WitchandAngel : Capitolo 30: The Son of the Devil

Capitolo 30: The Son of the Devil

Capitolo 30: The Son of the Devil

Alla fine Michael uscì dalla “Conversazione” con entrambe le ali amputate, parecchi angeli in meno e una promessa di venir cotto al forno con patate se sfiorava anche solo l’idea di avvicinarsi a Angelica o i suoi bambini per le prossime ottantasette eternità. Dopo quel periodo potevano parlare di essere “amici”, chiunque aveva capito che con quella dichiarazione Michael non avrebbe più visto Angelica ma il pennuto pareva avere molto in comune con i piccioni e non aveva appreso la misura di tempo “eternità”.
Dopo quella conversazione tutti tornarono al proprio posto, eccetto per Lucifer e Draco che seguirono Angelica a casa sua per chiarire la situazione.
Alaric Draco era un drago parecchio cordiale di norma ed era chiaro che il carattere di Alaric era molto simile al padre, forse meno maturo di quello paterno però.
Dopo due ore di spiegazione su chi fosse Angelica e chi fossero gli zii, le cose tornarono molto normali.
Angelica lasciò la casa dove abitava con i figli per vivere con Draco nella loro abitazione originale, lasciando però la casa di loro proprietà così da poterla usare a piacere se volevano.
Aaron accettò velocemente la relazione tra la madre e questo Draco, forse il fatto che l’uomo fosse un drago e che il ragazzo fosse leggermente un patito di draghi aiutò parecchio la cosa.
Con un po’ di tempo si poteva vedere parecchio su Draco.
Per iniziare era un padre parecchio attento e presente nella vita dei figli, perché per lui Aaron era anche un figlio.
Lucifer era parecchio assente come padre, delle volte per lavoro delle volte per semplice assenza di abilità per esserlo. Non era un cattivo padre ma non sapeva come essere un padre, era più un fratello maggiore delle volte che una figura paterna. Ciò non toglieva che era il padre di Aaron.
Draco era invece un padre più presente e una vera e propria figura paterna. La differenza di età poteva aiutare e probabilmente anche il fatto che avesse esperienza nel crescere un figlio, cosa che Lucifer non aveva, inoltre era anche più maturo del demone in parecchi sensi. Aveva delle cose da fare come Lucifer ma aveva anche tempo per la propria famiglia.
Con Lucifer delle volte passavano mesi senza che il figlio lo vedesse o sentisse ma da Alaric aveva scoperto che Draco teneva una fitta corrispondenza in lettere con il fratello e le poche volte che si vedevano era per passare tempo insieme e non per noiosi affari di lavoro o insegnargli come controllare i poteri.
Quando Aaron si lamentò della cosa con Draco, il drago difese Lucifer dicendo che era difficile per un uomo che non aveva figli crescere un figlio dal nulla e che anche se erano passati parecchi anni per chi viveva per l’eternità era difficile misurarlo quel tempo in maniera mortale, come invece Aaron era cresciuto a fare. Probabilmente Lucifer nemmeno sapeva di spendere così poco tempo con il figlio e se lui sentiva il bisogno di più tempo dal padre allora doveva dirglielo direttamente.
Nessuno legge il pensiero dopotutto.
Michael non fece una nuova comparsa, probabilmente aspettava ancora la fine di tutta quell’eternità.
-Siamo sicuri che siate parenti voi due? –chiese Draco- perché mi pare parecchio…come dire…privo di cervello?
Lucifer scoppiò a ridere- almeno non sono l’unico che se lo chiede!
Stranamente i due uomini divennero velocemente amici dopo i primi momenti di disagio e gelosia, dopotutto Draco era il padre di un figlio di Angelica e ora il compagno della bella genietta ed era anche qualcuno che suo figlio ora ammirava parecchio, ma dopo un paio di bicchieri di birra e qualche chiacchiera poteva capire perché era così popolare.
-Ho ancora una domanda però- disse Logan guardando il gruppo
-Ovvero? –chiese Aaron
-Perché la loro anima è bianca? –chiese lui
Il mistero dei misteri. Uno dei motivi per cui Angelica era vista così tanto angelica era per la sua anima bianca anche se aveva dato alla luce il figlio di Lucifer. La domanda di Logan aveva riportato la mente di tutti sulla cosa.
-Oh…perché non è bianca- rispose Hunter ovvio
-Credo di poter riconoscere il bianco dal nero e dal grigio –disse Logan
Si ma non esiste solo quel colore- replicò Jessica seduta sulle gambe di Blade. Un’altra piccola modifica avvenuta era che dopo la battaglia Jessica stava per flirtare con un Incubo e Blade aveva mandato all’aria la sua pazienza e l’aveva trascinata per “parlare” in casa sua, erano usciti dopo tre giorni e la bionda sembrava esausta mentre il samurai non mostrava segni di stanchezza. Il fatto era probabilmente che sia la stamina che l’energia vitale di Blade erano in gradi di ricaricarsi nel secondo in cui erano usate, il che lo rendeva un ottimo compagno di letto per la perennemente affamata Jessica. Di norma ci andava piano con lei e le lasciava fare come voleva, nella speranza di poter poi sviluppare una relazione che fosse anche fuori dal letto, alla fine era ricorso a stancarla fino a renderla incapace di uscire dal letto e parlarle chiaro e tondo di cosa provava…si sarebbero sposati tra qualche mese e probabilmente avrebbero avuto un mare di figli se continuavano con le loro attività notturne.
-Ovvero? –chiese intrigato Lucifer
-Perché non guardate la mia di anima? –propose Draco tranquillo
-Oro…? –chiese confuso Aaron guardandola subito- è color oro…
-Perché sono un purosangue drago- rispose lui tranquillo- anche il mio sangue è di oro e non rosso, Alaric anche possiede sangue di oro
-Ma la sua anima è bianca –disse Aaron
-Diamante- corresse Alaric- la mia anima è color diamante.
-Le nostre sono argento –disse Hunter tranquillo- un argento puro riflette la luce come la lama di una spada, per questo danno l’impressione di essere bianche, parecchie creature sovrannaturali le hanno di questo colore, questo è anche uno dei motivi per cui è difficile distinguerci da normali mortali.
-Anche mamma…-iniziò Aaron
Angelica sorrise alla confusione dei demoni presenti. La sua anima stava cambiando colore con la velocità di un battito di ciglia. Aveva così tante sfumature diverse che era impossibile dire quale fosse il vero colore.
-Io sono un Genie- disse lei tranquilla- la mia anima è fatta di gemme preziose che cambiano colore a mio volere e secondo il mio umore se vogliamo. Noi siamo di natura maliziosa e ci divertiamo a confondere i nostri master e chi prova a darci ordini, come potevamo essere così semplici con le nostre anime?
-Ovviamente- scoppiò a ridere Aaron ormai abituato a quel lato della madre.
Per lui la sua vita era perfetta così ormai. La madre sarebbe stata sempre presente, aveva un padre più presente grazia un patrigno molto paterno, un buon rapporto in generale con la sua famiglia e niente più segreti.
Alaric sorrise- sono fortunato
-Perché? –chiese Aaron
-Perché ho due fratellini adorabili- disse lui scompigliandogli i capelli
Aaron sorrise tranquillo finché le sue parole non lo colpirono- aspetta…due?
~The End~

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