WitchandAngel : Capitolo 16: I do remember you

Capitolo 16: I do remember you




Capitolo 16: I do remember you

Dopo l’atto i due erano esausti, quella che doveva essere una singola volta era passata a ore e ore e alla fine un’intera giornata spesa a letto. Era incredibile come Ares sapesse i suoi punti deboli o come Lisette sapesse che fare nel letto.
Una cosa era certa, lei non era vergine come pensava.
Alla fine erano crollati l’uno nelle braccia dell’altra. Fu allora che alcuni ricordi iniziarono a riaffiorare nella mente dei due.
****
Ares la strinse da dietro. Lei scoppiò a ridere- che succede al piccolo Ares?
-Non sono piccolo- protestò l’uomo
-Sei e sarai sempre il mio piccolo Ares- rise lei ancora dandogli le spalle
Lui ghignò- non ti cambierà mai questa idea?
-No- disse lei tranquilla e si irrigidì quando sentì le sue labbra sul collo- Ares non…
Lui le baciò la mano sinistra- perché non lasci giocare questo “piccolo” Ares un po’?
-Ares…- iniziò lei diventando rossa.
Prima che potesse protestare si ritrovò a essere baciata- non ti vedo come una sorella maggiore da anni…dammi modo di mostrarti che sono un uomo Elyon
Lei lo guardò e annuì piano lasciandosi andare. Era dura dire che non aveva fantasticato su di lui ma…non voleva che sentisse la cosa forzata…- va bene…mostrami che sei un uomo allora…
Lui sorrise prendendola in braccio.
****
-Non puoi- disse Zeus cercando di farla smettere
-Posso fare ciò che mi pare con i miei eroi –disse lei innervosita
-Non puoi! Crei problemi e…- iniziò lui
Elyon aveva gli occhi lucidi e sfrecciò nelle braccia di Ares- Ares! Zeus mi urla contro…
Ares la guardò e guardò poi il dio- sul serio? Ora te la prendi anche con le donne?
-Ma io…- iniziò Zeus
-Vuoi che dica a tua moglie dov’eri ieri sera? –chiese Ares
-Ma…- provò lui
-Ah no lo so già –disse Era- allora? Scusanti?
-Non volevo vedere Melissa –disse Zeus- è stato incidentale come incontro
-Melissa? Melissa?! Eri da Clarissa avevi detto! Con quante eri ieri sera!? –chiese la moglie infuriata
-Due…
-Due?! DUE!? –una frusta apparì nelle mani della dea- ZEUS!
-Cazzo…- il dio sparì velocemente inseguito dalla moglie
Ares ruotò gli occhi e guardò la dea tra le sue braccia- tutto ok piccola?
Lei lo guardò e gli sorrise- ti va di andarci a riposare un po’ nel letto di camera mia?
Lui sorrise- volentieri
-E non chiamarmi piccola, sono più vecchia di te- disse lei
-Sei la mia amata posso chiamarti come mi pare- disse lui baciandola- e di certo non puoi chiamare me piccolo Ares…
Lei fece una smorfia- con quelle dimensioni non sei piccolo…o gentile
-Non è colpa mia se le tue espressioni sono così eccitanti…- rise lui
***
-Un giorno sarai mia moglie- disse Ares
Lei rise piano- abbiamo l’eternità, non devi chiedermi di sposarti ogni giorno sai?
Lui annuì- voglio solo assicurarmi che sarai solo mia
Lei sorrise e sfiorò l’anello che aveva al dito- sono la dea degli eroi, sono legata a te che ti piaccia o meno…
Lui sorrise stringendola- mi piace, mi piace tantissimo…
****
Ares fu il primo ad aprire gli occhi quel giorno. Ci mise un po’ a concentrarsi sull’ambiente intorno a sé e il momentaneo mal di testa gli fece provare un capogiro. Un’enorme quantità di ricordi con una persona sola vennero inseriti nel suo cervello e finalmente sentì di aver ritrovato qualcosa. Si girò piano verso la figura dormiente al suo fianco. I lunghi capelli biondi fragola erano sparsi per il materasso, la pelle lattea, coperta solo dalle lenzuola di seta bianche, era perfetta come la ricordava, le labbra rosse erano semi socchiuse, invitandolo a baciarla, le lunghe ciglia nere adornavano due occhioni chiusi. La collana al suo collo scintillò così come l’anello che era ora comparso alla sua mano sinistra. Le curve che aveva sfiorato così tante volte erano di nuovo al suo fianco. Le sfiorò il viso con estrema cautela, quasi avesse paura di rompere un oggetto di cristallo o che lei svanisse di nuovo come una bolla di sapone.
-Elyon…
La ragazza aprì piano gli occhi confusa- Ares?
Lui continuò a guardarla e osservò come gli occhi argentei di lei passarono dalla confusione, a pensierosi, a realizzare qualcosa e poi a lucidi- Ares…
Lui le sorrise e l’accolse tra le sue braccia quando lei gli si gettò al collo. Strinse la presa su di lei e nascose il volto nei capelli di lei mentre la ragazza lo stringeva più forte che poteva- sei qui…sei di nuovo qui…
-Mi ricordo di te- disse lei- non ricordo altro ma ricordo te…ricordo noi…
Lui sorrise stringendola di più- ricordo la nostra relazione…altro no ma quella sì…
Lei annuì e si allontanò per guardarlo e sorridere- sono di nuovo tra le braccia del piccolo Ares eh?
-Piccolo a chi? –chiese lui alzando un sopracciglio- devo forse ricordarti quanto sono piccolo cara?
Lei ridacchiò contenta.
Lui strinse la presa sulla sua mano e qualcosa gli ritornò in mente- oh no…
-Cosa? –chiese lei
-Ti ho tradita- disse lui- nel periodo che non ti ricordavo ho avuto altre…
-Non molte- corresse lei- e poi non avevi modo di ricordarmi…non potevi sapere
-Non è una scusa- disse lui
-Non sei Zeus, non l’hai fatto con una partner presente- disse lei tranquilla- e sono contabili su una mano i figli che hai e le donne che hai avuto…non preoccuparti
Lui la guardò e le sorrise- mi farò perdonare
-Lo spero bene –rise lei contenta
Lui la strinse- sei l’unica per me Elyon…sei l’unica…
-Lo so- sorrise lei spingendolo sul letto- ma credo sia il caso che tu mi ricordi la cosa…
Lui sorrise tirandola a sé- con piacere…

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