WitchandAngel : Capitolo 27: Whatever will be will be

Capitolo 27: Whatever will be will be

Capitolo 27: Whatever will be will be

***Tredici anni Prima***
Crystal si sedette sul letto e sbuffò piano.
-Tutto bene? –chiese Alexander chiudendo la porta della loro camera
-No- disse esasperata la bambina di cinque anni
Alexander la guardò tuffarsi tra i cuscini della camera e scosse la testa- che è successo?
-Non mi prendono seriamente- disse lei
Alexander la guardò e sorrise- chi?
-Mary- disse Crystal
-Che ha fatto? –chiese Alexander sistemandosi gli occhiali da vista
-Dice che solo perché sono figlia di Annalise non vuol dire che sono più potente degli altri e che potrei perdere il ruolo. Che non l’ho…
-Oh? –chiese Alexander incontrando gli occhi di Crystal- andiamo da Mary su…
-Lele? –chiese lei prendendogli la mano e guardando le spalle del bambino mentre lo seguiva.
Sapeva che sarebbe sempre stata al sicuro dietro di lui.
-Mary –chiamò Alexander aprendo la porta con forza
La bruna si girò piano come se fosse in un horror- Alexander…
Alexander lasciò la mano di Crystal e puntò gli occhi sulla bambina, incurante degli altri che lo guardavano.
-Cosa hai detto a Crystal?
-La verità –rispose la bambina ma l’istinto le iniziò ad urlare di correre.
Alexander Peter Lion. Quel nome era simbolo di guai se era incazzato con te. Era di norma calmo e composto ma se gli sfioravi Crystal…
-E sarebbe? –chiese lui guardandola dall’alto.
Una cosa che anche gli adulti avevano notato era che non potevano batterlo.
Era come se erano di fronte a un re.
-Che lei è in una buona posizione solo perché è figlia di Annalise! –disse la bruna
Alexander si avvicinò con passo lento. Si levò gli occhiali e la fissò negli occhi.
-Ascoltami bene bambolina…se sento un’altra sola parola del genere farò in modo che tu non abbia più l’abilità di parlare. Chiaro?
L’aria venne eliminata dai polmoni della bambina.
-Chiaro? –chiese ancora Alexander
Lei si sbrigò ad annuire.
-Alexander non…- provò un’adulta
Alexander piegò la testa e guardò la donna- chi ti ha dato il permesso di parlare?
-Non è –iniziò un’altra
-Silenzio! –tuonò Alexander
La rosa della donna forzò essa a inginocchiarsi. Seguita da tutte le altre presenti. Nessuno riusciva a muoversi.
-Lo ripeterò una sola volta- disse Alexander- se sento anche solo un bisbiglio sull’argomento mi assicurerò che il responsabile non abbia più modo di fiatare…chiaro?
Nessuno osò muoversi.
-Solo perché avete più anni di me o una rosa in corpo…non vuol dire che io non possa ricordarvi qual è il vostro posto o chi è in potere qui…chiaro?
Nessuno osò obbiettare.
-Perfetto…- disse Alexander prendendo la mano di Crystal e rimettendosi gli occhiali. Sorrise innocentemente- spero abbiate tutti una bella giornata…
Crystal lo guardò con due occhioni luminosi. Qualsiasi cosa sarebbe successa poteva giurare che Alexander l’avrebbe sempre protetta.
Qualche giorno dopo entrambi divennero Empress Rose e Dark King, zittendo definitivamente ogni protesta.


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