WitchandAngel : Capitolo 30: The Fate of a Goddess

Capitolo 30: The Fate of a Goddess




Capitolo 30: The Fate of a Goddess

Alla fine non sposò mai Ares.
Non si lasciò con lui, ma decise che le nozze non erano qualcosa che voleva.
Le cose si erano sistemate con la morte di Malcom, nessuno sapeva cosa Nikolai avesse fatto con il suo squadrone ma il cadavere del dio, prima di disintegrarsi, non era molto…riconoscibile…o intero.
Lisette riprese controllo dei suoi poteri completamente e riprese controllo della propria dimora e dei propri altari.
Promosse Sarah a sacerdotessa, dopo aver “accidentalmente” fatto cadere Benito giù dalle scale e averlo reso paralitico dalla vita in giù…chi gli aveva detto di andare a toccare una sua protetta e di tradirla? Voleva vedere come avrebbe tradito altre donne visto che era…incapacitato…
Sarah adorò subito il ruolo, e l’immortalità datale con il ruolo, così come Nikolai e la madre di lui accettarono subito i ruoli di soldato e di sacerdotessa. Lo squadrone di Nikolai divenne l’armata divina della dea degli eroi…non era esattamente ideale andare contro di loro, diciamo solo questo.
Nel corso del tempo il cerchio divino di Lisette crebbe di parecchio.
Non con figli ma nel corso dei secoli la dea recuperò parecchi…non voluti.
Questi erano dei nati da dei di cerchi divini diversi.
Era molto semplice il concetto, erano in entrambi i cerchi ma non potevano esserlo quindi erano senza cerchio divino, per entrare in uno dei due dovevano rompere i legami con l’altro e la cosa non era…accettabile.
Alla fine, Lisette chiese loro di entrare nel suo cerchio divino.
Il suo cerchio divino era privo di regole estreme e quelle che aveva messo erano molto semplici da seguire e garantivano a tutti una convivenza pacifica.
Tra di essi vi fu, secoli e secoli dopo, un’aggiunta particolare.
-Sarff, la tua cioccolata calda- disse Lisette con un sorriso
-Grazie- sorrise la dea dei mostri
Era stato interessante il loro incontro.
Lisette era dovuta intervenire per…rimettere al loro posto degli eroi che avevano causato la povera dea parecchi problemi.
Dopo aver fatto ciò si era personalmente presa la briga di scusarsi con Sarff, dopotutto era colpa sua se gli eroi erano usciti fuori controllo e avevano causato noie alla giovane.
Ciò aveva portato a una bella amicizia tra le due e visto che lei era nata da due dei di diversi cerchi, Lisette l’accolse a braccia aperte nel suo cerchio divino.
Le due, in teoria, non dovevano andare d’accordo ma era impossibile non vedere che erano amiche.
Lisette non aveva problemi con mostri o esseri mostruosi in generale, dopotutto era stata dea anche di essi nel secondo in cui avevano compiuto un’azione eroica e senza di essi molti eroi non sarebbero diventati eroi. Era molto pacifica di suo e molto comprensiva con gli altri, la cosa la portò ad essere molto amata dagli dei che entrarono nel suo cerchio, spaventati all’inizio che fosse come Zeus o altri dei a capo del cerchio…
Sarff perdonò gli eroi velocemente, specie dopo che Nikolai li aveva… “educati” su come comportarsi.
Com’era la situazione con Ares allora?
Beh…
-Ares smettila di entrare nel mio letto di soppiatto! –disse Lisette guardando male il dio che per l’ennesima volta era venuto di soppiatto nel suo letto nel cuore della notte.
Forse doveva lasciare Nikolai ad occuparsi di lui.
-Hai detto che potevo venire quando volevo- disse lui divertito
Lei lo guardò male e sbuffò prima di ritornare a dormire.
-Non fare così amore…
Lei ruotò gli occhi ma non commentò. Dopotutto lei non voleva sposarlo, il minimo che poteva fare era lasciarlo dormire con lei quando voleva.
Era contenta della sua vita a dirla tutta. Le andava benissimo una relazione amorosa senza nozze e Ares era felicissimo di continuare a vederla, con o senza titolo di “marito”, anche se ormai si presentava come tale. Era felice così e non avrebbe cambiato la sua vita per niente al mondo…
~The End~

Nessun commento:

Posta un commento

I hate it here

I hate it here Trama: Quando l’angelo posto a controllare chi entra nel paradiso ha una personale vendetta contro il paradiso, non potevi as...