WitchandAngel : Capitolo 23: This is a mess...

Capitolo 23: This is a mess...




Capitolo 23: This is a mess…

Lisette scavalcò con agilità una colonna crollata.
In quel momento si trovava nel cuore di una giungla e stava mettendo piede in un pericolante tempio antico.
-Fyrio sta pronto- disse Lisette accendendo la luce messa sulla bretella della sua canottiera, preferiva avere le mani libere se possibile.
Strano ma vero, Lisette aveva sempre avuto l’hobby dell’esplorazione e spesso andava in giro per il mondo a scalare montagne o visitare luoghi non proprio popolati. Aveva scalato parecchie zone con amici di famiglia vari.
Era spesso andata a visitare vecchie tempi antichi.
Qualche volta non sentiva nulla di anomalo.
Altre sentiva come se qualcosa fosse fuori posto.
La cosa la lasciava così tanto pensierosa che decise di segnare i tempi visitati con quella sensazione
Al tempo non aveva ricordi precisi e non pensò molto alla cosa.
Ma si chiedeva se ora che aveva più ricordi poteva capire cosa le desse fastidio.
-Cosa diavolo…
La luce della torcia illuminò delle incisioni molto scure sui muri.
Quelle non poteva vederle prima, ne era certa.
Fyrio si mise sull’attenti e la cosa avvisò anche Lisette che quello non era un luogo amichevole.
Al tempo non aveva ricordi quindi era solo una brutta sensazione quella che aveva.
Ma ora…
Ora era certa che il tempio non era più un luogo sacro.
Scese velocemente i gradini e saltò un paio di scalini caduti.
-Fyrio preparati- disse Lisette sentendo una brutta sensazione- siamo quasi all’altare
Varcò con cautela l’ingresso della sala e osservò con orrore cosa non poteva vedere prima.
C’era qualcuno sopra l’altare, incatenato da catene nere, ricoperto di sangue e iscrizioni.
-Hanno riscritto il tempio…- disse senza pensarci e in quel momento ricordò qualcosa.
Un tempio veniva costruito per pregare un determinato dio o gruppo di dei.
Questo voleva dire che qualcuno mandava le proprie energie, offerte ecc a quel dio.
Se qualcuno voleva prendere quelle energie dovevano solo riscrivere il tempio, il che spesso necessitava almeno una dozzina di sacrifici umani.
Perché lo ricordava? Perché lei era antica e per ciò aveva parecchio tempo libero da sprecare seguendo cosa gli umani sotto di lei facevano.
Fyrio ringhiò piano verso la creatura incatenata.
Era un essere simile a un serpente, probabilmente un conduttore che era stato usato per riscrivere il tempio.
Lisette guardò le catene e le indicò a Fyrio- brucia!
Il drago saltò giù dalle sue spalle e di fronte a lei dando fuoco alla prima catena delle tredici presenti. La catena cedette dopo un paio di minuti.
La creatura imprigionata aprì gli occhi e la osservò impaurito.
-Andrà tutto bene –disse lei tranquilla e muovendosi in fretta per parare un colpo con la spada che portava di norma al collo. Non sapeva combattere certo ma non voleva dire che non aveva ottimi sensi. Il suo attaccante era niente di meno che un’armatura ambulante maledetta- fantastico…Fyrio fa saltare le dannate catene!
Evocò il libro e mosse la mano prendendo distanza, a differenza degli altri dei lei poteva evocare i propri eroi al di fuori della zona arena, dopotutto la maggior parte dei suoi eroi era morta e sepolta quindi non era fisicamente impossibile per lei evocarli, quando aveva scoperto la cosa aveva capito che le cose sarebbero state più facili per lei- Achille! Eracle!
I due eroi apparvero dal nulla e pararono lo spadone del cavaliere per Lisette.
-Mai piaciuti sti cosi –mormorò Achille
-Sta bene dea? –chiese Eracle scalciando l’armatura all’indietro. Essa crollò a pezzi ma ciò risultò solo che da ogni singola parte nascesse una nuova armatura- o andiamo, quello è copiare! Hydra l’ha fatto prima e l’ha fatto meglio!
Lisette mosse la mano- Lancelot!
Il cavaliere apparve e parò un altro colpo- come osano attaccare una dea!
-Osano perché non hanno cervello- disse Achille afferrando l’elmo di un cavaliere- letteralmente…come cavolo camminano intorno?
-Magia- rispose Merlin apparendo come evocato e dando fuoco a una delle armature- qualcuno vuole cavaliere al forno?
Lisette li guardò e poi osservò Fyrio che era velocemente andato a bruciare la settima catena.
Sospirò piano sedendosi su una delle panche in pietra- ci vorrà un po’…


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