Capitolo 38: Non ti conviene farmi arrabiare
Tyler seguì i corridoi e aprì le porte della sala dove si
trovavano i prigionieri di Lucille.
Notò subito che tutti erano tenuti fermi da dei mostri.
Tyler sospirò guardando il vampiro che teneva ferma Aphys.
-Sta indietro umano o lei e i tuoi amici moriranno- disse un
altro di loro. Tyler si passò una mano tra i capelli e guardò la strega a capo
di tutto, osservo i boccoli biondastri e gli occhi verde strega di Lucille.
-Devi solo scegliere me Tyler e tutto finirà per il meglio-
disse lei- io e te staremo bene insieme, te lo giuro
-Vergognati puttana, hai trentatré anni e corri dietro a un
diciannovenne –ringhiò Aphys
Tyler le sorrise, amava quella grinta
-Tyler guai a te se cedi a quella donna- gli urlò il padre-
sei figlio mio, hai combattuto tutto questo tempo per salvare le razze non
umane. Non osare tirarti indietro ora!
Tyler guardò il biondo dagli occhi verdi tenuto da un
licantropo e sospirò- mi dispiace papà per averti portato in questo casino
-Tyler- disse l’uomo
Lucille lo guardò far cadere la spada- ti arrendi?
Lui sorrise malefico- oh? Arrendermi dici? –la guardò negli
occhi- ma se non ho nemmeno iniziato a fare sul serio
-Vuoi lottare contro me? –chiese Lucille incredula
Lui aprì le braccia- come leader del club dell’occulto,
migliore amico dei mostri qui presenti, pacificatore tra razze, figlio del
generale Jonathan Flamel, fidanzato di Aphys e come membro della razza umana ti
invito a colpirmi con il tuo migliore colpo
Lei lo guardò incredula e mosse la mano creando una sfera di
fuoco- sei sicuro?
-Preferisco morire che arrendermi, temo sia genetica- disse
lui
Lucille guardò Aphys- non sceglierai mai me e non lei vero?
-Mi spiace- disse Tyler
-Bene…allora muori mortale –urlò lei
-No! Tyler!
Tyler chiuse gli occhi quando la sfera lo colpì
-Beh…è stato inutile- disse Lucille
Aphys piangeva- no…me la pagherai. Me la pagherai cara!
-Tranquilli voi- disse Lucille- ora vi mando a raggiungere
quel ragazzo…potrai riavere il tuo ragazzo nel regno dei morti
-Mi spiace dirtelo- disse la voce di Tyler facendo girare
tutti verso dove il fuoco ancora bruciava- ma io sono ancora vivo
*****
Muovo la mano e il fuoco si trasforma in acqua. Mi tolgo la
polvere dalla giacca- non male il colpo, ma non sono così debole
Lucille mi fissa- sei un umano…
-Si- dico io spolverandomi la giacca- sono figlio di due
umani, cresciuto tra gli umani e i mostri. Ed è per i secondi che mi sono interessato
a ottenere determinate conoscenze- guardo il vampiro che tiene Aphys- nulla di
personale –un movimento fulmineo e qualcosa tronca le braccia del tipo e spinge
Aphys tre le mie braccia
Lei mi guarda, io le sorrido- ora…o lasciate i miei amici,
oppure…- muovo la mano e mostro le spade che ho creato e puntato contro chi li
tiene fermi- giochiamo a chi muore prima
-Sei uno stregone?! –urla Lucille
I ragazzi vengono liberati e mi guardano con i genitori
molto confusi
-No, sono un umano- dico io
-Un umano non fa queste cose! –urla lei
-Lo so- dico io muovendo la mano e l’acqua diventa uno scudo
che posiziono sopra di loro che li bloccherà dell’intervenire- ma pensa bene.
Sono umano e ho poteri. Cosa posso essere?
Lei si morde le labbra- non…No. non ne esistono più!
Io faccio un inchino- Tyler Nicholas Flamel, alchimista-
alzo le spalle tornando dritto- non appena ho conosciuto Aphys ho iniziato a
studiare e lo studio ha rivelato la mia propensione alla magia Alchemica e io,
da bravo secchione che sono, ho studiato. Molto. Quindi- muovo la mano verso di
lei creando un cerchio alchemico- se vuoi ferirli dovrai passare sul mio
cadavere…inoltre…sono anche lo stesso Nicholas Flamel che tu hai ucciso…quindi
diciamo che tu e io abbiamo molto di cui “parlare”
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