Capitolo 13: Mom is…adopted?
-Sei…stata adottata? –chiedo io
Lei ride- potremmo dire così…
Quindi non erano i suoi…
Quindi…
-Perché li hai presentati così?
Lei piega la testa di lato, studiando la mia reazione
-Perché…sentivi che lo erano? –chiedo io
Lei ride- oh cielo, no
-Allora perché?
-Perché non è normale che una me così giovane non abbia
genitori intorno –dice lei
Quindi per sembrare normali?
Perché?
Lei mi sorride- avevo la sensazione che avresti…ereditato
poteri…era meglio fingere di essere una famiglia normale…volevo che tu avessi
una base solida…qualcuno che non ti facesse sentire anomalo…al tempo non
pensavo tuo padre sarebbe tornato…
Grazie papà per averle dato un altro problema…
-Quindi…chi sono i genitori di mamma?
Lei sorride- non ho genitori…
Non ho genitori…
Non li ricorda?
L’hanno abbandonata?
Le hanno fatto qualcosa?
Che intende con ciò?
Per qualche motivo…
Non credo di volerlo sapere.
Alaric non mi dice chi sono i suoi…
Non tutti hanno la mia fortuna di avere una madre e un padre
che vogliono tenere i propri figli…
-Mi spiace
-Ma sto bene –dice lei tranquilla
Io la guardo
-Non ho mai avuto una madre o un padre come te, Alaric anche
ha solo me come madre…ma ha avuto i tuoi zii come padri. Tu hai avuto me e
Lucifer come genitori…io ho avuto qualcuno anche che si è preso cura di me…tanta
cura
La guardo sfiorare l’oggetto che ha sempre tenuto al sicuro
-Questo…era tutto ciò che avevo di mio al tempo –dice lei-
prima di te…degli zii…questo fu l’ultimo regalo che ho ricevuto dal mio…
-Genitore? –provo io
-Possiamo chiamarlo così- dice lei con un sorriso nostalgico
-Come si chiamava? –chiedo io
-Alaric- dice lei- chiamai Alaric per lui…glielo presentai
poco dopo aver deciso di avere Alaric come figlio…
-Mamma…quanti anni hai?
-Questo…non posso dirtelo –dice lei sorridendomi- ma sono in
giro da più tempo di ciò che tu e tuo padre pensate e anche Alaric lo è…
-Alaric non è la reincarnazione…
-No- ride lei- Alaric tuo fratello era già nato quando l’altro
Alaric era ancora in vita. Alaric ha anche ricordi di lui. Chiamare mio figlio
con il suo nome fu un modo per ringraziarlo.
Io sorrido, come c’era da aspettarsi da mamma…
-Anche il tuo nome viene da qualcuno di molto importante per
me- dice lei ritornando al mio fianco e sorridendomi- il mio Alaric aveva
chiamato la nostra dimora “Aaron” erano le iniziali delle persone che abitavano
in quella abitazione. Le prime due erano per me e lui, le altre tre erano per
altre…persone che abitavano con noi.
-Sono…vivi? –chiedo io
Lei mi sorride- mi piace pensare che lo sono
Io annuisco e non chiedo altro.
Direi che per oggi ho tentato la sorte abbastanza.
Lei mi coccola- in futuro potrei portarti da loro…per ora la
mamma ha paura di farlo e di farti allontanare da me
Io annuisco contento- non me ne andrò mai da te mamma
Lei ridacchia- vedremo se la penserai così in futuro.
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