Capitolo 2: I’m your dad
-Toglimi le mani di dosso figlio di puttana! -urlò Crystal
con tutte le sue forze. Era lì dentro da sette fottutissimi giorni, sette
giorni dove avevano provato a sottometterla, senza farle male fisico ma ora che
era il settimo giorno potevano benissimo farle male, e che cosa volevano farle
quegli stronzi? Stuprarla, dopo averla umiliata, perché giustamente era normale
in quella cavolo di prigione che osavano definire "accogliente casa".
La portarono sul retro dell'edificio e mentre uno di loro la bloccava l'altro
stava cercando qualcosa
-Sai Crystal hai dei bellissimi capelli color pece, o forse
è meglio dire avevi? -chiese ridendo il Bruno con occhi neri cercando
probabilmente un rasoio, molte ragazze avevano capelli corti lì e non era
perché volevano visto come si erano spente e come i loro occhi fossero vuoti,
sapeva benissimo che aveva le ore contate ma avrebbe opposto resistenza a ogni
costo
-Non osare figlio di puttana! -gli urlò lei, non era
vanitosa ma i capelli e i suoi occhi erano quelli del padre, erano neri con delle
sfumature di Bordeaux scuro prese dai capelli rossi della madre, l'unica cosa
che sapeva di suo padre, il suo unico collegamento con lui
-Sta buona- disse l'altro, gemello del primo- che dopo avrai
molto da urlare e sangue da perdere
Lei prese fiato e si mise a urlare più forte che poteva
****
Aaron parcheggiò nell'ingresso e vide Alexis litigare con un
ciccione pelato dagli occhi da topo. Stava per raggiungerli quando sentì urlare
e senza pensarci due volte sia lui che Alexis corsero in direzione delle urla.
Nonostante il direttore cercasse di fermarli. Ciò che vide fu una ragazza
bloccata a novanta con le mani dietro la schiena a un tavolo da un uomo il
doppio di lei, e un altro che si stava avvicinando con un rasoio. Senza
pensarci intervenne
-Allontanatevi da lei ora- disse mettendosi tra lei e quello
"armato"
-Si Levi- disse il tipo provando a colpirlo. Peccato per lui
che Aaron praticasse Boxe tra le varie cose e che non era estraneo al fare a
botte. Neanche a dirlo i due gemelli finirono al tappeto. Crystal si passò una
mano tra i capelli e con enorme sollievo li ritrovò tutti al loro posto.
Alexis arrivò con faccia da topo, così l'avrebbe chiamato
Aaron, pochi istanti dopo.
-Che cazzo ha fatto?! Io la denuncio- minacciò l'uomo
-No IO la denuncio, e farò chiudere questo fottuto istituto,
quanto è vero che mi chiamo Aaron BlackDiamond, lei e chiunque coinvolto non
uscirete dalla prigione vivi- disse freddo Aaron digitando subito il numero
della sua squadra di sanguisughe, anche chiamati avvocati. Mentre lui parlava
con il "capo" di loro, Alexis era corsa da Crystal
-Dio santo- disse abbracciandola
Alexis aveva quasi trentanove anni, un anno e mezzo in più
rispetto a Aaron, con capelli corti color pervinca e occhi celesti- mio Dio ti
prego dimmi che non ti hanno fatto male piccola ti prego
-Ci hanno provato, ma non hanno fatto molto, già per
portarmi qui gli ho fatto patire le pene dell'inferno, e per loro sfortuna non
sono riusciti a fare la prima cosa che fanno sempre, ovvero rasare i capelli,
quindi non hanno fatto nulla. Grazie a mister cavaliere nero- si sforzò di
sorridere Crystal, non era il tipo di ragazza che si sarebbe disperata a piangere,
anche se dopo una settimana era davvero sul punto di piangere- tra parentesi il
tipo è?
-Crystal- appena Alexis disse il nome Aaron sobbalzò, aveva
appena salvato sua figlia- lui è Aaron BlackDiamond, tuo padre
-Fermi tutti...lui è cosa?! -disse Crystal guardando negli
occhi Aaron.
Lui la guardò a sua volta, ghiaccio nel ghiaccio- tuo padre
Crystal si alzò in piedi di scatto e lo fronteggiò
mettendosi davanti a lui, lo studiava come lui studiava lei
Alexis la guardò negli occhi- È meglio tornare a casa prima
che tu ti metta a fare scene cara
Lei annuì- allora torniamo a…
-Verrai a vivere da me- disse Aaron subito- sono tuo padre è
giusto che io sia nella tua vita
Crystal lo guardò scettica- tre settimane
Aaron la guardò interrogativo e Alexis rise- dice che
durerai solo tre settimane con lei
-Buono a sapersi- disse Aaron- su vieni andiamo a casa, con
la mia auto- detto questo le fece strada verso la sua costosa decappottabile
che notò attirare lo sguardo della ragazza
-Ti piace?
-Crystal è patita di motori- disse Alexis sorridendo
Crystal la fulminò con lo sguardo e lei rise- hai qualcosa
in comune con tuo padre cara
-Tu donna non stai mai zitta eh? –chiese Crystal
-Fidati, la conosco da quasi trent’otto anni e non l’ho mai
sentita star zitta in vita mia- disse Aaron aprendo l’auto e facendola entrare
-Ah e io che pensavo fossi l’unica a doversela subire
ventiquattro ore su ventiquattro… -rispose Crystal
-Voi due penso andrete più che d’accordo- sorrise Alexis- ti
ho fatto appena portare delle valigie con vestiti a casa di Aaron Cry, se hai
bisogno chiamami e verrò a salvarti da lui
Aaron roteò gli occhi prima di partire- non hai paura della
velocità vero?
-Faccio gare clandestine da quando avevo quindici anni, tu
che dici? –chiese lei
-Che hai cominciato tardi, io avevo quattordici anni quando
ho cominciato a correre, vinci? –chiese Aaron
-Ovvio, non sono nata per perdere- sorrise Crystal
-Sei decisamente mia figlia di carattere- rise Aaron
Dopo un lungo silenzio Aaron si schiarì la gola- a che anno
sei?
-Ultimo di liceo
-Che università vuoi fare?
-Informatica e nuove tecnologie, ho già mandato la richiesta
per la WA e sosterrò l’esame di ammissione a fine mese, voglio provare a
saltare un anno, mi hanno detto che se prendo il massimo punteggio all’ingresso
e supero il salto posso anche iniziare dal terzo anno…infondo non è difficile
come materia
-Stessa cosa che feci io, se hai bisogno di una mano posso
insegnarti qualcosa –Aaron scosse la testa, di solito quella frase la usava per
portarsi a letto le ragazze…si doveva abituare anche a evitare doppi sensi-
comunque ora andiamo a casa mia, ti sistemi come vuoi e poi ti faccio fare un
giro della città
-Sai che il “posso insegnarti io” mi fa venire in mente uno
scenario sessuale più che intellettuale? –chiese Crystal di slancio
pentendosene subito dopo
Aaron scoppiò a ridere- me ne sono accorto dopo averlo
detto, mi sa che non sono l’unico a pensare per doppi sensi eh?
Lei sorrise e alzò le spalle
-Ti stai annoiando?
-Questa è una situazione strana, anomala e altamente
sconfortevole. Non mi trovo a mio agio con estranei, ci vorrà un po’ perché io
mi abitui a te e tu a me.
Lui annuì- anche perché so di avere una figlia da meno di un
giorno
-E io di avere un padre in vita da poche ore- rispose lei-
andrà bene molto probabilmente visto che mi dicono che ho il tuo carattere,
però mi serve tempo per fidarmi di chi non conosco, come te immagino…
-Esattamente…ah quasi scordavo ho degli amici a casa…Iris fa
vedere i ragazzi sullo schermo- disse lui
Crystal sorrise- un’AI privata? Questo è figo. Il mio si
chiama Shadow. Loro tre chi sono?
-Lui è Derek, un flirt totale, ama le donne e non è tipo da
relazione stabile, oltre a non avere pudore in pratica- disse Aaron guidando- è
un fotografo professionista, delle volte lavoriamo insieme
-Interessante tipo –rise Crystal
-Poi, lui è Simon, un party planner, è molto aperto di idee,
ama lo shopping e di sicuro va d’accordo con la popolazione femminile
-Lui è gay vero? –chiese Crystal
-Si, come l’hai capito?
-Nessun uomo può essere così paziente con oche bionde e
shopping…o almeno non quelli che conosco io e ha l’aria del “Sono Gay” per
qualche ragione
Lui sorrise- infine c’è Stephan, dottore, ligio al dovere,
da relazione seria, non ha paura di nulla e non è tipo da andare a donne
-Ok lo chiamo Golden Boy, perché ho la sensazione che sia
ingenuo quando ci provano con lui?
-Non lo so ma hai ragione- rise Aaron- riesci a analizzare
me?
-Sexy, bilionario, ricco, famoso, importante, egocentrico,
passione per donne ma non da relazione seria, ami giocare con chi prova a
manipolarti e tra eroe e cattivo sei il cattivo
Lui rise- si, andremo d’accordo io e te
Aaron parcheggiò e la fece entrare nell’ascensore- devi
avvisarmi di qualcosa?
-Solo che potrei aver omesso la tua età a Stephan e gli
altri- disse lui
-Deluso di come sono cresciuta? –chiese Crystal
Lui la guardò, stivali di pelle alti con tacco, pantaloni in
pelle a vita bassa con cintura in pelle e fibbia in argento a forma di teschio,
canottiera bianca con pizzo, giubbotto di pelle nera, al collo collana stile
militare, collana di argento porta foto, collana di argento a forma di drago,
vari braccialetti, orecchini a forma di spada pendenti, occhiali da sole
poggiati in testa, leggero trucco scuro e i lunghi capelli liberi. Non aveva
borse o borsette e le sue cose le teneva nella tasche- no, ma dovrò richiedere
ordinanze restrittive per ogni maschio sulla faccia della terra
-Oh che cosa dolce- rise lei- pentitosi di ciò che ha fatto
signor milionario?
-No, ma ora capisco perché i padri erano così nervosi a
vedere le figlie uscire con un ragazzo
Lei rise- karma direi
-Già…siamo arrivati- disse aprendo le porte e entrando- Siamo
qui, dove siete?
-Qui allora dov’è la…bambina- disse Derek guardando Crystal
– non è una bambina…
-Decisamente no…- disse Simon
Aaron sorrise- Stephan dove sei?
-Qui, scusa mi avevano…chiamato…- disse lui facendo cadere
il peluche che aveva in mano
-E abbiamo perso tutti e tre- disse Aaron
-Sicuro che non dobbiamo chiamare un dottore? –chiese
Crystal
-Non possiamo visto che il mio medico è sotto shock cara-
rise Aaron- oh sveglia!
-Come cazzo fai a avere una figlia diciottenne?! –chiese
Derek
-Si è riattivo! –rise Aaron
-Sai quando una donna ama un uomo succede che- rise Crystal
guardandoli- dio che facce…
-Ok ha il suo senso di humor…-disse Simon
-Stephan, sei vivo? –chiese Aaron
Crystal alzò il peluche da terra e glielo porse- buongiorno,
sei con noi?
Lui si riprese- si…ehm…
-Io sono Crystal, la figlia di Aaron, voi siete Derek, Simon
e Stephan vero?
Loro annuirono. Derek la guardò- sai se non fosse tua
figlia…
-Non ci provare- disse Aaron
-Preferisco diventare lesbica- rispose Crystal
Simon scoppiò a ridere e Stephan e Aaron lo seguirono a
ruota. Derek poi rise- ok ha il carattere di Aaron
-Non vedo l’ora di portarla a fare Shopping- sorrise Simon
-Ehm…posso rifiutare? Non sono quel genere di ragazza- disse
Crystal
Simon la guardò- e che genere sei?
-Da tiro al piattello, motori, videogame, gare clandestine,
tecnologia e risse- disse lei
Aaron rise- lei è mia figlia sicuro
Derek sospirò- abbiamo una copia femminile, sexy di diciotto
anni di Aaron
-Diciassette- corresse lui- fai il compleanno il 31 ottobre
vero?
-Bingo- disse lei- ehm…il dottorino sta bene?
Aaron lo guardò- credo di sì?
Stephan le diede il peluche- a mia difesa pensavano fossi
più piccola
Lei gli sorrise e gli scompigliò i capelli- grazie è un bel
gesto Golden Boy
Lui sorrise leggermente rosso. Aaron rise- non commento
Simon annuì- non commentiamo va…
Derek scosse la testa- non voglio sapere…
Stephan arrossì- non è…
Crystal alzò gli occhi al cielo- prima che qui scoppi il
“non stavo pensando a cose sconce” e “oh invece si”, io vado a farmi un bagno
caldo e sistemo le mie cose e no Derek, non mi serve una mano nella vasca
Derek la guardò andare via- legge il pensiero?
Aaron scosse la testa- no, capisce le persone
-Io sapete che capisco? –chiese Simon
-Cosa? –chiese Derek
-Che Stephan è rimasto molto colpito da Crystal- sorrise lui
Stephan divenne viola- non è come pensi!
Aaron rise- ho la sensazione che ci sarà da ridere qui
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