Capitolo 148: Shin, voglio stare sola con te
***Secoli prima***
-Amore…- chiamò Shin
Elphien si girò- tesoro
-Come stai ora? –chiese lui
Lei sorrise- meglio…
-Mi sono spaventato quando sei crollata in lacrime –le disse
Shin- che cosa hai ricordato?
-Mio padre e i miei fratelli…
-Non ne sembri felice…
Lei annuì accoccolandosi a lui- non era facile per me…
-Come mai?
-I miei fratelli non erano perfetti…avevano strane tendenze con
me. Mio padre…era assurdo pure. Non posso dire che non li odiavo delle volte…volevo
solo la loro morte molto spesso.
-Volevi loro bene? –chiese Shin
-Si…non avrei mai realmente tentato di ucciderli. Non potevo,
erano pur sempre la mia famiglia…ma delle volte desideravo solo la loro morte-
spiegò lei- ma la mia memoria potrebbe essere alterata…
-Che intendi? –chiese Shin
-La mente cercherà di creare disperatamente memorie dove
queste non ci sono, saranno sogni trasformati realtà, segreti non esistenti,
memorie fasulle- spiegò lei
-Quindi potresti non ricordare correttamente?
-Per ciò che ricordo…il mio era un rapporto di amore e odio
con la mia famiglia- spiegò lei- amavo mio padre e lo spirito in lui, in due
diversi modi, ma allo stesso tempo odiavo i loro scatti di ira e i modi di
fare. Amavo i miei fratelli, in senso ovviamente platonico, ma odiavo quando
loro provavano a farmi loro- spiegò lei
-Quindi non chiederesti mai la loro morte? –chiese Shin
Lei scosse la testa- no, sono pur sempre la mia famiglia
Lui annuì- mi chiedo se mai potresti volerla la loro morte
-Ovvio che no. Uccideresti mai tuo fratello per una lite?
-No- ammise Shin- anche se lo odiassi, lui è la mia famiglia
Lei annuì- quindi se in futuro vorrò mai la loro morte Shin…assicurati
che quella con cui parli sia tua moglie e ricordati quel nome ok?
-Il tuo originale? –chiese lui
-Si- disse lei- non dimenticarlo e…
Elphien gli diede la medaglietta- porta questa con te…se mai
succedesse qualcosa ti richiamerà alla memoria i frammenti che devi ricordare
Lui annuì facendola sparire in sé- verrà da me quando
servirà…
Lei sorrise stringendosi a lui
-E se non fossi tu quella che ritroverò in futuro? –chiese lui
-Potrei avere ancora il mio corpo al tuo fianco ma la mia
anima, se di anima si può parlare nel mio caso, potrebbe essere stata
sostituita o intrappolata. In quel caso ucciderei fratelli e padre
-Perché? –chiese Shin
-C’è un rito che può rendere anche l’anima della morte
mortale. Se volessero prendere il mio posto avranno bisogno dell’anima dei miei
fratellastri, dei fratelli e sorelle di mio padre e poi dei miei figli- spiegò
lei
Lui la guardò- ok…lo ricorderò
-Lo spero. I figli, se ne avremo, saranno comunque miei
figli, riconosceranno che io madre e io fisica siamo due cose diverse e avranno
sensazione di insicurezza quando io non avrò assolutamente voce in capitolo…
-Quindi…
****
Shin si alzò di colpo con il fiatone e guardò di istinto la
donna accanto a lui intenta a “dormire”
Quella era…la sua Elphien vero?
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