Capitolo 143: Non mi piego a voi!
Elphien si stava muovendo per i corridoi, era sola a casa
con i prigionieri.
Shin aveva deciso di portare fuori i figli
Neipleh era a fare FINALMENTE il suo lavoro
E a lei era toccato rimanere con Acepe e Norloth
Qualcosa la colpì alle spalle
Si girò e vide Acepe con in mano un coltello e la mano
protesa al lancio
Elphien mise una mano dietro la schiena e tirò fuori un
coltello- oh? Cerchi di uccidermi?
-C…come fai a stare in piedi? –chiese Acepe lanciando la
seconda lama e prendendone un’altra da una borsa
Elphien schivò il secondo colpo e bloccò il terzo con due
dita- noiosa creatura…
Acepe cercò di colpirla.
Elphien tirò un coltello e il braccio di Acepe volò-
sai…volevo proprio sfogarmi…
Acepe guardò il braccio a terra e poi la spalla da dove ora
usciva copioso il sangue
Elphien raccolse un coltello e iniziò a lanciarlo in aria
Acepe cercò di correre via
-Patetica…
Elphien lanciò il coltello tranciandole la gamba di netto
-Povera illusa…- Elphien si avvicinò e la tirò su per il
collo- non sei nulla in confronto a me
-Perché lo fai?
-Ho i miei ordini da seguire- ammise Elphien
-Possiamo controllare il mondo se ci aiuti…
Lei sorrise- io? Aiutare voi?
-Si possiamo…
-Acepe…voi non siete nemmeno paragonabili a formiche al mio
confronto
-Ti prego
-Sbagli persona da pregare…odio quelle come te…
-Elphien…
Elphien le staccò la testa dal corpo
-Non importa chi io abbia davanti…
Raccolse l’anima
-Se chi mi ha creata richiede la sua morte io gliela darò
Fece sparire il corpo e aggiunse l’anima alla boccetta
-Manca poco alla fine, possiamo farcela
Strinse la boccetta
-Io sopravvivrò qui e tu sopravvivrai lì e insieme la faremo
pagare a tutti, nel mio mondo e nel tuo
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