amo piccola
Lei arrossì- anch’io…
-Allora lascia che ti prenda, ci sposeremo e sarai la suora della mia chiesa…- le sorrise lui
Lei sorrise- e sia…
***
-Lucy? –chiese il prete trovandola a piangere nelle panche della chiesa
-Ho peccato padre…ho peccato come non avrei dovuto peccare- disse Lucy in lacrime
-Che è successo? –chiese l’uomo
-Ilias…pensavo mi amasse…mi ha promesso che ci saremmo sposati, che avremmo lavorato in una chiesa insieme…che mi amava…-pianse lei
Il prete la guardò- cosa ti ha fatto Lucy?
-Mi sono concessa a lui Padre…- pianse lei- e poi l’ho visto…con sorella Gertrude…
Il prete la strinse in un abbraccio- sta tranquilla…Suor Maria!
L’anziana si avvicinò- che succede? Lucy che succede piccola mia?
-Sorella occupati di lei, io ho un demonio da scacciare dalla nostra chiesa. Lucy, il tuo peccato verrà perdonato…va con Suor Maria…andrà tutto bene, te lo prometto
Lei annuì alzandosi- grazie padre
-Lucy, avete usato protezioni? –chiese il prete
-Si padre, ma a prescindere Dio non mi ha donato la capacità di aver figli padre, non ho da temere per quello…ma anche se fosse, sarebbe un dono di Dio, anche con quel padre- disse Lucy tremando leggermente nella voce
Il prete le sorrise- andrà bene Lucy, la vita tornerà normale te lo prometto
***
Lucy prese il pugnale- non posso vivere così…
-Il suicidio è anche un peccato piccola- disse Alphaein apparendo seduta sul letto della giovane
Lucy lasciò cadere il pugnale e prese il rosario- demone…
-Penso che quello sarebbe più lieta visita di me cara- le sorrise Alphaein- sono la morte Lucy
Lucy poggiò il rosario- sei qui per punirmi per il mio peccato vero?
-Quanti anni hai Lucy? –chiese Alphaein avvicinandosi e invitandola a sedersi al suo fianco
-Ho…ho dodici anni- disse lei
Alphaein annuì- non sei troppo giovane per pensare alla morte?
-Io…
-Non prenderò la tua vita Lucy, sono qui per farti un dono- disse Alphaein
Lei la guardò- che dono?
-Il mio compito e far passare le anime delle persone al luogo a cui appartengono- sorrise lei- ma posso darti un dono che ti permetterà di fermare la morte…
Lucy la guardò- che intendi
Alphaein le prese le mani e le illuminò di luce bianca- vieni con me ora…
Lucy la seguì docile giù le scale. Alphaein tirò giù il cappuccio- solo tu mi vedrai e sentirai Lucy, vieni con me
Lucy la seguì in fretta fino al lato dove tenevano gli orfani. Alphaein si mosse in fretta fino a un letto dove una bambina tossiva forte
-Padre che succede alla piccola Alice? –chiese Lucy riconoscendola
-Temo il signore la richiami a sé-disse il prete
Lucy guardò verso Alphaein- sono nove mesi che tu non sei uscita dalla tua stanza Lucy, Alice ha avuto la febbre per l’intero mese, è arrivato il suo momento…ma tu puoi fermarlo
-Come posso fare? –chiese lei
Alphaein si avvicinò a Lucy e le prese le mani e le mise sopra Lucy- pensa a curarla. Concentrati su quello che conosci della febbre e immagina di rimuoverla da lei
Lucy chiuse gli occhi
-Lucy cosa…- chiese Suor Maria guardandola
Le mani di Lucy si illuminarono di una luce chiara. La tosse di Alice si attenuò fino a sparire così come la malattia. Alphaein sorrise, odiava prendere la vita dei bambini e spesso dava persone dal cuore puro questi doni che li avrebbero aiutati a salvare delle vite
-Sorellona Lucy? –chiese Alice aprendo gli occhi
Il prete toccò la fronte della piccola- la febbre è passata…come ti senti piccola?
-Meglio…-sorrise lei- e ci vedo meglio…
-Oh Maria…- disse la suora guardando Lucy- Lucy hai compiuto un miracolo
-Cosa è successo Lucy? –chiese il prete vedendola piangere
-Stasera volevo togliermi la vita- i due adulti la guardarono- ma un angelo è apparso davanti a me. Mi ha dato questo dono, ha detto che potevo aiutare chi ne aveva bisogno…mi ha dato questo dono per salvare le persone Padre- sorrise Lucy
Il prete le sorrise- è un grande dono Lucy, te l’avevo detto che Dio avrebbe perdonato il tuo errore e ricompensato la tua fede
Suor Maria iniziò a pregare- grazie al cielo…
Lucy si girò verso Alphaein- grazie…
Lei le fece l’occhiolino- mi raccomando cerca di salvare molti di loro, mi semplificherai il lavoro…e ti ho dato anche gli occhi del vero, vedrai la vera intenzione delle persone, capirai chi è crudele e chi no…nessuno ti farà più soffrire come lui…buona fortuna piccola
Lei sorrise tra le lacrime riconoscente del dono
Alphaein si rese invisibile e lasciò che delle piume bianche cadessero sul pavimento
Il prete ne prese una al volo- piume? Così bianche non ne ho mai…l’angelo osservava il tuo lavoro Lucy
Lei sorrise- mi ha dato gli occhi per vedere il bene e il male da chi mi si avvicinerà e le mani per curare…mi ha augurato buona fortuna…credo dovrei andare nella chiesa e pregare Padre
-Andremo tutti figlia mia- le sorrise lui


I just got a daughter somehow

I just got a daughter somehow Trama: Il migliore cacciatore del mondo era alquanto triste per l’assenza di una dolce metà e figli nella sua ...