WitchandAngel : Capitolo 4: I am a bastard, don't expect sympathy

Capitolo 4: I am a bastard, don't expect sympathy




Capitolo 4: I am a bastard, don’t expect sympathy

Wolfe sospirò- perché diavolo devo andare?!
Richard guardò con un sorriso il suo migliore amico. Richard aveva smesso di alzarsi in altezza, dopotutto aveva venticinque anni ora e aveva sempre più l’aspetto di un imperatore negli occhi degli altri, specie ora che al suo fianco vi era un’imperatrice come Lobelia. Nel corso degli anni il bambino di sei anni che aveva conosciuto stava crescendo sempre più in un uomo valoroso e di onore. Anche se aveva solo quindici anni era già sopra il metro e ottanta di altezza. I capelli neri ribelli e gli occhi rossi erano l’unica cosa che non era cambiata in lui. A mano a mano che il tempo passava i tratti infantili del volto stavano sparendo per uno più mascolino e maturo. Il corpo si stava lentamente forgiando con le varie battaglie e addestramenti, non vi era dubbio che in futuro avrebbe mostrato un corpo da mozzare il fiato. Già ora l’uniforme nera da ufficiale militare con i bordi di oro, la camicia bianca, i guanti in pelle neri, la cravatta nera e la cintura bianca con fibbia di oro in vita gli davano l’aspetto di un uomo di potere, in futuro, quando avrebbe avuto un aspetto più maturo, il risultato avrebbe rotto ancora più cuori di quanti già non ne avesse rotti.
-Perché sarebbe noioso senza di te- disse Richard
Il quindicenne Conte lo guardò storto- che sono io, il tuo giocattolo?
-Beh…- iniziò Richard
-Ah! Wolfe ti sta così bene l’uniforme! –sorrise contentissima Lobelia tirandolo in un abbraccio. La donna aveva preso a cuore il ragazzo dopo che lui l’aveva salvata e quando si sposò con Richard, e apprese del desiderio di lui di adottarlo, decise di comportarsi direttamente come madre di Wolfe. Cosa che Wolfe aveva rinunciato a evitare
-Lobelia –disse Wolfe arresosi alla donna, quella era più agguerrita di Richard delle volte. Dopo che aveva scoperto che nessuno osava dirle nulla visto che Wolfe la supportava, prima delle nozze con Richard, la donna aveva iniziato a comportarsi come Imperatrice senza problemi e nessuno osava fiatare, di fatto se lo facevano Wolfe interveniva a proteggerla e tu non volevi finire contro Wolfe Dragon.
La donna gli sorrise- ah sei così affascinante stare bambino mio! Sono sicura che ruberai i cuori di tutte! Non credi anche tu amore?
Richard annuì- di sicuro!
-Non ci tengo, grazie –disse Wolfe sfuggendo dalla presa e sistemandosi i vestiti
-Bene…andiamo alla festa su- sorrise Richard divertito prendendo a braccetto la moglie.
-Sicuro di non volere una dama ad accompagnarti? –chiese Lobelia
-L’unica dama che voglio al mio fianco non è ottenibile ora come ora- mormorò Wolfe spostando lo sguardo ma la cosa venne notata dai due sovrani che si guardarono tra loro e annotarono mentalmente di controllare futuri movimenti di Wolfe.
La serata si rivelò particolarmente noiosa per Wolfe che se ne stette in disparte a guardare i nobili civettare tra loro e adulare Richard.
-Wolfe- chiamò Richard a un certo punto facendolo avvicinare a sé quando fu solo- annoiato
-Non mi divertirò a questi party per almeno altri dieci o undici anni- disse Wolfe tranquillo. Iris sarebbe nata intorno ai suoi vent’anni dopotutto.
Richard fece per chiedere altro ma un nobile si avvicinò.
-Imperatore Richard, che gli dei le augurino una lunga vita- disse il baffone sorridendo ai due- Imperatrice…
Lobelia ruotò gli occhi non curandosene nemmeno di apparire cortese, quell’uomo le dava ai nervi e ricordava bene come si oppose alle nozze tra lei e Richard, purtroppo per lui Wolfe era un lupo che non potevi abbattere facilmente.
-Lord Wolfe è un piacere ri…- iniziò lui
-Non ricordo di averle dato il permesso di chiamarmi per nome Marchese Ream- disse Wolfe ostile come sempre. Il marchese Ream era il padre del futuro Love Interest Richard Ream, non apprezzava il padre, il Love Interest, la sorella maggiore e il primo dei due fratelli minori. Adorava il minore di tutti però, era un decente ragazzino tutto sommato e sarebbe stato un eccelso erede…
Il marchese strinse la presa sul bicchiere- io…
Wolfe lo fissò privo di emozioni in volto se non noia di doverci avere a che fare.
L’uomo continuò a sorridere e spinse in avanti una mora dagli occhi verdi. La tipa avrà avuto all’incirca dodici anni e già mostrava uno scollo indecente- lei è mia figlia Rachel
-Per me è un onore incontrarla Lord Dragon- disse lei inchinandosi
Wolfe alzò un sopracciglio mentre l’intera sala aspettava una risposta dal ragazzo. Ad un normale quindicenne quel tipo di ragazza sarebbe stata una vera tentazione ma per Wolfe, che finora non aveva mostrano interesse in nessuna, la reazione massima era un sopracciglio alzato e zero interesse. A dirla tuta Wolfe si stava irritando, la tipa somigliava parecchio a Richard del gioco e ciò aveva riportato alla luce eventi del gioco in cui Iris veniva maltrattata da Richard e la cosa lo stava portando a voler strangolare la famiglia di Richard prima che nascesse. Purtroppo gli piaceva il minore dei Ream, era un ragazzino abusato dai genitori e aveva un debole per lui visto che sua sorella aveva pianto che doveva essere salvato da quella famiglia una delle volte che avevano fatto la route di Richard.
Visto che era perso in quei pensieri, e non stava rispondendo, Rachel lo prese come segno di approvazione e sorrise gioiosa- ho saputo che Lord Dragon è privo di partner stasera…io anche sono priva di accompagnatore, vorrebbe danzare con…
-Danzo solo con le lady spiacente- disse Wolfe diretto troncando di netto la domanda
Lei si irrigidì- ma…io sono una donna
Lui ignorò la protesta di lei e ignorò lei- con permesso ho di meglio da fare
Lei strinse i pugni e urlò- Allora è vero?!
Wolfe la guardò incuriosito da cosa avrebbe detto- che sei stupida? Probabilmente sì
Lei si infuriò ulteriormente- si dice che Lord Dragon abbia un debole per gli uomini ed è per questo che rifiuta le donne!
La sala lo guardò curiosa e alcuni iniziarono a pensare a come spingere i propri figli verso Wolfe finché…
Wolfe scoppiò a ridere e finì con il piegarsi in due dalle risate- oh questa è bella…
-Cosa…- iniziò lei
Wolfe si passò una mano tra i capelli e la guardò come se stesse guardando una bambina- quindi, per il semplice fatto che non vado a puttane, rifiuto nobildonne troppo aperte di gambe per i miei gusti e non sono un pervertito sono in automatico attratto dagli uomini? Questa è bella.
Lei lo guardò pronta a rispondere ma Wolfe fu più veloce.
-Lo dirò chiaro e tondo. Io sono attratto da un tipo solamente di donna e nessuna di voi e quel tipo. La donna che mi piace non è nemmeno lontanamente qualcosa che potete diventare. Perché dovrei andare a letto con puttane con titolo nobiliare? Andiamo, guardati come sei vestita e con che grinta approcci un ragazzino di quindici anni, se già ora fai così a vent’anni avrai scopato mezza sala o cosa? –la ragazza arrossì mentre sguardi divertiti la guardavano insieme ad alcuni disgustati dal suo comportamento- ma che bellissima educazione le ha imposto il caro Marchese. Cos’è, aveva paura che se non insegnava alla figlia a lanciarsi sul cazzo di ogni uomo non avrebbe trovato marito?
-Come osa?! –chiese il Marchese rosso in volto dalla rabbia e dall’imbarazzo- lei è un bastardo!
-Appunto –disse Wolfe- che educazione fine e raffinata…forse posso capire da chi la puttana abbia preso…
Il marchese lo voleva strozzare ma non riuscì a muoversi quando vide gli occhi di Wolfe che lo guardavano con ridicolo.
Wolfe sorrise- lo dirò chiaro e tondo. La donna che avrà il nome Dragon in futuro sarà avvicinata da me per primo, non che ci sia di male qualcosa nell’avere la donna che prende l’iniziativa ma conoscendo la personalità di lei sarò io a fare la prima mossa, lei è una vera lady, ha un titolo che sa tenere e una personalità di mio gradimento. Per lei sarei disposto ad andare contro qualsivoglia esercito. Quindi lo richiedo, perché dovrei andare a letto con donne inferiori a lei quando devo solo aspettare di poterla portare al mio fianco? Sono un uomo devoto ai miei doveri e alle persone a me care come tutti possono vedere, non tradirò la mia lady per una notte di piacere con la prima puttana nobile che si presenta a gambe aperta alla mia porta
A quelle parole molti nobili in sala non poterono che annuire. Un vero uomo non aveva bisogno di mille donne se aveva una che amava al suo fianco. Un nobile in particolare sorrise con al suo fianco la moglie, il nobile in questione era Jonathan Von Rosenheart, un Arciduca che avrebbe avuto molto a che fare con Wolfe in un vicino futuro e che non lo sapeva ancora. Dire che quelle parole diedero parecchia fiducia ai genitori di giovani lady fu dir poco. Quale padre voleva che la figlia stesse con un dongiovanni? Il carattere di Wolfe aveva sempre mostrato una forte lealtà verso l’Imperatore, l’Imperatrice e pochi altri a lui vicino come il generale Grey. Era logico ora che ci pensavano che avrebbe garantito al 100% a sua moglie completa lealtà, lui guardava nel futuro ogni giorno, era ovvio che sapesse già chi era la fortunata dama! Questo non impedì però a loro di decidere sul mandare una lettera a Wolfe per proposte di nozze…purtroppo nessuno sapeva che Wolfe era già deciso sul dedicare la sua vita a chi sua sorella amava…era…una complicata situazione la loro.
Richard sorrise e disse a voce alta- Marchese Ream…le consiglio di andarsene prima che decida di rimuoverla io…
Nemmeno a dirlo, il marchese trascinò via la figlia di fretta e furia. Si sarebbe dimenticato l’evento però, non era idiota abbastanza da andare contro un giovane conte, prima o poi avrebbe pagato per ciò che diceva.
Lobelia prese a braccetto Wolfe- hey…di a mamma chi è che ti piace dai. Aiuteremo con i preparativi a nozze…
Wolfe scoppiò a ridere e scosse la testa. Era leggermente troppo presto per quello, dopotutto…lei non era ancora nata e non aveva intenzione di sposarla…- chissà…



Capitolo 3   Lista Capitoli   Capitolo 5


Nessun commento:

Posta un commento

I just got a daughter somehow

I just got a daughter somehow Trama: Il migliore cacciatore del mondo era alquanto triste per l’assenza di una dolce metà e figli nella sua ...