Capitolo 6: We are back
Per il ritorno delle ragazze, si era deciso di andarle tutte
a prendere a casa dei Arundell, ovvero la dimora di Primrose. Oltre ai genitori
delle ragazze e i loro fratelli, erano presenti anche i fiancé.
Nessuno dei genitori delle ragazze si aspettava di riavere
un fidanzamento per le figlie sottomano così presto né il salto di qualità che
le ragazze avevano fatto. Altro che tragedia, mollare i precedenti fiancé era
stata fortuna pura.
I ragazzi avevano lavorato sodo nel mentre le ragazze erano
via per conquistare i futuri suoceri. Il piano era già attivo perché le avevano
aiutate e avevano dato poi manforte alle famiglie nel spennare gli ex-fiancé e
richiedere una punizione per “vendicare” le ragazze. Nemmeno a dirlo i padri e
le madri di loro furono lieti dell’aiuto da un nobile più potente e quando
scoprirono della proposta sperarono in una buona risposta.
Non pensavano avrebbero avuto subito l’ok dalle figlie.
Non solo quello ma avevano chiesto ai genitori di
assicurarsi di andare d’accordo con loro e di dar loro una possibilità.
Nemmeno a dirlo i padri li adoravano i nuovi fiancé e si
trovarono più che bene con le loro famiglie.
I fratelli avevano subito instaurato un rapporto di fiducia
con i nuovi fiancé e dopo un veloce controllo si erano messi ad aiutarli a
scavare le fosse per gli ex fiancé.
-Ah eccole –disse il padre di Primrose riconoscendo la
carrozza.
La prima a scendere fu Violet. Il suo stile era sempre stato
quello di una cavaliera infondo. Indossava dei pantaloni aderenti neri, una
giacca argentea che si stringeva in vita e arrivava fino al ginocchio, chiusa
però solo fino a metà coscia, un corpetto aderente in pelle, stivali in pelle
con tacco alto, un mantello scuro era posato sulle sue spalle con due spalliere
incise. Aveva dei guanti in pelle neri sulle mani. L’immagine che dava era di
un ufficiale specie con la spada al fianco che portava con sé. Aveva i capelli
celeste-argentei tagliati corti. Quando mise piede fuori dalla carrozza i suoi
occhi argentei incontrarono quelli blu di Eins.
Eins la guardò muoversi con gli occhi che gli brillavano. Aveva
sempre preferito i capelli corti e su Violet erano così perfetti. Quello stile
poi era qualcosa che lui aveva sempre pensato che sarebbe stato bene a una
ragazza come Violet. Era perfetta per i suoi occhi.
Layla scese subito dopo Violet. Indossava una camicetta
bianca con pizzo, una lunga gonna nera a strati, scarpe alte da schiava con
tacco nere, un choker nero con lucchetto, un corpetto nero con i lacci ben
visibili legati in una maniera…particolare e bracciali di pelle ai polsi con
dei anellini che sembravano quasi fatti apposta per metterci catene. I lunghi
capelli platino erano stati legati in una lunga treccia particolare che
ricordava una di quelle bacchette che si usavano per correre con i cavalli…o
altre attività.
Gli occhi di Scorpio scintillarono guardando quello che per
lui era un collare e due manette prive di catena…oh come si sarebbero potuti
divertire insieme. Quando gli occhi neri di lei incontrarono quelli del
ragazzo, una strana tensione nacque tra i due, cosa che diede a Scorpio
parecchie idee…poco caste.
Charlotte scese subito dopo le due. Lei indossava una lunga
gonna bianca con decori celesti, un corpetto stretto bianco con sopra una lunga
camicia bianca con bordi celesti e scollo a cuore. Sopra portava una mantellina
semi-trasparente celeste che arrivava ai piedi. Come scarpe portava tacchi alti
ma pratici per chi doveva lavorare molto in piedi. I lunghi capelli erano
legati alti e quando gli occhi celesti di lei incontrarono quelli di Licht, un
senso di possessività poteva essere visto.
Per Licht era semplice, lei era perfetta. L’immagine che
dava era dell’intelligente e furba ragazza che aveva il controllo delle finanze
dei loro negozi. Voleva assicurarsi che nessun ragazzo si facesse idee strane,
era meglio sposarla prima che cambiasse idee.
Scarlett scese con un balzo tranquillamente. Se doveva
essere sincera preferiva vestiti più “mascolini” che femminili con unica
eccezione i tacchi. Indossava un paio di pantaloni grigi, stivali alti con
tacco bianchi, una maglia che arrivava sotto il sedere con tocchi di indaco e
trappi di stoffa a dar l’impressione di una gonna, guanti neri senza dita che
arrivavano al gomito, una sciarpa indaco intorno al collo che dava
l’impressione di un mantello. In vita portava un corpetto sui toni dell’indaco
molto stretto e due spade. I capelli erano legati in una lunga coda alta. I
suoi occhi indaco trovarono subito quelli di Zane che spostò lo sguardo in
imbarazzo facendola ridacchiare.
Che poteva dire Zane? Gli piaceva vederla così decisa e non
aveva mai detto di preferire le donne in gonnella…anzi era meglio se lei aveva
quel tipo di look.
Scarlett tese una mano e aiutò Harriet a scendere dalla
carrozza. Harriet era la più bassa delle ragazze quindi decise di mandare al
diavolo l’immagine più “adulta” che la precedente Harriet voleva tenere e si
dedicò ad essere “cute”. Indossava un vestito lungo fino al ginocchio di un
verde chiaro molto tenue, la gonna era a campana con bordo di pizzo bianco, il
corpetto era stretto in vita e il vestito era a maniche lunghe e collo alto con
pizzo. Indossava collant bianchi e scarpe marrone scuro con un po’ di tacco. Un
vero vestito da sweet lolita con fiocchi e merletti che la rendevano adorabile.
Aveva in braccio un peluche di un coniglio nero con occhi verdi. Portava i
capelli rosa chiaro in due lunghe code laterali con fiocchi a tenerle ferme. I
suoi grandi occhioni verdi incontrarono quelli verdi del moro che la guardava
come se stesse vedendo un angelo.
Bruno era sempre stato una montagna di muscoli, per questo
aveva sviluppato anche un’aria di insensibile ragazzo e aveva difficoltà a sembrare
carino anche da piccolo. Per questo adorava le cose carine e aveva sempre
pensato che Harriet era bellissima con la sua statura minuta, grandi occhioni
da bambola e quel visino dolce. Vederla vestita così era una freccia al cuore,
voleva solo andare lì e prenderla in braccio e coccolarla.
Lyen scese con calma dopo di lei. Lei indossava una
camicetta bianca a maniche lunghe, un vestito ambra con decori neri con la
gonna a campana fino al ginocchio, corpetto stretto e privo di maniche. Portava
un fiocco abbinato al vestito e una mantellina sopra. Portava collant scuri,
scarpe alte con tacco chiuse e un orologio da taschino di oro. I capelli
castani erano legati in due trecce laterali e dava l’impressione di essere una
mercante. I suoi occhi ambra incrociarono subito quelli del suo futuro marito e
sorrise divertita.
Leonhardt era sempre stato affascinato da donne intelligenti
e poco inclini a fare tutto come gli altri volevano. In quel momento ero certo
che Lyen avrebbe fatto come le pareva e causato parecchi casini in futuro
eppure…era pronto a seguirla all’inferno, non era un cavaliere imperiale per
nulla, avrebbe difeso quella ragazza fino alla morte.
Infine scese Primrose.
La ragazza indossava una gonna bianca con più strati e bordi
di pizzo, un corpetto stretto in vita, una scollatura a V molto delicata. Sopra
aveva una sopravveste rossa con fini ricami di oro che si chiudeva sul davanti
come un corpetto e lasciava quindi un lungo e delicato fiocco sul davanti. La
sopravveste era semi-trasparente da sopra le spalle ed era a collo alto, priva
di maniche. Un fiocco era posto al posto di una cravatta visto che la parte del
collo della sopravveste ricordava una camicia. Indossava due lunghi guanti neri
che arrivavano fino al gomito di pizzo. Ai piedi indossava scarpe nere con
tacco alto e un fiocco sul retro rosso. I lunghi capelli viola chiaro erano
stati fatti a boccoli e semi legati, impreziositi poi con delle piccole gemme.
Alzò con calma i suoi occhi rossi e quando il suo sguardo incontrò quello del
futuro Imperatore sembrò che il tempo si fermasse.
Kyle era sempre stato innamorato di Primrose, era sempre
stato chiaro a tutti che venerava la ragazza al punto che avrebbe gettato il
trono e l’impero in fiamme per lei. In quel momento lo sguardo che le stava
dando era una riprova di ciò, guardandolo era chiaro che quella donna era il
suo tutto e la cosa tranquillizzò il padre e il fratello di Primrose. Il
ragazzo la venerava, non l’avrebbe mai ferita volutamente.
Le famiglie delle ragazze volevano chiamarle ma si
bloccarono notando come esse erano prese dai propri fiancé e viceversa.
-Lady Primrose- sorrise Kyle facendole il baciamano, imitato
subito dagli altri fiancé con le proprie ragazze
-Prince Kyle –disse lei con gli occhi luminosi- è tanto che
non ci si vede…
-Troppo tempo –rispose lui con un sorriso
-Uhm…- si schiarì la voce il padre di Primrose riportando
tutti con i piedi per terra- perché non entriamo a prendere un thè?
Alla sua proposta non vi furono opposizioni da parte di
nessuno dei presenti.
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