Capitolo 13: Transmigrator vs Transmigrator + two Reincarnators
Il primo giorno di Accademia era una giornata priva di
eventi per la protagonista.
Di norma avrebbe incontrato i sette love interest, visto la
cattiva, pianto per la mancanza di qualcuno che la capisse e trovato conforto
nel libro.
Genevieve fece altro il primo giorno. Si curò di rimanere in
traiettoria del gioco, incontrando i vari love Interest, ma non si curò di
rimanerci troppo fedele. Alla fine dei conti non era una completa imbecille,
avrebbe dovuto seguire le linee guida, il resto della giornata l’avrebbe spento
come diavolo diceva lei. Dopotutto c’erano ventiquattro ore in un giorno, e
oltre quell’oretta circa dedicata al giorno, se non alla settimana, il gioco
era vago su che diavolo facesse Genevieve.
Doveva solo scoparsi uno degli idioti, chiedere le nozze e
ucciderli.
Nulla le vietava di fare altro in mezzo. Dopotutto doveva
giocare fino al quinto anno dei love Interest, dopo di quello era libera di fare
ciò che le pareva.
Il che voleva dire…
-Aife! –sorrise la bionda prendendola a braccetto- che bello
vederti di prima mattina, buongiorno!
Che poteva sedurre la cattiva e renderla la sua futura
compagna.
Nulla vietava a lei, protagonista, di cambiare il gioco
infondo. Aveva la conoscenza di una spietata donna di affari, ottima attrice,
sapeva manipolare la gente e sapeva come ottenere ciò che voleva. Non era la
tipica oca, aveva una buona testa sulle spalle, specie nel manipolare la gente,
per quel motivo già parecchi nobili l’avevano presa in simpatia.
Aveva già scelto di rendere qualcun altro il cattivo della
storia e tenersi stretta Aife.
Dopotutto perché prendersi un decente maschio quando poteva
sedurre un’eccelsa femmina?
Non era tipo per relazioni amorose con donne ma aveva avuto
le sue notti di divertimento con loro e Aife era il suo tipo preferito di
donna. Inoltre, l’idea di avere la cattiva nel suo letto era eccitante.
Per questo motivo si era mossa a rafforzare la relazione con
la ragazza. Non era difficile capire come manipolare gli altri ma non era la
stessa cosa con Aife, non partiva da una buona relazione o una neutra
dopotutto, erano nemiche nel gioco.
Inoltre…
-Ancora qui? –chiese Wolfe
C’era quel dannato rompipalle in mezzo.
Genevieve era certa che fosse un reincarnato per lo meno,
quel dannato Wolfe era eccelso nel rovinarle i piani ed era lì da meno di un
mese!
Non si impicciava se parlava con i love interest ma se
sfiorava anche solo al salutare Aife, eccolo che rompeva i coglioni.
-Sto solo parlando con una mia amica principe Wolfe
-Principe Wolfe? Non sapevo che eravamo così intimi –disse lui
con un’espressione di sarcasmo
Genevieve sorrise, anche se voleva tirargli un ceffone-
Principe DeDragon…
Lui guardò Aife- che fai a parlare con questa? Ti ho già
detto di evitarla
-Mi spiace vostra altezza- disse Aife abbassando il capo e
lo sguardo.
Genevieve strinse i pugni, come osava questa testa di cazzo
dare noie al suo giocattolo!?
-Aife è libera di avere amici- disse Genevieve
-Non le serve la tua amicizia –disse Wolfe- andiamo Aife
Lei annuì seguendolo e salutando con la mano Genevieve prima
di ritornare al fianco di Wolfe.
Genevieve strinse i pugni. Sedurre i principi? Gioco da
ragazzi. Prendere il trono? Gioco da ragazzi. Prendere Aife? Non così facile.
Voleva la guerra? Bene…l’avrebbe avuta.
****
-Sembra che la ragazza abbia iniziato a muoversi- disse
Sebastian mostrando dei documenti a Wolfe e di conseguenza ad Aife che era
seduta sulle sue gambe.
-Però…meno idiota di ciò che credevo- mormorò Wolfe
La ragazza aveva iniziato a garantire supporto per i
principi, ciò voleva dire che stava seducendo altri nobili a comprare la
storiella e diffamare Wolfe il più che poteva.
Voci su Wolfe erano già in circolo per mano dei supporter
degli altri principi, con i principi che venivano a piangere al fratello
maggiore per dirgli che loro non avevano nulla a che fare con queste voci e che
non volevano assolutamente fare nulla contro di lui…erano leggermente rimasti
traumatizzati da Aife da piccoli e preferivano evitare conflitti il più
possibile.
Genevieve aveva conoscenza del gioco e sapeva chi aveva
potere e chi poteva dare problemi a Wolfe. Si era resa conto della relazione
tra Sebastian e Mireille, cosa che aveva causato la decaduta di parecchi nobili
che avrebbero potuto dare problemi a Wolfe, ma non poteva Sebastian tirarli giù
tutti. Inoltre i figli erano così stupidi che bastavano due paroline messe bene
e una lettera veniva mandata ai genitori con informazioni su quanto ingiusto e
crudele fosse Wolfe con la sua guardia.
Genevieve era furba, aveva visto la relazione tra lui e Aife
e aveva tessuto una bella storia di abuso da usare come gradino per far cadere
Wolfe. Dopo una veloce indagine aveva scoperto l’enorme ammonto di persone che
sostenevano Aife e che volevano proporre lei nozze, questi erano tutti
intercettati da Sebastian o da Wolfe, il che voleva dire che i due la stavano
manipolando nel restare con loro. Una letterina qui, una letterina là…ed ora
dovevano solo aspettare i risultati della sua manipolazione.
Problema era che Genevieve non era stupida, non era lei a
mandare le lettere, non era lei a scriverle né dettarle…lei diceva le cose e le
giuste persone le sentivano. Dopo una veloce scena davanti a qualche occhio del
lato sbagliato, orchestrata da Genevieve, ecco che le voci diventavano
certezza.
-In due possono fare questo gioco- disse Aife dando a
Sebastian un plico di fogli.
-Cosa sono? –chiese lui dando un’occhiata e poi sorridendo
cattivo- oh mi piace come la pensi…
-Se lei vuole giocare contro un…cos’era? –chiese Wolfe
-Reincarnator- disse Aife- io sono un Transmigrator, voi
Reincarnator
Wolfe annuì- se vuole giocare contro un Transmigrator dovrà
affrontare Aife, noi siamo gli avversari sbagliati.
-Sarà una guerra di due con le stesse conoscenze di questo
mondo e due con conoscenze delle proprie vite passate…Transmigrator contro Transmigrator
e due Reincarnator…
-Sarà molto interessante- disse Wolfe
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