WitchandAngel : Capitolo 4: The hell dog

Capitolo 4: The hell dog

Capitolo 4: The Hell dog

Il giorno dopo essere diventata la guardia del primo principe, Aife si ritrovò a prendere il thè con l’Imperatrice e la regina.
Le due donne presero subito la ragazza in simpatia, non solo non aveva cattive intenzioni ma era intenzionata a portare al trono Wolfe. Il carattere, il talento e l’aspetto della ragazza erano parecchio piacevoli quindi nessuna delle due ebbe da ridire sulla sua presenza nella vita di Wolfe.
Tuttavia, l’Imperatrice iniziò a progettare qualcos’altro per i due in futuro. Dopotutto Aife era una Nightsword, una delle famiglie più potenti dell’intero impero, così tanto che se fosse andata contro l’Imperatore non era certo se avessero potuto sopprimerli. Erano eccelsi da secoli e la loro fama era dannatamente buona. Nessuno avrebbe mai osato andar loro contro. Il fatto che fossero da secoli membri fedeli della corte imperiale e che avessero generazioni su generazioni di impavidi eroi di guerra li aveva resi parecchio potenti anche a livello fisico, il loro territorio era vasto e l’ammonto di truppe che avevano era pericoloso, tuttavia nessuno osava muoversi contro di loro. L’opinione pubblica li avrebbe uccisi se avessero provato a sfiorare la famiglia dei Nightsword, dopotutto erano oltre trecento generazioni di impavidi eroi di guerra e leali guardie imperiali, erano così tanto ben visti che nel secondo in cui una di loro diventava guardia di qualche Principe, esso diventava subito favorito da parecchia gente. Di fatto nel secondo in cui la voce che Wolfe avesse preso come guardia imperiale un Nightsword si sparse, l’ago della bilancia si spostò in suo favore. La famiglia materna di lui si mise a pregare per la salute e fortuna della ragazza, dopotutto grazie a lei il figlio della loro Imperatrice era un possibile futuro Imperatore, forse anche più di prima. Una seconda cosa che andava notata era che nella storia ogni singolo Principe che avesse avuto un Nightsword come guardia era diventato imperatore…chiamatela coincidenza, chiamatela sorte…la gente era superstiziosa e nel secondo in cui videro che Wolfe era il prescelto dei Nightsword…beh tutti iniziarono a considerare un cambio di posizione. Nessuno voleva essere dal lato dei perdenti dopotutto.
Il terzo giorno Aife propose al padre di trasferirsi a palazzo, dove avrebbero potuto controllare meglio i propri protetti e la cosa venne accolta favorevolmente da Damon che aveva già considerato la cosa più volte. In passato spendeva parecchio tempo a corte per lavoro, tanto Aife aveva la madre a casa, ma ora era indeciso su cosa fare, la proposta della ragazza era scesa dal cielo e venne accolta con gioia. L’Imperatrice fu entusiasta e non diede nemmeno il tempo di pensarci all’Imperatore che ordinò di preparare una stanza a Aife accanto a quella di Wolfe, la regina si mise subito in moto anche e si assicurò che la stanza fosse perfetta per la nuova ospite. I fratelli di Wolfe provarono a commentare sulla condotta delle due ma vennero troncati da Aife che sfiorava una delle spade. Non servì altro per zittirli.
Così passarono un paio di mesi e dopo il sesto compleanno di Aife e Wolfe, un nuovo evento venne alla luce…
The Hell Fight.
The Hell Fight era una competizione anche nota come “l’Arena”. Questa competizione si teneva una volta ogni cinque anni e vedeva come partecipanti i principi di ogni regno e impero esistente, era un luogo per incontri politici ma anche per mostrare la propria forza e il proprio potere. Era un luogo per vantarsi di quale talento si possedeva al proprio fianco. Non era proibito che un principe partecipasse per se stesso ma nessuno lo faceva, di norma si sceglieva la propria guardia del corpo o il proprio protetto. Il premio era una medaglia a valore e una ricognizione pubblica ma era più di quello in realtà, il premio era diventare un noto pericolo per gli altri regni e una costante minaccia. Nemmeno a dirlo, Damon era campione da quando era diventato il cavaliere di Nikolai, ovvero da quando aveva iniziato a partecipare all’Arena, ovvero da quando aveva dodici anni. Quando la notizia che non avrebbe partecipato quell’anno era arrivata, tutti tirarono un sospiro di sollievo, forse qualcun altro avrebbe vinto finalmente…
Chi di speranza vive disperato muore dicono…
I nomi nel torneo erano molto famosi, c’erano agili maestri della spada dall’oriente, esperti spadaccini, veloci arcieri…ogni forma di lotta era consentita e si poteva partecipare con qualsiasi arma, Damon era un eccelso spadaccino e aveva vinto sempre con la spada, ciò non toglieva che potevi combattere corpo a corpo, con mazze, lance, archi o cose del genere. Fintanto che sapevi lottare potevi combattere, anche con la magia.
Aife si voleva iscrivere, Wolfe voleva iscriverla anche ma vennero preceduti, Sebastian l’aveva iscritta nel secondo in cui aveva preso il ruolo di cavaliere di Wolfe. Era iscritta come “cavaliere personale del principe Wolfe” e sarebbe stata annunciata così, infondo perché non torturare i propri nemici?
Quando si lesse “cavaliere di Wolfe” tutti scoppiarono a ridere ricordando Sebastian, dopotutto chi si sarebbe mai preso la briga a controllare se il cavaliere del principe dell’Impero vicino era cambiato?
Così quando la competizione arrivò molti alzarono un sopracciglio alla presenza di Sebastian al fianco di Wolfe. Quello lanciò un campanello di allarme nelle menti di tutti ma cosa poteva andare storto? Dopotutto nessuno era il pericoloso Damon. Chiunque altro era battibile…
-Dal lato sinistro il machiste del principe Sylvester…- disse l’annunciatore con calma.
Le urla del pubblico aumentarono di fronte all’enorme uomo di due metri dai capelli biondi a treccia, barba intrecciata, muscoli con tatuaggi tribali e un’ascia come arma. Aife lo identificò come un vichingo, sinceramente parlando ci somigliava e il gioco aveva preso “spunto” da personaggi esistenti per i mob degli altri regni, di fatto esistevano anche terre orientali come il Giappone e la Cina.
-E dal destro la guardia imperiale del principe Wolfe!
Il maciste guardò la porta da cui entrò il suo avversario, non era Sebastian ma tutti sapevano che avrebbe vinto facile. Dalla porta entrò quella che sembrava una bambola di porcellana, l’armatura che indossava era di argento con tracce di oro, un’armatura che accentuava la figura femminile, per quanto una bambina di sei anni potesse esserlo. L’armatura aveva una gonna corta fino al ginocchio, uno scollo a cuore, stivali con tacco, guanti in ferro e una tiara. I capelli erano stati fatti a boccoli ed erano lisci se non per due piccoli codini in testa. Aveva le sue spade incrociate dietro, quasi fossero un fiocco che le cingeva la vita.
L’uomo di due metri di muscoli scoppiò a ridere- una mocciosa!
Ogni singolo cavaliere presente che conoscesse Aife si congelò sul posto…beh quell’uomo era morto. Persino i principi fratelli di Wolfe avevano imparato che era meglio non irritarla, la ragazza era veloce di spada ma forse era la cosa a cui era peggiore…alcuni di loro si sfiorarono le zone dove aveva rotto loro delle ossa…l’Imperatore e l’Imperatrice non l’avrebbero mai punita perché lei puniva solo se loro oltraggiavano il principe Wolfe, quindi nessuno avrebbe detto nulla anche se li avesse uccisi. Dopo il terzo osso rotto erano tutti molto chiari sul fatto che Wolfe era ora intoccabile e chi osava andare contro a ciò…beh era stato bello conoscerti…
Aife lo guardò indifferente e si girò verso l’annunciatore- iniziamo?
L’uomo annuì- pronti? Ai posti? VIA!
L’uomo rise- sarò gentile, ti darò il primo colpo…
Aife ghignò- oh…bene…è il tuo funerale non il mio
L’uomo la guardò stranito ma non ebbe modo di ribattere che lei si era avvicinata a una velocità razzo e gli aveva dato un calcio allo stomaco, cosa che lo fece volare contro il muro e gli fece creare un cratere. Tutti alzarono gli occhi verso il tabellone ma non vi era stato uso di magia. Gli occhi si puntarono sul machiste ma come poteva rialzarsi? Quel colpo lo aveva messo quasi ko, era cosciente ma combattere? Non aveva possibilità.
-La vittoria sotto i trenta secondi, va alla guardia imperiale di sua altezza Principe Wolfe Artù DeDragon!
Gli spalti esultarono mentre gli altri sovrani e partecipanti iniziarono a sudare freddo.
-Posso? –chiese Aife all’annunciatore, zittendo tutti in un colpo- il mio nome non è mocciosa…il mio nome è Aife Lance Nightsword, figlia di Damon Lancelot Nightsword- i volti di tutti sbiancarono, lei sogghignò- ma il vostro nuovo incubo va bene anche…
Damon scoppiò a ridere ad alta voce, cosa che fece capire a tutti una cosa…erano fottuti.
Nemmeno a dirlo, gli incontri che seguirono in cui Aife era presente finirono nel giro di un minuto massimo, dipendeva se voleva o meno dare all’avversario faccia. Cosa che fece raggelare i vari concorrenti? Lei non lottava solo con le spade, qualsiasi fosse l’arma dell’avversario lei sceglieva di prenderla e combatterlo ad armi pari. Problema era che lei era migliore dei migliori esperti nell’usarle.
Un avversario che era noto per una mossa speciale con l’arco, la Tracking Arrow, una freccia che seguiva l’avversario finché non lo colpiva non importava cosa facesse esso, la freccia non si sarebbe fermata mai. Persino Damon aveva problemi ad affrontarlo. Aife non ebbe problemi però. Corse per dieci metri da quando la freccia venne scagliatale contro e si bloccò di colpo, la freccia la sorpasso come si fosse scordata della sua esistenza. Aife si girò di colpo e colpì l’avversario con dieci frecce scoccate nello stesso momento, bloccando l’avversario al muro per i vestiti.
Altri due avversari brillarono in passato per essere difficili da battere per Damon. Il primo era un mago dall’eccelse qualità di magia che usò lo stesso trucco che usava con Damon, congelò Aife sul posto. Damon usava la forza bruta per liberarsi ma veniva rallentato dal freddo.
Aife non si mosse per rompere il ghiaccio e chiuse solo gli occhi concentrandosi. Tutti pensarono a una sconfitta ma…
-Aife, è un ordine- disse Wolfe- vinci
Aife riaprì gli occhi e fece esplodere il ghiaccio creando una gigantesca fiammata che prese la forma di un enorme lupo- come sua altezza desidera…
Nemmeno a dirlo il tipo se la fece sotto e gettò la spugna.
L’ultimo eccelso era un maestro di arti marziali di un regno simile all’antica Cina, contro di lui le armi erano difficili da usare ma era sempre bello combattere contro di lui. Quando Aife vide l’atteggiamento cordiale dell’uomo, decise di dargli un po’ di faccia e i due misero su un’eccelsa dimostrazione di arti marziali, purtroppo per l’uomo Aife aveva parecchi più anni di esperienza in quell’arte e aveva anche vere conoscenze, e non le cazzate random inventate dai creatori del gioco. L’uomo fu però molto rispettoso e la ringraziò dello scontro, nonostante avesse perso sorrideva parecchio, per lui incontrare qualcuno così eccelso era già una vittoria in sé e per sé.
Nemmeno a dirlo dall’Arena uscì vincitrice Aife, cosa che diede una nuova luce a Wolfe che era riuscito ad accalappiarsi una guardia del genere. Quella sera vi era un party per la vittoria e molti sovrani volevano proporre le proprie figlie per nozze al principe, altri invece complottarono su come far sposare la bambina nelle loro famiglie.
Un talento del genere doveva essere loro!
***
-Tua figlia? –chiese l’Imperatore a Damon
-Si sta cambiando. Tua moglie l’ha rapita- rispose Damon
-Mio figlio è con lei? –chiese l’Imperatore
-Sì- rispose Sebastian- arriveranno a momenti
-Quel ghigno- disse la regina- promette molto bene
-Ovviamente- rise l’Imperatrice
-Ah lord Nightsword, l’uomo che cercavo- disse un re avvicinandosi di corsa- non sapevamo di una così talentuosa figlia
-Non serviva che lo sapeste- replicò lui secco, guardando gli altri nobili avvicinarsi. Si era scordato quel lato della nobiltà, di solito tremavano come pulcini quando lo vedevano ma guarda come gli corrono dietro ora per prendere la figlia in moglie…la sua spada voleva essere estratta per qualche ragione…
-Ha un Fiancé? –chiese uno dei sovrani
-Vostra maestà vostro figlio non ha una fiancé vero? –chiese intanto un altro all’Imperatore
“Andate al diavolo” pensarono in coro l’Imperatore, l’Imperatrice e la regina, non osarono dirlo però.
-Fottetevi –disse invece diretto Damon- non sono cazzi vostri
Sebastian si trattenne dal ridere, come c’era da aspettarsi dal più temuto dei cavalieri, non gli interessava per nulla urlare contro a nobili di alto o basso rango, poteva uccidere chi gli pareva a prescindere.
-Non dica così…- provò un nobile
-Sua Altezza imperiale il principe Wolfe Artù DeDragon e la sua guardia personale imperiale Aife Lance Nightsword.
A quelle parole tutti si girarono verso la scalinata. Wolfe era sempre stato un bel ragazzo, da quando aveva incontrato Aife però il suo aspetto era migliorato e teneva un’espressione più seria e dura, per sembrare più maturo ma la cosa non stonava, anzi valorizzava il suo fisico. Nel suo completo nero con decori in oro era stupendo ma la vera gemma era Aife al suo fianco, che più che una guardia era una vera e propria regina. Il vestito che Aife indossava era composto da un corpetto a collo alto di argento chiaro con pizzo e gemme, una fascia di argento più scuro che legava la vita e un’ampia gonna di argento scuro ricoperta di pizzo. Ai piedi aveva scarpe di argento e una tiara le ornava i capelli, messa lì di proposito dall’Imperatrice. Era leggermente truccata ed era da mozzare il fiato, era chiaro per tutti che da adulta sarebbe diventata ancora più bella.
In quel secondo tutti capirono che era inutile proporre le proprie figlie, non importa quanto bello fosse un fiore, era sempre inferiore a un diamante come valore. Aife era perfetta come futura fiancé, i padri dei due erano amici da anni e non sarebbe stato forse un’ottima scusa farli sposare per saldare una volta per tutte il legame tra la famiglia Imperiale e la Nightsword? Dopotutto Aife era la primissima donna nata in parecchie generazioni di figli unici maschi, era impossibile mancare una così conveniente occasione. L’unico modo per sottrarla a loro era dunque farla innamorare dei propri figli ma qualcosa diceva loro che qualcuno aveva tutte le intenzioni di uccidere chiunque ci provasse…
Dopo la prima lotta nell’Arena, Aife ricevette il suo primo nome, Hell Dog, in onore del cane infernale che proteggeva il proprio master da qualsiasi nemico, persino gli dei non poterono vincere contro di lui e nemmeno a dirlo, con lei al fianco di Wolfe, nessun assassino ebbe vita semplice…o vita in generale visto che la ragazza era veloce di spada.
In tutto questo un pensiero si formò nei partecipanti dell’Arena, era meglio Damon. Si, con Damon forse potevano vincere, ridategli Damon! Lei è un cheat umano! Ma era un po’ tardi per rimangiarsi gli esulti a vittoria quando lui aveva lasciato le competizioni.
Nemmeno a dirlo, Aife avrebbe partecipato a ogni futura Arena. Ma la cosa non fu del tutto negativa perché il carattere della ragazza era cordiale se le eri cordiale, cosa che permise di allacciare forti relazioni di amicizia tra lei e i partecipanti all’Arena, cosa che allo stesso tempo rafforzò il nome Nightsword e anche il nome di Wolfe perché sostenuto da lei…
Nemmeno a dirlo, l’Imperatrice e la regina stavano adorando sempre di più Aife…e il piano di nozze stava venendo così bene!



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