Capitolo 38: Hello,
Hell-oh, I am your daughter
-Crystal, Alexander –chiamò Annalise- a tavola!
Alexander scese con la ragazza in braccio e la mollò in
braccio a Stephan- fa il tuo lavoro tu…
-Che è successo? –chiese Aaron divertito
-Apparentemente sono ancora il suo cuscino personale- disse
Alexander guardando Stephan- fatti la ragazza e tienitela nel letto! Mi è
venuto un colpo quando me la sono ritrovato nel mio letto!
Aaron scoppiò a ridere al rossore di Stephan- ha ragione
Alex, tieniti la tua ragazza a letto tu
-Non credo dovresti parlare così di nostra figlia- mormorò
Annalise ridacchiando
-Crystal perché entri nel letto di Alex? –chiese Aaron
divertito
Aveva un debole per Alexander e l’avrebbe sempre avuto,
sinceramente parlando sarebbe stato felice sia con Alexander che con Stephan
come generi.
Non poteva sperare nell’averci Alexander quindi avrebbe
incastrato il suo migliore amico.
-Lele è comodo- disse Crystal
-Stephan non lo è? –chiese Alexander
-Lo è ma non voglio dormirci con lui- disse lei
Stephan la guardò confuso- cosa ho…
-Voglio dire voglio farmelo non ci voglio dormire- disse
Crystal ovvia
Stephan, che la stava ancora tenendo in braccio, divenne
viola- C…Crystal!
-Cosa? –chiese lei innocentemente- non è colpa mia se sei
bravo a letto!
Stephan divenne viola- n…Aaron non ridere!
Aaron cascò sul pavimento- non posso non ridere! Andiamo!
Annalise ridacchiò piano.
Stephan guardò Crystal, che non sembrava volersi muovere
dalle sue braccia, e poi guardò Alexander per avere una mano.
Se aveva imparato una cosa era che Alexander era la voce
della ragione in quella famiglia.
Come sempre il moro venne in suo soccorso. Cosa poteva dire?
Stephan gli ricordava un cucciolo di labrador e gli faceva venire pena guardare
quei suoi grandi occhioni tristi…
-Dovrei ricordarvi che quella è vostra figlia? –chiese calmo
Alexander
A quelle parole i due adulti si bloccarono.
-Crycry, giù da Stephan- disse Alexander
-Ma…
-Buona e seduta- disse Alexander- rischi di finire in una cattiva
situazione ora. Ci sono altri presenti, se vuoi quel tipo di attenzioni,
aspetta che siate soli nella tua o sua camera…
Lei scese dalle braccia di Stephan- scusa…
Stephan guardò Alexander con occhi lucidi. Era davvero l’unico
che gli dava una mano
-Su a tavola- disse Annalise calmandosi
-Agli ordini- disse Aaron sedendosi tranquillo a capo tavola
-Come va il lavoro nella ROR? –chiese Crystal mentre
mangiavano
-Mi trovo bene –ammise Aaron- è sto facendo contratti
eccelsi…cavolo mi pare di non avere problemi ora…
Crystal sorrise- ovvio, siamo una società che domina il
mondo
-Tu Stephan? –chiese Annalise
-Beh sono sotto diretto comando di Alex quindi non posso
lamentarmi –disse lui contento
Alex rise- in effetti essendo sotto comando del fratello della
tua futura moglie non puoi lamentarti con la famiglia di lei
Stephan scosse la
testa- no, mi trovo davvero bene lì. I colleghi sono molto disponibili e non
abbiamo problemi a lavoro. È un luogo che sta aiutando le mie ricerche di
parecchio e potremmo scoprire nuove cure molto presto, ne sono certo.
-Contento di sentirlo –sorrise Aaron
Mentre la conversazione continuava, Aaron sorrise
mentalmente. Se un paio di mesi prima gli avessero detto che avrebbe avuto una
moglie, due figli e il proprio migliore amico come futuro genero…beh avrebbe
chiamato un manicomio. Ma ora come ora…non poteva essere più felice della sua
vita. Aveva l’amore della sua vita al suo fianco, una figlia adorabile, un
ragazzo che avrebbe sottratto ai suoi genitori e adottato come suo figlio prima
o poi, e un modo per bloccare il suo migliore amico come membro della famiglia…non
poteva chiedere di più.
~The End~
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