Capitolo 10: Guard or lady?
Quando Aife mise piede in accademia, in molti girarono lo
sguardo e scoppiarono a ridere. Una donna cavaliere? Non scherziamo. I vari
cavalieri dei vari nobili erano pronti ad umiliarla, dopotutto l’accademia era
un luogo dove ogni nazione spediva i propri figli di rango nobile per
comunicare tra loro e creare una buona base per future prese di potere.
-Non voglio signorine nella mia Arena- disse l’istruttore ai
ragazzi- e sia chiaro…non sottovalutate la bionda…non è per nulla lontana
dall’immagine del padre…
I professori dell’Accademia erano stati molto più furbi di
molti nobili, le loro ricerche avevano ovviamente tirato fuori chi Aife fosse e
nemmeno a dirlo, nessuno avrebbe mosso muscolo contro di lei. Purtroppo i
ragazzini di quattordici anni non erano così tanto intelligenti.
-Come se una femmina potesse lottare- rise uno dei cavalieri
di un altro regno.
Quelli che conoscevano Aife indietreggiarono e subito
evitarono il conflitto, loro ci tenevano ancora alla loro pelle.
Aife era una bellissima ragazza, nessuno poteva negarlo. Tra
le due forme di uniforme che poteva usare aveva preferito la gonna più corta
nera, che arrivava sopra il ginocchio, stivali bianchi con decori in oro e
argento a tacco alto, che avevano dei coltelli nascosti all’interno, un
corsetto bianco con decori di oro sopra una camicia bianca, la giacca della
divisa nera, bianca, oro e argento, infine la cravatta del colore del suo anno.
Il primo anno era rosso, il secondo blu, il terzo verde, il quarto oro e
argento, infine il quinto era bianco e nero con oro e argento. Si entrava in
accademia a 14 anni, si usciva dall’accademia a 18. A diciotto ci sarebbe stata
la scena in cui quella l’avrebbe denunciata e quell’anno sarebbe stato uno
schifo per tutti…
In ogni caso, quella non era la prima vita di Wolfe o il gioco
che aveva giocato Aife.
Nemmeno a dirlo, un’ora dopo ogni singolo cavaliere era
dolorante a terra mentre Aife li guardava come se fossero inferiori agli
scarafaggi nei suoi confronti- la prossima volta, vi spezzerò ogni osso in
corpo, chiaro?
Nemmeno a dirlo, la fama di eccellente guardia di Aife
aumentò parecchio nel giro della prima settimana del primo anno. Era eccelsa
negli studi, nella lotta e aveva un’ottima personalità, cosa che la rese
particolarmente popolare con nobili e popolani con doti eccelse che venivano
ammessi in Accademia. Nemmeno a dirlo, il lato materno della famiglia di Wolfe
la stava venerando per l’ammonto di potere che stava dando al principe.
Lo stesso anno Sebastian e Mireille si ritrovarono ad
affrontare voci di corridoio poco cortesi. I principali commenti erano su
Mireille che era di facili costumi, lesbica o che stesse ingannando tutti per
evitare le nozze. Nel secondo in cui si scoprì che era interessata a maschi, il
numero di proposte iniziò a incrementare e lei si ritrovò disgustata dalle
lettere che andavano dal “siamo fatti per essere una coppia” al “so che sei di
facili costumi, perché non ti metti con me e stai buona e fissa” al “posso
renderti etero”…nemmeno a dirlo i nobili di quelle famiglie ebbero una strana
decaduta di potere…Sebastian era parecchio occupato a consegnare rapporti su
rapporti della corruzione di alcuni nobili…nulla di correlato ovviamente…come
se qualcuno ci credesse.
Alla fine Sebastian trovò la soluzione al problema. Trascinò
Mireille in una zona dell’Accademia dove molti passavano, fingendo di
nascondersi dalla vista altrui e le sussurrò all’orecchio un veloce “scusa”, la
confusione della ragazza venne zittita dalle labbra del ragazzo. Purtroppo per
loro non solo il bacio divenne più focoso del previsto ma si scordarono che era
una zona visitata. Per fortuna non successe nulla di troppo scandaloso e la
voce che loro fossero effettivamente innamorati iniziò a girare. Dopo il bacio
fu Mireille a trascinare Sebastian via, il ragazzo era ancora leggermente
confuso dalle sensazioni provate dopotutto. Quando lui si riprese si ritrovò
nella camera di Mireille e la ragazza lo spinse sul letto. Lui provò a dire
qualcosa ma la ragazza ebbe la meglio sui suoi vestiti e i due finirono…beh
diciamo che Sebastian mandò una lettera il giorno dopo all’Imperatore e i due
divennero fiancé…dopotutto era meglio evitare un figlio fuori da
fidanzamento…alla fine la scamparono, anche se Mireille sembrava delusa
dall’averla scampata e Sebastian iniziò a preoccuparsi dei desideri materni
della sua ragazza. Una delle conversazioni sotto le coperte fu una lista di
cose che Sebastian avrebbe avuto sposando Mireille detta dalla stessa, tra cui
“saresti parente dell’Imperatore” “Avresti miglior posizione politica”
“Aumenteresti il tuo potere personale” a cui Sebastian rispose con un “Sono già
innamorato di te dalla mia vita precedente senza avere nemmeno desiderio a
quelle cose, non darmi motivi per chiederti di sposarmi domani mattina”.
A quindici anni un tentativo di assassinio avvenne nei bagni
dell’Accademia quando Wolfe era nella vasca da bagno, purtroppo per l’assassino
Aife era con lui…
Dopo ore di interminabile conversazione, Wolfe era riuscito
a trascinarsi Aife nella vasca con lui, altra bellissima scusa per vedere
com’era sotto i vestiti la ragazza che stava iniziando seriamente a fargli
mancare controllo.
-E se ci vede qualcuno? –chiese lei
-Non verrà nessuno –disse Wolfe levandosi l’accappatoio e
entrando nell’acqua di quella che Aife avrebbe definito piscina calda e non
vasca- vieni su, hai promesso
Lei sospirò e si levò piano l’Accappatoio, sentendo gli
occhi da aquila di Wolfe sul proprio corpo, e si infilò piano nell’acqua calda.
Wolfe approfittò della cosa per tirarsela più vicino- non stare così lontana…
-Siamo troppo vicini per i miei gusti…
-Per i miei troppo lontani- ghignò Wolfe facendola sedere
sui gradini che arrivavano fino al fondo della vasca e infilandosi tra le gambe
di lei- potremmo divertirci molto se togliessi quel divieto…
-No- disse lei rossa spostando il viso ma non sfiorando
nemmeno l’idea che poteva spingerlo via da lei, perché fare qualcosa che tutti
non volevano? Lei stessa voleva più che i pochi baci che si scambiavano…ok non
era proprio pochi visto che il ragazzo prendeva ogni occasione possibile per
baciarla e bloccarla in posizioni compromettenti.
Lui sorrise- un giorno sarai mia
-Vedremo –disse lei
Wolfe le alzò il mento e la baciò tranquillo quando…
-Questa è la tua fine P…- una assassino era entrato nel
peggiore dei momenti.
Wolfe lo guardò furioso e si alzò dall’acqua incavolato
nero. Aife voleva alzarsi ma venne rispinta in acqua da Wolfe- non muoverti
L’assassino guardò la guardia e il principe e non si accorse
delle mani di quest’ultimo intorno al suo collo- c…
-Cosa hai visto? –chiese Wolfe
-N…nulla- disse lui pallido
Wolfe sorrise- ottimo…non dovrò torturarti prima di
ucciderti…
Nemmeno a dirlo un cadavere venne rimosso dal bagno e
nessuno osò chiedere come quello fosse morto o perché il principe avesse la sua
guardia nel bagno con sé.
Fatto stava che Wolfe si assicurò di uccidere chiunque
avesse a che fare con quel tentativo di uccisione, di nuovo non era chiaro per
quale colpa quelli stavano morendo…
***
-Non ho nessuna voglia di andarci- si lamentò Wolfe.
Il ballo di sangue. Il ballo che aveva segnato la vita di
centinaia di persone.
Non era però la cosa peggiore che Wolfe aveva affrontato.
Avevano sedici anni ormai, il che significava che mancava un
anno all’arrivo della puttana in Accademia, nessuno dei due ragazzi era
intrigato all’idea di vederla.
-Andrà bene- promise la voce di Aife dal bagno dove si stava
cambiando.
Aife era la più calma del gruppo, dopotutto quel mondo era
così diverso dal gioco che non poteva non ridere sulla cosa. Anche se la
protagonista fosse una reincarnata come lei le cose erano ormai troppo diverse
per avere altra forma. Senza contare che lei era la cotta dei sette Love
Interest, anche se questi non osavano nemmeno pensare all’idea di provarci,
dopotutto Wolfe era pronto a levarli di torno e probabilmente non sarebbe stato
il solo…chi voleva avercela l’Imperatrice contro…
Nell’Accademia le camere potevano essere scelte per i membri
della famiglia reale e imperiale, Wolfe scelse di avere vicino Aife, con la
scusa che era la sua guardia del corpo, Sebastian, perché era il suo migliore
amico e braccio sinistro, e infine Mireille, perché era la sorella. Il che
risultò in due cose, la camera di Sebastian aveva costantemente la presenza di
una principessa, la camera di Aife aveva un principe che entrava e usciva, la
camera di Wolfe era anche molto usata, quando riusciva a catturare una certa
guardia e trascinarla dentro la camera.
-Non cambia che non voglio andarci- disse Wolfe
-Come sto? –chiese Aife uscendo in un lungo e aderente abito
d’argento con uno scollo a V. Era seducente e bellissima, con trucco e
acconciatura ben curati e gioielli preziosi ma non troppo appariscenti.
Wolfe sorrise- penso che restare in camera sia una miglior
opzione…
Lei ridacchiò lasciandosi avvolgere dalle braccia di Wolfe-
ottimo…andiamo?
Lui annuì poggiandole sulle spalle un mantello nero e
prendendola sottobraccio.
***
-Quindi il Principe Wolfe ha scelto una dama e non una
guardia- disse un organizzatori.
-Deve avere molta confidenza nelle proprie skill- rise un
altro degli organizzatori
-Guarda le curve di quella…- mormorò un altro
-Sarà una bellissima vittima stasera
-Non vedo l’ora di sentirla urlare –rise un altro
Nel mentre Aife stava danzando con Wolfe con un sorriso
innocente sulle labbra.
-Sarei davvero curioso di vedere dove hai messo le armi con
questo vestitino così stretto- mormorò Wolfe nell’orecchio di lei facendola
rabbrividire. Lui sorrise alla cosa, era molto felice della voce che stava
sviluppando, specie visto che lei si eccitava e abbassava la propria guardia
abbastanza da permettergli di toccarla, baciarla e farle altro senza paura di
venir rigettato. Purtroppo si riprendeva subito se provava ad andare oltre il
bacio.
-Lo scoprirai presto conoscendo la situazione –rispose lei
avvicinandosi di più a lui. La verità era che la gonna aveva tasche interne
create appositamente per mettere armi, doveva solo fare una piccola mossa per
aprire gli spacchi laterali e poteva tirare fuori due spade gemelle e qualche
coltello.
-Uhm…e potrò aiutare poi a rimuovere il vestito a casa? –chiese
Wolfe
-Se fai il bravo- acconsentì lei, odiava rimuovere i legacci
dietro la schiena e Wolfe era utile in quello, se poi lui se ne approfittava
per sfiorarla o osservarla non era molto importante.
Lui sorrise- ma io voglio fare il cattivo…
Lei ridacchiò- troppo giovane
-Aspetta che arriviamo all’ultimo anno e vedrò di farti
toccare il cielo con un dito mia cara- rispose lui con un ghigno. Lei come
solito ridacchiò e non commentò la cosa. A dirla tutta l’idea di averlo ai
diciotto anni di entrambi le andava bene, non era particolarmente condizionata
dall’età ma voleva evitare prima dei diciotto se possibile.
Le porte vennero sbarrate e armi tirate fuori da parte degli
uomini degli organizzatori.
-Si inizia- disse piano Aife lasciando che Wolfe la tirasse
più vicina.
-Gettate le armi, consegnate le vostre dame e forse vi
faremo vivere! –disse uno di loro
Il panico si creò tra gli ospiti. Aife e Wolfe tuttavia
rimasero particolarmente calmi, gli altri principi invece si misero dietro le
proprie guardie a difesa come solito, a differenza di Wolfe loro erano rimasti
con l’addestratore di prima e le cose non erano migliorate nella loro abilità
di combattere. Aife sentì il bracciale che portava al polso ridere.
“E questi insetti osano provare ad affrontare il grande me e
la mia master?! Ah! Guarda questi cuccioli di gatto che si credono leoni! Non valgono
nemmeno la pena di fingere di essere in pericolo! Uccidiamoli master!”
Aife sorrise guardando un secondo il bracciale, da quando l’aveva
preso anni prima lo aveva usato solo fuori dall’occhio di altri, dopotutto
sarebbe diventato parecchio problematico se la spada del primo Re dei Demoni
fosse stata trovata nelle mani di un’umana.
“Calmati Destroyer, abbiamo tutto il tempo del mondo per
farli fuori…dopo ti porterò a caccia di mostri”
“Uh. Se master dice così”
“Non vorrai sporcarti la lama con il sangue di queste
inutili creature spero”
“Master ha ragione, non valgono la pena di lottare contro di
loro”
Un uomo l’afferrò per il polso- vieni con noi puttana
Aife ruotò gli occhi e con una mossa lo calciò alla tempia e
lo fece volare. Il sangue iniziò subito ad uscire dalla testa dell’uomo. La gonna
di Aife si era ora rotta ai lati creando due lunghi spacchi laterali- principe?
-Ucciderli sarebbe problematico per interrogazioni future,
rendili incapaci di muoversi –disse Wolfe sedendosi tranquillo a godersi lo
show
-Agli ordini- disse lei scattando in avanti con le due spade
e assicurandosi di colpire in punti non vitali ma molto dolorosi.
-Ferma! –disse un uomo quando notò la situazione- tu…sei
troppo abile per stare con quel damerino…vieni dalla mia parte, posso darti
tutto ciò che vuoi…
Lei alzò un sopracciglio, con la sua famiglia da sola era
più che in una posizione perfetta, se si aggiungevano le cure di Wolfe e
famiglia imperiale…che altro poteva chiedere? –e cosa puoi offrirmi che io non
ho già?
-Tutto –rispose lui non conoscendo chi fosse la dama- la mia
posizione è di Arciduca, posso renderti mia moglie
Alla cosa Wolfe quasi scoppiò a ridere. Questa era bella…
Lei mosse la spada e la cinta dei pantaloni dell’uomo si
ruppe facendo cadere sia i pantaloni che le mutande dell’uomo. Lei fece una
smorfia- tesoro ho una spada, perché dovrei andare per un coltellino?
Wolfe a quel punto stava morendo dal ridere- piccola
finiscili e torniamo a casa su
Nemmeno dieci minuti dopo la situazione era stata risolta e
data alle guardie.
-Ah giusto per vostra informazione…-disse Aife- io sono Aife
Lance Nightsword, figlia del generale infernale Damon Lancelot Nightsword…penso
sappiate che il mio nickname è “Infernal Knight” da un paio di anni…è stato un
piacere…
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