Capitolo 20: Nessuno ti aiuta se non lo chiedi
Tyler sorrise tornando a casa, tutto sommato la settimana
stava andando bene, infondo non era ancora successo nulla di irreparabile.
Certo la piccola avventura con i vampiri era
stata...imprevista, ma per il resto tutto sembrava nella norma.
Quel giorno sarebbe stato solo a casa, Adrien era a caccia
di informazioni su Lucille e su chi aveva tentato di spiarli quando erano dai
vampiri.
Quel povero famiglio aveva troppo lavoro per le sue zampe,
avrebbe preso un secondo o un terzo famiglio ma il gatto si rifiutava di venir
sostituito.
Tyler aprì la porta di casa e trovò subito la sensazione di
non essere solo in casa.
Mise la mano nella tasca dei pantaloni e richiamò un vecchio
giocattolino che di certo non avrebbe solo mandato a nanna chi era in casa sua.
Si mosse in silenzio fino al soggiorno e sopra il divano
trovò un bendato e ingessato Jonathan, biondo con occhi verdi.
-Papà?
L’uomo si alzò stanco, era estremamente malmesso e Tyler
poteva a occhi dire che aveva mancato la morte per un pelo
-Hey tigrotto
Provò ad avvicinarsi ma perse le forze nelle gambe
Tyler fu subito vicino a sostenerlo
-Scusami...volevo farmi trovare in miglior forma quando
saresti tornato...
-L’importante è che sei vivo a casa papà- disse Tyler
sorreggendolo senza fatica
-Sei più forte di un tempo...-gli sorrise l’uomo- anche se
fin da piccolo ero capace di cose eccezionali
Tyler lo aiutò a sedersi- cosa ti è successo?
Lui sospirò- è una lunga storia ma...credo che centrino i
mostri
Tyler si sedette sul tavolino di fronte al padre- cosa è
successo di preciso?
-Una donna è apparsa dal nulla, era molto bella per carità
ma era decisamente inumana. Come sai sono generale del gruppo controllo mostri
che hai creato con il presidente no? -Tyler annuì- beh ecco eravamo in pausa
dopo un allenamento, ha messo ko tutto il plotone e i rinforzi ma aveva
risparmiato me
-Non mi sembri risparmiato
Lui rise per poi piegarsi- ok, non si può ridere. Ha
paralizzato i soldati e si è avvicinata a me, pensavo mi avrebbe ucciso
sinceramente, ma ha detto che io dovevo fare in modo che tu decidessi di stare
con lei. Ha iniziato a vaneggiare sul fatto che eravate predestinati o qualche
altra stronzata del genere e io le ho detto chiaro e tondo che mio figlio
avrebbe scelto chi e cosa sposarsi e che io non mi sarei mai imposto su una
persona o una razza. Lei ha perso la calma e se non fosse stato per i sei
stregoni che hai fatto assumere che l’hanno bloccata io sarei morto. Lei però
sembrava più abile e forte di loro messi insieme, ma si è ritirata dicendo
qualcosa su mancare a una lezione
Tyler annuì pensieroso e si alzò per prendere alcune boccette
e la sua borsa, guardò il padre e iniziò a osservare le ferite, prese una
boccetta e tolse le bende dalla mano fasciata. Era più che ustionata era un
miracolo che fosse ancora funzionante- farà male
Jonathan chiuse gli occhi e strinse i denti mentre il
liquido si infilava sotto pelle e si metteva a risanare la pelle bruciata e
ogni danno simile a quello della mano.
Riaprì gli occhi e guardò la mano tornata come nuova, gli
sorrise mentre il figlio mescolava qualcosa- ormai dovrei farci il callo con
tutte le volte che mi salvi o mi rigeneri una parte del corpo che mi avevano
mozzato...eppure ancora mi stupisci...conosci la strega?
Tyler gli diede una boccetta- si, bevi questo per le costole
e le ossa che ti ha rotto lei
Lui obbedì- chi è quel...hai migliorato il sapore di questa
cosa?
Tyler annuì- ho modificato la ricetta. Lei è Lucille, è la
mia attuale professoressa di educazione sessuale
Jonathan lo osservò- non mi piace
Tyler annuì versando una boccetta su un panno e passandolo
sui graffi che il padre aveva- non piace a nessuno dei mostri. Con ragione
anche, non sei il primo che attacca vicino a me
Il padre lo guardò- ma che vuole da te?
Tyler gli tolse il gesso con un singolo colpetto con la mano
per controllare se la gamba fosse intera- non sa chi sono oltre a Tyler ma
nella mia vita precedente io e lei eravamo molto vicini, l’ho rifiutata per
un’altra donna e lei, oltre ad uccidere la mia amata a anche poi messo le
guardie contro me. Mi sono dovuto togliere l’immortalità per scampare alle sue
grinfie. C’è da dire che ho proprio sfortuna con quella donna. L’ho incontrata
per caso nei corridoi della scuola e puff, di nuovo si è innamorata di me.
Jonathan annuì provando ad alzarsi, si mosse piano per paura
di farsi male ma appena notò di essere come nuovo si mosse con più agilità-
come nuovo, dovresti davvero pensare a venire con me nell’esercito, saresti
fantastico sia come membro attivo nel combattere che come medico. Non so
nemmeno quante volte hai salvato i miei soldati
Tyler gli sorrise- lo sai che voglio conquistare il mondo
no? Come faccio se sono nell’esercito?
-Cesare l’ha fatto- provò il padre seguendolo nella stanza
che aveva creato per il figlio, un laboratorio dove Tyler creava e teneva molti
filtri, amuleti e altre cose che Jonathan non aveva mai osato toccare per paura
di farsi fuori da solo.
-Cesare è stato anche pugnalato alle spalle e non ha
conquistato il mondo, nemmeno sapevano dell’America a quel tempo, figurati se
conoscevano dove si trova Atlantide o l’isola dei Centauri, a parte i miti non
conoscevano nulla. Ma non era così male da giovane, mi ricordo che aveva un
grande carattere e una forte abilità di lotta. Era simpatico, sono anche stato
a trovarlo prima della sua morte, avevamo buoni rapporti tutto sommato...
Jonathan sospirò- tigrotto dovrei essere io quello che
ricorda con nostalgia eventi di anni e anni fa non tu
-Non è colpa mia se sono più che millenario come memoria
-Che cosa intendi fare con questa Lucille?
Tyler posò una boccetta- farò ciò che avrei dovuto fare
dall’inizio, non preoccuparti
-Posso aiutarti? -chiese Jonathan
Tyler gli sorrise- lascia ai vecchietti come me questi
compiti, ah ho un regalo per te
-Non dire così sono io il padre ricordatelo tigrotto- disse
lui
Tyler gli lanciò un fucile- l’ho modificato, può mettere
fuori gioco un Minotauro e sorpassa anche le barriere difensive magiche...non
l’ho testato sia chiaro ma dovrebbe...papà tutto bene?
Jonathan lo strinse in un abbraccio molto forte- ti prego
sta attento Tyler. So che non sono in grado di fare nulla per aiutarti ma...
Tyler lo strinse e gli sorrise- sei un ottimo padre, mi sei
molto più vicino di chiunque io abbia avuto nella vita precedente a questa. Non
solo mi supporti e credi nonostante tutto questo per te poteva essere benissimo
una mia insanita mentale, ma mi hai dato il tuo pieno sostegno e la tua
fiducia. Non potresti mai essere un cattivo padre
Lui gli sorrise- e tu non puoi che essere un fantastico
figlio, qualsiasi cosa tu decida per il futuro io ti sosterrò
-Anche se decido di diventare dittatore mondiale?
Jonathan rise- almeno saprei chi votare! E poi essendo io un
generale figurati se non sarei lieto di dirigere le truppe sotto i tuoi
comandi, già l’ho fatto in passato e persino il presidente considera il tuo
parere più importante di quello altrui...ora, che ne dici di andare a mangiare
fuori io e te come facevamo una volta?
Tyler gli sorrise- dovresti riposare
-Mi riposerò quando sarò morto! Ora voglio divertirmi con
mio figlio- disse l’uomo battendosi una mano sul petto
Tyler scosse la testa- compatisco chi ti deve dare ordini
L’uomo rise- andiamo su, offro io
Tyler lo guardò- vuoi di nuovo paragonare il mio stipendio
di membro del consiglio e mediatore di razze con il tuo di generale del plotone
di alleanza?
L’uomo rise- ok tigrotto guadagni più di me ma questa volta
offro io, non accetto repliche, forza andiamo
-Agli ordini- disse Tyler. Sorrise vedendolo prendere e
infilarsi la giacca- sono davvero stato fortunato in questa vita con un padre
così
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