Capitolo 5: Aren’t you
just his bitch?
Dopo gli eventi dell’Arena, la fama di Aife aumentò
parecchio.
A sette anni, Aife era la più nota lady dell’intero
continente. Nota sia per essere la più abile guardia esistente, sia per la sua
bellezza che per le sue maniere di lady perfetta. Ciò la rese molto popolare
con richieste di nozze varie.
Purtroppo per i candidati un determinato quintetto non
voleva che la signorina si sposasse. Il quintetto in questione era formato dal
padre della ragazza, il cavaliere più temuto dell’intero continente,
dall’Imperatore di un Impero che aveva una forza militare parecchio famosa per
il precedente nominato cavaliere, l’Imperatrice dell’Impero che si stava già
preparando alle nozze con il figlio, la regina dell’Imperatore che stava
aiutando con le nozze, infine il braccio sinistro del primo principe
dell’Impero che stava segretamente pianificando una conquista del globo e gli
serviva che Aife non avesse distrazioni…ehm…che ovviamente voleva che il suo
Principe trovasse l’amore e vivesse felice con Aife…conquista del mondo? No, chi
ne ha mai parlato!
-Alza la spada- disse Aife sistemando la posa di Wolfe
La differenza tra i due era di un paio di mesi ma la
differenza fisica era parecchia, nel gioco Wolfe era il personaggio più
attraente dell’intero gioco e Aife gli arriva alla spalla come altezza, questo
era però quando entrambi avevano diciassette anni, e Aife si stava assicurando
che lui diventasse così tanto attraente. Cosa? Se doveva proteggerlo allora era
suo diritto crescerlo come diceva lei! In dieci anni di tempo…cavolo lo poteva
rendere ancora più attraente!
Avere a che fare con un bambino di sette anni era comunque
molto semplice, Aife poteva manipolarlo o corromperlo facilmente con dolci o
storie, inoltre era facile convincerlo a fare qualcosa.
Caso in esempio era quell’allenamento con spada. Nonostante
Aife fosse eccelsa, nulla vietava situazioni in cui lei fosse fuori gioco o
troppo distante per intervenire, per questo aveva insistito di migliorare la
qualità dell’allenamento di Wolfe. L’iniziale opposizione dell’insegnante dei
principi venne zittita nel secondo in cui lei si propose come insegnante.
Cavolo come poteva l’Imperatrice rifiutare ai due diretto contatto fisico se
glielo servivano su un piatto d’argento!? Aspetta che entrino in pubertà e
potrebbe forzare la mano per nozze correttive per un’incidente a letto!
L’Imperatore anche era della stessa idea e acconsentì alla cosa. Perché Aife
era così puntata sull’addestramento? Beh per farla breve, l’istruttore dei
principi era una fregatura bella e buona che non sapeva come insegnare loro
come diavolo alzarla una spada. Wolfe iniziò a mostrare i primi risultati in
meno di un mese e ora che avevano superato i sette anni da un paio di mesi,
Aife poteva dire con orgoglio che Wolfe aveva parecchio talento nella spada…
Sebastian avrebbe commentato invece che voleva solo il
premio se faceva il bravo ma erano dettagli…
Aife come premi di solito usava dolci fatti da lei ma vi
erano rare volte in cui Wolfe voleva cose come poter fare una passeggiata mano
nella mano o abbracciarla o riposare con la testa sulle sue gambe, Aife e lui
avevano fisicamente sette anni, Aife che era un’adulta mentalmente non andava a
pensare a cose strane, Wolfe aveva invece preso da tempo la furbizia della
madre adottiva. Dopotutto se poco a poco la portava a non pensare molto alla
ricompensa nulla vietava che lui pretendesse leggermente più di volta in volta.
Da camminare mano nella mano poteva anche arrivare a portarsela a letto
eh…forse l’influenza materna era un po’ troppo forte…
Il padre di Aife era felice dell’addestramento che stava
dando al primo principe e le lasciò un giorno a settimana per
urlare…ehm…addestrare gli altri soldati, strano ma vero i terribili
addestramenti di Damon iniziarono a mancare a tutti. Aife sembrava dolce e
carina ma era tosta quando si parlava di addestrare qualcuno, le truppe da lei
addestrate mostrarono però subito promettenti risultati e l’Imperatore le diede
le truppe del primo principe da addestrare e da comandare, Aife fu più che
felice della cosa non guardando al fatto che l’Imperatore la stava lentamente
bloccando con il figlio.
Parlando di bloccando, visto che Aife doveva seguire lezioni
come ogni nobildonna e visto che la madre di lei era andata a fare la puttana,
l’Imperatrice, che era priva di figli oltre all’adottato Wolfe, si offrì con
estrema felicità come sua tutrice di etichetta e altre cose che di norma una
madre o una tutrice dovevano insegnarle. La regina purtroppo aveva una figlia,
cosa che le impedì di offrirsi per prima per la cosa. L’Imperatrice fu piacevolmente
stupita nel vedere che l’abilità di Aife era eccelsa, iniziò quindi subito a
insegnarle tutto ciò che doveva e visto che iniziò a cinque anni e ora erano a
sette, poteva dire con certezza che erano a buon punto. Aife scoprì di avere
parecchie mancanze, eppure ricordava che nel gioco Aife era perfetta anche a
cinque anni…purtroppo l’Aife attuale non sapeva che l’Imperatrice aveva
leggermente cambiato il programma di studio. Beh lei aveva detto che l’avrebbe
istruita, che gli argomenti siano passati da semplice nobildonna a futura
moglie del principe era un altro discorso…visto che Aife era cresciuta in una
civiltà in cui i nobili non esistevano non capì il cambio, capì solo che
l’Imperatrice era un po’ troppo entusiasta dei risultati e capì che qualcosa
non andava ma visto che nessuno aveva mostrato che le sue maniere erano errate
non ci diede peso. Ciò che non sapeva era che tutti pensavano che fosse nata
per essere la moglie di un principe erede al trono e che in molti a corte
cominciarono a consigliare all’Imperatore di considerare un fidanzamento tra
lei e uno dei principi.
Di norma non vi erano molte occasioni di incontro tra
nobildonne che non erano della famiglia reale e principi di altro regno, Aife
era però la guardia del corpo di Wolfe, questo le dava accesso a ogni singolo
evento in cui i vari principi dovevano vedersi. Cosa che la rese oggetto di
lode per molti regnanti che videro in lei un’abile giovane donna e un’eccelsa
candidata come futura moglie di un principe. Nemmeno a dirlo le minacce di
Damon non bastarono a far sparire le montagne di proposte e i tentativi di
corteggiamento.
Purtroppo per loro, anche se superavano la guardia degli
adulti, Sebastian era un nemico troppo furbo da battere. Come risultato né
Wolfe né Aife erano al corrente delle proposte di nozze. Aife a prescindere non
aveva nessuna intenzione di sposarsi finché non vedeva Wolfe sul trono,
Wolfe…beh diciamo che quando Sebastian gli portava una lista di “interessati a
Aife” aveva già iniziato a pensare che una bella espansione dell’impero era
un’idea molto allettante. Il fatto che quando casualmente l’aveva detto davanti
ad Aife e lei aveva detto che avrebbe condotto le sue truppe se proprio voleva
fare una cosa del genere aumentò solo il suo desiderio di far fuori ogni
candidato a qualsivoglia trono, fratelli compresi. Da qualche mese di fatto i
fratelli si erano mostrati un po’ troppo interessati ad Aife, cosa che aveva di
conseguenza alzato le difese del quintetto e di Wolfe. Il caso voleva che
l’Imperatrice era parecchio severa con i tutor dei principi ed essi avessero
perso 90% del loro tempo libero dopo il primo tentativo di approccio di Aife…le
coincidenze della vita…
Aife sorrise guardando il bambino di sette anni- per oggi
può bastare, stai migliorando parecchio Wolfe
Lui sorrise- con un’insegnante così abile come potrei non
migliorare
-Ma sentilo –rise lei contenta. Aveva iniziato a chiamarlo
Wolfe quando erano da soli su sua richiesta, a dirla tutta aveva un debole per
il principino e visto che era una sua fan in precedenza, come poteva
rifiutargli qualcosa? Non chiedeva nulla di troppo audace quindi a lei andava
bene così.
Purtroppo per lei il principe era molto furbo e dopo aver
capito quanto facile fosse ottenere un sì da lei aveva iniziato a escogitare un
piano che l’avrebbe condotto a un sì all’altare. Era figlio adottivo
dell’Imperatrice, non era santo.
-Vuoi andare a fare una cavalcata oggi giusto? –chiese Aife
ricordando che ricompensa voleva quel giorno
Lui annuì- un cavallo, guido io
Lei annuì- doccia e andiamo allora
Lui sorrise- perfetto…
-Ah, ho preparato il pranzo al sacco, possiamo mangiare
fuori –disse lei con un sorriso
-Sei la migliore- disse lui dandole un bacio sulla guancia
Lei scosse la testa divertita- va a lavarti va…ci vediamo
tra poco
Wolfe la guardò allontanarsi e guardò Sebastian entrare-
allora?
-Vedo che sta abbassando la guardia –sorrise lui- a quando
le nozze
-Quando la riuscirò a bloccare abbastanza da impedirle di
dirmi no –disse Wolfe- qualcosa da riportare?
-I nobili che supportano i tuoi fratelli stanno cercando di
proporre nozze con Aife- disse Sebastian
-Contatta zio, sono sicuro che il nostro caro Sacerdote avrà
un modo per gestire quei nobili- disse con un sorriso cattivo Wolfe
Sebastian sorrise- già fatto…dovresti sorridere meno così,
potresti spaventarla via…
Wolfe ruotò gli occhi- come se lo permettessi…ciò che è mio
non si muove da sotto i miei occhi…
Aife sorrise avvicinandosi a Wolfe e il suo cavallo. Gli passò
il cesto e lui lo legò al cavallo prima di aiutarla a salire davanti a lui-
sicuro?
Lui sorrise- fammi fare il cavaliere per una volta…
Lei ridacchiò- come vuole sua altezza…
Lui sorrise stringendola di più e immergendosi nel profumo
famigliare della ragazza.
La cavalcata fu molto calma e tranquilla. Mangiarono in una
radura vicino a un fiume nella più serena delle maniere e Wolfe riuscì a fare
il gentiluomo più volte e riuscì a tirare il maggior numero di contatto fisico
possibile senza sembrare forzato. Riuscì a metterle anche la propria giacca
sulle spalle quando passeggiarono calmi lungo la riva del fiume con la scusa
che stava iniziando a far freddo e riuscì a prenderla a braccetto con la scusa
che il terreno era irregolare. Se Aife non l’avesse visto come un bambino di
sette anni magari la sua attenzione sarebbe stata maggiore a queste cose ma…fortunatamente
per Wolfe lei era abbastanza cieca sulle mosse del principe.
Quando tornarono a corte era tardo pomeriggio e non si
aspettavano visite però…
-Aife! Aiutami! –disse una bionda dagli occhi verdi
Qualcuno aveva deciso di fare una visita prima del tempo.
Nel gioco la madre di Aife tornava ai dieci anni di lei per
convenienza. Purtroppo l’attuale Aife aveva accumulato un’enorme fama e la
donna aveva deciso di farsi viva prima del tempo, reclamare la bambina di sette
anni di nuovo come sua figlia e godere dei privilegi della cosa. Quando era
tornata nella dimora però i servi l’avevano scacciata come se fosse una
mendicante e avevano osato puntarle contro le armi. Dopo parecchie urla il
maggiordomo le urlò contro che Aife e Damon erano a palazzo e che se voleva
parlare con loro avrebbe dovuto contattarli a corte. Nel gioco Aife era sola a
casa ed ebbe pietà della madre, supplicando per lei il padre. L’attuale Aife
era però sempre a corte con Wolfe, spendendo praticamente ogni secondo con lui,
Sebastian e Mireille con la quale era diventata migliore amica in pochi giorni,
dopotutto Aife era una donna che veniva da un’epoca dove i matrimoni tra
persone dello stesso sesso erano normali, quando la principessa confessò di
essere lesbica, cosa che lei sapeva già dal gioco, Aife fu molto contenta di
darle il suo supporto, cosa che la resa la persona preferita di Mireille e
diede parecchi punti con la madre della ragazza, se la futura Imperatrice era
concorde a lasciare la figlia sposare un’altra donna sarebbe stato meraviglioso
per Mireille dopotutto.
La madre di Aife non ebbe scelta che correre a corte e
infilarsi subito al cospetto dell’Imperatore e Damon. Come avesse superato le
guardie era un mistero tuttora, probabilmente tra di loro qualcuno l’aveva
riconosciuta come la madre di Aife e aveva pensato che andasse bene farla
entrare. Nemmeno a dirlo, nessuno era felice di vederla. La donna era capitata
di fronte all’Imperatore, l’Imperatrice, la regina, la principessa Mireille, i
vari principi, Sebastian, Damon e parecchi membri della corte e delle guardie
reali. La sua impavida dichiarazione di amore per Damon suonò male a tutti i
presenti e nemmeno i principi erano così stupidi da crederle. Quando vide che
la cosa non funzionava su Damon domandò di vedere la figlia, caso volle che
proprio quando stavano per buttarla fuori Aife tornasse con Wolfe a palazzo. La
fortuna della donna doveva essere l’abilità più alta dopo essere una Stronza
con la S maiuscola.
-Aife aiutami! –disse lei guardando subito la figlia con
occhioni lucidi. Sua figlia era sempre stata buona di cuore e aveva sempre
avuto problemi a dirle di no. Nel gioco quello fu il motivo per cui Aife
divenne insensibile al mondo dopo il secondo tradimento della madre.
Wolfe rimase calmo ma il resto della sala era ora in
allerta. Non potevano permettere che Aife cedesse alla donna.
-Tuo padre…tuo padre mi ha allontanato da te per forzarti a
prendere la spada- iniziò a piangere la donna- mi ha abbandonato e ha forzato
il divorzio…ti prego aiutami, aiuta la mamma…
Aife rimase parecchio confusa dalla presenza della donna ma
si riprese presto. Conoscendola, aveva sentito che era diventata importante ed
era tornata con la coda tra le gambe per bearsi della buona sorte della figlia.
Come occuparsi di lei era qualcosa che Aife aveva già deciso, per vendicarsi
per la precedente Aife e le sofferenze causate alla ragazza nel gioco a causa
della donna, l’attuale Aife aveva deciso che l’umiliazione era il minimo che
poteva fare. Aveva in programma di ucciderla più avanti, ma visto che la donna
era tornata ora che lei aveva sette anni…beh qualcosa doveva farla e umiliarla
era meglio di niente.
Alla mancanza di reazione di Aife, la donna continuò-
aiuterai la mamma vero? Che aspetti?
-Che aspetto? –chiese Aife- che continui…
-Continui? –chiese la donna confusa
-Continui con queste baggianate e mi trovi una scusate più
credibile. Andiamo con tutti quelli che ti sei scopata uno che sapesse
inventarsi qualche buona storia ci doveva essere, possibile che oltre ad essere
un deposito sperma non hai fatto altro in questi due anni? –chiese Aife
diretta. Hey era un militare nella vita precedente, immagine da Lady non era la
cosa principale quando eri a fucilare gente e mandare a quel paese la gente, a
volte facendo le due cose insieme.
La risposta venne inaspettata per tutti, specialmente la
donna che dimenticò per un secondo cosa stava provando a fare e alzò la voce
con la figlia- come osi!?
-Ma vorrei chiedertelo io in realtà –disse Aife estremamente
calma- scappi con qualche idiota, abbandoni marito e figlia, lui ottiene il
divorzio, la figlia ottiene una posizione di potere, l’amante probabilmente ti
ha mollato per la prima pastorella che ha trovato perché sei insostenibile non
importa quanto santo sia il tipo, ed eccoti che torni con la coda tra le gambe
dal marito abbandonato e dalla figlia, pregando che loro ti riprendano…per cosa?
Essere abbandonati al primo idiota che passa di nuovo? Non solo papà non è così
coglione da accettare una donnaccia del tuo calibro indietro, io avrò anche
sette anni mia cara ma non sono così deficiente da non capire che diavolo hai
in mente…andiamo, almeno speravo tornassi con qualche cazzata meglio messa in
piedi- disse lei parecchio annoiata- su avanti, posso metterti una cazzata in
piedi migliore in due minuti se vuoi. Il tipo ti ha rapito contro la tua
volontà e sei riuscita a scappare e ora chiedi rifugio e giustizia. Oppure il
tipo ti ha messo sotto filtro d’amore. Cavolo potevi dire così tante cazzate e
scaricare la colpa su di lui che inizio seriamente a pensare che nemmeno ci hai
provato a inventarti qualcosa…
-Tu…ingrata creatura! –disse la donna incavolandosi- come
osi parlare così a tua madre!?
-Ma quale madre? E chi sarebbe l’ingrata? –chiese Aife- non
sono una persona che dimentica le cose, vuoi che dica davanti a tutti tutte le
cose che mi hai fatto passare? Che diavolo di madre insegna a una figlia come
usare gli afrodisiaci a due anni per sedurre un uomo?
Wolfe la guardò stupito, come se gli servissero quelli per
averla, e l’Imperatrice sorrise, oh potevano usare gli afrodisiaci quando
crescevano se vi era un problema a trascinarla nel letto del principe…
La donna guardò la figlia incredula e poi il principe al suo
fianco- ah ho capito…ora che hai un idiota nel tuo letto credi di poter vivere
senza tua madre! Non sei altro che la sua cagna, non è forse vero?
Aife guardò il sorriso vittorioso della donna e aggiunse
altri motivi per ucciderla, questa era senza cervello. Ma si rendeva conto che
la figlia aveva solo sette anni e che l’idiota in questione era il primo
principe erede alla corona? Oltre che anche lui era sette anni, era un principe
che stava insultando…
L’intera sala era furiosa e pronta a farla fuori.
A sorpresa Aife ghignò e rispose- si sono la sua cagna da
guardia, e cosa farai a riguardo?
Cagna era dopotutto il nome per la femmina di cane. La sala
si silenziò subito appena quell’informazione raggiunse il loro cervello.
Aife sorrise di nuovo- anche fossi solo una delle donne che
lui si porta a letto, cosa che mia cara non sarei visto che io ho rispetto per
me stessa e i miei valori e lui non è tipo da prendersi la prima a cui le gambe
si aprono, cosa farai a riguardo? Non solo non hai potere su di me, ma quello
che fronteggi è il primo principe imperiale Wolfe Artù DeDragon…lasciando stare
preferenza al trono, già solo l’essere figlio dell’Imperatore garantisce che tu
verrai uccisa per gli insulti.
La donna sbiancò- io…non vorrai far condannare tua madre! Gli
dei…
-Se gli dei hanno problemi con la mia condotta vengano a
dirmelo in faccia- disse lei diretta- ti assicuro che non ho problemi a
cantargliene quattro per averti messa come madre e moglie, non esiste disgrazia
peggiore di averti come genitore credimi. E visto che ho il potere di mettere
in carcere chiunque sia un pericolo per il principe che proteggo…GUARDIE!
I soldati si mossero immediatamente per afferrare la donna
ma questa provò a muoversi in avanti per afferrare le mani della figlia e farla
ragionare. Purtroppo per lei, la spada di Aife fu più veloce e si bloccò a un
millimetro dal collo della donna.
Aife sorrise- dammi un motivo, ti chiedo solo questo…perché in
questo istante posso inventarmi la balla che hai attentato alla vita del
principe e farti fuori…giusto per essere chiari, quando papà ha divorziato da
te, io ho divorziato dall’averti come madre, per me sei solo una donnaccia di
basso rango che ora osa venir a disturbare la mia famiglia quindi lo ridico…dammi
un motivo e ti farò fuori…se sarai così fortunata da uscirne viva cosa che
personalmente…non ci metterei la mano sul fuoco…portatela via.
I soldati afferrarono la donna tremante e la trascinarono
via. Questa voleva urlare e sbraitare ma si bloccò allo sguardo che Damon le
stava dando. Solo allora si rese conto che sarebbe davvero morta- fatemi andare
via! Andrò via.
-Ovviamente andrai via- disse Damon con un sorriso- la tomba
sarà un ottimo posto da chiamare casa, negl’Inferi sono certo che potrai
scoparti chiunque vorrai cara…
-Aife- disse Wolfe
-Sto bene- disse lei con un sorriso- andiamo a fare quella
passeggiata sua altezza?
Lui annuì portandola fuori con calma e scambiando uno
sguardo con Sebastian. Il ragazzo capì e quando i due uscirono disse subito-
sire, io consiglio l’uccisione della puttana, non possiamo rischiare che sue
azioni future gettino fango sulla reputazione di Aife se vuole continuare con
il piano attuale…
L’Imperatore annuì- processatela per attentato alla vita del
primo principe, voglio vedere quella testa rotolare!
L’Imperatrice guardò la regina prima di annuire su come
presentare la cosa al pubblico. La pazza donna era tornata e dopo essere stata
rinnegata da figlia e ex-marito per le sue azioni ha provato ad attaccare il
primo principe che stava difendendo la propria guardia dagli insulti della
donna, essa ha poi attaccato il principe e la figlia l’ha soggiogata e chiamato
le guardie per arrestarla. Dare ancora più luce al nome di Aife poteva essere
considerato l’ultimo atto decente della tipa…
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