The Black Maiden
Capitolo 1: You are now my Daughter
La razza dei vampiri, chiamati anche notturni, aveva un
impero che era uno dei più forti tra quelli delle razze esistenti. Questi
esseri sovrannaturali avevano, come ogni altro regno, un sistema monarchico,
con famiglie nobili, un imperatore e i vari conflitti interni su chi debba
prendere il potere, ribellioni e idioti che si credono esseri supremi. Un bel
impero vero? L’imperatore dei vampiri, di cui l’età non era nota al pubblico,
era ancora senza moglie e i suoi consiglieri insistevano che lui prendesse una
delle tante lady come tale, ma questo non era qualcosa che lui voleva, sapeva
che appena si sarebbe assicurato un erede lui avrebbe avuto un bersaglio sulla
schiena e la nuova mogliettina l’avrebbe fatto fuori per assicurare il
controllo dell’impero a se stessa e alla sua famiglia.
Una sola famiglia approvava questa strategia dell’imperatore,
la famiglia BlackBlood, nota come Demon, una famiglia nobile che era fedele
all’imperatore da quando era nata. Il membro più importante di questa famiglia
era Victor Vladimir BlackBlood, un vampiro nobile dai capelli neri e occhi
rosso sangue, sposato da secoli con la nobile Natasha Roze BlackBlood, dai
capelli bianchi e occhi rossi. Erano una famiglia di alto lignaggio con un solo
figlio. Roze voleva una grande famiglia con tanti figli, purtroppo questo non
fu possibile. Dopo la nascita di Stephan Dominic BlackBlood, un vampiro dai
capelli neri e occhi rossi, un incidente la portò all’infertilità. Natasha
voleva una figlia femmina, amava suo figlio ma cadde lo stesso in depressione.
Victor aveva proposto di adottarne una, ma non era facile
trovare un vampiro che non avesse genitori e i trasformati non potevano essere
toccati. Era contro legge bere sangue o trasformare gli umani contro la loro
volontà e loro dovevano essere poi sotto il controllo del creatore.
-Stai bene amore? –chiese Victor avvicinandosi alla moglie
-Si…oggi è il giorno dell’incidente- disse lei guardando
fuori dalla finestra
-Lo so…possiamo trovare un modo –disse lui
-Non credo ci sia nulla che possiamo fare…non
importa…imparerò ad accettarlo…è passato un bel po’ da quell’anno…devo passarci
sopra…
Lui la strinse- non sei sola.
****
-Papà come sta la mamma? –chiese Stephan entrando nella sala
del trono
-Non benissimo, sai che si deprime ogni tanto…- sospirò lui
-Mamma starà meglio- gli sorrise Stephan- te lo prometto
-Vorrei poter fare qualcosa per farla stare meglio- disse Victor
sospirando
-Lord- disse un servo vampiro entrando
-Cosa c’è? –chiese Victor guardandolo
-Abbiamo un…pacco –disse il servo
-Pacco? –chiese Roze entrando nella stanza
-Una bara my Lady- disse il servo. I tre si guardarono e si
affrettarono a scendere le scale all’ingresso. Delle guardie e dei servi
osservavano la bara e aspettavano un ordine a riguardo.
Stephan osservò la bara e indicò un segno dopo un po’-
cacciatori, questo è il loro simbolo
-Che facciamo? –chiese una delle guardie
Roze spostò piano il coperchio prima che Victor, Stephan o
chiunque altro potesse fermarla- oh dei…
-Roze che…fai- Victor guardò nella bara- che diavolo…
Nella bara giaceva una bellissima ragazza pallida dai
lunghissimi capelli d’oro, il fisico era perfetto, la pelle priva di macchia se
non il segno di un morso sul collo, segno che era stata trasformata ma visto il
tipo di segno che aveva era stata forzata, un morso concorde spariva, uno
forzato rimaneva come segno della violenza, le labbra di lei erano rosse e
chiuse in un sorriso sereno. Aveva circa diciotto anni, al collo una collana a
forma di drago che teneva una spada. Un biglietto era poggiato su di lei.
Victor lo prese mentre Roze le sfiorava il volto incantata dalla ragazza.
- “Prendetevi cura di lei, non possiamo tenerla, dovremmo
ucciderla se lo facessimo, non siamo certi di chi sia stato ma è un vampiro
nobile visti i simboli che abbiamo trovato nella stanza e che uno dei nostri
cani è riuscito a prendere” –Victor mostrò un pezzo di stoffa con un grifone
d’oro che combatteva una serpe- “non voglio perdere mia sorella, non sono
sicuro di cosa le succederà ma non permetterò che venga uccisa. Odio i vampiri
e non potrò mai amarli, ma so che con voi mia sorella sarà al sicuro. Il suo
nome è Lilith Leah, il cognome…sta a voi. Prendetevi cura di lei”
-L’hanno trasformata contro il suo volere quindi- disse Roze
dispiaciuta
-E il bastardo non si è preso la responsabilità –strinse i
pugni Stephan
-Jeremy fa una ricerca e vedi chi appartiene a questa
casata- disse Victor- devono avere una faida con dei cacciatori e la figlia ci
è andata di mezzo- guardò la ragazza e notò che Roze sembrava essersi
innamorata dell’idea di tenerla- Roze?
-Non ha nessuno Victor- disse lei guardandolo- ed è morsa da
un nobile quindi è nobile di sangue…possiamo tenerla?
-Mamma sai che non è un animaletto vero? –chiese Stephan
guardandola e sistemandole una ciocca
-Roze potrebbe anche non sopravvivere alla trasformazione…-
provò Victor
Roze lo guardò implorante. Victor sospirò- Stephan
convincila tu…
Stephan però lo guardò- io ho sempre voluto una sorellina
Victor sospirò- ma c’è una persona in questa casa che mi
ascolta? –i due lo fissarono- ok…parlerò con l’imperatore…se si sveglia è
nostra figlia, contenti?
Roze gli saltò al collo- grazie! Grazie! Grazie!
Stephan gli sorrise- dove la mettiamo?
-Nella camera vicina alla libreria! –disse subito Roze- oh
ho così tante cose da fare ora! Forza muovetevi e portatela in camera sua! Devo
chiamare le sarte e il calzolaio e…- e così continuò uscendo dalla stanza
seguendo la futura figlia fino alla camera mentre le serve prendevano nota.
Stephan rise- mi sa che mamma si è ripresa
-Già…speriamo che la ragazza sopravviva –sospirò Victor- e
ora mi tocca fare le telefonate…
Stephan sorrise- io intanto cerco il bastardo in questione e
da che famiglia proviene
-Ottima idea- disse Victor
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