WitchandAngel : Capitolo 32: No!

Capitolo 32: No!

Capitolo 32: No!

Il rumore dello sparò riecheggiò nella sala vuota. In quel momento, tutto si muoveva a rilento.
Daphne cadde a terrà dopo essere stata colpita.
Una pozza di sangue iniziò a formarsi sotto di Daphne.
-Daphne…- mormorò Vera
Gli occhi le iniziarono a fare brutti giochi.
Dalph era quello che vedeva di fronte a lei coperto di sangue.
Non di nuovo.
Non poteva perderlo di nuovo.
Non voleva essere di nuovo sola.
Dopo la morte di Alexander e di Dalph era così sola.
Nessuno la capiva.
Nessuno sapeva come consolarla.
Nessuno capiva quando era sul punto di crollare.
Non voleva di nuovo dover seppellire chi amava.
-Dalph! –urlò accidentalmente
-Dalph? –chiese Logan confuso ma non ebbe tempo di reagire.
-Mollatemi! –urlò Vera diventando isterica
-Calmati- disse Josh- ora è tutto finito
-Voi siete finiti! –disse lei scaraventando con la magia i due cacciatori che la tenevano lontano e correndo da Daphne.
-Come ha fatto a liberarsi?! –chiese Josh
-Il blocco è attivo! –gli assicurò Logan
-Beh evidentemente non funziona! –disse Josh
Vera sfiorò il volto di Daphne- Daphne…hey…
La bionda le sorrise- …nostalgico…
-Non osare morire- disse Vera
Daphne allungò una mano per sfiorarle il volto- non mi piace quando piangi…
-Non osare morire…
Daphne le sorrise piano- ti ho sempre amato…prima e ora…e per sempre
-Daphne…
La bionda chiuse gli occhi con un sorriso sulle labbra
-Daphne?
Nessuna risposta
-Daphne…Daphne! –disse Vera stringendola.
Josh indicò Vera- prendetela
Daphne non mostrava più segni di vita e Vera sembrava assente mentalmente ora
-Vera…- chiamò Josh- andiamo è ora che tu torni a…
Il cacciatore che provò a sfiorarla venne impalato da un grosso rovo di rose, cosa che fece indietreggiare tutti di colpo.
-…- Vera mormorò qualcosa
-Vera…non fare così- disse Josh cercando di calmarla
Quando Vera alzò lo sguardo gli occhi verde strega erano diventati completamente bianchi. Light Princess e lei si erano fuse.
-Nessuno di voi uscirà di qui vivo…
Rovi crebbero velocemente da intorno a Vera e iniziarono a rivestire i muri, le porte e le finestre. Il marchio che portava sul suo corpo iniziò a pulsare e i rami della rosa crebbero iniziando a prendere controllo dei suoi arti.
-Nessuno sfiora ciò che è mio- e la voce di Vera non era più quella della ragazza


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