Capitolo 11: She is a cute
child
Crystal sorrise camminando al fianco di Stephan mentre lui
le mostrava negozi su negozi contento. Empress si stava divertendo parecchio,
non era tipo da rapporti ma adorava il tipo di personalità che Stephan aveva. Era
dopotutto una predatrice, avere una preda così carina davanti a sé era
difficile da rifiutare.
Stephan dal suo lato si stava divertendo. Aveva provato fin
da subito interesse per Crystal, anche se era strano visto che era la figlia
del suo migliore amico e avrebbe fatto diciotto anni a breve. Era certo di non
essere un pervertito, almeno sperava di non esserlo visto che nessun’altra
ragazza dell’età di Crystal lo intrigava. La ragazza era un po’ troppo diretta
ma la cosa non lo disturbava affatto, era sempre meglio una ragazza diretta che
una che ti parlava dietro.
Parlando di puttane traditrici…
-Stephan! –sorrise una bruna dagli occhi noce avvicinandosi
a Stephan mentre Crystal guardava dei vestiti
Il sorriso di Stephan si spense.
-Oh? Non mi saluti? –chiese la donna accentuando la
posizione del proprio seno.
Nessuno voleva vedere una propria ex.
Specie se la ex in questione non aveva capito che dormire
con altri non era ok e che sarebbe rimasta ex per il resto della sua vita per
quella cosa.
Stephan non la degnò di uno sguardo ma poteva tirare un
sospiro di sollievo mentale.
Non era più attratto da lei fisicamente, il che era positivo.
-Stephan…andiamo…so che io ti piaccio ancora…- disse lei
cercando di sfiorarlo ma venne bloccata quando qualcuno afferrò Stephan e lo
spostò leggermente con quell’azione
-Ti ho fatto aspettare tanto? –chiese Crystal stringendosi
piano a lui
Stephan le sorrise- no, possiamo andare?
-Sì –disse Crystal contenta
-Oh…che bambina carina –disse la tipa
Crystal guardò la bruna e ghignò- oh, sarei una bambina nei
tuoi occhi cara?
-Certamente- disse la bruna con un sorriso cattivo mentre l’intero
negozio e alcuni passanti si erano fermati a guardare la scenata, alcuni
riconoscevano Crystal, altri Stephan e ovviamente la bruna non era finita per
la prima volta in qualche scandalo ed era riconoscibile.
Una normale ragazza l’avrebbe ignorata.
Una santa, avrebbe addirittura perdonato il commento…
Purtroppo per lei, non era una santa che stava affrontando.
Quella che aveva davanti era Crystal, Empress Rose, ovvero
una ragazza che aveva imparato a tenere la testa alta e tenere la lingua
biforcuta.
Alexander glielo aveva sempre detto, meglio stronzi e
cattivi che buoni e stupiti con questo tipo di persone.
Non era mai e poi mai una buona idea farsi mettere i piedi
in testa.
-Beh almeno questa bambina- disse Crystal- ha smesso di
giocare con le bambole
-Bambole? –chiese lei confusa
-Oh scusa, ho detto giocare? Dovevo dire diventare- replicò
Crystal- voglio dire…si nota parecchio che non sei naturale
-Come se tu lo fossi –disse la bruna
-Io, sono nata così, questa è la mia taglia di seno, di
fianchi, di vita, di volto e così via…non farei mai un’operazione per
modificare la mia immagine, specie se non è necessaria…tu invece…hai svaligiato
una fabbrica di plastica per fartele fare quelle tette? –chiese Crystal
tranquilla- quanti anni hai? Cinquantuno?
-Come osi?!
-Con tutto quel trucco, tutti quei punti di sutura e tutta
quella plastica come posso pensare altrimenti? A questo punto perché non
contatti qualche casa di bambole e ti fai assumere? Tra poco sei più finta di
Barbie…anzi, lei almeno è nata in quel modo…
-Come osi! –disse lei- hai idea di quanto sia costato tutto
questo?! Più di otto zeri!
-Soldi sprecati, la bellezza è dentro non fuori –disse Crystal-
puoi essere bella quanto vuoi e potresti morire da sola se hai quel caratterino…ora…smetteresti
di dare fastidio al mio ragazzone e sparire? Grazie
La bruna fece per colpire Crystal ma finì solo con il cadere
a terra e rompersi il naso quando Stephan tirò Crystal a sé per salvarla dal
colpo. La cosa la portò a poggiarsi al suo petto e diede una scossa elettrica
ad entrambi. Intanto una bruna che era stata dimenticata da tutti avrebbe
dovuto rifarsi per la trentesima volta il naso…
-Ehm…andiamo –disse Stephan prendendola per mano e
portandola fuori verso l’auto.
Una cosa era certa, non la vedeva come una semplice amica a
Crystal…
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